21 December, 2025
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C’è un nuovo caso di positività al Covid-19 a Sant’Antioco, lo ha annunciato stamane il sindaco Ignazio Locci. Si tratta di una giovane rientrata nell’Isola in visita ai parenti, isolata immediatamente al proprio domicilio. E’ stato fatto il tracciamento in maniera corretta ed alcune persone vicine alla giovane risultata positiva al Covid-19 sono state messe in isolamento domiciliare dal servizio di igiene pubblica, per cui il caso è circoscritto – ha sottolineato il sindaco di Sant’Antioco – e la situazione sotto controllo.

Ignazio Locci ha ribadito l’appello al rispetto delle prescrizioni di contrasto e prevenzione, per proteggere soprattutto gli anziani, la scuola ed il sistema sanitario, assi portanti della comunità.

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Nei giorni scorsi, hanno preso avvio, a Sant’Antioco, i lavori nella scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi” (zona detta “Monte Cresia”), principalmente incentrate sull’efficientamento energetico: sono previste una nuova copertura, la sostituzione della caldaia tradizionale a gasolio con una pompa di calore per la climatizzazione invernale ed estiva nella palestra e nella mensa, l’installazione dell’impianto fotovoltaico in autoconsumo e relativo sistema di accumulo, la sostituzione sia degli infissi esterni della palestra, sia dell’attuale impianto per la produzione dell’acqua calda sanitaria.

«Quello sulle scuole cittadine è il più grande investimento mai realizzato, dato che parliamo di un programma totale che prevede una spesa complessiva di circa 7 milioni di eurocommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garauquanto alle lavorazioni alla Fermi, vanno sottolineati diversi punti: in primis, l’installazione dell’impianto fotovoltaico che, oltre a produrre effetti positivi in termini ambientali, renderà la scuola autosufficiente. A questo si aggiunge un nuovo impianto di climatizzazione, eliminando la vecchia e inquinante caldaia a gasolio, nonché la coibentazione della copertura, realizzata con materiali ecosostenibili ad elevate prestazioni termoisolanti, insieme a un nuovo manto di copertura su tutta la superficie del plesso scolastico con lamiere grecate che saranno anche la base per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Infine, di non poco conto, la posa di nuovi infissi nella palestra».

«Stiamo procedendo spediti verso il raggiungimento di uno degli obiettivi che ci siamo posti a inizio mandato ha aggiunto il sindaco, Ignazio Locci mettere mano su tutti gli edifici scolastici cittadini, adeguandoli agli standard richiesti, sia in termini di risparmio energetico, sia di sicurezza. Dopo i recenti lavori di efficientamento nella scuola di “via Virgilio”, in quella di “via Manno” (nuova copertura e coibentazione) e nella primaria di “via Bologna” (conclusione palestra, nuova copertura e ulteriori lavorazioni non meno importanti, giunti ormai a conclusione), ci concentriamo sulla Fermi e sempre con lo scopo di migliorare tutte le scuola antiochensi, mettendo i nostri ragazzi nelle condizioni di frequentare istituti funzionali, sicuri e al passo coi tempi».

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha firmato due nuove ordinanze sindacali tutte incentrate sulla prevenzione da Covid-19.

«Attenzione e prevenzione: queste sono le due parole d’ordine – spiega il sindaco Ignazio Locci che ci devono accompagnare in questa fase delicata, al fine di bloccare un’eventuale recrudescenza del virus nella nostra città. Abbiamo rimarcato l’obbligo della mascherina, in determinate fasce d’orario (ingresso e uscita), nelle strade in cui sono presenti edifici scolastici e nelle fermate degli autobus, sia urbani che extraurbani.  Ovvero tutte quelle zone in cui possono verificarsi situazioni di assembramento. Inoltre, con un’altra specifica ordinanza, abbiamo anche imposto il divieto di eventi quali dj set, karaoke e ogni altra forma di intrattenimento musicale negli esercizi pubblici.»

