20 April, 2024
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Identità, territorio, radici. È questo che i giurati della quarta edizione del concorso enologico Wine and Sardinia ricercano in questo fine settimana a Sorgono, dove sono riuniti per gli assaggi dei campioni di rossi e bianchi arrivati da tutta la Sardegna.

Top secret i nomi delle aziende partecipanti, i cui campioni sono degustati in rigoroso anonimato, ma l’organizzazione, la Pro Loco di Sorgono, assicura che quest’anno il numero delle cantine è in crescita, segno che il concorso si sta affermando nel panorama sardo delle competizioni più attente alla promozione del made in Sardinia nel mondo attraverso una accurata selezione dei vini che raccontano meglio la Sardegna con le suggestioni dei loro sapori.

«Abbiamo assaggiato vini interessanti che, da esterni, abbiamo identificato come rappresentativi della regione, fatti con uve del territorio» commenta il presidente della giuria, Flavio Faliva, agronomo, enologo e direttore tecnico di Cà del Vént Società Agricola srl, Campiani di Cellatica, in provincia di Brescia, che auspica un continuo miglioramento in questo senso attraverso quello che definisce un «aumento di tipicità nei profumi e nei sapori di questa terra che in questo fine settimana ci sta dando tanto».

Sulla stessa scia Marco Pozzali, veterano della Commissione di Wine and Sardinia, giornalista e sommelier, per 11 anni nel Gruppo Food è stato caporedattore e condirettore di riviste a diffusione nazionale di enogastronomia: «Nel complesso le degustazioni sono andate bene – spiega – cercavamo quel radicamento ai luoghi, quindi all’Isola, che potessero rappresentare  anche fuori dalla Sardegna i vini qui prodotti».

L’invito della Commissione ai produttori è di proseguire su questa linea, senza cedere alle lusinghe di un mercato che tende a omologare i vini, ma accogliere una sfida che alla lunga sarà più premiante: quella di produrre vini che sappiano far parlare un territorio, la sua cultura e la sua anima.

Per scoprire chi vincerà questa scommessa bisognerà aspettare a ottobre: come di consueto  infatti le premiazioni si terranno a Sorgono  a ottobre 2017 nell’ambito del quarto Salone dei vini sardi Wine and Sardinia in concomitanza con le manifestazioni dell’Autunno in Barbagia.

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Una giuria di qualità per un concorso enologico in crescita che ha i numeri per diventare una delle manifestazioni di riferimento per il settore nel panorama sardo. Nei giorni scorsi gli organizzatori della quarta edizione di Wine and Sardinia hanno selezionato i membri della commissione esaminatrice che si riunirà nel Teatro Comunale di Sorgono il 7, l’8 e il 9 luglio per valutare i campioni di vino provenienti da tutta la Sardegna.

Presidente della Giuria Flavio Faliva, agronomo, enologo e direttore tecnico di Cà del Vént Società Agricola srl, Campiani di Cellatica, in provincia di Brescia. 

Con lui Sergio Molino, consulente enologo per alcune tra le più importanti aziende vinicole del nord Italia. I suoi studi hanno come obiettivo principale il miglioramento della qualità dei vini DOCG a base Nebbiolo.

E ancora Harald Schraffl, enologo. Direttore tecnico nella cantina Nals Margreid, in Alto Adige. «Il mio obiettivo – afferma – è di trattare con rispetto la natura e le nostre risorse. Qualità vuol dire anche questo».

Ci sono poi due veterani del concorso: Pierluigi Gorgoni, giornalista e sommelier, autore e degustatore della guida I Vini d’Italia de L’Espresso (per la quale assaggia in particolare i vini delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Puglia), è docente di Enologia e docente di Enografia Internazionale per ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi, e Marco Pozzali, giornalista e sommelier, per 11 anni nel Gruppo Food è stato caporedattore e condirettore di riviste a diffusione nazionale di enogastronomia, come Bar Business, Buon Appetito e Mangiarsano. Ha realizzato gli abbinamenti vino-cibo per numerose collane di libri sia per la libreria che in allegato ai principali quotidiani nazionali, La Repubblica, La Gazzetta dello Sport, La Stampa e molti altri.

Proprio Pozzali commenta gli obiettivi della Giuria: «Anche quest’anno la scelta dei candidati per la commissione di valutazione è stata attenta e profondamente mirata. Da un lato la ricerca di una certa continuità sulle idee che stanno alla base del concorso e dall’altro alcuni segnali di novità, sono i tratti che ci hanno guidato».

Per il sommelier «fin dalla prima edizione abbiamo ritenuto molto proficuo portare a Sorgono personalità del mondo del vino poliedriche, di aree geografiche differenti, con esperienze professionali ben solide ma eterogenee. Il nostro compito non sarà solo quello di trovare il migliore vino rosso in assoluto, o il migliore vino bianco prodotti sull’Isola, ma di cercarne l’essenza più vera, l’anima, il respiro».

Le intenzioni della Giuria coincidono con quelle degli organizzatori: la Pro Loco di Sorgono (organismo ufficialmente autorizzato dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Un gruppo di giovani che che crede profondamente in una manifestazione che nasce nel cuore dell’isola, il Mandrolisai, zona di viticoltura antica ed “eroica” che si apre all’Isola mettendo a confronto ormai da quattro anni le aziende più blasonate e spesso pluripremiate in importanti concorsi nazionali e internazionali con realtà più piccole ma dinamiche, decise a trovare spazi i un mercato in crescita. Per dirla con Pozzali la parola chiave è conoscenza: «Uomini del vino, di regioni diverse, capaci di fare il vino interpretando non solo un territorio ma anche il rapporto di un terroir con la propria storia, con quelle identità morfologiche, climatiche, sociali, culturali, umane che determinano una particolare area geografica, unica e peculiare proprio nelle sue caratteristiche».