28 April, 2024
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«Il grande “entusiasmo” che ruota attorno al progetto “Polis” promosso da Poste Italiane, quindi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e, perciò, finanziato con i soldi dei contribuenti, mi sembra oltremodo fuori luogo. Per due ordini di ragioni: la prima è che si vuole far passare come innovativa la ristrutturazione dei locali nei quali hanno sede gli uffici postali; la seconda è che l’osannato arrivo del digitale, in luogo degli sportelli fisici, non farà altro che ridurre personale e servizi, allontanando i cittadini.»

A dirlo è Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Il fatto è che ancora una volta Poste Italiane si atteggia a banca pur non essendo una bancaaggiunge Ignazio Locci -. E fa finta di non vedere che in Italia c’è urgenza di sportelli che diano risposte immediate ai cittadini grazie agli operatori, agli essere umani, e non ad asettiche “voci guida digitali”: spesso si tratta di persone anziane e, in generale, di utenti (così come li definisce Poste) non propriamente informatizzati che di sicuro avrebbero non poche difficoltà a relazionarsi con i moderni “touch screen” con cui Poste Italiane giura di “riempire” l’Italia. Tra l’altro viene difficile anche solo immaginare di poter beneficiare di servizi in più se la realtà con cui ci confrontiamo è tutt’altra cosa: a Sant’Antioco, per citare un esempio, prima del triste avvento della pandemia da Covid-19, l’Ufficio postale era aperto tutti i giorni, compresi i pomeriggi, ma con la ragione (la scusa?) della pandemia, nel 2020 è stato chiuso al pomeriggio. Lo stato di emergenza è cessato da un pezzo ma gli sportelli, ahinoi, restano aperti solo al mattino. Difficile, dunque, credere che dal progetto “Polis” possano giungere chissà quali vantaggi.»

«Questo progetto rischia di essere un’operazione di maquillage che di sicuro non semplificherà la vita a coloro che usufruiscono dei servizi postaliconclude il sindaco di Sant’Antioco -. Sarebbe bello, invece, che Poste Italiane ritornasse a fare semplicemente “la Posta”, e non vestisse i panni della Banca con i soldi dei contribuenti.»

A Sant’Antioco nasce il progetto “Sport dei Parchi”, frutto della partecipazione al bando promosso da Sport e Salute (Società pubblica italiana che si occupa dello sviluppo dello sport in Italia), grazie al quale il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato un finanziamento di 12mila euro, cui si aggiungono 10mila euro stanziati dalla Giunta guidata dal sindaco Ignazio Locci, nonché titolare della delega allo Sport. Uno degli obiettivi principali del progetto è favorire gratuitamente l’attività ludica, motoria e sportiva durante i fine settimana presso il Parco giardino sotto la supervisione di tecnici qualificati messi a disposizione dalle Associazioni sportive aderenti al progetto. Soggetti beneficiari sono i bambini, gli over 65, le donne, i portatori di disabilità, proprio coloro che tendenzialmente non praticano lo sport.

Il Parco Giardino novella “Isola dello sport”, area verde tra l’altro ampiamente attrezzata con strutture sportive di diversa tipologia: dal bocciodromo al tennis al campo di calcetto, dalla palestra al ping pong, cui si sommerà a breve l’installazione di due campi di teqball. “Sport e Salute” parte dalla collaborazione delle associazioni sportive individuate con Avviso pubblico nell’organizzazione di giornate a tema: «“Sport e sociale” o “sport e salute” in favore dell’intera comunitàcommenta il sindaco, Ignazio Loccicon lo scopo di veicolare messaggi e campagne di sensibilizzazione su temi sociali quali razzismo, violenza sulle donne, bullismo, omofobia e sui corretti stili di vita. Teniamo tanto a questo programma e auspichiamo una ampia partecipazione di associazioni sportive, che avranno il compito di dare impulso allo sport nel nostro bellissimo fazzoletto verde, in cui si respira l’aria del mare, della laguna. Un progetto di straordinaria importanza dall’alta valenza sociale: coinvolgere tutte quelle fasce di popolazione che solitamente non esercitano attività sportiva».