All’esterno degli edifici scolastici saranno presenti le forze dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sant’Antioco, che faranno attività di sensibilizzazione e, nel contempo, segnaleranno al Comando di Polizia Municipale eventuali episodi di trasgressione, che saranno puniti con sanzioni che vanno da 400 a 1.000 euro.

Considerato, infatti, che la riapertura delle scuole, pur rappresentando un positivo segnale per il riavvio delle attività formative e il ricostituirsi dei rapporti sociali, vitali per il sano e sereno sviluppo dei ragazzi, genera inevitabilmente potenziali situazioni di assembramento e rischi per la diffusione del virus, il Comune di Sant’Antioco ha stabilito di rimarcare, con provvedimento, alcuni buoni comportamenti da seguire. Ecco, dunque, l’ordinanza n° 33 con cui si impone l’utilizzo della mascherina nei pressi delle scuole, sia per gli studenti, sia per gli accompagnatori (in determinate fasce di orario meglio esplicitate nel documento) e, sempre con l’intento di evitare assembramenti, la n° 34 con cui si vietano le manifestazioni di intrattenimento musicale in tutto il territorio comunale.

«Non si tratta di grandi limitazioniconclude il sindaco di Sant’Antiocosemplicemente di buone azioni che tutti quanti dobbiamo mettere in campo al fine di evitare che nella nostra città si verifichino episodi di virulenza. E sulle scuole dobbiamo avere una particolare attenzione. Stiamo attenti, comportiamoci con responsabilità: insieme possiamo tenere lontano il virus.»

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L’artista sardo Giorgio Casu (Jorge) ha realizzato un’originalissima opera di street art sulla cabina elettrica in via Belvedere messa a disposizione da E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione.

La realizzazione dell’opera nasce dall’incontro di due progetti diversi ma con finalità simili, da una parte E-Distribuzione con il suo progetto Street Artche sta portando avanti sull’intero territorio nazionale per valorizzare la bellezza e gli artisti locali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, dall’altra il comune di Sant’Antioco con il suo progetto di Museo Diffuso, per dare una nuova immagine ad angoli del centro del Sulcis Iglesiente migliorando il paesaggio ed il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa di artisti professionisti o emergenti, nonché scuole ed associazioni.

Giorgio Casu è un artista affermato di caratura internazionale, che vive tra New York, Messico e la Sardegna, le sue opere sono esposte in numerose parti del mondo e tra queste è molto nota l’immagine pop del volto di Obama. Si distingue oltre che per la produzione di grandi opere murarie, i suoi dipinti e le stampe d’arte, anche per disegnare gioielli d’argento, ceramiche, sciarpe in seta e finanche kimono e chitarre elettriche. È il direttore artistico della linea Street Art all’interno della più ampia cornice del progetto “Museo Diffuso” del comune di Sant’Antioco.

L’opera realizzata sulla cabina di E-Distribuzione, “Is Nuus Nous” (I Nodi Nuovi), si integra coi colori e col panorama del centro storico e simbolizza l’incontro e la fusione della storia e della tradizione artigianale e tessile dell’isola con la modernità.

«Sant’Antioco si colora grazie all’arte di Giorgio Casucommenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locciautore di un’opera che richiama l’artigianato e le arti tessili locali, strizzando l’occhio al retaggio punico presente sull’isola. Con questo murales diamo avvio al progetto “Street Art” (di cui Giorgio Casu è direttore artistico), che, grazie all’estro di artisti e associazioni, abbellirà numerosi scorci cittadini attraverso un ampio lavoro di riqualificazione. Tengo a ringraziare Giorgio Casu per avere accettato la nostra proposta ed E-Distribuzione per aver consentito la fattibilità di questa prima, grande opera, raro esempio di arte urbana.»

«Questa iniziativa valorizza ulteriormente e in modo innovativo la presenza di E-Distribuzione sul territoriodichiara Enrico Bottone, responsabile Area Nord Ovest di E-Distribuzione -. Le cabine elettriche, importanti infrastrutture per fornire un servizio sempre più efficiente nella distribuzione di energia elettrica, diventano anche spazi artistici, coniugando i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente che caratterizzano il nostro impegno.»

