5 December, 2025
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Ultimo atto del 10° Carbonia Film Festival. Il pomeriggio, al Cine-Teatro Centrale, è dedicato alla cerimonia di chiusura, durante la quale verranno proclamati i vincitori del concorso CFF10, che quest’anno ha messo in gara cinque film italiani tra i più originali dell’intera stagione cinematografica. A decretare il miglior film sarà il gusto del pubblico in sala, che in questi cinque giorni ha espresso il suo gradimento al termine di ogni proiezione. In palio anche il premio Ucca Carbonia Cinema Giovani, assegnato dalle studentesse e dagli studenti dell’Università di Cagliari che hanno partecipato al programma di masterclass e formazione attivato dal festival come ogni anno. Nel corso dell’incontro, con inizio alle 17.00, verrà consegnato anche il Premio Città di Carbonia a Salvatore Mereu, riconoscimento istituito per la prima volta quest’anno per valorizzare le figure del cinema capaci di coniugare visione artistica e legame profondo con il territorio. A seguire sarà proiettato il suo cortometraggio Su cane est su miu, presentato in anteprima mondiale a Locarno e già vincitore del Premio Visioni Sarde. Mereu viene premiato come personalità del cinema il cui percorso, artistico e personale, ha saputo intrecciare consapevolezza, visione e connessione profonda con la realtà, restituendo al pubblico una prospettiva capace di raccontare la complessità del presente con profondità e lucidità.

A seguire trova spazio anche la proiezione, fuori concorso, de Il quieto vivere, tragicommedia di Gianluca Matarrese che attraversa con ironia e tenerezza i confini tra documentario e finzione. Il regista sarà presente in sala per incontrare il pubblico, in uno degli ultimi momenti di dialogo di un’edizione particolarmente partecipata.

Gran finale in serata, alle 21.00, con Ballate per il presente che sfugge, un appuntamento che unisce musica e parola: Francesco Bianconi, voce e autore dei Baustelle, sarà protagonista di una performance esclusiva accompagnato al pianoforte da Alberto Bazzoli. Un incontro in dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via, concepito come un viaggio intimo nel linguaggio della canzone d’autore, tra suggestioni letterarie e rimandi cinematografici.

Con la serata di Francesco Bianconi si chiude un’edizione del Carbonia Film Festival capace, ancora una volta, di attraversare il presente con lo sguardo del cinema e la sensibilità delle arti, restituendo alla città e al suo pubblico il senso di una comunità che cresce intorno alle immagini e alle storie.

Sabato 8 novembre prosegue il Carbonia Film Festival con una giornata che intreccia formazione, cinema d’autore e buona musica. Come ogni mattina, la città si risveglia insieme agli studenti protagonisti del ciclo CFF Scuole: alle 9.45, al Cine-Teatro Centrale, è il turno di “Le bambine” di  Nicole e Valentina Bertani. Le due registe incontreranno ragazze e ragazzi per discutere insieme del loro film d’esordio, una storia intima e visionaria che indaga il passaggio dall’infanzia all’età adulta con un linguaggio personale e sorprendente. L’appuntamento, che chiude la serie di matinée dedicate alle scuole, conferma il legame profondo tra il festival e il mondo della formazione, in un dialogo che mette al centro lo sguardo giovane e la scoperta del cinema come strumento di conoscenza.

Nel pomeriggio il pubblico si ritroverà al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma per un programma che si muove fra i grandi temi della memoria, dell’identità e dell’immaginario collettivo. Alle 16.00 appuntamento con i registi iraniani Firouzeh Khosrovani e Morteza Ahmadvand per “Radiograph of a Family”, film pluripremiato che intreccia autobiografia e storia dell’Iran in un racconto commovente e lucido sulle fratture del Novecento e sulle contraddizioni di un Paese in bilico tra tradizione e modernità.

