19 December, 2025
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Il personale dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha individuato, in località Santa Barbara, nelle campagne di Villamassargia, un’area adibita a discarica, grazie al monitoraggio svolto mediante l’ausilio di mezzi aerei ordinariamente utilizzati per la lotta agli incendi boschivi.

Svolte le dovute verifiche, martedì 15 settembre 2020, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale (NIPAF) dell’Ispettorato forestale di Iglesias è intervenuto nel luogo individuato, accertando la presenza di una vera e propria attività di discarica non autorizzata nella quale erano presenti i rifiuti più disparati, anche di tipo pericoloso.

Nella discarica sono presenti autoveicoli fuori uso e loro componenti, rifiuti ferrosi, materiali plastici, mobili fuori uso, lastre e manufatti in cemento amianto, piccoli e grandi elettrodomestici, utensili elettrici, detriti da demolizione e tanto altro.

Il fatto più grave è costituito dall’accertamento che parte dei rifiuti è stata sistematicamente distrutta con l’uso del fuoco.

Circa 4.000 m2 di terreno sotto stati sottoposti a sequestro penale preventivo.

Il detentore dell’area (C.E. 64 anni) è stato segnalato all ’autorità giudiziaria per i reati di combustione rifiuti e realizzazione di discarica non autorizzata.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, nonostante il gravoso impegno estivo dello spegnimento degli incendi, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. 

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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«Ho voluto effettuare un sopralluogo all’interno degli immobili comunali (Municipio, sala consiliare e biblioteca) per verificare di persona i danni che le forti piogge dei giorni scorsi hanno causato in questo territorio.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, durante l’incontro avuto a Villamassargia con il sindaco, Debora Porrà.

«Il dato pluviometrico registrato a Villamassargia è stato di 40 millimetri d’acquaha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Perciò, sussistono le condizioni per la richiesta dello stato di calamità naturale, che il Comune ha già deliberato. Nel frattempo, è in corso la valutazione economica dei danni subiti. A seguito dell’invio della documentazione e dell’istruttoria, da parte della Protezione civile regionale, la Regione si attiverà per valutare ed assegnare i risarcimenti. Ancora una volta, la presenza di un assessore regionale nei territori vuole dimostrare l’attenzione e la vicinanza fattiva della Giunta nei confronti delle comunità e degli amministratori locali che devono affrontare gravi situazioni di emergenza.»

Subito dopo, l’assessore Gianni Lampis ha visitato il cantiere forestale di Monte Cadelano ed il compendio ex minerario di Orbai: «Ho preso anche l’impegno per realizzare una collaborazione tra Forestas e Comune con l’obiettivo della manutenzione delle strade rurali», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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E’ stato rinviato a giovedì 17 settembre, l’incontro dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Villamassargia: alle 9.30, al Municipio, incontrerà il sindaco, Debora Porrà. Dopo effettuerà un sopralluogo nelle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi.

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Domattina, martedì 15 settembre, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, alle 9.30, sarà al Municipio di Villamassargia, dove incontrerà il Sindaco, Debora Porrà. Dopo l’incontro effettuerà un sopralluogo nelle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi.

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La consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, per avere delucidazioni sui lavori di restauro di “Villa Pertusola”, sede del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, che, secondo quanto trapelato dalla stampa, sarà trasferita provvisoriamente da Iglesias a Carbonia.
«Sarebbe il caso di capire se la Regione sia stata informata sulle modalità e sulla tempistica di esecuzione dei lavori da parte Consorzio del Parcoha sottolineato Carla Cuccu -. C’è il pericolo che la decisione di spostare provvisoriamente la sede da Iglesias a Carbonia possa poi diventare definitiva. Non capisco la necessità di questa scelta visto e considerato che, secondo quanto deliberato dalla Giunta comunale di Iglesias, sono stati messi a disposizione del parco Villa Boldetti, Villa Monteverdi e Villa Bellavista.»
«Una situazione davvero intollerabile e che lascia davvero perplessiha concluso Carla Cuccu -. Senza contare il fatto che i dipendenti saranno costretti ad effettuare trasferte giornaliere, con un aggravio di costi non indifferente.»
Antonio Caria

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«Per facilitare il proseguimento della stagione balneare e consentire l’accoglienza in sicurezza dei numerosi bagnanti che continueranno a frequentare quotidianamente le spiagge e il mare sardo, la Giunta regionale ha stanziato 351mila euro, che vanno a sommarsi al milione già assegnato a maggio.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, comunicando le ulteriori risorse da destinare alle amministrazioni dei comuni costieri per gli interventi di salvamento a mare.

«Quest’anno è stata una stagione balenare certamente diversa dal solito, sia nei modi che nell’organizzazione, e soprattutto più breve – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Perciò, era necessario favorire il sostegno economico di questi presidi di sicurezza, che potranno garantire, anche nelle prossime settimane, l’accesso sicuro nelle spiagge, salvaguardando così l’indotto economico che riguarda i comuni nei litorali della Sardegna.»

Sono 36 i Comuni destinatari del finanziamento: Alghero (12.760 euro); Arborea (7.200); Arbus (32.849); Badesi (9.400); Barisardo (11.315); Bosa (7.220 euro); Buggerru (5.399); Cabras (12.993); Cagliari (7.260); Carloforte (5.463); Castiadas (4.455); Cuglieri (3.240); Domus de Maria (6.085); Dorgali (9.128); Gairo (3.500); Gonnesa (6.346): Lotzorai (4.000); Masainas (3.000); Muravera (8.000); Orosei (8.743); Porto Torres (4.672); Portoscuso (5.500); Pula (17.382); San Vero Milis (14.897); Santa Giusta (8.000); Sant’Anna Arresi (2.765); Sant’Antioco (7.800); Siniscola (9.000); Sorso (18.000); Tertenia (3.896); Teulada (15.000); Tortolì (5.000); Valledoria (3.050); Villanova Monteleone (2.434); Villaputzu (1.200); Villasimius (12.513).