 

 

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Duecentocinquantesimo della fondazione di Calasetta, si entra ancora di più in medias res. Domani, 6 settembre, data che segna l’insediamento nel 1770 della comunità tabarchina in quel lembo di terra della Sardegna sud-occidentale, si arriva al clou delle celebrazioni. Lamattinata si apre alle 9.30 con una  cerimonia religiosa nella chiesa di San Maurizio e alle 10.30 in Piazza Belly – a cui dà il nome l’ingegnere militare piemontese che progettò il paese nella sua tipica struttura a scacchiera – avrà inizio la Cerimonia commemorativa, momento solenne alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Sono previsti gli interventi di Claudia Mura, sindaca di Calasetta, Alberto Zonchello, in rappresentanza dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna, Salvatore Puggioni, Sindaco di Carloforte, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, di Stefano Delunas, presidente dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, dei rappresentanti dell’Anci, dell’Arma dei Carabinieri, di Remigio Scopelliti, consigliere comunale di Calasetta, Giovanni Poggeschi, docente dell’Università del Salento, studioso dei diritti linguistici delle minoranze, della poetessa Maria Tina Biggio.

Ma la giornata di domenica 6 sarà lunga e densa di eventi. Alle 9.00 si darà il via, dagli impianti sportivi, “Calasetta In Bike”, ciclopedalata di 30 km (evento gratuito e aperto a tutti), a cura di A.S.D. Sulcis Bike Cross Country. Nel pomeriggio, alle 16.00, si potrà assistere alla performance/installazione di Gabriella Locci, curata da Casa Falconieri, in collaborazione con il MACC. L’esibizione dell’artista è pensata in due momenti, quello del viaggio e quello della nascita del paese e della comunità di Calasetta. Il primo momento performativo, E’ rosso sotto e sopra l’acqua, avrà luogo nella spiaggia di Sottotorre, dove Gabriella Locci aprirà la sua grande opera su carta (4 metri x 7) e la spingerà in mare, facendole compiere un viaggio simbolico nell’acqua. Il viaggio da Tabarka a quella terra che diventerà Calasetta è rappresentato dalla scelta di una gamma cromatica che si dipana quasi esclusivamente attraverso i rossi e gli aranciati, colori della vita, dell’amore ma anche delle ferite e delle difficoltà, che sicuramente hanno accompagnato un viaggio non semplice. Dopo il viaggio il racconto della costruzione del paese, simboleggiato dalla performance partecipata Segni minimi nello spazio del tempo: gli abitanti di Calasetta coinvolti sposteranno 250 opere, come gli anni dalla fondazione, realizzate da Gabriella Locci sotto forma di piccoli moduli di cemento, dal museo MACC all’Archivio Multimediale “Ràixe” (“radice” nell’idioma ligure-calasettano), rappresentando così la nascita del paese, la sua strutturazione, e la possibilità dell’incontro tra lo sguardo verso il contemporaneo e il patrimonio di memoria custodito dal Museo della Cultura Tabarchina.

Alle 18 il momento ufficiale dell’Annullo di Poste Italiane per Calasetta 250 (in via Marconi) e alle 19.00 la cooperativa Millepiedi organizza un’altra Passeggiata nel centro storico, condotta da Annalisa Mura (con prenotazione, consueta partenza dalla sede dell’Archivio Multimediale della Cultura Tabarchina “Ràixe”, in via Umberto 61).

La giornata del 250esimo si chiuderà con il terzo appuntamento del Babel Music Fest, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco: l’atteso concerto dell’artista di casa Matteo Leone, con la partecipazione di Farees, polistrumentista italo-tuareg di fama internazionale.

