16 April, 2024
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Archiviata la sconfitta di misura subita martedì in Champions League cont la squadra catalana del Maxi Banresa, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in campionato e questo pomeriggio, alle 17.00, scende in campo sul parquet del Pala Pentassuglia di Brindisi contro la squadra di Frank Vitucci, per la 12ª giornata della regular season. L’obiettivo è l’immediato ritorno alla vittoria, per confermare le buone cose fatte la settimana scorsa nel match casalingo con la Germani Brescia che è valsa il ritorno al secondo posto in classifica, alle spalle dell’imbattuta capolista Virtus Bologna.

«Faccio i complimenti a Brindisi perché gioca una pallacanestro eccellente di grande energia e condivisione, sia in coppa sia in campionato – ha detto alla vigilia coach Gianmarco Pozzecco -. Complimenti a coach Frank Vitucci, alla società e ai ragazzi perché giocano un basket di altissimo livello. Non a caso sono secondi insieme a noi e, insieme alla Virtus, la classifica dice che sono la squadra che gioca meglio. Siamo consapevoli che domenica sarà una partita estremamente difficile. È una squadra con cui ci accoppiamo male, è vero ma è un problema anche per loro. Molto dipenderà da che tipo di pallacanestro si giocherà, se più congeniale a noi o a loro. Dal nostro canto sarà importante riuscire a fare in modo che le caratteristiche di una le squadre prendano il sopravvento sull’altra, dovremo essere bravi a fare delle cose che li mettano in difficoltà.»

«Contro Brindisi le partite sono sempre state eccellenti, anche le tre dello scorso anno nei playoff in cui noi abbiamo vinto ma avrebbero potuto tranquillamente vincerle loro. Si parla tanto dello scontro tra Milano e la Virtus, che per blasone e qualità di gioco suscita grande interesse ed è cosa positiva per la pallacanestro in generale – ha concluso Gianmarco Pozzecco –, ma credo che anche la partita di domenica tra le due seconde regalerà un bello spot per il basket.»

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Una nuova vittoria, la 12ª consecutiva in campionato, la 19ª tra campionato e Fiba Europe Cup, per chiudere sul 3 a 0 la serie dei quarti di finale, nel ricordo del “presidente” Dino Milia, morto alla vigilia della trasferta in Puglia, all’età di 96 anni. La Dinamo scende in campo alle 20.45 al PalaPemntassuglia di Brindisi, contro l’Happy Casa, con il lutto al braccio ma decisa a non fermarsi per regalarsi un sogno (da dedicare proprio a Dino Milia), la prima tappa del quale è la semifinale. Gianmarco Pozzecco ha caricato a mille i suoi ragazzi ed ha ancora un solo dubbio, legato alle condizioni fisiche di Tyrus Mcgee, rimasto a riposo nelle prime due sfide casalinghe vinte contro la squadra di Frank Vitucci.

«Prima di tutto dobbiamo ricordarci che siamo arrivati quarti grazie alla differenza canestri, questo la dice lunga sull’equilibrio che c’è nella serie – ha detto nell’immediata vigilia del match Gianmarco Pozzecco -. Le prime due partite son state difficilissime, qui a Brindisi sarà durissima, mai come oggi il nostro record di diciotto vinte consecutivamente è in bilico. E’ anche vero però che siamo in fiducia, crediamoci.»

