19 December, 2025
HomePosts Tagged "Giuseppe Dessì" (Page 2)

Una palestra gremita (certificato 500 presenze) e un pubblico attento hanno segnato ieri sera, 30 maggio, a Villacidro, l’inizio della quarantesima edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

Un incontro di grande impatto emotivo e pedagogico, condotto da Vito Biolchini, grazie alla presenza di Roberta Bruzzone, nota psicologa forense e criminologa, che ha affrontato il tema dell’adolescenza difficile e del ruolo fondamentale della famiglia nell’educazione dei figli.

Con il suo consueto stile diretto e incisivo, Roberta Bruzzone ha esplorato i profondi cambiamenti che hanno investito il modello familiare degli ultimi decenni: dal passaggio da una famiglia normativa, dove si imparava a gestire le frustrazioni attraverso il confronto e la negoziazione, a una famiglia affettiva, in cui i genitori tendono ad essere “amici” dei figli, incapaci di porre limiti chiari.

Un contesto, questo, che – come sottolineato dalla criminologa – diventa terreno fertile per l’innesco e la crescita del disagio adolescenziale, acuto oggi in maniera esponenziale dalla pervasività dei social network.

Il pubblico ha seguito con attenzione e partecipazione ogni passaggio del dialogo, colpito dalla potenza espressiva di Roberta Bruzzone, capace di coniugare rigore scientifico e ritmo appassionante. Non sono mancate riflessioni forti, come quelle sulla condizione femminile nel nostro Paese, ancora fortemente segnata dal patriarcato e da un sistema valoriale da superare con determinazione affinché si possa giungere finalmente a un’effettiva parità di genere.

Con questo primo appuntamento, il Premio Dessì conferma ancora una volta la sua vocazione a offrire momenti di confronto autentico su temi centrali della società contemporanea, con voci autorevoli, coinvolgenti e stimolanti.

L’incontro di ieri sera è solo il primo di una nutrita programmazione di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente), che attraverserà l’intera estate culturale villacidrese, fino ad approdare alla serata finale del Premio Letterario Giuseppe Dessì dedicata alla proclamazione dei vincitori, che si terrà sabato 4 ottobre 2025.

     

Inizierà il 30 maggio la quarantesima edizione del Premio Dessì, che si concluderà il 4 ottobre con la proclamazione dei vincitori. In mezzo un nutrito programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, che attraverserà l’intera estate culturale villacidrese. Ad aprire gli appuntamenti sarà la criminologa e opinionista Roberta Bruzzone.

Nel 2025 il Premio Letterario Giuseppe Dessì celebra il prestigioso traguardo dei quarant’anni di vita. Nato nel 1986 a Villacidro, luogo d’origine dell’autore di Paese d’ombre, il Premio ha saputo affermarsi come uno degli appuntamenti culturali più autorevoli del panorama italiano, valorizzando la narrativa e la poesia contemporanee nel nome dell’eredità letteraria di Dessì. In quattro decenni ha premiato voci tra le più significative della scena nazionale, da Alda Merini a Maurizio  Cucchi per la poesia, da Michela Murgia a Niccolò Ammaniti per la narrativa, solo per citarne alcune, oltre ad autorevoli figure del mondo culturale a tutto tondo, da Piero Angela a Piera Degli Esposti, entrambi i Premi Speciali della giuria, da Nicola Piovani a Dori  Ghezzi, tra i Premi Speciali della Fondazione Dessì. Nello stesso periodo hanno animato gli appuntamenti a corollario del premio una formidabile rappresentanza di ospiti vari, del mondo della letteratura, dello spettacolo, del teatro, della musica e del giornalismo, contribuendo a tracciare una mappa viva e in continua evoluzione della cultura e del costume nazionale.

Con l’attenzione costante alla qualità, alla pluralità espressiva e alla scoperta di nuovi talenti, il Premio Dessì si prepara a spegnere quaranta candeline guardando al futuro, senza dimenticare la forza delle storie che lo hanno accompagnato fin qui.

