28 April, 2024
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Sono cinque i comuni sardi (Cuglieri, Masainas, Serrenti, Uri e Usini) che hanno aderito alla quarta edizione della ‘Camminata tra gli olivi’, manifestazione organizzata dall’associazione nazionale “Città dell’Olio” che si svolgerà domenica 25 ottobre, contemporaneamente in oltre 80 città italiane con percorsi ideati attraverso il territorio olivicolo dei vari territori, ed è stata presentata questa mattina nei locali dell’assessorato regionale degli Enti locali. 

«L’ulivo rappresenta un elemento caratterizzante del paesaggio rurale sardo, dove possiamo vantare alberi millenari, e l’olio extravergine prodotto in Sardegna è una delle tante eccellenze che vanno adeguatamente protette e promosseha sottolineato l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna -. Prodotti di qualità che rappresentano l’identità e la cultura dell’Isola e devono diventare ambasciatori sardi nel mondo, rappresentando una preziosa occasione di sviluppo e occupazione.»

«Anche queste manifestazioni sono una grande opportunità per rilanciare l’immagine della Sardegna e delle sue eccellenze in un periodo difficile ha aggiunto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa -. Il settore agroalimentare è decisivo nella creazione di un ‘marchio Sardegna’ che punti a valorizzare e promuovere il territorio, migliorando e diversificando l’offerta turistica. L’olio sardo è storia, tradizione, cultura e anche come offerta di turismo esperienziale può diventare una colonna del rilancio dell’economia isolana.»

«Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, dobbiamo pensare ai segmenti economici dai quali far ripartire la Sardegna, coniugando tutela ambientale e sviluppo, e l’olio sardo rappresenta una produzione di qualità che può dare lustro all’Isolaha detto l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis -. Nel patrimonio ambientale e paesaggistico della Sardegna, gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di valorizzare anche a fini turistici. Una filiera importante della nostra economia e anche un mezzo per far conoscere la nostra storia e le nostre tradizioni.»

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Il Nucleo Investigativo Ripartimentale e la Stazione Forestale di Santadi, sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Cagliari, il 7 e l’8 ottobre hanno sequestrato un’intera officina meccanica nel comune di Santadi.

Il titolare, 60 anni, deferito all’Autorità giudiziaria per diverse violazioni alla normativa ambientale, nel corso degli anni ha realizzato, nelle aree pertinenziali dell’officina, una vera e propria discarica abusiva, nella quale ha accumulato indistintamente autoveicoli fuori uso, componenti di veicolo di ogni genere quali filtri esausti, parti di motore, organi di trasmissione, assali, sedili, parti interne e di carrozzeria, ecc.

Saturato lo spazio interno, il titolare aveva adibito a deposito di mezzi fuori uso e rifiuti, anche la strada di accesso all’attività. Sul suolo sono stati rinvenuti evidenti segni di percolamento di olio esausto di vario genere, prodotti particolarmente inquinanti per le falde acquifere.

L’artigiano si dedicava metodicamente anche allo smontaggio di pezzi meccanici dai veicoli fuori uso. Un intero capannone era adibito a deposito di migliaia di componenti di autoveicolo e mezzi agricoli.

Il titolare dovrà provvedere a sue spese allo smaltimento dei rifiuti e alla bonifica dell’intero sito.

L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

I reati ambientali prevedono: per discarica non autorizzata rifiuti pericolosi, l’arresto da uno a tre anni e un’ammenda da 5.200 a 52.000 euro, nonché la confisca dell’area in caso di condanna.

La gestione illecita di rifiuti pericolosi, l’arresto da sei mesi a due anni e un’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro.

 

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Un operaio edile è stato deferito all’Autorità giudiziaria, a Carbonia, per il reato di combustione di rifiuti. L’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha incrementato nell’ultimo periodo i servizi mirati alla repressione della combustione di rifiuti. Questo fenomeno mostra una particolare recrudescenza nel territorio di Carbonia, in particolare nelle zone periferiche e industriali, dalle quali si levano frequentemente colonne di fumo dal colore nero e maleodoranti.

Nei giorni scorsi il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Iglesias ha individuato in flagranza di reato un operaio edile intento allo smaltimento con l’uso del fuoco, di rifiuti presenti in un cantiere sito nella zona PIP di Carbonia. L’intervento del Corpo forestale ha interrotto sul nascere l’attività illecita impedendo maggiori danni all’ambiente.

L’operaio, 63 anni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di combustione di rifiuti, punito con la reclusione sino a cinque anni e nei casi più gravi, fino a sei anni. L’area dove è avvenuto l’abbruciamento è stata sottoposto a sequestro.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. L’assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis e il Comandante del Corpo forestale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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Dagli ultimi giorni di settembre, nelle rive del lago artificiale di Monte Pranu a Tratalias, si è verificata una moria di pesci, soprattutto carpe, trovate ammassate nel bagnasciuga.

«Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, è intervenuto il Corpo forestale con il personale della base navale di Sant’Antiocoha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Durante alcuni sopralluoghi è stato realizzato un costante monitoraggio e, a cura dei tecnici dell’Arpas, anche una serie di campionamenti e di analisi per verificare la salubrità dell’acqua. Comunque, negli ultimi sopralluoghi è stata riscontrata la diminuzione del fenomeno.»

 

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Lo scorso 16 settembre, in località Isca su Casteddu, nelle campagne di Siliqua, nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo del territorio, condotte dall’Ispettorato di Iglesias del Corpo forestale della Regione Sardegna, il personale della Stazione forestale di Siliqua, unitamente al Servizio veterinario dell’ATS di Cagliari, ha individuato un allevamento abusivo di maiali.

