30 April, 2024
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La Giunta regionale, su proposta della Presidenza, di concerto con gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu, del Lavoro Virginia Mura e dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato la delibera che prevede un potenziamento del sistema di accoglienza diffusa dei migranti nel territorio regionale.
In particolare l’esecutivo, attraverso assestamenti tecnici e finanziari apportati al Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati, ha dato il via libera ai primi quattro progetti pilota che offrono ai richiedenti asilo la possibilità di svolgere attività di volontariato sociale a vantaggio delle comunità che li ospitano. Le proposte sono state presentate dai comuni di Cagliari, Cargeghe, Iglesias e Valledoria.
«I migranti in questo modo – spiega l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu – possono dedicarsi ad attività di pubblica utilità e modificare la propria condizione di inattività nell’arco della giornata. Il volontario sociale rappresenta un grande sostegno al processo di inclusione.» 
Il progetto che riguarda il volontariato sociale, già avviato dalla Regione con proprie risorse, è il tema di uno dei protocolli d’intesa (l’altro riguarda il sistema di accoglienza diffusa) che saranno sottoscritti il prossimo 17 ottobre da Giunta, Anci e prefetture della Sardegna.
«Stiamo rafforzando la sinergia con Prefetture ed enti locali – aggiunge Filippo Spanu – per attuare un modello di accoglienza equilibrato e proporzionato al numero di abitanti ed offriamo un supporto ai comuni per promuovere una più ampia partecipazione alla rete SPRAR che ha bisogno di essere potenziata.»
«Siamo poi impegnati – sottolinea ancora l’assessore della Sanità – nell’organizzazione di eventi e giornate, anche nelle scuole, per informare e sensibilizzare i cittadini sul dramma delle migrazioni forzate e stiamo intensificando i rapporti con i paesi africani, in particolare con Tunisia e Senegal, per affrontare le cause profonde che portano migliaia di persone a lasciare le terre d’origine.»
Al fine di favorire un diretto dialogo con i soggetti attualmente impegnati nell’accoglienza dei flussi migratori non programmati, intanto, la Regione ha promosso momenti di confronto nel territorio. Nel corso del primo incontro, che si è svolto a Sassari, è stato fatto il punto sulle attività finora realizzate e al tempo stesso sono state raccolte dai diretti interessati utili indicazioni per la nuova programmazione regionale 2018. Sono intervenuti, oltre ai responsabili dei Centri di accoglienza, i mediatori culturali e le associazioni degli immigrati. Il prossimo incontro è previsto, a Cagliari, giovedì 12 ottobre.