Il cartellone della XL edizione del premio Dessì si aprirà il 30 maggio con la criminologa e opinionista Roberta Bruzzone a Casa Dessì (Villacidro, alle 21,30) che interverrà sul tema “L’adolescenza difficile”, in un incontro condotto da Vito Biolchini. Proseguirà poi con un nutrito programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente), che attraverserà l’intera estate culturale villacidrese, fino ad approdare alla serata finale dedicata alla proclamazione dei vincitori , che si terrà sabato 4 ottobre. Alcune anticipazioni tra gli ospiti che animeranno il parterre del Premio: il geopolitico Lucio Caracciolo, il fisico Guido Tonelli, l’autrice Teresa  Porcella, gli attori Andrea Bosca e Simone Faraone. Date e dettagli dei loro interventi saranno via via svelati, assieme ad altri prestigiosi nomi che costituiranno altrettante gradite sorprese per questa edizione speciale del Premio.

Nel frattempo si è conclusa la fase di invio delle opere da parte degli autori e delle case editrici concorrenti e ha preso il via il lavoro di selezione e valutazione del materiale. Il vaglio delle opere è affidato alla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso (Narrativa e Poesia), e successivamente di decretare i due vincitori assoluti, che saranno proclamati nel corso della cerimonia di premiazione.

 