Il bestiame (33 capi, tra scrofe, verri e lattonzoli) era confinato in ambienti occultati, precari e privi dei requisiti minimi relativamente alla biosicurezza ed al benessere animale. Gli animali sono inoltre risultati non registrati all’anagrafe zootecnica nazionale e mai sottoposti ad accertamenti sanitari.

Al proprietario, individuato sul luogo, è stata contestata l’infrazione ed elevato un verbale amministrativo di 10.000 euro, previsto da D.lgs. 200/2010 “Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini”.

L’allevamento è stato sottoposto a vincolo sanitario. Il Servizio veterinario effettuerà i prelievi per verificare l’eventuale presenza di peste suina e trichinella.

In caso di esito negativo, se ricorreranno i requisiti igienico sanitari del sito, il proprietario potrà fare richiesta di regolarizzare l’allevamento.

L’attività del Corpo forestale è costantemente rivolta alla collaborazione con i Servizi veterinari dell’ATS e con l’Unità di Progetto regionale per l’eradicazione della peste suina (PSA) al fine di prevenire e reprimere gli illeciti in materia agroalimentare, comparto strategico per l’economia della Sardegna.

L’assessore della Difesa dell’ambiente, dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias.

 

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Il personale dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias, nell’ambito dei servizi sul territorio mirati al contrasto delle attività illecite in materia ambientale, ha individuato, in località Santa Barbara, nelle campagne di Villamassargia, un’area adibita a discarica, grazie al monitoraggio svolto mediante l’ausilio di mezzi aerei ordinariamente utilizzati per la lotta agli incendi boschivi.

Svolte le dovute verifiche, martedì 15 settembre 2020, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale (NIPAF) dell’Ispettorato forestale di Iglesias è intervenuto nel luogo individuato, accertando la presenza di una vera e propria attività di discarica non autorizzata nella quale erano presenti i rifiuti più disparati, anche di tipo pericoloso.

Nella discarica sono presenti autoveicoli fuori uso e loro componenti, rifiuti ferrosi, materiali plastici, mobili fuori uso, lastre e manufatti in cemento amianto, piccoli e grandi elettrodomestici, utensili elettrici, detriti da demolizione e tanto altro.

Il fatto più grave è costituito dall’accertamento che parte dei rifiuti è stata sistematicamente distrutta con l’uso del fuoco.

Circa 4.000 m2 di terreno sotto stati sottoposti a sequestro penale preventivo.

Il detentore dell’area (C.E. 64 anni) è stato segnalato all ’autorità giudiziaria per i reati di combustione rifiuti e realizzazione di discarica non autorizzata.

L’attenzione del Corpo forestale regionale, nonostante il gravoso impegno estivo dello spegnimento degli incendi, è costantemente rivolta alla prevenzione e repressione dello smaltimento abusivo dei rifiuti, fenomeno che danneggia gravemente il paesaggio e l’immagine della Sardegna. 

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente dott. Gianni Lampis ed il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, dott. Antonio Casula hanno espresso il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale dell’Ispettorato forestale di Iglesias e per il risultato raggiunto.

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«Ho voluto effettuare un sopralluogo all’interno degli immobili comunali (Municipio, sala consiliare e biblioteca) per verificare di persona i danni che le forti piogge dei giorni scorsi hanno causato in questo territorio.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, durante l’incontro avuto a Villamassargia con il sindaco, Debora Porrà.

«Il dato pluviometrico registrato a Villamassargia è stato di 40 millimetri d’acquaha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Perciò, sussistono le condizioni per la richiesta dello stato di calamità naturale, che il Comune ha già deliberato. Nel frattempo, è in corso la valutazione economica dei danni subiti. A seguito dell’invio della documentazione e dell’istruttoria, da parte della Protezione civile regionale, la Regione si attiverà per valutare ed assegnare i risarcimenti. Ancora una volta, la presenza di un assessore regionale nei territori vuole dimostrare l’attenzione e la vicinanza fattiva della Giunta nei confronti delle comunità e degli amministratori locali che devono affrontare gravi situazioni di emergenza.»

Subito dopo, l’assessore Gianni Lampis ha visitato il cantiere forestale di Monte Cadelano ed il compendio ex minerario di Orbai: «Ho preso anche l’impegno per realizzare una collaborazione tra Forestas e Comune con l’obiettivo della manutenzione delle strade rurali», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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E’ stato rinviato a giovedì 17 settembre, l’incontro dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Villamassargia: alle 9.30, al Municipio, incontrerà il sindaco, Debora Porrà. Dopo effettuerà un sopralluogo nelle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi.

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Domattina, martedì 15 settembre, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, alle 9.30, sarà al Municipio di Villamassargia, dove incontrerà il Sindaco, Debora Porrà. Dopo l’incontro effettuerà un sopralluogo nelle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi.

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La consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, per avere delucidazioni sui lavori di restauro di “Villa Pertusola”, sede del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, che, secondo quanto trapelato dalla stampa, sarà trasferita provvisoriamente da Iglesias a Carbonia.
«Sarebbe il caso di capire se la Regione sia stata informata sulle modalità e sulla tempistica di esecuzione dei lavori da parte Consorzio del Parcoha sottolineato Carla Cuccu -. C’è il pericolo che la decisione di spostare provvisoriamente la sede da Iglesias a Carbonia possa poi diventare definitiva. Non capisco la necessità di questa scelta visto e considerato che, secondo quanto deliberato dalla Giunta comunale di Iglesias, sono stati messi a disposizione del parco Villa Boldetti, Villa Monteverdi e Villa Bellavista.»
«Una situazione davvero intollerabile e che lascia davvero perplessiha concluso Carla Cuccu -. Senza contare il fatto che i dipendenti saranno costretti ad effettuare trasferte giornaliere, con un aggravio di costi non indifferente.»
Antonio Caria