29 April, 2024
HomePosts Tagged "Giampaolo Cirronis" (Page 23)

[bing_translator]

Alle 14.30 il Carbonia scende in campo sul campo dell’Afragolese, lo stadio “Vittorio Papa” di Cardito (dirige Gerardo Simone Caruso di Viterbo, assistenti di linea Pio Carlo Cataneo di Foggia e Davide Fedele di Lecce), dove Marco Mariotti recupera Fabio Mastino ma deve rinunciare a Marco Piredda, squalificato per una giornata dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata domenica scorsa a Santadi con il Muravera, e a Matteo Bagaglini, alle prese con un leggero infortunio (il capitano è stato anche diffidato dopo l’ammonizione rimediata sette giorni fa). Marco Mariotti ha convocato venti calciatori: Carboni, Russu, Fredrich, Serra, Cestaro, Tetteh, Gjuci, Stivaletta, Bigotti, Cannas, Palombi, Agostinelli, Odianose, Cappai, Pischedda, Costa, Salvaterra, Mastino, Isaia e Soumare.
La squadra biancoblù arriva a questo appuntamento con il morale alto, dopo il successo sul Muravera e, soprattutto, una serie di risultati positivi che l’hanno fatta salire fino al sesto posto in classifica, alle spalle delle grandi del girone G, con 20 punti in 12 partite giocate. I bookmakers la danno favorita, con quote abbastanza nette (la vittoria del Carbonia è quotata intorno a 2.20, quella dell’Afragolese a 2.95), in virtù della posizione di classifica (a parità di partite giocate, il Carbonia è sesto con 20 punti, l’Afragolese 11ª con Gladiator ed Insieme Formia, con 13 punti) e del ruolino di marcia delle due squadre (l’Afragolese in casa ha vinto due partite e ne ha perso quattro, realizzando 12 goal e subendone ben 14; il Carbonia in trasferta ha vinto due partite, ne ha pareggiato tre e perso una soltanto, con la Nocerina, 2 a 1, realizzando 11 goal e subendone solo sette) ma la squadra campana non va assolutamente sottovalutata, anche perché in settimana è stata quasi completamente rivoluzionata con acquisti e cessioni.

Sono 23 i convocati dell’Afragolese di Luigi Squillante. Sono assenti per infortunio Conte, Energe e De Rosa. Fava è in fase di recupero dopo l’operazione di appendicite. Rientrano tra i convocati Puntoriere, Nocerino, Marzullo e Carrotta, che avevano saltato la sfida con la Vis Artena. Non sono stati convocati Pragliola, Salzano, Castagna, Sannia, Tiberio, Caruso, Marigliano e Giordano.

La società guidata dal presidente Raffaele Niutta (tornato vicino alla squadra reduce dal Covid-19) in settimana è stata attivissima sul mercato. Ha tesserato dapprima Stefano Costantino, classe ’87, centrocampista prelevato dal Sorrento, con una lunghissima esperienza tra serie C e serie D, avendo vestito in passato le maglie di Savoia, Bitonto, Castiglione, Sant’Antonio Abate, Vigor Lamezia, Isola Liri, Gladiator, Terracina, Bastia, Herculaneum e Matese.

Salvatore Astarita, difensore centrale, una lunghissima carriera sui vari campi di serie C e serie D, con Giugliano, Giulianova, Paternò, Sapri, Paganese, Ebolitana, Vigor Trani, Casertana, Noto, Turris, Akragas, Torrecuso, Virtus Campania, più un’esperienza in Spagna con il Betis Siviglia.

Marco Castagna, classe ’98, centrocampista cresciuto nel settore giovanile del Parma, con una lunga esperienza tra serie C e serie D, con Entella, Modena e Lucchese, prima del passaggio alla Cavese dove ha giocato l’ultima stagione.

Badr Eddin El Ouazni, conosciuto come “Bruno”, attaccante che fa della strapotenza fisica e della tecnica individuale il suo biglietto da visita. Ha giocato con Forza e Coraggio, Real Volturno, Ctl Campania, Taranto, Arzanese, San Severo, Rieti, Gelbison, Marcianise, Herculaneum, Juve Stabia, Cavese, Foggia e Casarano ultimo club, prima dell’approdo in rossoblù.