La Regione Autonoma della Sardegna torna da protagonista al Salone del libro di Torino con il meglio della produzione editoriale regionale. Dal 15 al 19 maggio nello Spazio Sardegna – lo stand della Regione al padiglione 2 del Lingotto (stand L117 K118) – in 120 metri quadrati si alterneranno oltre 40 appuntamenti in un denso programma curato da AES, l’associazione che riunisce la maggioranza degli editori sardi, presente al Lingotto anche con un proprio spazio (Pad. 2, stand H118 J117) e che coinvolge 37 case editrici e marchi regionali.
A richiamare il tema della XXXVII edizione del Salone, “Le parole tra noi leggere”, il filo conduttore dello Spazio Sardegna sarà “Lèbias” che nella sua dimensione aperta ed evocativa rimanda alla freschezza, leggerezza e inclusività del linguaggio e delle parole, che hanno il potere di stabilire legami e dialoghi tra le persone e le comunità.
Dalle presentazioni di libri a incontri, dibattiti e proiezioni nei cinema della città, per cinque giorni l’isola sarà di scena nella più importante vetrina dell’editoria italiana, mettendo in mostra i suoi grandi autori, da Salvatore Satta a Emilio Lussu, dei quali ricorre il cinquantesimo anniversario della morte, a Sergio Atzeni, di cui si celebra il trentennale dalla prematura scomparsa.
La missione sarda al Salone del Libro è stata presentata oggi in una conferenza stampa dall’assessora della Cultura Ilaria Portas e dalla presidente AES Simonetta Castia nella sala riunioni dell’assessorato della Pubblica istruzione in viale Trieste a Cagliari.
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo portando a Torinoha detto l’assessora Ilaria Portas -, un programma di qualità e altissimo livello. Celebriamo anche tre autori sardi di grande rilievo e profilo internazionale attraverso le opere letterarie, gli incontri e, aggiungo, anche attraverso il cinema.»
«Lo spirito di collaborazione tra le case editrici sarde e le istituzioni è una condizione virtuosa da convincente con costanza e lungimiranza per raggiungere obiettivi di visibilità e tutela della diversità culturale e del pluralismoha spiegato Simonetta Castia, presidente AES -. Siamo perciò contenti e grati di aver potuto rinsaldare il nostro rapporto con la Regione Sardegna in una cinque giorni fatta di incontri, nuovi stimoli e obiettivi comuni.»
Al Salone del Libro di Torino l’assessora Ilaria Portas parteciperà giovedì 15 maggio alle 18 al dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna; venerdì 16 nella sala Granata del Lingotto, alle 10.30, prenderà parte all’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo” e alle 19 presenterà il libro L’incontenibile forza della gentilezza con l’autore Ottavio Olita.
Oltre ai tanti eventi al Lingotto, la Regione sarà anche agli eventi del Salone OFF, con la minirassegna cinematografica “Sardegna frame by frame” al Cinema Centrale in via Carlo Alberto, in collaborazione con AES e FASI, la Federazione delle associazioni sarde in Italia. Nei giorni 15, 16 e 19 maggio saranno proiettati Emilio Lussu. Il processo di Gianluca Medas, Il giorno del giudizio di Marco Spiga (su gentile concessione di RAI Sardegna) e Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu. Alle prime due proiezioni parteciperà l’assessora Ilaria Portas.
Il Salone ospita inoltre due incontri in collaborazione con il Festival “ Mediterranea . Culture, scambi, passaggi” curato da AES: venerdì 16, alle 10.30, nella sala Granata “ Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. domenica 18, nella sala Malva alle 18.30 “Danzatore delle stelle: In ricordo di Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore di Capoterra.
Il programma.
Giovedì 15 maggio, alle 15.00, il programma degli eventi si apre con il laboratorio di lettura “Anime in viaggio nel giorno del giudizio” con Giuditta Sireus, Lia Caporin e Viviana Porru, a cura del Club Jane Austen. Alle 16 Adriana Valenti Sabouret presenta Rivoluzionari sardi in Francia (Arkadia). Seguono L’isola (im)possibile di Gherardo Gherardini, con Michele Cossa e Salvatore Fozzi (Edizioni Della Torre) e Non solo mamme (Abbà edizioni) con Giulia Pizzolato e Francesco Pongiluppi. Alle 18 l’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas interviene nel dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna (IsolaPalma). A seguire, Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone, di Gianni Ibba, con Martino Contu (Aipsa). La giornata si chiude alle 20.30 con la proiezione di Emilio Lussu. Il processo , di Gianluca Medas e con Enrico Lo Verso, che partecipa alla proiezione con l’assessora Ilaria Portas.
Venerdì 16, alle 10.00, prevede il laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe” a cura di Enedina Sanna. Alle 10.30, nella Sala Granata del Lingotto si terrà l’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo”, con Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano Brugnolo e Francesco Rossi. Nello Spazio Sardegna sono previste quindi le presentazioni di Il cavaliere indomito di Gianluca Medas (Abbà) e L’eredità delle donne di casa Lussu di e con Claudia Crabuzza e Dilva Foddai (Archivi del Sud), cui segue Il Consiglio regionale con Antonello Mattone e Salvatore Mura insieme a Adriano Viarengo (Ilisso). Nel pomeriggio, dalle 15.00 sono in programma La Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il riconoscimento Unesco delle domus de janas con Sara Mameli e Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), Sa bendidora de arroba di Carmen Salis e Ivan Murgana con Roberto Sanna (Amicolibro), “Il ritorno” con Marisa Salabelle ( La bella virtù ) e Giorgio La Spisa ( L’imprevedibile accade ), a cura di Arkadia. Lidia Sirianni presenta con l’autrice Francesca Spanu Il corpo sbagliato (Il Maestrale); seguono Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò con Carla Fiorentino e il dibattito “Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina ) e Claudia Origoni ( Non escludo il ritorno ) a cura di Nemapress. Alle 19 Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile forza della gentilezza , in collaborazione con IsolaPalma. Conclude Fertilia di Mauro Manca (Panoramika) in dialogo con Davide Rossi. Alle 20.30 il Cinema Centrale propone Il giorno del giudizio , con la partecipazione di Ilaria Portas, del regista Marco Spiga e dell’attore Marco Moledda (Sardegna Teatro).
Sabato 17, si apre alle 10.00, con il laboratorio sull’emigrazione Italia, Uruguay e Argentina a cura degli alunni degli Istituti “Buonarroti-Volta” di Guspini e “Einaudi-Bruno” di Muravera. Costantino Pes e Dario Maiore presentano poi I condannati di Guido Cuileddu (Taphros); a seguire Alberto Contu presenta Pariri Carlu Marx (Ediuni), poi Vannina Mulas e Laura Puppato, in collaborazione con Carlo Delfino e l’associazione Raichinas e chimas con Lina Merlin. Una storia di confine . Alle 14.00 viene presentato il progetto artistico-editoriale “Sard’excellence.Musica&parole” con Alberto Sanna e Andrea Andrillo in collaborazione con S’ard Music, Abbà e Eja tv. In occasione dei 40 anni del Premio Letterario Giuseppe Dessì, segue la presentazione della nuova edizione di Donne Italiane. Le Sarde (LibriLiberi) con Debora Arru, Anna Dolfi, Angelino Mereu, Nicola Turi e Antonella Cavallo, a cura di Fondazione Dessì. Alle 16.00 Pier Giorgio Pinna presenta con Giampaolo Cassitta Volpe 132. Libro bianco su un volo nero (Mediando), e lo stesso Cassitta con Pier Luigi Piredda presenta Aria mossa (Il Maestrale). A seguire, Alberto Pinna dialoga con Luciano Marrocu, autore di Assassinio a La Sapienza. Avventure e turbamenti di professori allo sbando (EDES) e Tore Quartu e Mauro Mura illustrano Innocenza in catene (Domus de Janas). Sul tema “La sfida della traduzione dei capolavori letterari in sardo e in altre lingue minoritarie. Il caso di Sa die de su giudiziu di Salvatore Satta” si confrontano Franco Bronzat, Diego Corraine e Matteo Ghiotto (Papiros). Chiudono la serata Ti confesso di Cesare Carta (Barbaro Editore) e Sperata speranza di Danilo Mallò (La Zattera).
Domenica 18, alle 11.00, con Carlo Delfino si parla di sport, con la presentazione della collana “Lo sport si racconta” con Maria Antonietta Azara, Renato Copparoni, Mario Fadda, Umberto Oppus, Darwin Pastorin e Roberto Valentino. Attilio Mastino presenta poi, con Antonio Ibba e Antonio Corda, La Sardegna nel mondo romano fino a Costantino (Unicapress), prima di “Grazia Deledda nella riedizione di Cosima e Elias Portolu, con Stefano Lavra e Dino Manca (ISRE). Alle 15 Tra le mie corde di Maria Gabriela Ledda con Bruno Gambarotta, Paolo Lusci e Mauro Palmas (IsolaPalma); Quaderni verdi di Federica Abozzi con Michela Magliona (Catartica); ‘Ottocento con Angelo Mascia e Luigi Orrù (PTM) . Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, in collaborazione con “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore. Si chiude allo Spazio Sardegna con la presentazione del progetto a cura di Giulio Pisano “Luoghi letterari in Sardegna”.
Lunedì 19, alle 11.20, Irene Salidu presenta Su Bisu (Aurea Nox), prima di Medicina interna. Metodologia, semeiotica, fisiopatologia, clinica, terapia medica con Marco Bartoli e Sergio Rassu (Chirone Moderno Editore). Nel pomeriggio Mauro Fiori e Luca Spissu parlano di Mommotti (Amicolibro). Il programma si chiude al Cinema Centrale alle 20.30 con la proiezione di Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu alla presenza del regista e di Enzo Cugusi.
 