Leone, cantautore, chitarrista e batterista, ormai affermato, dopo un percorso artistico di ricerca nella cultura afroamericana, dove il blues è stato parte essenziale, ha sentito il bisogno di tornare alle sue origini: Calasetta e l’Africa. Il concerto per Calasetta 250 è diviso in due parti: nella prima verrà eseguito il primo disco del cantante calasettano, “Scattered House Place” (“Località Case Sparse”), in lingua inglese, che racconta di Cussorgia, frazione di Calasetta dove abita, e dei luoghi a lui cari; nella seconda verrà presentato in anteprima il suo nuovo album “Ràixe”, fra afroblues e musica del deserto, interpretato interamente in tabarchino, questa la peculiarità del lavoro, essendo i brani legati alla lingua, alla storia di Calasetta e dei suoi abitanti.

L’ultima fatica discografica di Matteo Leone vede la partecipazione e collaborazione di Farees, che sarà con lui sul palco di Piazza Principato di Monaco, e diverse collaborazioni importanti, con i gruppi tuareg maliani Terakaft e Tinariwen, pionieri del “desert rock” e del “blues del deserto”, dall’affascinante sound sahariano, e con il cantante e chitarrista statunitense Ben Harper. Il concerto di Calasetta verrà registrato per essere poi pubblicato sulla rete social, per promuovere la musica indipendente, il territorio e la cultura calasettano-tabarchina. Leone ha suonato in svariati festival in Italia e all’estero, è stato in tournée negli Stati Uniti e in Giappone, ha suonato “in casa” al Narcao Blues, al Sant’Anna Arresi Jazz, al festival Rocce Rosse, ha collaborato con artisti isolani come le Balentes e Joe Perrino.

In Piazza Belly è stato allestito ed è attivo un info-point, dove è possibile ricevere tutte le informazioni utili sugli eventi in programma ed effettuare le relative prenotazioni (tel. 347 0502072).

Le manifestazioni sono promosse dal comune di Calasetta, che ha fortemente voluto ricordare con tutti gli onori, nonostante l’emergenza sanitaria e nel totale rispetto delle norme anti-Covid, l’importante anniversario, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo), il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

 

 

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«Il 22 settembre prossimo riapriranno le scuole in uno scenario dominato da norme anti-covid, incertezze, dubbi e paure delle famiglie. A rischio c’è la “tenuta” del nostro sistema scolastico, chiamato, in questa fase delicatissima, a prove importanti e decisive. Ecco perché è determinante giungere all’appuntamento del 22 settembre preparati e impeccabili: tutti i soggetti coinvolti, dall’Ufficio scolastico regionale fino alle Dirigenze, dalla Regione fino ai Comuni e le Province, devono dare il massimo per garantire scuole sicure e affidabili, pronte per affrontare la sfida di quest’anno scolastico che si preannuncia “speciale” e impegnativo sotto diversi punti di vista.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Se da una parte i Comuni stanno facendo un gran lavoro nel comparto di propria competenza, quindi nel “primo grado” di istruzione, tra lavori ordinari e straordinari (in parte imposti dalle nuove regole), dall’altra raccogliamo segnalazioni pervenute nel nostro Municipio su diverse criticità presenti negli istituti superiori, sui quali la Provincia del Sud Sardegna ha piena competenza aggiunge Ignazio Locci -. È determinante fare tutto ciò che è necessario per colmare eventuali lacune organizzative, affinché i presidi e i dirigenti non si sentano soli e abbandonati, bensì sostenuti e ascoltati. L’auspicio è che vengano potenziati gli uffici dell’edilizia scolastica provinciali e che ai dirigenti siano assicurati gli strumenti di lavoro indispensabili, tra personale e risorse economiche – conclude Ignazio Locci -. Invito inoltre la Regione a vigilare sia sulle Province, sia sull’Azienda regionale di trasporto che dovrà traghettare centinaia di pendolari tra i diversi Comuni, rispettando tutte le norme, sia igieniche che di capienza.»

Una sola persona, una donna che da diversi giorni si trovava in isolamento domiciliare, è risultata positiva tra le circa 200 che ieri sono state sottoposte a tampone a Sant’Antioco. Il risultato dello screening è stato reso noto dal Sindaco, Ignazio Locci, che non ha nascosto la sua soddisfazione, sottolineando che lo screening è andato al di là del numero di tamponi preventivato, 120.