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Il presidente della Giunta Francesco Pigliaru e l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, nella sede della provincia di Nuoro, hanno sottoscritto con i soggetti istituzionali coinvolti (Provincia, Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane) l’Accordo di Programma con il quale viene dato concreto avvio a 15 progetti inseriti nel Piano di Rilancio del Nuorese. Per realizzare le azioni previste sono immediatamente disponibili 28 milioni e 896mila euro.
Sono previsti interventi nel mondo dell’istruzione, nelle infrastrutture, nell’ambiente e nella cultura, nel settore manifatturiero, nell’agroalimentare e nella formazione per porre le basi di uno sviluppo duraturo in sintonia con peculiarità e le reali vocazioni del territorio.
Con Francesco Pigliaru e Filippo Spanu c’erano gli assessori della Cultura Giuseppe Dessena e della Sanità Luigi Arru. Hanno inoltre preso parte all’incontro l’amministratore della Provincia Costantino Tidu, i sindaci e i rappresentanti della Confindustria, delle associazioni di categoria e dei sindacati che hanno avuto un ruolo nelle diverse fasi del percorso del Piano e una rappresentanza dei consiglieri regionali eletti nel nuorese,
Nell’ambito “Scuole del nuovo millennio” saranno attuati il Progetto generale sulla nuova organizzazione scolastica (scuole 2° ciclo) con un finanziamento di 5 milioni e 340mila euro e il Progetto pilota vincere la sfida contro la dispersione scolastica (scuole 1° ciclo) per un importo di 3 milioni e 350mila mila euro.
L’obiettivo è quello di ridurre la dispersione scolastica e favorire il miglioramento delle competenze degli studenti sardi e l’innalzamento qualitativo degli studi a tutti i livelli.
Nel settore “Ambiente e cultura, Competitività agroalimentare” i progetti ammessi al finanziamento sono: Visit Nuorese con un importo di 820mila euro; Ecosistema ospitale (150mila); Start up del Tepilora (550mila euro); Strada del vino Cannonau (340mila euro); Airport Museum box (444mila euro). Con queste azioni si vuole costruire un sistema ambientale, produttivo, culturale ed enogastronomico che possa essere proposto, in modo integrato, come attrattore turistico di forte richiamo.
Nell’ambito “Manifatturiero innovativo e competitivo”, i progetti che saranno attuati mirano ad agevolare lo sviluppo del settore manifatturiero locale, agevolando la nascita, l’insediamento e la crescita di imprese innovative in grado di competere sui mercati nazionali e internazionali.
Saranno emanati bandi per dare corso a queste iniziative: Progetto per lo sviluppo del marmo di Orosei con un finanziamento di 2 milioni di euro; Punto di conferimento scarti di lavorazione (un milione e 500 mila euro); Export rete Manna (un milione di euro); Distretti urbani e del commercio (700mila euro).
All’interno di quest’ultimo ambito tematico sarà sviluppato, attraverso uno stanziamento di 2 milioni di euro, un progetto di formazione a regia regionale e ad attuazione territorializzata per rispondere ai fabbisogni formativi espressi all’interno dei diversi progetti presenti nel Piano di Rilancio del Nuorese.
L’ambito “Infrastrutture per la crescita” ha l’obiettivo di completare le infrastrutture necessarie allo sviluppo e al rilancio del territorio, in particolare delle infrastrutture funzionali all’attuazione delle idee progettuali approvate dal Piano di rilancio del Nuorese.
I progetti ammessi al finanziamento sono quelli che riguardano il Centro per la valorizzazione e la logistica dei materiali lapidei destinati alle seconde lavorazioni e la discarica degli sfridi della lavorazione del marmo (5 milioni e 700mila euro); il nuovo collegamento e svincolo della zona industriale di Pratosardo con la SS 131 dcn (un milione e 800mila euro) e l’adeguamento Porto turistico “ La Caletta” (3 milioni di euro).
Sul progetto “Servizi Area Vasta di Nuoro” sono ancora in corso le valutazioni che si concentrano in particolare sull’università. Gli interventi previsti integrano e completano il progetto sulla riqualificazione generale della città recentemente finanziato dallo Stato.
Le proposte del Piano di Rilancio del Nuorese ancora in fase di valutazione saranno oggetto di un atto integrativo all’Accordo di Programma mentre le proposte che non dovessero essere esitate positivamente dal Gruppo di Valutazione saranno inviate alla Cabina di regia per un riesame della loro strategicità e fattibilità.
Lo stanziamento complessivo ammonta a 55 milioni di euro a cui si aggiungono i circa 30 milioni messi a disposizione dalla Regione per altri interventi che costituiscono un completamento del Piano.

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Spano Bruxelles incontro Rete dei funzionari sardi nelle istituzioni europee

L’assessore regionale degli Affari Generali, Filippo Spanu, è intervenuto all’incontro con la Rete dei funzionari sardi impegnati nelle istituzioni europee, svoltosi a Bruxelles nella sede dell’Ufficio della Regione, in Rond-point Robert Schuman.

«Abbiamo bisogno della vostra collaborazione per dare ulteriore forza a tutto ciò che stiamo facendo sul tema dell’insularità periferica, questione centrale nell’agenda politica della Giunta – ha detto Filippo Spanu -. Siamo convinti che anche da lontano i sardi possono e vogliono fare qualcosa di importante per la loro terra. Il vostro contributo è essenziale su alcuni temi al centro dell’azione della Giunta. In particolare sui problemi specifici che derivano dall’essere un’isola periferica. Su questo punto abbiamo avviato un percorso insieme a Corsica e Baleari che ha portato alla sottoscrizione di un documento consegnato al ministro Graziano Delrio al G7 Trasporti che si è svolto a Cagliari nello scorso mese di giugno.»

L’assessore degli Affari Generali si è poi soffermato sul valore dell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles, «utile non solo nell’interlocuzione con le strutture europee ma anche per instaurare proficui rapporti con altre regioni». 