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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

Buona la prima! La Dinamo supera Brindisi 89 a 73 all’esordio nel quarto di playoff, è la 10ª vittoria consecutiva in campionato, 17ª in totale. In un PalaSerradimigni come e più di sempre pieno e trabocchevole di entusiasmo, la squadra di Gianmarco Pozzecco ha confermato ancora una volta di vivere un periodo di forma straordinario, magico, del quale l’Happy Casa Brindisi di Fran Vitucci ha dovuto prendere atto, nonostante tutti gli sforzi compiuti che, nel terzo quarto, le avevano persino consentito di effettuare il sorpasso con un parziale molto favorevole. Per la Dinamo che era partita bene, 25 a 19 nei 10′ del primo quarto, e che ha tenuto sulla reazione brindisina nel secondo, andando al riposo avanti di 4, 42 38, l’unico momento negativo, di leggero appannamento, è arrivato in avvio di terzo quarto, quando con un parziale di 11 a 2 la squadra di Frank Vitucci ha fatto uno scatto in avanti con percentuali eccellenti nel tiro da 3 punti, fino al +5, ma la reazione sassarese è stata immediata. In una manciata di secondi la Dinamo ha piazzato un 4 a 0 ed ha effettuato il controsorpasso con Dyshawn Pierre (particolarmente ispirato) e Stefano Gentile. Da lì in avanti quello della Dinamo è stato un crescendo irresistibile, 67 a 59 al 30′ con un 25 a 21 nel terzo quarto che pure aveva iniziato male, ed un ultimo quarto letteralmente dominato, fino al definitivo 89 a 73 che porta i ragazzi di Gianmarco Pozzecco sull’1 a 0, con il quale affronteranno Gara2, in programma già lunedì sera, sempre al PalaSerradimigni.

La Dinamo ha vinto ancora una volta con un gioco di squadra quasi perfetto (cinque gli uomini in doppia cifra: Pierre 21, Cooley 16, Thomas 15, Polonara 12, Gentile 11), dominando come sempre ai rimbalzi, con un Jack Cooley insuperabile anche nel tiro da 2 (ha iniziato con un incredibile 8 su 8), un Marco Spissu fenomenale negli assist, 11, record stagionale per un giocatore della Dinamo e record eguagliato nella storia dei playoff della Dinamo (Marques Green li aveva registrati in Gara2 di semifinale nella stagione 2013/14 contro Milano).

La Dinamo ha realizzato anche la miglior prestazione al tiro in una gara di playoff, 38 su 67 (56.7%), record in una gara di post season, superato il 54.5% con cui aveva tirato nella stagione 2014/15 (la stagione dello scudetto) in Gara3 dei quarti di finale contro Trento.
E la percentuale da 3 punti con cui ha chiuso Gara1 è la seconda nella storia dei playoff della Dinamo, 57.1% realizzato, seconda solo dal 58.3% della stagione 2014/15 in Gara5 di semifinale contro Milano.

«Siamo alle solite, sono di nuovo qua a ringraziare i miei ragazzi, più di altre volte perché è una partita di playoff e colgo l’occasione per fare i complimenti a Brindisi che ha giocato una partita straordinaria – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco -. Diciassette di fila è qualcosa di estremamente importante.»

Dinamo Banco di Sardegna – Happy Casa Brindisi 89 a 73

Punteggi parziali: 25 a 19, 17 a 19, 25 a 21, 22 a 14.

Punteggi progressivi: 25 a 19, 42 a 38, 67 a 59, 89 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 7, Smith 3, McGee n.e., Carter 4, Devecchi, Magro n.e., Pierre 21, Gentile 11, Thomas 15, Polonara 12, Diop n.e., Cooley 16. All: Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 18, Brown 12, Rush 6, Gaffney 12, Zanelli 2, Orlandino n.e., Guido n.e., Moraschini 15, Greene IV, Cazzolato, Chappell 8, Taddeo n.e.. All: Francesco Vitucci.

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La Dinamo alle 18.00 al PalaSerradimigni affronta la New Basket Brindisi, per la terza giornata di ritorno dela “regular season”. Per la squadra di Vibcenzo Esposito, reduce dalla bella vittoria europea sul campo della Pallacanestro Varese, vuole tornare alla vittoria in campionato, dopo che proprio a Varese, la scorsa settimana ha visto interrompersi la striscia vincente di cinque partite consecutive (complessivamente di sette con le precedenti due vittorie in Fiba Europe Cup).