Doppio appuntamento a Villacidro, il 10 e il 24 maggio, per esplorare l’inclusione, tra pensiero pedagogico, pratiche educative e responsabilità collettiva.

Nell’ambito degli appuntamenti racchiusi tra le iniziative del ciclo Il Premio intorno, la Fondazione Giuseppe Dessì organizza, sabato 10 e sabato 24 maggio 2025, due importanti appuntamenti all’ A auditorium Santa Barbara, in piazza santa Barbara, a Villacidro, dedicati all’inclusione e alla pedagogia delle differenze, dal titolo “ Per una Pedagogia come convivenza delle differenze”, a cura dello spazio itinerante Il cambiamento nasce da dentro.

L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Giuseppe Dessì e da Casa Emmaus Società Cooperativa Sociale, si rivolge a insegnanti, educatori, genitori, studenti universitari e dirigenti scolastici. La partecipazione è gratuita, con rilascio di attestato.

Il primo appuntamento è previsto per sabato 10 maggio (dalle 9.00 alle 13.00) e prevede approfondimenti con interventi di Raffaele Iosa (già Ispettore scolastico ed esperto di inclusione), Dimitris Argiropoulos (professore di Pedagogia Speciale all’Università di Parma) e Giuseppe Scarpa (Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Simaxis-Villaurbana), con un contributo video di Fabio Bocci (Università Roma Tre).
L’apertura dei lavori sarà a cura di Enrica Ena, dello Spazio di dialogo e di formazione itinerante Il cambiamento nasce da dentro .

Durante l’incontro saranno trattati i seguenti temi:

  • Storia dell’inclusione nella scuola italiana: dall’esclusione alla proposta della cattedra inclusa. Nuovi scenari,con focus sulla proposta della“cattedra inclusa” (Raffaele Iosa).

  • Un’agorà pedagogica (Alain Goussot) per la scuola nel tempo della crisi, con un contributo video di Fabio Bocci.

  • Pedagogia come convivenza delle differenze, tra riconoscimento, dialogo e cittadinanza attiva (DimitrisArgiropoulos).