I fuoriquota Daniele Marchese e Michele Peluso. Daniele Marchese è un centrocampista classe 2002.; Michele Peluso è un terzino destro classe 2001.

Dopo i due anticipi di ieri, che hanno visto Latte Dolce e Lanusei pareggiare rispettivamente 0 a 0 in casa con il Nola e 1 a 1 sul campo del Savoia, il programma della 14ª giornata del girone d’andata, oltre ad Afragolese-Carbonia prevede anche le seguenti partite:

Arzachena Academy-Insieme Formia, dirige Marco Maria Di Nosse di Nocera Inferiore, assistenti di linea Ilario Montanelli di Lecco ed Antonio Minieri di Treviglio;

Cassino Calcio-Torres, dirige Deborah Bianchi di Prato, assistenti di linea Gabrio Pulcinelli e Gianmarco Macripò di Siena;

Giugliano-Team Nuova Florida, dirige Stefano Grassi di Forlì, assistenti di linea Michele Desiderato di Barletta ed Antonio Alessandrino di Bari;

Muravera-Nocerina, dirige Emanuele Tartarone di Frosinone, assistenti di linea Marco Giudice di Frosinone e Massimiliano Starnini di Viterbo.

La partita Latina-Monterosi, scontro tra seconda e prima in classifica, è stata rinviata a causa di casi di positività al Covid-19. Tre calciatori del Latina, squalificati dopo le espulsioni rimediate domenica scorsa nel corso della partita persa sul campo della Vis Artena, salteranno la prossima partita, in programma mercoledì 3 febbraio al Comunale di Santadi contro il Carbonia: il centrocampista Marco Teraschi, appiedato per tre giornate; il bomber Luca Di Renzo, due giornate; e il difensore Luca Orlando, fermo per una giornata.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Il 2020 ci ha appena lasciato, sicuramente senza lasciare dietro sé alcun rimpianto, soprattutto, perché è stato l’anno che ha visto l’esplosione e la diffusione della pandemia, che tanti problemi e, soprattutto, dolore ha portato, facendo decine di migliaia di vittime in Italia, centinaia in Sardegna, ed ha provocato una profonda crisi economica, la cui reale portata emergerà soltanto nei prossimi mesi. Nel Sulcis sono poche, pochissime, le cose da salvare in questo anno drammatico, una di queste arriva dal calcio, dal Carbonia, tornato a livelli che non si conoscevano ormai da trent’anni.

I risultati raggiunti dalla società biancoblu nei 1e mesi appena trascorsi, sono sotto gli occhi di tutti: la Coppa Italia di Eccellenza, la promozione in serie D a distanza di 30 anni dall’ultima esperienza vissuta nel calcio nazionale nella stagione 1989/1990 nel campionato Interregionale e, infine, il 6° posto in serie D dopo le prime 9 giornate, con una partita da recuperare. Il tutto, è maturato in due stagioni calcistiche tormentate per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno portato prima all’interruzione anticipata del campionato di Eccellenza dopo la 23ª giornata (1 marzo, vittoria per 3 a 1 a Uri), quando la squadra di Andrea Marongiu guidava brillantemente la classifica con 6 punti di margine sulla più immediata inseguitrice, il Castiadas; poi al rinvio di alcune partite e alla temporanea sospensione del calendario, nel girone G del campionato di serie D, con la squadra brillantemente guidata dal neo tecnico Marco Mariotti che, alla ripresa, ha infilato tre risultati positivi, pari interno con il Nola e due convincenti vittorie a Cassino (4 a 0) e sul Latte Dolce Sassari (3 a 2), scalando la classifica fino alla sesta posizione, con una partita ancora da recuperare.

Questa brillantissima annata calcistica, assume un valore ancora maggiore se, alle problematiche determinate dall’emergenza sanitaria, si abbinano quelle scaturite dal contenzioso sempre più duro tra la società ed il comune di Carbonia sull’utilizzo dello stadio “Carlo Zoboli”, chiuso ormai da due mesi, con la squadra costretta ad allenarsi e a giocare le partite “casalinghe” sui campi della Provincia (Villamasargia, Siliqua, Giba e Santadi).