La squadra pugliese di Frank Vitucci arriva a Sassari in grande forma, reduce da tre vittorie consecutive, quattro nelle ultime cinque giornate, che le hanno consentito di accedere alle Final Eight di Coppa Italia, grazie anche all’impresa sulla capolista Olimpia Milano.

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Ancora una sconfitta amara all’overtime per la Dinamo Banco di Sardegna al Pentassuglia di Brindisi: 105 a 98. Joshua Bostic e compagni hanno subito l’avvio dei padroni di casa, andando sotto di due punti al 10′, 23 a 21, e di ben dieci punti all’intervallo lungo: 48 a 38. La situazione non è cambiata in avvio di terzo quarto, con Brindisi che ha raggiunto il massimo vantaggio al 25′ sul 59 a 45 con un canestro da sotto di Tepic Milenko, ed è stato a quel punto che la Dinamo ha iniziato la rimonta, che già al 30′ l’ha riportata a -6, con due triple di Joshua Bostic e Rok Stipcevic: 66 a 60. La Dinamo ha operato il sorpasso con due triple di Rok Stipcevic e Jonathan Tavernari e due liberi di Darko Planinic: 69 a 70 al 34′. Il vantaggio è cresciuto fino a +7 al 36′, con una seconda tripla di Jonathan Tavernari, margine confermato prima da due tiri liberi e un canestro da sotto di Darko Planinic (77 a 84 al 38′), poi da una tripla di Rok Stipcevic al 39′: 90 a 87! La partita sembrava decisa ma i falli, i tiri sbagliati e le palle perse hanno consentito a Brindisi di piazzare un parziale di 7 a 0, fissando il risultato sull’87 pari del 40′, per l’overtime!

La Dinamo ha iniziato avanti i 5′ supplementari, con Joshua Bostic e Darko Planinic, scattando sul +6 al 43′, 89 a 95, ma ancora una volta non è stata capace di amministrare il vantaggio ed ha subito un parziale di 16 a 3 negli ultimi due minuti, perdendo con il punteggio di 105 a 98.

Nella Dinamo i migliori sono risultati Darko Planinic (18 punti in 32′, 7 su 12 da due punti, 14 su 16 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 29 di valutazione), Joshua Bostic (26 punti in 44′, 5 su 7 da due punti, 4 su 9 da tre punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist, 24 di valutazione) e Rok Stipcevic (19 punti in 35′, 2 su 2 da due punti, 4 su 6 da tre punti , 3 su 3 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 7 assist, 27 di valutazione).

In ombra Pierre Dyshawn (2 punti in 32′), Scott Bamforth (0 punti in 8′), William Hatcher (4 punti in 10′) ed Achille Polonara (0 punti in 20′).

New Basket Brindisi 105 – Dinamo Banco di Sardegna 98

Parziali: 23-21; 25-17; 18-22; 21-27; OT: 18-11.

Progressivi: 23-21; 48-38; 66-60; 87-87; 105-98.

New Basket Brindisi: Suggs 23, Tepic 24, Smith 18, Mesicek 7, Cardillo 1, Sirkanov, Moore 7, Iannuzzi 8, Donzelli, Lydeka 10, Giuri 7, Di Maggio. All. Frank Vitucci.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 7, Bostic 26, Bamforth, Planinic 28, Devecchi, Pierre 2, Jones 6, Stipcevic 19, Hatcher 4, Polonara, Picarelli, Tavernari 6. All. Federico Pasquini.

