14 December, 2025
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Sabato 8 novembre prosegue il Carbonia Film Festival con una giornata che intreccia formazione, cinema d’autore e buona musica. Come ogni mattina, la città si risveglia insieme agli studenti protagonisti del ciclo CFF Scuole: alle 9.45, al Cine-Teatro Centrale, è il turno di “Le bambine” di  Nicole e Valentina Bertani. Le due registe incontreranno ragazze e ragazzi per discutere insieme del loro film d’esordio, una storia intima e visionaria che indaga il passaggio dall’infanzia all’età adulta con un linguaggio personale e sorprendente. L’appuntamento, che chiude la serie di matinée dedicate alle scuole, conferma il legame profondo tra il festival e il mondo della formazione, in un dialogo che mette al centro lo sguardo giovane e la scoperta del cinema come strumento di conoscenza.

Nel pomeriggio il pubblico si ritroverà al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma per un programma che si muove fra i grandi temi della memoria, dell’identità e dell’immaginario collettivo. Alle 16.00 appuntamento con i registi iraniani Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand per “Radiograph of a Family”, film pluripremiato che intreccia autobiografia e storia dell’Iran in un racconto commovente e lucido sulle fratture del Novecento e sulle contraddizioni di un Paese in bilico tra tradizione e modernità.

Alle 18.00 spazio all’ultimo film in concorso, “Testa o croce?” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, un affascinante western rurale ambientato nelle campagne laziali di fine Ottocento, con Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz protagonisti di un racconto sospeso tra realismo e leggenda.

La prima serata del sabato porta sul grande schermo uno dei film più attesi del festival: “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli, già applaudito a Venezia. Un horror d’autore, inquieto e misterioso, che indaga il confine tra paura e trasformazione personale. A presentarlo sarà Romana Maggiora Vergano, tra i volti emergenti del cinema italiano, lanciata in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e oggi protagonista di una carriera in piena ascesa.

Dopo la proiezione, il pubblico potrà spostarsi verso un altro tipo di esperienza sensoriale: alle 23.30 il GSG Concept Store ospita “Smells Like Elicriso”, il dj-set di Ava Hangar, icona della scena queer italiana, che trasformerà la notte del festival in un viaggio sonoro tra grandi hit e gemme nascoste del dancefloor. Un set che riflette lo spirito del Carbonia Film Festival: inclusivo, curioso, sempre aperto alla contaminazione tra linguaggi e generazioni.

Carbonia Film Festival si chiude domenica 9 novembre con il premio Città di Carbonia assegnato a Salvatore Mereu, la proclamazione dei film vincitori della decima edizione, e l’attesa performance di Francesco Bianconi “Ballate per il presente che sfugge”.

Venerdì 7 novembre sarà una giornata densa di suggestioni per il Carbonia Film Festival, che prosegue il suo viaggio nel segno del dialogo fra cinema, memoria e territorio. Come da tradizione, la mattina sarà dedicata al ciclo CFF Scuole, con la proiezione di Radiograph of a Family e la presenza dei registi iraniani Firouzeh Khosrovani e Morteze Ahmadvand, ospiti internazionali del festival. L’incontro, in programma alle 9.45, offrirà a studenti e studentesse un’occasione preziosa per confrontarsi con due autori che hanno saputo intrecciare autobiografia e storia collettiva in un racconto intimo e universale sulla memoria, l’identità e le fratture culturali del loro Paese.

Nel pomeriggio la città si accenderà di luci, immagini e suoni con l’inaugurazione di Mnemotheque, l’installazione immersiva ideata dal regista e compositore Giorgio Ferrero insieme allo studio creativo torinese MYBOSSWAS. A partire dalle 18.00 la facciata del Cine-Teatro Centrale di piazza Roma si trasformerà in un grande schermo di memoria condivisa, dove passato e futuro dialogheranno attraverso un montaggio creativo di materiali d’archivio su pellicola dal progetto “La tua memoria è la nostra storia” e su nastro magnetico, messi a disposizione dal CSC di Carbonia. Ferrero racconterà al pubblico la genesi di quest’opera che è, al tempo stesso, un viaggio nella coscienza visiva e sonora del territorio e un omaggio alla sua comunità. Per l’occasione l’artista sonorizzerà dal vivo l’opera accompagnato da Rudy Mongitore.

La serata proseguirà con Spazio Sardegna, sezione dedicata alle produzioni dell’isola e ai loro autori. In programma i cortometraggi Oplà di Giulia Camba e Vida e morti de unu maragotti di Stefano Cau, accompagnati dagli stessi registi, oltre alla presentazione del teaser di Erika, nuovo progetto del CSC di Carbonia, ancora in lavorazione, firmato da Letizia Dessì, che conferma la vitalità dell’attività produttiva della Fabbrica del Cinema di Carbonia.

Alle 21.00 riflettori puntati su Pierpaolo Capovilla, musicista e frontman de Il Teatro degli Orrori, che debutta sul grande schermo come protagonista de Le città di pianura di Francesco Sossai, tra i film italiani più apprezzati all’ultimo Festival di Venezia. Un road movie che attraversa il Veneto rurale e aggiorna la grammatica del racconto dell’Italia di provincia, con una tensione poetica e sociale che dialoga perfettamente con lo spirito del festival.