Il 2021 appena iniziato, sul piano prettamente sportivo, inizia con prospettive assai promettenti. Il percorso avviato con l’affidamento della guida tecnica alla coppia formata dal direttore sportivo Andrea Colombino e dal tecnico Marco Mariotti, con un gruppo molto giovane (il Carbonia è la squadra con l’età media più bassa, intorno ai 21 anni e 1/2 del girone G della serie D), è in evoluzione e porta con sé tutte le caratteristiche per un’ulteriore crescita. Sul piano extratecnico, purtroppo, ha ricevuto in eredità dal 2020 un’eredità pesantissima, per molti versi paradossale, con una squadra orfana della “sua casa”, il Comunale “Carlo Zoboli”. Nell’emergenza, la reazione è stata straordinaria, ma non è pensabile ritenere che, alla distanza, questa situazione non finisca con il pesare anche sui risultati tecnici. Il problema va risolto, facendo tutto il possibile e, qualora fosse necessario, anche qualcosa di più, per riavvicinare le posizioni tra la società ed il comune di Carbonia, per il superamento del contenzioso in atto ormai da troppo tempo. Tutto ciò, anche perché lo stadio necessita di importanti interventi strutturali per essere idoneo ad ospitare le partite del campionato di serie D non più in deroga, come è accaduto ad inizio stagione, e sono in arrivo le risorse stanziate dalla Giunta regionale, 150.000 euro. Una volta impiegate, l’impianto non potrà continuare a restare chiuso, con la squadra ancora costretta a migrare sui campi della Provincia.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

https://www.youtube.com/watch?v=Phy-dDRhIdg&fbclid=IwAR06x1-GRrs3dWgpoHOYCjSC1XKvScKIVF61Nf1qXS1IoYfN1ZSfgGlnyAI

La protagonista della giornata di martedì 29 dicembre, al Festival Macchiori di Guasila, è stata l’archeologia. Meglio: l’archeologia declinata nella sua terza missione, dopo lo studio e la ricerca, all’apertura verso il pubblico. E in questo caso il suo pubblico è stato quello speciale dei ragazzi della comunità terapeutica Sa Nuxi, di Nuxis, i quali hanno dato il loro contributo durante la campagna di scavi del 2019 all’interno della grotta di Acquacadda.

«Avevamo in mente di iniziare questi scavi all’interno della grotta già da tempo – ha raccontato Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna all’Università di Cagliari, dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali –perché promettevano di regalarci grandi soddisfazioni. E’ arrivato poi il finanziamento del Comune, della Regione e del Parco Geominerario per il triennio di lavori, e così siamo partiti. Inoltre, l’Università ci aveva chiesto di aprirci al pubblico, ovvero di far partecipare anche la comunità del territorio nel quale ricadono gli scavi. Tramite Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club di Sa Marchesa, e altri amici, siamo entrati in contatto con i ragazzi della Comunità Sa Nuxi, e da qui abbiamo iniziato a scrivere una bella storia di archeologia e solidarietà.»

La collaborazione dei ragazzi di Sa Nuxi. «I ragazzi della comunità si sono subito appassionati ai nostri lavori, abbiamo spiegato loro la storia della grotta e di cosa ci stessimo occupando e quali risultanze ci aspettavamo. Hanno potuto ammirare il ritrovamento di frammenti di ceramica di 4.500 anni fa, resti animali e focolari preistorici: una meraviglia per archeologi e antropologi, e motivo di grande stupore per gli occhi della cittadinanza. I ragazzi di Sa Nuxi sono stati preziosissimi collaboratori: si sono occupati dell’accoglienza e dell’accompagnamento alle persone che si avvicinavano allo scavo, e sono stati parte integrante di questa avventura che purtroppo è stata sospesa per via del Covid, ma che speriamo tutti di poter riprendere presto.»