La consigliera regionale e segretaria dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Carla Cuccu (M5S), ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, sulla situazione in cui si trova del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Nel luglio dello scorso anno, la stessa Carla Cuccuaveva presentato una mozione per chiedere il rilancio e l’avvio di un dialogo tra le amministrazioni competenti.

«L’obiettivo – specifica Carla Cuccu – era quello di rafforzare il ruolo del Consorzio del Parco come una vera e propria agenzia di sviluppo alternativo e sostenibile, attraverso la quale valorizzare e riqualificare l’area mineraria dismessa».

Il Parco Geominerario è stato poi escluso dalla Rete dei Global Geoparks Network Unesco, decisione che ha dato un duro colpo a coloro che avevano lottato per la salvaguardia del sito.«Visto è considerato che, a quanto pare, il Consiglio Direttivo del Parco intende riproporre la candidatura nella Rete dei Global Geoparks Network Unesco, sarebbe il caso – conclude Carla Cuccu – che la Regione mettesse in campo una serie di azioni concrete e di risorse, per fare in modo che la nostra Isola torni ad essere inserita tra i Geoparchi Mondiali Unesco».

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«No della Regione Sardegna alle pale eoliche nel Sulcis Iglesiente!»

«Incontrando i sindaci ho voluto fugare ogni dubbio sulla posizione della Regione nei confronti del progetto di un impianto eolico davanti alle coste del Sulcis Iglesiente e sono soddisfatto che la nostra contrarietà sia condivisa anche dalle amministrazioni locali di quei territori», ha detto, questa mattina, l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, dopo la riunione alla quale hanno partecipato i sindaci di Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias e Portoscuso, Comuni coinvolti nel progetto insieme a Carloforte.

«Il parere regionale, che il ministero dell’Ambiente ha chiesto di ricevere entro il 20 agosto, ad un mese dall’invio del progetto agli uffici regionali, sarà certamente negativo e sarà ampiamente motivato sotto il profilo tecnico-giuridicoha aggiunto l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis -. Inoltre, ho deciso di chiedere ai Comuni l’invio, entro pochi giorni, di un loro parere, non dovuto ma utile a rafforzare il no della Sardegna al progetto. Coinvolgere le comunità e confrontarmi coi sindaci per le scelte che riguardano l’ambiente in Sardegna è stato il metodo che ha caratterizzato i sedici mesi della mia attività come assessore regionale. Perciò, non ho ritenuto opportuno l’improvviso blitz dei sindaci di martedì scorso, sotto la sede dell’Assessorato, avendo sempre incontrato gli amministratori su qualsiasi temaha concluso Gianni Lampis -. Queste azioni rischiano di creare confusione nell’opinione pubblica.»

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Prosegue l’impegno dell’Assessorato regionale all’Ambiente per il patrimonio boschivo. Dopo i 4 milioni per i comuni che subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione, ora ne arriveranno altri 4 per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione.
«Si trattaha dichiarato l’assessore, Gianni Lampisdi un finanziamento per le aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, da cave dismesse, da impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile. I Comuni potranno eseguire interventi selvicolturali per la gestione delle foreste, rimboschimenti e imboschimenti, destinati a riqualificazione ambientale e salvaguardia del territorio, oltre a forestazione urbana, lavori per sentieri e piste ciclopedonali destinati alla fruizione delle aree forestali e rurali, lavori fitosanitari.»
«Rientrano nel finanziamento anche opere di prevenzione del rischio incendi e interventi di salvaguardia e ripristino del patrimonio forestale danneggiatoha concluso Gianni Lampis – lavori di ingegneria naturalistica, connessi alla sistemazione di piccole frane, scarpate, sentieri, ruscelli e piccoli corsi d’acqua, e lavori di sistemazioni idraulico forestale.»
Antonio Caria

«La Regione sarà il soggetto capofila di una rete istituzionale che chiederà il riconoscimento della Sardegna nella rete dei Geoparchi Unesco.»
A dichiararlo è stato l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Lampis, nel corso dell’incontro coi rappresentanti dei parchi nazionali e regionali, delle aree marine protette e delle agenzie regionali Forestas e Conservatoria delle coste.
«Il riconoscimento ‘Sardegna Unesco Gobal Geopark’ sarà importante per valorizzare le qualità ambientali e paesaggistiche dell’Isola e l’ambizioso obiettivo prevede il coinvolgimento di tutte le comunità e di tutti i territori, anche attraverso le capacità e le competenze delle singole realtà che fanno parte della rete istituzionale: dai parchi alle aree marine protette, dalle agenzie regionali ai centri di educazione ambientale ha aggiunto Gianni Lampis -. Il presidente Solinas, presentando le sue linee programmatiche al Consiglio regionale, ha immaginato la Sardegna come la ‘grande isola verde del Mediterraneo’. Uno strumento efficace per attirare importanti flussi turistici, nazionali ed internazionali, soprattutto, sui temi del turismo sostenibile ed ambientale. In Sardegna si possono individuare e valorizzare numerose aree di grande pregio, difficilmente presenti altrove.»
Antonio Caria