E’ stata avviata la ricerca delle associazioni sportive con avviso pubblico reperibile presso il sito istituzionale del comune di Sant’Antioco. Le candidature delle ASD/SSD dovranno pervenire entro le 10.00 del 13/02/2023.

È stata bandita nei giorni scorsi la gara d’appalto per il restyling completo della centralissima viale Trento, da via Fra Ignazio a viale Risorgimento, a Sant’Antioco. Un progetto da 700mila euro complessivi (fondi PNRR), primo stralcio funzionale di un programma ben più ampio, che annovera anche il rifacimento di via Garibaldi, il cui progetto può contare su un’ulteriore dotazione finanziaria di 700 mila euro.

«Nel complesso si tratta di un importante lavoro di abbattimento delle barriere architettoniche su due centralissime e importanti arterie cittadine, finanziato dal PNRR con 1,4 milioni di euro spiega il sindaco, Ignazio Locci nei giorni scorsi è stata bandita la gara d’appalto per viale Trento e presto vedremo l’apertura del cantiere. Mentre per via Garibaldi gli uffici chiuderanno il procedimento entro il 31 marzo 2023.»

«È un progetto generale a cui teniamo tantocommenta Francesco Garau, assessore dei Lavori pubblici nel dettaglio procediamo con l’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso il rifacimento dei marciapiedi esistenti e il contestuale adeguamento delle larghezze stradali e dei percorsi pedonali al fine di garantire la massima efficienza in termini di sicurezza e massima riduzione dei rischi di interferenza tra il traffico stradale e pedonale, tipici di viale Trento, con la riconfigurazione parziale della sosta a bordo carreggiata. Previsti, inoltre, il completamento ed il miglioramento della rete di smaltimento delle acque piovane, attualmente non in grado di smaltire le consistenti masse che si accumulano nella carreggiata nei casi di precipitazioni anche non troppo abbondanti. E ancora: adeguamento della rete di illuminazione pubblica attualmente costituito da una antiestetica e poco funzionale linea di alimentazione aerea (sospesa da palo a palo) che comprende anche la sostituzione degli attuali sostegni e armature con altre simili a quelle posizionate nelle vie vicine.»

Al via la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del progetto di riqualificazione della Scuola Antioco Mannai di Sant’Antioco, per il quale è previsto un investimento di oltre 2 milioni di euro, di cui 1,6 milioni provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e 400mila euro di cofinanziamento comunale.

Gli obiettivi principali sono l’adeguamento e l’efficientamento energetico di un edificio scolastico realizzato intorno al 1960 e non pienamente in linea con le attuali norme. Quindi realizzazione del cappotto termico certificato, rimozione dell’impianto fotovoltaico esistente e successivo riposizionamento di un impianto potenziato con realizzazione di una copertura ventilata.

«Procederemo inoltre con la sostituzione degli infissi, da metallo a pvc – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garaue con una serie di interventi localizzati di rinforzo strutturale su murature e travi ai piani primo e secondo.»

Un lavoro importante, per una scuola ampia realizzata su tre livelli. «Sono pienamente soddisfatto del grande lavoro dell’ufficio comunale Lavori pubblici e Appalti che sta sfruttando appieno le opportunità offerte dal PNRRcommenta il sindaco Ignazio Locci – un programma che ci consente di proseguire con forza nel nostro percorso. Tutto questo è possibile, appunto, in ragione del grande lavoro di programmazione e progettazione svolto di concerto tra l’Amministrazione Comunale e gli uffici.»

«Il fatto che siano scaduti i contratti delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) nel Sulcis-Iglesiente, significa non poter più disporre della disponibilità operativa di 16 medici  in un territorio che già paga l’assenza cronica di personale sanitario. Significa – per fare un esempio e per spiegare soprattutto a chi, appena insediatosi, non ha evidentemente ben chiari i contorni di certi problemi reali e concreti – che viene meno l’assistenza domiciliare di pazienti positivi al Covid-19 che già si trovano in assistenza domiciliare. Questi 16 medici, oggi senza contratto e mansioni, svolgevano un preziosissimo progetto parallelo di supporto alla medicina del territorio nel settore dell’assistenza domiciliare e in virtù di questo hanno potuto potenziare e garantire anche il regime di continuità assistenziale: terapie infusionali salvavita ed emotrasfusioni, per citare due esempi.»