Alla tavola rotonda in diretta streaming sulla pagina Facebook di Macchiori, “Tra cultura e inclusione”, dopo l’introduzione e i saluti della sindaca di Guasila, Paola Casula, sono intervenuti: l’assessora dell’Inclusione sociale del comune di Guasila Consuelo Palmas; il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna dell’Università di Cagliari Riccardo Cicilloni, gli archeologi Federico Porcedda Marco Cabras, e poi Federico Vivarelli, Gianluigi Senis, Davide Vitiello, ospiti della Comunità Sa Nuxi. E ancora Annarita Nioi Augusto Vacca operatori della Comunità Sa Nuxi. Presenti anche Roberto Curreli presidente associazione Sa Marchesa, Marisa Nicolini dell’associazione Liberamente, Alessandro Montisci direttore del Centro di Salute Mentale di Sanluri, la studentessa Monica Fadda, Bruno Venturi ed il giornalista Giampaolo Cirronis. Ha dialogato con loro Alessandro Angioni consigliere comunale di Guasila. Una tavola rotonda che ha raccontato una bella storia di inclusione sociale ed integrazione.

 

Quando nel 2007 ho trascorso alcuni giorni a Buenos Aires, ho visitato il quartiere del Boca e nei pressi del mitico stadio della “Bombonera”, mi sono imbattuto su una palazzina imbiancata con i colori giallo-blu, gli stessi della squadra per la quale Diego Armando Maradona ha giocato tre campionati: il primo da giovane, nella stagione 1981/1982 (prima dell’arrivo in Europa, per vestire la maglia del Barcellona) nel corso della quale realizzò 28 goal in 40 partite; gli altri due, a fine carriera, nelle stagioni 1995/1996 e 1996/1997. Osservando la terrazza di quella palazzina, ho capito quale fosse l’amore di Buenos Aires per Diego Armando Maradona: la sua statua era esposta con quelle di Juan Domingo ed Evita Perón…Diego Armando Maradona è stato e resterà per sempre, un eroe, un mito, per Buenos Aires, per l’Argentina e…per NAPOLI!

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Eraldo Secchi, il nonnino ultracentenario di San Giovanni Suergiu, ha tagliato oggi il traguardo del 104° compleanno, in una condizione di eccellente lucidità. A distanza di poche settimane dai festeggiamenti per i 100 anni di Giovanna Lai ed Antioca Serafini, le restrizioni imposte dal Coronavirus hanno purtroppo impedito di festeggiare il compleanno di Eraldo Secchi come l’evento avrebbe meritato ma la sindaca, Elvira Usai, non ha voluto far mancare a nonno Eraldo il saluto dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità.

Francesco all’anagrafe, ma conosciuto e chiamato da tutti Eraldo, è nato a Tratalias il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo, altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, a metà degli anni ’30. Ha trovato lavoro nello stabilimento Samis, in un’officina elettrica, dove ha conosciuto il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo ha accompagnato nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo è stato arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, ha partecipato all’occupazione lampo della Dalmazia, poi è stato impegnato sul fronte occidentale. La vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’ha avuta sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo ha trascorso altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Ha ricevuto il riconoscimento dallo Stato Italiano, è stato decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo ha aperto una piccola officina con Arturo Manca. Eraldo ha lavorato poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è stato alle dipendenze di Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa), ha fatto il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove è stato impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia.

Ha cambiato ancora lavoro, gli è stata offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si è lasciato sfuggire. Ha gestito l’impianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che ha messo a frutto le sue potenzialità imprenditoriali.

Ritornando indietro nel tempo, ai primi anni ’50, si scopre un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai. E’ lì, a Santadi, che ha conosciuto Maria Langiu, giovane ragazza del posto, che è diventata sua moglie nel 1955 e dalla quale ha avuto quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno 8 nipoti, il più grande è Luca, 38 anni, la più giovane Greta, 25 anni; e quattro pronipoti (l’ultima arrivata, Nina, figlia di Luca, ha 6 mesi).

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Il dirigente del 1° Settore ad interim del comune di Carbonia, la dott.ssa Maria Cristina Pillola, ha risposto con una nota dettagliata di 4 pagine alla richiesta avanzata sabato 7 novembre dal presidente del Carbonia Calcio Stefano Canu, di poter usufruire del pagamento rateale degli affitti 2019/2020, in attesa di sottoscrivere la nuova convenzione per lo stadio “Carlo Zoboli” e per il campo di Is Gannaus. Considerato che domenica è in programma la partita di campionato, e che l’organizzazione della stessa richiede tempo e comunicazioni ai tanti organi preposti, il presidente Stefano Canu ha chiesto inoltre di sapere «in che data la società potrà rientrare nelle strutture comunali richieste».