«Sono assolutamente disperato perché questa rimessa laterale post timeout nei momenti importanti sta diventando uno scherzo – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Nonostante ci stiamo lavorando tantissimo poi nei momenti importanti ci prende il panico e non riusciamo a mettere la palla in campo, di conseguenza è colpa mia. Per quanto riguarda la disamina della partita è colpa nostra, il match era chiuso e l’abbiamo lasciato andare, una sconfitta pesante perché sapevamo quanto pesavano i due punti in palio. Abbiamo trovato la quadratura del cerchio quando abbiamo smesso di giocare con le due guardie piccole, che stavano soffrendo la fisicità di Suggs e Tepic, e siamo entrati con il quintetto più grosso con Bostic da due e Pierre da tre e, infin,e Tavernari da quattro. Sicuramente nell’approccio ai primi due quarti abbiamo sbagliato il ritmo a livello offensivo e non siamo stati bravi a contenere la loro fisicità: dopo cinque minuti del terzo quarto abbiamo trovato maggiore bilanciamento con il quintetto alto e abbiamo ripreso in mano la partita. Poi ce l’avevamo in mano e abbiamo sprecato alla fine. Non ho mai visto una squadra che ci tiene così tanto – ha concluso Federico Pasquini -, che lavora così tanto e che non riesce a finalizzare, questa cosa sinceramente mi devasta.»

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A Torino la Dinamo va sotto di 21 al 22° minuto, teme la disfatta ma reagisce, rimonta e travolge l’Auxilium con un finale straordinario: 87 a 79 (55 a 30 nel secondo tempo!). Per la squadra di Federico Pasquini è la quinta vittoria consecutiva. La sconfitta taglia fuori forse definitivamente l’Auxilium dai play-off scudetto.

I padroni di casa sono partiti forte, trascinati da Wilson, White e Alibegovic, ed hanno chiuso il primo tempo avanti di 17 punti. Una Dinamo impacciata, imprecisa al tiro, ha avuto in un ispirato Josh Carter, determinante per lunghi tratti con tre triple pesantissime, il solo uomo in grado di tenere testa agli scatenati avversari.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo è apparsa ancora in grande difficoltà, il suo ritardo è cresciuto fino al -21, ma è stato a quel punto che la partita è cambiata, con una Dinamo improvvisamente reattiva, ermetica in difesa, più presente ai rimbalzi ed implacabile al tiro, soprattutto con uno scatenato Gani Lawal (17 punti, 7 su 8 da due punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 stoppata, 1 assist, 21 di valutazione), autore di tre schiacciate consecutive su assist ispiratissimi di Rok Stipcevic, per tutto il primo tempo in ombra e con i ritrovati David Bell e Dusko Savanovic.

Nel terzo quarto la Dinamo ha inflitto l’Auxilium Torino un parziale di 27 a 14, riportandosi a – 4 (63 a 59), ma è stato l’ultimo quarto quello che ha segnato la differenza, con una Dinamo praticamente inarrestabile, altro parziale schiacciante di 28 a 16, per il risultato finale di 87 a 79.

L’importanza della vittoria va al di là dei 2 punti acquisiti in classifica, con la conferma del quarto posto, alle spalle di Milano, Venezia e Avellino, perché è il chiaro segnale di una squadra viva, mai doma anche nelle situazioni più difficili, come aveva dimostrato già in Coppa Italia, arrivando a contendere in finale il trofeo a Milano fino a pochi minuti dalla fine.

«Abbiamo fatto i primi due quarti mosci, non eravamo pronti e subivamo tutti gli uno contro uno, in una condizione dove tutto diventava semplice per Torino mentre noi eravamo non intensi e non presenti – ha detto Federico Pasquini -. Non so se fosse colpa di una scarsa concentrazione o merito della bravura di Torino nell’aggredirci. All’intervallo è cambiato tutto, siamo tornati duri, precisi, abbiamo fatto 20’ di grande energia e grande presenza, abbiamo mischiato le carte a livello difensivo con la zona adattata e li abbiamo fatti pensare. Da lì essendo duri a livello difensivo abbiamo trovato la possibilità di correre di più, prendendo più tiri aperti e più gioco dentro-fuori. Alla fine l’abbiamo girata e l’abbiamo vinta, è la quinta in fila – ha concluso il coach sassarese -: sono molto soddisfatto dei ragazzi, abbiamo fatto uno step in avanti vincendo contro una squadra di grande livello.»