A proposito del concorso per l’assunzione di 20 dirigenti nel Sistema Regione, per il quale dallo scorso 4 ottobre è possibile presentare le domande di partecipazione, infine, Filippo Spanu ha osservato che «la procedura concorsuale può’ essere un’utile opportunità di crescita professionale per i sardi che vivono e lavorano all’estero». 
All’incontro è intervenuta anche Giovanna Medde, responsabile del Servizio Rapporti Internazionali e con l’Unione Europea, Nazionali e Regionali, che ha tracciato il quadro della nuova organizzazione dell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles.

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ha incontrato a Roma i vertici del ministero dell’Interno sull’emergenza migranti.

«La Sardegna è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti ad essa destinata nell’ambito della Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell’incontro con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Marco Minniti e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. Erano presenti anche le prefette di Cagliari e Nuoro, Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni -. Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al Governo l’urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, ed aveva ricevuto garanzie dal ministro Marco Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un’azione comune di costante monitoraggio. Oggi prendiamo atto di un importante risultato. La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli SPRAR.»
«Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell’accoglienza e dell’inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d’Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con Prefetture e Anci», ha chiarito Spanu.
Durante la riunione si è inoltre discusso dei flussi di migranti in arrivo dall’Algeria su cui il Governo, accogliendo le richieste della Giunta, ha avviato un confronto con le autorità del Paese nordafricano.
«Oggi – ha spiegato Spanu – i vertici del ministero dell’Interno ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l’Isola. Abbiamo chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri.»
È stato poi affrontato, relativamente agli sbarchi diretti, il tema dell’apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri in Sardegna che rappresenta – è stato sottolineato – «un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal nord Africa alla volta delle coste del Sulcis». 

«C’è la disponibilità del comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie. Su questo argomento – ha dichiarato l’assessore Spanu – la Regione, che aveva già posto condizioni simili, ha richiesto al tavolo ministeriale una risposta formale su alcuni punti: la struttura deve essere esclusivamente destinata ai migranti in arrivo dall’Algeria, è necessario un rafforzamento dei contingenti di polizia nei territori interessati sia al momento dello sbarco che nella fase di detenzione amministrativa nel Cpr, non deve esserci sovrapposizione con altre forme di accoglienza e deve essere favorito il coinvolgimento attivo degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio.»
Il prefetto Morcone ha confermato che l’apertura di un Cpr deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata. Per perseguire questi obiettivi, condivisa l’impostazione generale, i vertici del Ministero hanno garantito che entro 15 giorni verranno istruiti tutti i passaggi tecnici per accelerare il processo ed inviati i relativi atti formali. L’assessore ha illustrato, infine, le iniziative finanziate dalla Regione per il volontariato dei migranti che potranno partire a breve nei Comuni che hanno manifestato il proprio interesse.

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«La Regione è costantemente impegnata, con progetti e atti concreti, negli ambiti, strettamente collegati, della cooperazione allo sviluppo e della gestione dei flussi migratori – ha detto Filippo Spanu -. Per operare in modo sempre più efficace nei due campi riteniamo essenziale il momento della formazione dei giovani e per questo abbiamo sottoscritto un accordo con l’Università di Sassari per dare possibilità agli studenti di svolgere tirocini negli uffici regionali che seguono da vicino questi temi.»
L’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu, è intervenuto ieri all’incontro organizzato a Sassari dall’Università in occasione dell’avvio del corso di laurea triennale interdipartimentale di “Sicurezza e Cooperazione Internazionale”, che ha l’obiettivo di formare esperti in grado di esercitare funzioni operative di coordinamento, gestione, formazione e controllo in contesti nazionali e internazionali, nei settori della sicurezza ambientale, alimentare e sanitaria e dei diritti umani, sicurezza e attività di supporto alla pace. Sono intervenuti anche Laura Frigenti responsabile dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Luciano Gutierrez, delegato alle attività di internazionalizzazione dell’Ateneo sassarese e i docenti dei Dipartimenti coinvolti nei progetti di cooperazione allo sviluppo.
Nell’occasione, alla presenza degli studenti, è stata sottoscritta la convenzione che consentirà ai giovani di svolgere tirocinii di formazione ed orientamento presso le strutture della Regione.
Spanu ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa dell’Università, e ricordato che «la Regione Sardegna svolge un ruolo di coordinamento nella Conferenza delle Regioni in materia di Cooperazione allo sviluppo ed è Autorità di Gestione dell’ENI CBC Med per il periodo 2014-2020, programma di cooperazione transfrontaliera che coinvolge, oltre ai paesi europei, i partner delle Regioni costiere del Mediterraneo». 
«Siamo convinti – ha aggiunto l’assessore degli Affari generali – che dal rafforzamento dei rapporti con i paesi del Maghreb e dell’Africa subsahariana possano derivare maggiore stabilità politica e sviluppo economico. Il sistema regionale può offrire un contributo importante in questa direzione e la Giunta guidata da Francesco Pigliaru, in questi mesi, ha avviato un proficuo rapporto di collaborazione in particolare con la Tunisia e con il Senegal. La Sardegna come regione di frontiera – ha concluso Filippo Spanu – è fortemente interessata a sviluppare, d’intesa con le altre regioni, azioni integrate per migliorare le politiche che riguardano i flussi migratori e conseguentemente ridurre il numero delle persone che decidono di lasciare le terre d’origine.»

