14 December, 2025
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Proseguono in Consiglio regionale le audizioni sul disegno di legge di riforma degli Enti locali predisposto dalla Giunta.

La Prima Commissione (Autonomia e Riforme), presieduta da Francesco Agus, ha sentito in mattinata i sindaci del Nord Sardegna e della Gallura che, da posizioni diverse, hanno rivendicato una maggiore attenzione per i territori.

I sette comuni che fanno parte del Piano strategico del Nord Sardegna (Sassari, Alghero, Porto Torres, Castelsardo, Stintino. Sennori, Sorso) più gli undici del Coros (Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Muros, Olmedo, Ossi, Putifigari, Tissi, Uri e Usini) non vedono di buon occhio la proposta di istituire un’unica area metropolitana a Cagliari.

«Dal 2006 va avanti un proficuo processo di pianificazione intercomunale – ha sottolineato il sindaco di Sassari, Nicola Sanna – ora è il momento di attribuire funzioni più forti con l’affermazione del principio di una perfetta simmetria tra Nord e Sud Sardegna: oltre all’area metropolitana di Cagliari va istituita anche quella di Sassari. E’ l’unico modo per favorire il riequilibrio territoriale e dare impulso allo sviluppo dell’Isola intera.»

Il sindaco di Sassari ha poi invitato la Commissione a tener conto delle indicazioni contenute nel progetto di riforma costituzionale che attribuisce alle Regioni speciali la possibilità di istituire più aree metropolitane: «I comuni che fanno parte dell’area vasta di Sassari e quelli del Coros rappresentano un bacino di 300mila abitanti, l’aera metropolitana del Nord Sardegna è un’opportunità da non perdere».

Concetto condiviso dagli altri sindaci dell’Area vasta. Il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, ha rivendicato pari dignità di trattamento tra i territori: «La riforma degli Enti locali rappresenta un’occasione unica per ridisegnare l’architettura istituzionale della Regione – ha detto Bruno – la storia, la geografia e le vocazione della Sardegna hanno sempre individuato due poli e così deve essere anche in futuro».

Franco Cuccureddu, sindaco di Castelsardo, ha rimarcato la necessità di armonizzare la riforma al contesto europeo: «A livello comunitario – ha spiegato Cuccureddu – la bipolarità Cagliari-Sassari è affermata in documenti ufficiali, in base a questo principio sono stati pianificati gli interventi strutturali. Noi non mettiamo in discussione il primato di Cagliari ma chiediamo più equilibrio nella decisione finale».

Scelte in controtendenza ha invece invocato il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen: «Da dieci anni, ormai, i comuni dell’Area vasta di Sassari hanno sposato il principio della pianificazione condivisa, la Sardegna ha oggi la possibilità di fare come la Sicilia che ha deliberato l’istituzione di tre aree metropolitane: Palermo, Catania e Messina».

Roberto Desini (Sorso), infine, ha ricordato il pronunciamento unanime dei consigli comunali del Nord Sardegna a favore dell’istituzione dell’area metropolitana di Sassari: «In questi anni abbiamo dimostrato di saper programmare e decidere insieme – ha affermato Desini – oggi sarebbe un paradosso disperdere questa esperienza».

Di diverso tenore l’audizione dei sindaci della Gallura, ai quali non piace l’ipotesi di un accorpamento con Sassari né quella dell’istituzione di Unioni di Comuni di aree metropolitane.

Gianni Giovannelli, primo cittadino di Olbia, ha comunicato alla Commissione la decisione assunta ieri dall’Assemblea dei sindaci della Gallura: «In attesa della riforma del Titolo V della Costituzione chiediamo di mantenere lo status quo – ha detto Giovannelli – la Provincia della Gallura deve rimanere in piedi con gli attuali confini”.

Il sindaco di Olbia ha poi contestato la proposta di tenere in vita le sole “province storiche”: «C’è una sentenza della Corte Costituzionale che riconosce la potestà esclusiva della Regione sarda in materia di Enti locali attribuendo pari dignità alle province istituite con legge regionale rispetto a quelle statali – ha concluso Giovannelli – usare un metro di giudizio diverso sarebbe profondamente sbagliato».

Il sindaco di Padru Antonio Satta, infine, ha chiesto alla Commissione di tenere conto della volontà popolare espressa a più riprese: «La Gallura vuole stare insieme e giocare alla pari con gli altri territori dell’Isola».

I lavori della Commissione proseguiranno domani e giovedì.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Venerdì 8 maggio, alle 10.30, nel centro congressi “Cervo Hotel”, prende il via il primo “forum del lusso possibile”. L’iniziativa, promossa da Federagenti (la federazione di tutti gli agenti marittimi italiani) mette a confronto politici, operatori e economisti sul tema del turismo e della nautica.