Fiat Torino 79 – Dinamo Sassari 87

Parziali: 19-14; 30-18; 14-27; 16-28.

Progressivi: 19-14; 49-32; 63-59; 79-87.

Fiat Torino: Wilson 20, Harvey 8, White 18, Parente 2, Alibegovic 11, Poeta 8, Cuccarolo, Hollins 3, Okeke 6, Mazzola 3, Vitale, Crespi. Coach. Frank Vitucci.

Dinamo Sassari: Bell 15, Devecchi , D’Ercole, Sacchetti 6, Lydeka 9, Savanovic 12, Carter 11,  Stipcevic 10, Lawal 17, Lighty 7, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Josh Carter.

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La Dinamo Banco di Sardegna inizia questa sera al PalaRuffini di Torino, alle ore 18.15, il rush finale che porta ai play-off scudetto, con la ferma determinazione di concludere la “regular season” nella miglior posizione possibile, consapevole di quanto questo sia importante per alimentare i sogni. Attualmente al quarto posto in classifica con 32 punti, Stipcevic e compagni cercheranno di conservare questa posizione e possibilmente di migliorarla, considerato che il terzo posto, occupato dalla Sidigas Avellino dell’ex David Logan è lontano solo due punti (e oggi rischia a Capo d’Orlando, contro la squadra dell’altro grande ex Dinamo, Drake Diener) e che a quattro punti, al secondo posto, c’è l’Umana Reyer Venezia, unica squadra italiana qualificata per le Final Four di Champions League, dopo l’eliminazione della Dinamo ad opera del Monaco.

Nella 13ª giornata del girone d’andata, al PalaSerradimigni, contro la squadra allenata di Frank Vitucci, oggi ancora in corsa per i playoff, non ci fu partita, con la Dinamo che travolse la squadra piemontese per 96 a 64, con una straordinaria prestazione nel secondo tempo, chiuso con un parziale di 54 a 33. I piemontesi arrivano all’appuntamento odierno reduci da tre sconfitte consecutive ma la squadra di Federico Pasquini è consapevole di incontrare comunque una squadra temibile, nonostante le pesanti assenze di Washington e Wright.

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La vera Dinamo Banco di Sardegna è tornata nell’ultima partita dell’anno, al PalaSerradimigni, dove ieri sera ha letteralmente travolto l’Auxilium Torino, squadra che alla vigilia aveva due punti in più in classifica, con il larghissimo punteggio di 96 a 64 (primo tempo 42 a 31).

Federico Pasquini ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e capitan Jack Devecchi e la risposta della squadra è stata subito convincente, come emerge chiaramente dal parziale del primo quarto: 29 a 18! La squadra piemontese ha cercato di reagire nel secondo quarto, chiuso in parità (13 a 13) ma al ritorno sul parquet dopo l’intervallo lungo, non c’è stata più partita, con un vero e proprio show al tiro di tutti i biancoblu (alla fine 17 su 38 dalla linea dei 6.75 e cinque in doppia cifra, con Rok Stipcevic miglior realizzatore (21 punti, 2/2 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione): 63 a 45 alla fine del terzo quarto, 96 a 64 alla fine, con un parziale di 33 a 19 nell’ultimo quarto.

In evidenza anche un super Brian Sacchetti (11 punti, 3 su 7 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), Jack Devecchi (9 punti, 0 su 1 da 2 punti e 3 su 5 da 3 punti) David Bell (16 punti, 1 su 4 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 5 assist, 19 di valutazione) e Trevor Lacey (10 punti, 3 su 4 da 2 punti, 1 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi, 4 assist). Nel secondo tempo hanno brillato Gani Lawal (11 punti, 4 su 6 da 2 punti e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti, 1 su 5 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi).