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Dopo 7 anni la Regione ha bandito un nuovo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti. Il bando è stato inserito oggi sul sito istituzionale e sul Buras e e con la pubblicazione prende avvio ufficialmente la procedura selettiva.
16 dirigenti saranno destinati all’amministrazione centrale, 2 all’Ente Acque della Sardegna (Enas) ed altri 2 all’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal).
Le nuove figure sono riconducibili agli ambiti “economico-finanziario”, “giuridico-amministrativo” e “giuridico-amministrativo specifico per le politiche del lavoro” e agli ambiti “ambiente” e “territorio e infrastrutture“.
«Con questo concorso – spiega l’assessore del Personale Filippo Spanu – apriamo, con la massima trasparenza, una fase nuova per la Regione che ha bisogno di slancio e di energie fresche. Dopo alcuni anni vogliamo inserire figure di vertice che abbiano non solo competenze specifiche in materia amministrativa, ma che sappiano assumere decisioni, guidare con particolari doti di leadership gruppi di lavoro e affrontare e risolvere questioni complesse. E’ un segnale di apertura al mondo esterno: in particolare ai giovani che hanno maturato esperienze nell’ambito delle professioni e nel settore privato e acquisito conoscenze molto utili per la crescita della nostra pubblica amministrazione. Ma è anche una sfida lanciata ai tanti funzionari della Regione che legittimamente ambiscono a raggiungere nuovi importanti traguardi. La pubblica amministrazione – aggiunge Filippo Spanu – è profondamente mutata in questi anni e con questo concorso intendiamo assecondare questo processo di cambiamento in grado di portare, nei suoi futuri sviluppi, ulteriori concreti vantaggi per i cittadini e per le imprese-» 
La procedura concorsuale sarà caratterizzata da due prove scritte e da una prova orale. La prima, comune a tutti gli ambiti e basata sulla verifica delle attitudini al ruolo dirigenziale, avrà un peso particolare nella valutazione finale della commissione. Il test è infatti incentrato sugli aspetti che riguardano la capacità di effettuare scelte, di guidare un gruppo di lavoro e di trovare soluzioni relative all’organizzazione di strutture complesse favorendo l’innovazione, la semplificazione e l’ottimizzazione dei processi decisionali. Alla prova è assegnato un punteggio massimo di 20 punti e per il suo superamento è necessario raggiungere almeno 14 punti.
Se le domande di partecipazione dovessero superare di almeno dieci volte il numero dei posti messi a concorso, nei rispettivi ambiti, si procederà con una prova preselettiva con 100 quesiti a risposta multipla, a correzione informatizzata. La comunicazione sulla preselezione verrà pubblicata sul sito della Regione il prossimo 13 dicembre.
Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 8.00 del prossimo 4 ottobre e sino alle ore 23.59 dell’8 novembre 2017. Ogni concorrente può partecipare a un solo ambito con domanda da inoltrare esclusivamente on line, tramite il link disponibile sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it), nella sezione Servizi al cittadino-Concorsi, selezioni, mobilità e comandi. Nella guida, disponibile nello stesso sito, sono contenute le indicazioni per la corretta compilazione e presentazione della richiesta.
Dopo aver inoltrato la domanda sarà possibile chiedere correzioni per sanare vizi di conformità rispetto alle prescrizioni del bando. Sarà l’Amministrazione regionale a valutare la richiesta, e in caso di accoglimento, a fornire le istruzioni e i tempi per le modifiche. I requisiti di ammissione al concorso devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.
«Va avanti – osserva l’assessore Spanu – il percorso che abbiamo delineato all’inizio di questa esperienza di governo per rafforzare il sistema Regione: nei mesi scorsi abbiamo pubblicato il bando di concorso rivolto alle categorie protette, oggi è la volta del bando per i nuovi dirigenti. Stiamo inoltre pensando ai lavoratori precari attraverso le procedure di stabilizzazione previste dalla legge approvata dal Consiglio regionale e nei prossimi mesi rivolgeremo la nostra attenzione all’ingresso di nuovi funzionari.»