La dirigente del 1° Settore ha ricostruito il lungo contenzioso in corso dal 2015 tra il Comune di Carbonia e il Carbonia Calcio, ed ha così annunciato la decisione presa:

Valutati tutti gli elementi sopra riportati e dopo aver provveduto ad effettuare gli opportuni accertamenti, emerge la seguente rappresentazione:

– In riferimento alle annualità rappresentate e fino alla data odierna, codesta Associazione ha usufruito degli impianti sportivi in oggetto e a fronte di debiti per € 48.683,78 ha versato solo un importo pari a € 3.321,95.

– non si è mantenuto fede a quanto sottoscritto in data 17.03.2017 circa il pagamento rateizzato entro la scadenza prevista.

– non si è mantenuto fede a quanto sottoscritto in data 22.01.2019, circa la regolarizzazione della cartella esattoriale entro la data prescritta.

– questa Amministrazione ha dovuto provvedere a numerosi solleciti ed ingiunzioni di pagamento, di fatto mai onorati, con un aggravio, anche economico, continuo e reiterato circa il procedimento per il recupero delle su indicate somme.

– si è manifestata la reiterata inosservanza del Regolamento per uso e gestione impianti sportivi, relativamente al disposto n. 14, 19 e 29.

– si è manifestata la reiterata inosservanza, allo stato attuale perdurante, circa la riconsegna di beni proprietà di questa Amministrazione, nella fattispecie le chiavi di accesso agli impianti sportivi in argomento.

4. Alla stregua di quanto sopra questa Amministrazione oppone DINIEGO:

– Alla richiesta di rateizzazione relativa al debito di € 10.208,00.

– Alla sottoscrizione di nuova convenzione.

Il diniego alle richieste avanzate dal presidente del Carbonia Calcio Stefano Canu, avrà come prima conseguenza, con lo stadio Comunale “Carlo Zoboli” chiuso, l’esilio della squadra al Comunale di Villamassargia (già in atto per lo svolgimento degli allenamenti) per la disputa della partita con la Gladiator di Santa Maria Capua Vetere, recupero della terza giornata del girone di andata del campionato di serie D. Probabilmente, già venerdì 13 novembre si saprà cosa accadrà dopo, quale posizione assumerà il Carbonia Calcio e, a questo punto, c’è anche da verificare quali riflessi la decisione della dirigente del 1° Settore potrà avere sul piano politico, dopo le dichiarazioni fatte la scorsa settimana dall’ex capogruppo di maggioranza del M5S Manolo Cossu, presidente della Commissione Sport, in un’intervista video registrata durante la manifestazione di protesta messa in atto dalla squadra dopo lo sfratto ricevuto con la sostituzione delle chiavi d’accesso allo stadio e trasmessa nel TG di Canale 40 e pubblicata in questo giornale online, il cui testo riportiamo integralmente.

«In una situazione di emergenza come questa non si doveva arrivare ad avvalorare, a supportare o a condividere decisioni dirigenziali, perché così mi pare di capire di questo si tratti, la parte politica doveva essere più energica e dare un messaggio ben più forte – ha dichiarato Manolo Cossu -. Oggi, con l’emergenza Coronavirus, mandare per strada un’intera squadra, dare un messaggio di insensibilità verso lo sport, un simbolo, uno dei pochissimi se non l’unico segno positivo che Carbonia può dare all’esterno, lo trovo veramente uno scenario inadeguato che la città non merita. Convocherò una riunione straordinaria della Commissione, perché lì tracceremo una linea di indirizzo forte, politica, che la Giunta, il Sindaco in primis dovrà supportare, diversamente prenderemo delle decisioni forti, tragiche, perché in questo caso l’Amministrazione doveva essere più incisiva, se è vero che è tutta responsabilità dirigenziale che si è voluti andare a supportare la linea dura. L’Amministrazione, vista l’emergenza e la possibilità di legiferare in emergenza, poteva bloccare questa decisione, perché simbolicamente è gravissimo andare in un impianto sportivo e cambiare le serrature, con l’impiego degli agenti di polizia. Ogni volta parliamo di un sotto organico ed oggi impieghiamo tre agenti per presidiare un portone d’ingresso di un impianto che ha bisogno di grandi interventi. Ho sempre auspicato di sedersi attorno ad un tavolo, di discutere mettendo la palla al centro e ragionando in maniera sobria, equilibrata, per il bene della città, della società e degli impianti sportivi – ha concluso Manolo Cossu -. Credo che questo non sia avvenuto e io non posso più tacere ed avvalorare questi comportamenti, da qualsiasi parte provengano.»