Con la vittoria di ieri la Dinamo è ritornata all’ottavo posto in classifica, ultimo utile per accedere alle finali della Coppa Italia. Il 1° gennaio tornerà in campo al Taliercio di Venezia contro la Reyer e il 4 giocherà in Champions, al Palaserradimigni, contro l’Aek Atene.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno eseguito perfettamente tutto il piano partita e messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. La chiave era difendere forte e interrompere il loro ritmo e lo hanno fatto perfettamente. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio, ritrovare la fiducia che in questi tre mesi e mezzo di lavoro è stata messa a dura prova dalle sconfitte. Ora dobbiamo continuare a lavorare per  trovare la continuità. E’ solo l’inizio, io sono estremamente razionale dopo le sconfitte figuriamoci dopo le vittorie, perciò domani stacchiamo un po’ ma da dopodomani riprendiamo a lavorare ragionando sulle cose da migliorare e su quelle da costruire sui singoli e sul gruppo.»

Il play biancoblu Rok Stipcevic è stato il miglior in campo: «Oggi abbiamo messo in campo voglia, energia, grinta. Siamo usciti dal nostro momento di crisi, battere Torino di 30 vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono molto contento, abbiamo mostrato la nostra vera faccia, le nostre potenzialità, abbiamo fatto vedere chi siamo davvero, peccato per le partite che abbiamo perso di un punto. Oggi in realtà non abbiamo fatto niente di diverso rispetto al lavoro su cui da sempre ci prepariamo, nessuno schema o strategia nuovi, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso nella nostra testa. Dobbiamo avere la continuità in quello che facciamo per essere una squadra forte, e su questo dobbiamo concentrarci, questo è l’obiettivo. Credo che il ritiro ci sia servito, è stata una cosa che ci ha aiutato, abbiamo avuto il tempo di pensare, di ragionare e di allenarci bene e totalmente concentrati. Se abbiamo vinto di 30 dopo una cosa del genere vuol dire che ne avevamo  bisogno».

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La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.30, al PalaSerradimigni, l’Auxilium Torino, nel match valido per la tredicesima giornata della regular season del campionato di A1. Una sfida cruciale e importante sotto tanti punti di vista, anzitutto in ottica di qualificazione alla Final Eight, ma anche in termini di reazione dopo le sconfitte di Capo d’Orlando e Charleroi.

La squadra ha lavorato per cinque giorni in un clima di grande concentrazione al GeoVillage di Olbia, nel ritiro che ha preceduto la sfida di questa sera: ora è il campo a dover parlare. Serve un messaggio chiaro dal parquet di piazzale Segni, i giganti sono chiamati a una grande prestazione per allontanare con decisione le nuvole dal proprio cammino. E servirà un PalaSerradimigni rovente, con i cinquemila pronti a sostenere la squadra e fare la loro parte nella sfida con i piemontesi.

L’Auxilium Torino, alla seconda stagione in A, dopo la lunga assenza dalla massima ribalta cestistica, archiviata la salvezza conquistata lo scorso anno, l’Auxilium è ripartita con energia nella nuova annata. La Fiat ha costruito il suo progetto partendo dalla conferma di coach Frank Vitucci, arrivato lo scorso dicembre, in panchina: nel roster confermato il centro americano DJ White che in breve tempo è diventato il punto di riferimento della squadra grazie al suo dinamismo. Durante il mercato estivo in casa
Auxilium è approdato il playmaker statunitense Chris Wright, già visto a Varese, mentre da Cremona è arrivato Deron Washington. A completare il quintetto due elementi di talento a garantire profondità e solidità: Tyler Harvey, esterno con tanti punti nelle mani, e l’ala Jamil Wilson, prodotto di Marquette. In panchina troviamo due veterani del campionato italiano come Peppe Poeta e Valerio Mazzola, mentre fanno il loro esordio nella massima serie il centro Abdel Fall e Mirza Alibegovic, classe 1992 lo scorso anno a Brescia.