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La Giunta, accogliendo la proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, ha approvato il Piano della Prestazione Organizzativa della Regione che incide sull’efficacia e l’efficienza del’attività amministrativa. Per la prima volta l’Amministrazione regionale ha messo a punto un documento organico, redatto in coerenza con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, con il coinvolgimento di diverse strutture della Regione.

Spanu evidenzia che «il documento è stato elaborato tenendo conto di indirizzi strategici definiti concordemente con tutti i componenti della Giunta in raccordo con i direttori generali. Gli obiettivi – spiega l’assessore del Personale – sono stati individuati sulla base delle priorità e delle strategie del programma di governo in linea con il “Programma triennale della trasparenza” e con il “Piano triennale di prevenzione della corruzione”».

«Il Piano – aggiunge Folippo Spanu – contiene un primo schema che riassume, in una tabella, gli obiettivi strategici suddivisi per missioni e programmi. Un secondo schema, che costituisce il cuore del Piano della Prestazione Organizzativa, riassume per ciascuna direzione generale e per gli altri settori organizzativi gli obiettivi strategici e gli obiettivi delle direzioni indicando i tempi di realizzazione utili per la misurazione e valutazione delle perfomance.»

Il piano contiene, infine, una sezione dedicata al Sistema di valutazione che richiama le indicazioni già formulate dalla Giunta (delibera del 2 dicembre 2016) e che rappresentano atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti collettivi regionali e per l’area della dirigenza e del personale.

«E’ un ulteriore passo – conclude l’assessore Spanu – per valutare, in termini oggettivi, la qualità dell’organizzazione e innalzare, conseguentemente, il livello dei servizi che la Regione offre a cittadini e imprese.»

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«Oggi, tenendo fede a un preciso impegno assunto, l’Insar ha pubblicato il primo elenco ufficiale delle 126 persone aventi diritto all’esodo che a partire dal prossimo 3 ottobre saranno chiamate a firmare gli atti necessari per le erogazioni degli importi previsti. L’assessorato all’Ambiente ha inoltre concluso le procedure relative all’autorizzazione necessarie per l’avvio del cantiere di Furtei che consentirà ad Igea di prendere in carico entro il 10 ottobre i primi 62 lavoratori selezionati.» 
L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu ha commentato così gli ultimi sviluppi del percorso che riguarda i lavoratori dell’Area Parco Geominerario provenienti dall’ex bacino “Ati-Ifras”.
«Il prossimo 11 ottobre – ha aggiunto Filippo Spanu – conosceremo i tempi precisi di presa in carico ulteriori 56 lavoratori all’interno di Igea nonché il contenuto ed i numeri dei progetti degli enti pubblici che prenderanno in carico tutti gli altri. Sono impegni seri per il cui rispetto serve una azione molto articolata e che coinvolge tanti responsabili. Andiamo avanti con l’intenzione di superare gli ostacoli: questo è l’impegno fino a che tutti i lavoratori, nei tempi più brevi, non avranno trovato la loro strada. Ho detto più volte ai sindacati, ed anche ai lavoratori in presidio, dei quali è chiaro il profondo disagio, che la principale preoccupazione che ci guida è quella di completare le procedure nel modo migliore possibile, correggendo così una vicenda che si è trascinata per tanti anni senza garantire certezze.»
«Perseguire l’obiettivo – ha concluso Filippo Spanu – di dare una prospettiva a tutti i lavoratori seguendo le indicazioni della legge approvata dal Consiglio regionale, senza creare illusioni e senza infrangere le altre leggi, è complicato ma noi siamo testardamente convinti che si possa raggiungere il traguardo. Per questo cerchiamo di fornire scadenze reali che sappiamo di poter rispettare. Nell’ultima riunione ne abbiamo dato alcune e stiamo mantenendo gli impegni.»