Ricordiamo che, dopo il passaggio all’opposizione della neo consigliera Carla Cannas, la maggioranza “resiste” con un solo voto di margine sulla minoranza, quello del sindaco Paola Massidda. Anche una sola nuova defezione, sarebbe decisiva per la naturale conclusione della consiliatura che ha come scadenza naturale la primavera 2021.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

La vicenda dello scontro tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio rischia di avere pesanti risvolti politici. Tra calciatori e tecnici del Carbonia che stamane hanno manifestato in piazza Roma, davanti al Municipio, dopo la chiusura dello Stadio decisa dal Comune di Carbonia, con il cambio delle serrature, che di fatto rilancia il contenzioso in atto da alcuni anni su debiti e crediti legati alla gestione dell’impianto sportivo, c’era anche Manolo Cossu, consigliere comunale di maggioranza, ex capogruppo di maggioranza. Manolo Cossu è il consigliere più votato della lista del Movimento 5 Stelle che ha vinto le elezioni del 5 e 19 giugno 2016, dietro Carla Mario, che ogi non fa più parte del gruppo di maggioranza e del Consiglio comunale, in quanto lasciò il Consiglio già in avvio di consiliatura per ricoprire l’incarico di assessore della Pubblica istruzione, successivamente lasciato per dimissioni volontarie, che si è schierato dalla parte della società calcistica. Stamane ha avuto parole durissime per il provvedimento di sfratto dallo stadio Comunale “Carlo Zoboli” messo in atto questa mattina e ha detto chiaramente che il problema va risolto con il ritiro del provvedimento, lasciando intendere che diversamente verrebbero prese decisioni forti, tragiche…

La maggioranza del Movimento 5 Stelle oggi si regge su un solo voto di differenza nei confronti della minoranza, quello del sindaco Paola Massidda, per cui anche una sola defezione porterebbe alla conclusione anticipata della consiliatura, a pochi mesi dalle elezioni in programma nella prossima Primavera…

Giampaolo Cirronis

 

[bing_translator]

Ci sono notizie che un giornalista non vorrebbe mai dare. La scomparsa di un parente, di un amico, di persone che hanno avuto un ruolo speciale nella nostra esperienza di vita terrena.
Una di queste notizie, è sicuramente la scomparsa di Beppe Rampini, arrivata alcune ore fa.
Beppe Rampini, originario di Manerbio, in provincia di Brescia, dove era nato nel 1939, era un sardo d’adozione. Arrivato in Sardegna da calciatore ancora giovanissimo, non ha più lasciato l’Isola. Ha avuto un’eccellente carriera, ai vertici con le maglie del Cagliari e del Carbonia, poi tra i Dilettanti a Sant’Antioco e Portoscuso, ma forse ha espresso il meglio di sé al termine della carriera agonistica, quando si è dedicato ai giovani, maestro di calcio ma, soprattutto, maestro di vita.
Ha dedicato tutto se stesso prima alla Polisportiva Rosmarino Orione, dove sono cresciuti calciatori poi affermatisi a livello regionale e nazionale, ne cito alcuni, Tonino Ravot, Riccardo Erriu, Giorgio Valluzzi, Sandro Piras, Sandro Cois, Paolo Bulgarelli; poi alla Mineraria, l’ultima sua creatura, sempre nel quartiere di Rosmarino.
Il 18 dicembre 2018, in occasione dell’80° compleanno della città di Carbonia, l’Amministrazione comunale ha ringraziato Beppe Rampini per il suo operato nel mondo del calcio, omaggiandolo con una targa che rappresenta un premio al merito per il pluriennale impegno sportivo.
Il sindaco Paola Massidda e l’Amministrazione comunale di Carbonia, questa mattina, appresa la triste notizia, hanno espresso cordoglio per la perdita di Beppe Rampini e si stringono intorno alla moglie, ai figli e ai nipoti in un forte abbraccio.
Personalmente, conoscevo Beppe Rampini fin da ragazzo, quando ho iniziato ad occuparmi di sport, da giornalista in erba. Tra me e lui c’era un legame davvero speciale, non perdeva occasione, lo ha fatto fino a poche settimane fa, per esternarmi la sua stima, ricordando soprattutto i primi anni all’Orione. Ci sono persone che hanno segnato fasi importanti della nostra vita, per quel che mi riguarda, Beppe Rampini è stato sicuramente una di queste.
Ciao Beppe