  • La responsabilità educativa delle parole che usiamo, con riflessioni sul peso formativo del linguaggio nell’ambito dei processi educativi (Giuseppe Scarpa).

Il secondo appuntamento si terrà sabato 24 maggio (dalle 9.00 alle 13.00), e consisterà in  una sessione dedicata a un laboratorio esperienziale sul tema “ Fragilità e inclusione: dalla teoria alle pratiche”, curata da Rita Stella Emmanuele, pedagogista e ricercatrice universitaria.

Attraverso strumenti come la pedagogia narrativa, la didattica differenziata e attività ispirate alla teoria delle intelligenze multiple, i partecipanti vivranno un percorso formativo coinvolgente e trasformativo, che pone la fragilità al centro della relazione educativa.

 

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto.  Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois, nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onoratiha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollaidi aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente.»

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’Ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

Grande successo per i parchi letterari sardi in terra norvegese. Si è svolto ieri, 5 febbraio 2025, a Oslo, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, un incontro di scambio e confronto fra le le realtà sarde e quelle norvegesi che hanno dato vita a Parchi letterari dedicati ai grandi autori delle rispettive letterature: Grazia Deledda e Giuseppe Dessì per la Sardegna e Henrik Ibsen, Johan Falkberget, Sigrid Undset e Pietro Querini per la Norvegia.

A rappresentare il Parco Letterario Giuseppe Dessì, la presidente della Fondazione a lui intitolata, Debora Aru, e il sindaco di Villacidro, Federico Sollai. Per il Parco Letterario Grazia Deledda, il sindaco di Galtellì, Franco Solinas, con l’assessora al Turismo e al Parco letterario, Marzia Gallus.

L’evento si è aperto con il benvenuto dei sindaci sardi, cui sono seguite le distinte presentazioni degli scrittori sardi e dei Parchi a loro intitolati. Presenti alcuni rappresentanti della cultura letteraria norvegese che con interesse ed entusiasmo hanno ascoltato le presentazioni delle realtà di Villacidro e Galtellì, trovando punti di contatto fra autori e autrici così distanti per origine, ma tanto vicini per tematiche e spirito narrativo.

Sorprende la comune storia di miniere, di minatori e di contadini a Villacidro e nella Parte d’Ispi come a Røros per Falkberget: entrambi gli autori raccontano i momenti difficili delle vite di quegli uomini e degli eventi che hanno segnato le loro esistenze. Analogamente, per le scrittrici Deledda e Undset, entrambe Premio Nobel per la letteratura, si trovano punti di contatto nella narrazione del paesaggio e nella loro formazione a Roma.

Per Villacidro la presidente della Fondazione Dessì, Debora Aru, ha illustrato le attività per la valorizzazione dell’autore di Paese d’ombre e della sua opera. Per Galtellì Marzia Gallus ha descritto i luoghi della memoria e del narrato deleddiano, che ancora oggi si possono scoprire con una visita.

«Questo incontroha commentato Debora Aruè una testimonianza di come la letteratura sia un linguaggio universale, capace di costruire ponti tra terre lontane, ma legate da un amore comune per la natura e per il racconto. Rappresenta l’inizio di una potente rete di connessioni culturali, un dialogo che arricchirà entrambi i nostri popoli, permettendoci di scoprire e condividere storie e tradizioni che ci legano in modo profondo.»

L’incontro, che ha fatto seguito alla visita a Villacidro, a Casa Dessì, dell’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois,  nello scorso mese di maggio, è stato reso possibile grazie alle relazioni tra Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari di Italia e Torill Rambjør, coordinatrice dei Parchi Letterari di Norvegia.

«Siamo onorati ha affermato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai di aver preso parte a una tale evento, che si configura come il primo passo verso una continuità nel mutuo scambio di incontri tra la comunità letteraria e intellettuale norvegese e quella sarda. Gli stimati ospiti hanno apprezzato la narrazione dei luoghi e delle atmosfere sarde che auspicano di conoscere personalmente quanto prima. L’appuntamento ha gettato le basi per un nuovo legame culturale tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare un turismo esperienziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente».

Nel pomeriggio è stata la volta di un gradito incontro e saluto con l’ambasciatore italiano a Oslo, Stefano Nicoletti, che ha ricevuto presso la sua residenza la delegazione sarda: un’ ulteriore occasione in cui si è conversato di letteratura, paesaggi e future interazioni.