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La modalità di attuazione delle politiche di reimpiego nei Comuni dei lavoratori dell’area Parco Geominerario provenienti dall’ex bacino “Ati-Ifras”, rischia di trasformarsi in una polpetta avvelenata in mano agli stessi Comuni. Enti locali che senza alcun dubbio vorrebbero dare una mano d’aiuto a queste maestranze espulse dal mondo del lavoro, ma che si trovano a fare i conti con una disciplina ferrea che limita gli spazi finanziari a disposizione delle Amministrazioni comunali. Sussistono, infatti, in capo agli Enti locali, gravi problemi nel rispettare le spese dedicate all’assunzione di nuovo personale, anche nel tempo determinato. Nel caso specifico, così come prospettato dalla Regione, la presa in carico dei lavoratori ex “Ati-Ifras” verrebbe conteggiata nel costo generale del personale, originando non pochi problemi alle casse comunali.

Esiste, tuttavia, una soluzione che assicurerebbe da una parte maggiore margine di azione ai Comuni, e dall’altra toglierebbe oneri alla Regione, alleggerendole il carico di responsabilità: si tratterebbe di inquadrare i cantieri dell’area Geoparco nell’ottica dei “cantieri verdi” a valenza ambientale. Questa opportunità offrirebbe agli Enti locali la possibilità di tenere fuori dal conto generale questa spesa. Ma non solo: i Comuni avrebbero così l’occasione per impiegare i lavoratori ex “Ati-Ifras” per più tempo. Altra soluzione: la Regione potrebbe accollarsi i costi di assunzione del personale per poi trasferirlo ai Comuni.

La disciplina varata dalla Giunta regionale, invece, si delinea come una vera e propria scorrettezza istituzionale, in quanto abbandona i Comuni a lottare contro politiche della spesa inflessibili, di fronte a lavoratori che quotidianamente chiedono di essere assunti in Comune. In verità il problema sta proprio nelle scelte sbagliate della Regione. Per questo faccio un appello all’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu, al presidente della Regione Francesco Pigliaru, e al direttore dell’Aspal Massimo Temussi, affinché valutino la mia proposta e rivedano queste specifiche politiche del lavoro: non possono scaricare nuovi oneri sui Comuni senza garantire gli strumenti per la loro gestione.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

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Il bando per la selezione dei dirigenti della Regione sarà pubblicato entro settembre. Lo ha annunciato l’assessore Filippo Spanu (personale) rispondendo alle domande dei componenti della Prima commissione guidata dal presidente Francesco Agus.

L’esponente della Giunta Pigliaru ha ringraziato anche la commissione per le domande sul tema della legge 37/2016 (in materia di personale) che in questi giorni sta terminando il suo iter: «Adotterò – ha detto – tutti gli atti amministrativi conseguenti alle questioni sollevate dai commissari».

Soddisfatto per l’annuncio del bando sui dirigenti, il presidente Agus ha commentato: «Più in generale ci attendiamo che anche nella Regione Sardegna, come annunciato a livello nazionale, maturi la stagione dei concorsi pubblici, che permetta finalmente quel ricambio generazionale non più rimandabile. Siamo convinti che l’apparato regionale, ormai alle corde, abbia urgente bisogno di queste immissioni in servizio. E, soprattutto, che abbia bisogno di persone giovani, preparate e motivate, che finalmente siano messe in condizione di assumere le proprie e pubbliche responsabilità. In questi anni ci siamo accorti dei limiti dell’apparato regionale, che risente di un’impostazione datata e non è per nulla adeguato alla complessità dell’attuale pubblica amministrazione, oltre che essere obiettivamente sottodimensionato».  

In apertura di, seduta la commissione ha programmato i lavori: la prossima settimana affronterà il tema della riforma della legge elettorale. Sul tema Forestas, invece, il presidente Agus ha scritto all’Inps per acquisire una serie di informazioni sulla situazione giuridica dei lavoratori per poter calendarizzare prossimamente un’audizione in commissione necessaria a proseguire l’istruttoria del testo in un quadro di certezze.

All’ordine dei lavori della Prima commissione, c’è anche l’esame del testo di riforma del Corpo forestale.