Ignazio Locci ha rinnovato l’invito a tenere alta l’attenzione per evitare il ripetersi di situazioni come quelle scaturite dal caso maturato a Carloforte.

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Una fila interminabile di auto si è formata questa mattina sotto il ponte di Sant’Antioco, per effettuare il tampone per il Covid-19. Un centinaio, le persone chiamate dall’ATS ad effettuare i controlli, molte di più quelle arrivate di propria iniziativa per sottoporsi al tampone.
La coda si è smaltita solo nella tarda mattinata, ma sono centinaia i cittadini che, dalle 9.30, si sono presentati di fronte al gazebo dell’ATS. Per la maggior parte si è trattato di giovanissimi, accompagnati in auto dai genitori, che si sono sottoposti ai test su base volontaria.
Un’operazione necessaria, nell’antivigilia di Ferragosto, per la prevenzione del virus, dopo il focolaio scoppiato nelle scorse settimane nella seconda isola dell’arcipelago sulcitano. Presenti anche alcuni abitanti giunti dalle cittadine di Carloforte e Carbonia.
Nei prossimi giorni i controlli verranno effettuati a tappeto anche in altri comuni del Sulcis.
«Questi controlli avvengono in continuità con il lavoro che si è fatto a Carloforte afferma il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci -. Speriamo oggi di definire, una volta per tutte, questa vicenda. Abbiamo messo a disposizione tutta la parte logistica con l’ATS. Si è messa in campo una forza enorme, per effettuare tamponi a tappeto su tutti gli eventuali casi sospetti. Oggi gli ultimi 100, dopodiché credo che si sia fatto un grande lavoro di prevenzione e mappatura e quindi anche di circoscrizione di un fenomeno che è assolutamente sotto controllo. Alcune persone dovranno, ovviamente, fare la quarantena ma la vita continua tutti i giorni, in un’estate che possiamo continuare a vivere con le regole della mascherina, del distanziamento e del lavaggio delle mani.»
Federica Selis

 

 

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Sono 12 i casi di positività emersi dai 412 tamponi effettuati ieri a Carloforte: 8 di Carloforte, 3 di Sant’Antioco e 1 di San Giovanni Suergiu. Sono tutte persone che hanno partecipato alla serata in discoteca il 31 luglio nell’Isola di San Pietro. Complessivamente i casi positivi accertati a Carloforte, tra residenti e non, negli ultimi giorni, sono 21. Carloforte è il Comune più colpito con 17 casi di cittadini residenti. Per tutti è scattata la procedura che prevede l’isolamento domiciliare, in quanto nessuno al momento accusa sintomi tali da richiedere il ricovero in ospedale, e la quarantena sia per loro sia per i familiari. Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, così come hanno fatto anche i colleghi di Sant’Antioco Ignazio Locci e di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, ha invitato i cittadini a mantenere la calma e, soprattutto, a rispettare le disposizioni previste come misure di prevenzione: distanziamento fisico nei locali pubblici; uso della mascherina protettiva e lavaggio frequente delle mani.

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Un nuovo caso di positività al Coronavirus è stato riscontrato oggi a Sant’Antioco. Si tratta di un giovane lavoratore rientrato a Sant’Antioco, la sua cittadina di origine, per le vacanze. Ha accusato dei sintomi sospetti, ha chiesto di essere sottoposto a tampone e questo è risultato positivo. Lo ha annunciato il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, in un video postato sulla pagina Facebook del Comune. Il giovane – ha sottolineato Ignazio Locci – è asintomatico e si trova in isolamento. E’ stata disposta tutta la procedura per la mappatura di tutti i contatti per accertare eventuali nuovi contagi. Ignazio Locci ha rinovato l’appello a tutti i cittadini al rispetto delle disposizioni preventive, con l’uso della mascherina protettiva, il distanziamento di almeno 1 metro ed il lavaggio frequente delle mani.