Alle 18.00 spazio all’ultimo film in concorso, “Testa o croce?” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, un affascinante western rurale ambientato nelle campagne laziali di fine Ottocento, con Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz protagonisti di un racconto sospeso tra realismo e leggenda.

La prima serata del sabato porta sul grande schermo uno dei film più attesi del festival: “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli, già applaudito a Venezia. Un horror d’autore, inquieto e misterioso, che indaga il confine tra paura e trasformazione personale. A presentarlo sarà Romana Maggiora Vergano, tra i volti emergenti del cinema italiano, lanciata in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e oggi protagonista di una carriera in piena ascesa.

Dopo la proiezione, il pubblico potrà spostarsi verso un altro tipo di esperienza sensoriale: alle 23.30 il GSG Concept Store ospita “Smells Like Elicriso”, il dj-set di Ava Hangar, icona della scena queer italiana, che trasformerà la notte del festival in un viaggio sonoro tra grandi hit e gemme nascoste del dancefloor. Un set che riflette lo spirito del Carbonia Film Festival: inclusivo, curioso, sempre aperto alla contaminazione tra linguaggi e generazioni.

Carbonia Film Festival si chiude domenica 9 novembre con il premio Città di Carbonia assegnato a Salvatore Mereu, la proclamazione dei film vincitori della decima edizione, e l’attesa performance di Francesco Bianconi “Ballate per il presente che sfugge”.

La città si risveglia piena di colori. È il segno inconfondibile di Camilla Falsini ad aprire ufficialmente il Carbonia Film Festival 2025, con l’inaugurazione del grande murale realizzato sulla facciata della scuola elementare Deledda di via Roma. Appuntamento mercoledì 5 novembre alle 16.30, alla presenza dell’artista romana, per il taglio del nastro di un’opera che unisce arte pubblica e comunità, un dono permanente alla città e un simbolo del legame tra il festival e il territorio. Con il suo stile  fatto di linee nette, forme essenziali e colori decisi, Falsini trasforma l’edificio in un racconto visivo che parla di incontro e di cultura condivisa.

Dopo il vernissage all’aperto, il festival si sposta nella Fabbrica del Cinema, ai piedi della Grande Miniera di Serbariu, dove alle 18.00 si accendono i proiettori con “Orfeo” di Virgilio Villoresi, sorprendente debutto ispirato al Poema a fumetti di Dino Buzzati, che mescola animazione artigianale e visioni sperimentali. A dialogare con gli spettatori sarà Luca Vergoni, protagonista del film.
La serata prosegue, alle 21.00, con “Paternal Leave”, primo lungometraggio da regista dell’attrice tedesca Alissa Jung, un film intimo e potente sostenuto dalle interpretazioni di Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich, che celebra l’energia dei giovani e la loro capacità di costruire nuove connessioni. Anche in questo caso, la regista sarà in sala per un incontro con il pubblico.

Da giovedì a domenica il Carbonia Film Festival proseguirà tra proiezioni, incontri e performance, con ospiti italiani e internazionali. Tra i nomi più attesi Firouzeh Khosrovani, che presenterà i suoi film Gli uccelli del Monte Qaf e Radiograph of a Family; Romana Maggiora Vergano, protagonista de La valle dei sorrisi; Salvatore Mereu, cui sarà assegnato il nuovo Premio Città di Carbonia; e Gianluca Matarrese con Il quieto vivere.

Cuore del festival sarà il concorso CFF10, che celebra la decima edizione con cinque opere della recente stagione cinematografica, valutate dal pubblico e dai giovani di Carbonia Cinema Giovani. A chiudere la manifestazione, domenica 9 novembre, l’attesissimo evento speciale con Francesco Bianconi, voce dei Baustelle, che proporrà al Cine-Teatro Centrale una performance esclusiva tra musica e parole in dialogo con il direttore artistico Francesco Giai Via: un finale poetico nel segno dell’incontro tra cinema e altre arti.