Tra incontri, installazioni e nuove visioni, quella di venerdì sarà, dunque, una giornata di passaggi e connessioni, in cui Carbonia ancora una volta si confermerà crocevia di sguardi e laboratorio di idee. Un festival che continua a intrecciare linguaggi e generazioni, costruendo memoria attraverso il cinema e restituendo alla città la sua vocazione di luogo d’incontro e riflessione condivisa.

 

Giovedì 6 novembre il Carbonia Film Festival entra nel vivo con una giornata che intreccia sguardi femminili, memorie familiari e storie di esilio. In Fabbrica del Cinema, alle 18.00, il pubblico incontra le sorelle Nicole e Valentina Bertani, protagoniste del debutto a quattro mani Le bambine. Il film, che indaga l’età di passaggio con una sensibilità tutta personale, mette in scena un racconto intimo e potente sul crescere, sulle radici e sui legami che ci formano, restituendo al pubblico un cinema autentico, fatto di piccole epifanie e gesti quotidiani.

Alle 21.00 è il momento di uno degli appuntamenti più attesi del festival: l’incontro con i registi iraniani Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand, ospiti internazionali di questa edizione, che presentano Gli uccelli del Monte Qaf. L’opera, sospesa tra realtà e sogno, attraversa i territori dell’esilio e della memoria, componendo un racconto poetico sulla diaspora iraniana e sul senso di appartenenza. Khosrovani e Ahmadvand, già vincitori dell’IDFA con Radiograph of a Family, confermano la loro capacità di trasformare l’intimo in universale, e il privato in una riflessione politica e umana che risuona ben oltre i confini geografici.

Ma i lavori del festival si aprono al mattino con CFF Scuole, il ciclo di appuntamenti dedicato alla scoperta del linguaggio cinematografico per i più giovani. Alle 9.45 gli studenti incontrano la regista e attrice tedesca Alissa Jung, per la proiezione – alla Fabbrica del Cinema –  del suo film Paternal Leave, un racconto intenso sul ruolo paterno e sulle fragilità maschili, e del cortometraggio Farah, nel quale una ragazza tedesca e una ragazza siriana imparano, grazie alla loro amicizia, a farsi valere e a difendere gli altri. Un’occasione di dialogo con una nuova generazione di spettatori, avvicinando ragazze e ragazzi al cinema come strumento di conoscenza, confronto e crescita collettiva.

Nel pomeriggio la Fabbrica del Cinema si trasforma nel cuore pulsante del festival. Dalle 17.30, Carbonia Film Festival propone Walk of Taste, il punto d’incontro informale dove il pubblico può sostare tra una proiezione e l’altra per gustare le proposte di street food e i drink di qualità firmati Momy e Yawe. Musica, chiacchiere e buon cibo accompagnano l’attesa del pubblico, restituendo al festival quella dimensione conviviale che da sempre ne contraddistingue lo spirito.

 

La città si risveglia piena di colori. È il segno inconfondibile di Camilla Falsini ad aprire ufficialmente il Carbonia Film Festival 2025, con l’inaugurazione del grande murale realizzato sulla facciata della scuola elementare Deledda di via Roma. Appuntamento mercoledì 5 novembre alle 16.30, alla presenza dell’artista romana, per il taglio del nastro di un’opera che unisce arte pubblica e comunità, un dono permanente alla città e un simbolo del legame tra il festival e il territorio. Con il suo stile  fatto di linee nette, forme essenziali e colori decisi, Falsini trasforma l’edificio in un racconto visivo che parla di incontro e di cultura condivisa.

Dopo il vernissage all’aperto, il festival si sposta nella Fabbrica del Cinema, ai piedi della Grande Miniera di Serbariu, dove alle 18.00 si accendono i proiettori con “Orfeo” di Virgilio Villoresi, sorprendente debutto ispirato al Poema a fumetti di Dino Buzzati, che mescola animazione artigianale e visioni sperimentali. A dialogare con gli spettatori sarà Luca Vergoni, protagonista del film.
La serata prosegue, alle 21.00, con “Paternal Leave”, primo lungometraggio da regista dell’attrice tedesca Alissa Jung, un film intimo e potente sostenuto dalle interpretazioni di Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich, che celebra l’energia dei giovani e la loro capacità di costruire nuove connessioni. Anche in questo caso, la regista sarà in sala per un incontro con il pubblico.

Da giovedì a domenica il Carbonia Film Festival proseguirà tra proiezioni, incontri e performance, con ospiti italiani e internazionali. Tra i nomi più attesi Firouzeh Khosrovani, che presenterà i suoi film Gli uccelli del Monte Qaf e Radiograph of a Family; Romana Maggiora Vergano, protagonista de La valle dei sorrisi; Salvatore Mereu, cui sarà assegnato il nuovo Premio Città di Carbonia; e Gianluca Matarrese con Il quieto vivere.

Cuore del festival sarà il concorso CFF10, che celebra la decima edizione con cinque opere della recente stagione cinematografica, valutate dal pubblico e dai giovani di Carbonia Cinema Giovani. A chiudere la manifestazione, domenica 9 novembre, l’attesissimo evento speciale con Francesco Bianconi, voce dei Baustelle, che proporrà al Cine-Teatro Centrale una performance esclusiva tra musica e parole in dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via: un finale poetico nel segno dell’incontro tra cinema e altre arti.