 

Nel 2025 compie quarant’anni il Premio Letterario Giuseppe Dessì, il concorso letterario nazionale più longevo della Sardegna. La cerimonia finale di premiazione si terrà a inizio autunno a Villacidro, il paese del Sud Sardegna al centro della vita e dell’opera di Dessì, oggi sede della Fondazione a lui intitolata.

Il Premio Dessì si articola in due sezioni, Narrativa e Poesia, ed è riservato a opere edite in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2024. Le pubblicazioni devono essere inviate, in numero di 11 copie, entro il 10 maggio 2025, alla Segreteria Organizzativa della Fondazione Dessì, all’indirizzo: via Roma, 65, 09039, Villacidro.

Il vaglio delle opere è affidato a una giuria qualificata presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì (alla guida della giuria dal 2010) e composta dai docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

Alla giuria spetterà il compito di selezionare dapprima i sei finalisti, tre per ognuna delle due sezioni del concorso, e successivamente di decretare i due vincitori assoluti, che saranno proclamati nel corso della cerimonia di premiazione.

Ai vincitori delle due sezioni letterarie Narrativa e Poesia  sarà assegnato un premio del valore di 5.000 euro. Saranno premiati anche gli altri due finalisti, che riceveranno un premio di 1.500 euro.

Oltre ai premi letterari per la Narrativa e per la Poesia sarà assegnato il Premio Speciale della Giuria, del valore di 5.000 euro, riconoscimento tributato dalla commissione giudicatrice a un autore o a un’opera letteraria. Non è previsto per questo premio l’invio di volumi da parte di autori e case editrici.

A completare i riconoscimenti, anche il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, del valore di 5.000 euro, attribuito a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento.

 

 

Reparti sguarniti e medici in fuga. E’ una situazione di autentica emergenza quella che si trova ad affrontare l’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente a cui fanno riferimento gli ospedali di Carbonia e Iglesias. Criticità affrontate questa mattina dalla Commissione “Sanità” del Consiglio regionale con le audizioni del direttore generale della Asl 7, Giuliana Campus, e dei sindaci di Iglesias e Carbonia Mauro Usai e Pietro Morittu.

«La nostra Asl sconta una forte carenza di personaleha detto Giuliana Campusall’appello mancano 88 medici. Dei 153 attualmente in organico oltre il 50 per cento è in età avanzata. Una situazione a cui non si riesce a far fronte con i concorsi. Lo scorso anno sono state fatte 45 assunzioni ma è servito a poco, 28 dei nuovi medici sono andati via e, nel frattempo, altri 8 hanno raggiunto la pensione.»

Carenza di organico che si ripercuote inevitabilmente sull’organizzazione dei servizi: «La mancanza di medici ha portato alla chiusura di alcuni reparti (Urologia e Ortopedia)ha proseguito Giuliana Campus altri svolgono solo servizi ambulatoriali (Neurologia). La situazione più critica riguarda però gli anestesisti. Attualmente ne sono rimasti 9 e non si riesce a reperirne altri. Continuando di questo passo i due ospedali di Carbonia e Iglesias saranno costretti a chiudere.»
Per questo, gli amministratori locali chiedono interventi rapidi per tamponare l’emergenza: «Chiediamo di bandire concorsi diretti per la Asl 7ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai fare selezioni regionali serve a poco, i vincitori scelgono altre sedi e i reparti rimangono scoperti. Nel frattempo però si pensi a metodi di assunzione alternativi per evitare soluzioni drastiche».

Per Mauro Usai occorre inoltre spendere le risorse disponibili per il potenziamento delle strutture: «Per il punto nascita erano stati stanziati nella scorsa legislatura 2,5 milioni di euro per assumere 7 anestesistiha proseguito Mauro Usaidopo un anno non si vede nessun risultato».
Sulla stessa linea il sindaco di Carbonia Pietro Morittu: «Alla situazione drammatica degli ospedali si aggiunge quella della medicina territorialeha detto Pietro Morittumancano medici di base (25 in tutto il territorio della Asl 7) e pediatri. Tutto questo ha riflessi negativi sui pronto soccorso su cui si riversano centinaia di pazienti senza assistenza».
La presidente della Commissione Carla Fundoni ha garantito il massimo impegno dell’organismo consiliare per trovare una soluzione. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Gigi Rubiu (FdI), Umberto Ticca (Riformatori), Peppino Canu (Sinistra Futura), Alessandro Pilurzu (Pd) e Francesco Agus (Progressisti. Tutti hanno sollecitato un intervento immediato per far fronte a una situazione di emergenza e una maggiore sollecitudine da parte di Ares nell’espletamento delle pratiche.