I lavori saranno aperti dagli interventi di saluto delle autorità e conclusi dal presidente nazionale di Federagenti, Michele Pappalardo. Tra gli interventi si segnalano quelli della direttrice del “Grisogono Group”, Chantal Montanarella; del presidente della Confcommercio di Olbia, Pasquale Ambrosio; del presidente della “Cagliari free zone”, Piergiorgio Massidda e del senior director della “Deloitte Financial Advisory” Tommaso Anastasi.

Il tema dal “lusso al mare” sarà, invece, al centro della tavola rotonda moderata dal giornalista di Rai2, Maurizio Martinelli, ed alla quale partecipano il rappresentante della “Italian Yacht Master”, Alessandro Sasso; il presidente della “Rete dei porti”, Franco Cuccureddu; il presidente di “Assonautica”, Italo Senes; il past president degli agenti marittimi della Sardegna, Giancarlo Acciaro; il presidente di “Navigo Sardegna”, Renato Azara e Roberto Giorgi, presidente di “Faser Yacht”.

Giovanni Gasperini, presidente della sezione yacht di Federagenti, illustrerà i risultati di uno studio realizzato dall’associazione degli agenti marittimi dal titolo: “Mega yacht, la rotta del tesoro”, mentre il sociologo Paolo Crepet interverrà con un a relazione che tratta “l’invidia del lusso”.

Porto Cervo

«Vogliamo una Sardegna più forte, più presente nei mercati in espansione, meno burocratica»: così ha esordito il presidente della Regione Francesco Pigliaru nell’incontro coi giornalisti economici stranieri, organizzato a Cabras dal sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, per il consorzio della #Rete dei Porti. Davanti a corrispondenti di testate come Nikkei Design (Giappone), Market Monitor (USA), Sueddeutsche Zeitung (Germania), Xin Hua Agency (Cina), EIR (USA), Het financieele Dagblad (Olanda), il presidente della Regione ha ribadito la rotta politica del suo governo: «Puntiamo a uno sviluppo inclusivo, che abbia attenzione per le fasce sociali più deboli. Al tempo stesso lavoriamo per attrarre investimenti esteri, favorire la crescita del nostro capitale umano, migliorare i servizi per il lavoro».

Tra i temi sul tavolo del confronto: il superamento del patto di stabilità, le potenzialità dei prodotti sardi nei mercati internazionali, l’importanza dell’istruzione per il rilancio anche economico dell’Isola. Pigliaru ha ribadito la centralità del turismo nella Sardegna che vuole costruire: «Il turismo è un settore essenziale, che adesso rappresenta una fetta troppo piccola del PIL – ha detto – Non può essere istericamente concentrato in poche settimane, la Sardegna ha tante qualità che vanno ancora valorizzate e possono renderla attraente per tutto l’anno: abbiamo bellezze naturali e storiche, prodotti enogastronomici, percorsi da far conoscere a chi viene dal resto del mondo». Non solo: «Ogni turista è per noi un test di mercato per i nostri prodotti, che altrimenti dovremmo esportare per raggiungere nuovi consumatori. Questo è successo negli ultimi anni col vino ed è un modello che vogliamo replicare a partire dall’agroalimentare, che ha un potenziale enorme». Il traguardo più vicino è quello dell’Expo milanese del 2015, «un appuntamento nel quale vogliamo presentare la Sardegna nel migliore dei modi per sfruttarne il grande richiamo internazionale». 

Dopo l’incontro con i corrispondenti esteri, il presidente ha visitato gli scavi di #Monti Prama. Accompagnato dall’ex soprintendente dei Beni archeologici Marco Minoja, dai responsabili scientifici dello scavo Raimondo Zucca e Alessandro Usai, Pigliaru ha potuto ammirare le due nuove statue dei Giganti venute alla luce nei giorni scorsi. «La civiltà nuragica è uno dei nostri biglietti da visita nei confronti del resto del mondo –  ha detto -. Per questa ragione, una volta completata l’opera di riordino dei conti della Regione che ci ha impegnato in questi mesi, dal 2015 potremo investire risorse nei settori che riteniamo importanza per il futuro dell’Isola».

Per il presidente «la nostra storia è la nostra identità: i nostri beni archeologici e culturali sono strategici, su di essi la Regione vuole intervenire per creare sviluppo nel territorio». L’attenzione, anche sugli scavi archeologici di Monti Prama, «da parte nostra rimane altissima».

Il capo dell’esecutivo, oltre all’equipe di archeologi all’opera sul sito, ha anche salutato i quattro detenuti della casa circondariale di Massama che, dopo aver ricevuto una formazione in archeologia, stanno prestando la loro opera durante gli scavi.

Le fotografie sono tratte dalla pagina Facebook della Regione: https://www.facebook.com/regioneautonomasardegna

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