Giampaolo Cirronis

                            

[bing_translator]

Il Commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, con delibera n° 682, adottata questa mattina, ha conferito l’incarico ad interim di Direttore del Servizio Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia, al dottor Francesco Ronchi, già direttore del Servizio di Laboratorio dell’ospedale di Sanluri, Azienda Socio Sanitaria Locale di Sanluri. Francesco Ronchi rileva l’incarico ricoperto fino a ieri dalla dottoressa Maria Cristina Garau.

Nella delibera con la quale è stato adottato il provvedimento, per molti versi clamoroso, si rileva «la complessità delle attività svolte dal Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia, al fine di evitare situazioni pregiudizievoli all’erogazione delle prestazioni di natura sanitaria ed assistenziale, specialmente nell’attuale periodo storico contrassegnato dall’emergenza del Covid-19».
L’attività del Servizio di Laboratorio dell’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro, negli ultimi mesi, di accese polemiche, proprio in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nonostante la disponibilità del macchinario per la processazione dei tamponi, acquistato con le risorse di una donazione della Fondazione di Sardegna, accreditato con forte ritardo due settimane fa, i tamponi effettuati nel territorio della ASSL di Carbonia continuano ad essere processati al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, con tutti i disagi che ne derivano, in relazione ai tempi di comunicazione ai Sindaci e quindi ai diretti interessati.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere tutti i limiti di un politica sanitaria che da anni, su tutto il territorio nazionale e, ancor più in Sardegna, ha puntato sulla centralizzazione dei servizi, tagliando drasticamente le risorse e quindi i servizi nei territori, dove pure, nonostante tutto, operano ancora professionisti di assoluta eccellenza.

La conferma che la buona sanità, alla fine, la fanno comunque gli operatori, arriva da una testimonianza di una turista, Cristina Da Massa, pubblicata alcune ore fa su Facebook.

«Vorrei ringraziare l’Ospedale Sirai di Carbonia e in particolare i reparti di Ortopedia-Traumatologia e quello di Fisiatria per la cura, la professionalità, la bravura con cui hanno operato e riabilitato mio marito, Marco Locci, che cadendo in barca si era fratturato il femoreracconta Cristina Da Massa -. Si parla tanto di Sanità di eccellenza e spesso si dimentica quanto valore e professionalità si può trovare in un ospedale di provincia.»
«Sentiti ringraziamenti al Chirurgo, ai Medici, agli Infermieri e a tutta la strutturaconclude Cristina Da Massa – che non posso che lodare e ricordare ai Sardi che nella loro bella terra hanno anche un Ospedale degno di nota.»
Marco Locci, 86 anni, nativo di Sant’Antioco, è residente quasi da sempre a La Spezia. E’ un ufficiale in congedo della Marina Militare.
Testimonianze come quella di Cristina Da Massa, dovrebbero far riflettere chi fa le scelte in materia di Sanità e decide dove destinare le risorse, sostenere i servizi esistenti e creare quelli mancanti (in diversi casi sottratti nel corso degli anni “cavalcando” la politica dell’accentramento nel capoluogo regionale).
Giampaolo Cirronis