La Commissione in mattinata ha espresso, a maggioranza, parere positivo sulla delibera della Gunta regionale che incrementa il fondo per la non autosufficienza che, per il 2025-2026, sarà pari a 59 milioni di euro.

Via libera anche alla proposta di nomina dei tre esperti all’interno della Consulta regionale per l’emigrazione. La Commissione ha sentito il direttore generale dell’assessorato del Lavoro Eugenio Annicchiarico che ha illustrato i criteri per l’individuazione dei tre nomi da un elenco di venti candidature selezionate attraverso un avviso pubblico. La scelta è caduta su Aldo Aledda (ex funzionario della Regione), Giuseppe Dessì (ex funzionario delle Acli) ed Elisa Manca (linguista). La proposta sarà esaminata dal Consiglio regionale.

Si chiudono gli appuntamenti del Premio Dessì con le scuole: giovedì 19 dicembre Nadia Terranova a Villacidro con il suo “Scintilla”.

Sarà recuperato giovedì 19 dicembre l’appuntamento, precedentemente rinviato, con la scrittrice Nadia Terranova, a conclusione del ciclo di incontri che il Premio letterario “Giuseppe Dessì” dedica al mondo della scuola.

L’incontro, pensato per avvicinare alla letteratura per ragazzi gli studenti delle scuole di Villacidro, si terrà giovedì 19 dicembre con le scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo Loru-Dessì.

Nadia Terranova sarà a disposizione dei ragazzi, suddivisi in due gruppi, che potranno ascoltarla e interagire con lei nella palestra di via Stazione, dalle 9 alle 12,30.

Nadia Terranova – vincitrice di numerosi premi, tra cui il Bagutta Opera Prima e l’americano The Bridge Book Award e finalista allo Strega nel 2018, Premio Strega Ragazze e Ragazzi, Premio Andersen – accompagnerà con il suo ultimo libro, Scintilla (Mondadori, 2024, illustrato da Mariachiara Di Giorgio), i ragazzi in un viaggio coinvolgente nel mondo della lettura.

 

La Fondazione Giuseppe Dessì porta la rassegna cinematografica Visioni Sarde nelle scuole di Villacidro per parlare ai giovani. Dopo il successo riscosso dalla tappa tenuta all’Istituto Agrario (sede distaccata dell’I.I.S.Buonarroti – Volta), giovedì 28 novembre, alle 10.00, al Liceo Classico-Linguistico Piga si completa il ciclo di proiezioni nelle scuole.
Sullo schermo dell’aula magna del Liceo scorreranno i cortometraggi di giovani registi sardi premiati in concorsi nazionali, cui seguirà un confronto con gli studenti con la partecipazione dei registi Michela Anedda e Daniele Arca. Con loro anche il regista Tore Cubeddu.
«Il cinemadichiara la presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Debora Aru ci può aiutare a leggere la realtà in cui viviamo e a interpretare i processi e le trasformazioni messi in atto dall’uomo nelle attività sociali e culturali nella Sardegna dell’età contemporanea. Abbiamo scelto i cortometraggi di Visioni Sarde, ambientati per la maggior parte in Sardegna, perché propongono temi universali come l’analisi dell’animo umano nell’adolescenza e nella maturità, i rapporti intergenerazionali, la difesa dalle calamità naturali, la guerra. Un progetto rivolto ai giovani come stimolo alla consapevolezza e alla discussione, come occasione di riflessione e di confronto su tematiche di stringente attualità.»
Le opere di Visioni Sarde proposte agli studenti del liceo villacidrese affrontano e raccontano l’attualità da molteplici punti di vista, con pari efficacia e forza espressiva, prestandosi a fornire interessanti spunti di confronto e riflessione. Eccole:
– Giù cun giuali di Michela Anedda. Due cugini sono diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze;
– Ranas di Daniele Arca. Due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;
– Tilipirche di Francesco Piras. La forza della natura e il coraggio dell’uomo. Storia di una famiglia di allevatori durante l’invasione delle cavallette nel centro Sardegna.

Screenshot