24 April, 2024
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Sette consiglieri regionali, Fabio Usai, Francesco Paolo Mula, Stefano Schirru, Gianfranco Mariano Lancioni, Alfonso Marras, Domenico Gallus, Piero Maieli, hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, sull’adeguamento degli statuti dei consorzi industriali provinciali sardi e sulla conferibilità e compatibilità, negli stessi, degli incarichi nei C.D.A. 

Onde evitare un utilizzo scorretto di risorse pubbliche tale da poter configurare danno erariale; rilevato che ancora oggi gli enti non hanno ottemperato a quanto urgentemente richiesto dall’Amministrazione regionale, poiché previsto dalla vigente legge, per cui sussisterebbero le condizioni per un eventuale commissariamento degli stessi; i sette consiglieri regionali chiedono di interrogare l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, affinché illustri le iniziative amministrative adottate (e ancora da adottare) dal suo Assessorato, allo scopo di ripristinare le condizioni di legittimità e operatività, con l’adeguamento degli statuti ed il rispetto della normativa vigente in merito alla conferibilità e compatibilità degli incarichi di componente nei C.D.A., nei consorzi industriali provinciali della Sardegna.

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I consiglieri regionali del Psd’Az Gaetano Ledda, Gianfranco Mariano Lancioni e Giovanni Satta criticano il manager dell’Ats e l’assessore della Sanità sulla gestione della vertenza Aias.

«Esprimiamo vicinanza e pieno sostegno ai 1.300 dipendenti dell’Aias e condanniamo con fermezza il comportamento “truffaldino” tenuto in queste ore dal manager Ats e dall’assessore Luigi Arru che hanno strumentalmente disatteso gli impegni assunti nel corso del cosiddetto tavolo tecnico-politico dello scorso 19 luglio, dove è stata concordata la corresponsione ad Aias dei tre milioni e trecentomila euro dovuti, in cambio del pagamento degli stipendi arretrati – scrivono in una nota -. Troviamo, dunque, paradossale che, chi non è in grado di mantenere gli impegni istituzionali e politici assunti, possa parlare di garanzie farlocche e fidejussioni prive di coperture, così come siamo convinti – concludono Gaetano Ledda, Gianfranco mariano Lancioni e Giovanni Satta – che, nel breve volgere di qualche mese, i sardi attraverso le urne sapranno ricacciare il dottor Fulvio Moirano laddove è partito ed il dottor Luigi Arru alla sua amata professione.»