Il grido d’allarme arriva da Ignazio Locci, sindaco del comune di Sant’Antioco.

«Senza questo servizio, dunque senza un intervento immediato dell’assessore regionale della Sanità Carlo Doria, il rischio è che si crei un ulteriore macello nell’ambito dei servizi sanitari, lasciando i più deboli, i più fragili, senza assistenza e obbligando le famiglie a noleggiare ambulanze o inventare mezzi di trasporto di fortuna per andare a intasare gli ospedaliaggiunge Ignazio Locci -. La medicina del territorio, lo ribadiamo con forza, è il fondamento della tutela della salute e la politica deve mettersi in testa che per affrontare i temi della salute pubblica si parte proprio dal territorio. La medicina territoriale è alla base di tutto: è lì che si vince la battaglia, non negli ospedali. Perché senza il servizio offerto dalle USCA il risultato è che si ingorgano gli ospedali, già provati per situazioni note a tutti.»

«Poiché è altrettanto noto che l’assessore Carlo Doria sia avvezzo alle ispezioniconclude il sindaco di Sant’Antioco -, lo invitiamo a recarsi nei nostri distretti sanitari per fare visita ai PUA (Punto Unico di Accesso) e per capire se davvero possiamo permetterci di perdere il prezioso lavoro offerto dalle USCA.»

Può proseguire il progetto di consolidamento, restauro e cura della cosiddetta “Tomba dell’egizio”, unica nel suo genere e rinvenuta nella Necropoli punica di Sant’Antioco nel 2002, ai piedi del Forte Sabaudo: la Regione, infatti, ha concesso un finanziamento di 100 mila euro che consentirà il restauro delle pareti, nonché  la visita immersiva alla Tomba grazie alle nuove tecnologie. Visita immersiva che si accompagnerà a quella esterna garantita al pubblico.

Gli interventi strutturali sulla tomba erano già a carico della Fondazione di Sardegna ma va sottolineato che trattandosi di ritrovamento straordinario (ovvero un ipogeo che rappresenta un unicum nel mondo funerario punico e che tutte le pareti sono dotate di straordinari dipinti), la Regione ha concesso un finanziamento eccezionale di 100mila euro.

«Siamo molto soddisfatticommenta il sindaco Ignazio Locci con queste ulteriori risorse possiamo assicurare un nuovo percorso di lavoro e studio in una tomba che, da ciò che ci è dato sapere, potrà offrire agli studiosi ulteriori elementi di analisi. Ringrazio ancora una volta la Fondazione di Sardegna per il sostegno ai nostri progetti di studio e ricerca all’insegna della cultura, e la Regione per questa nuova opportunità.»

Alcuni cenni sulla tomba e sulla particolarità delle pitture.

La documentazione disponibile consente un preciso inquadramento del contesto, il rilievo antropomorfo è realizzato sulla fronte di un pilastro posto al centro della camera funeraria, provvista, come consuetudine, di un corridoio d’accesso scalinato. L’architettura sepolcrale possiede anche sulla facciata esterna elementi di rilevanza, come la decorazione a cornici rientranti distribuita intorno alla porta d’accesso allo spazio funerario, motivo ampiamente diffuso in ambito fenicio d’Oriente e parallelamente veicolato nell’Occidente mediterraneo.

L’altorilievo presenta volumi maggiormente rigidi e compatti, a tratti geometrici, come le spalle squadrate, il gonnellino rettangolare, il volto subtriangolare e il copricapo rigido. La figura simmetrica e statica è nettamente impreziosita dai dettagli dipinti in rosso e nero, il cui effetto è amplificato dal contrasto cromatico della roccia estremamente chiara, sulla quale i pigmenti di ematite e manganese sono stati applicati senza alcuna sostanza additiva. Con il colore nero si rendono i dettagli dell’acconciatura egizia, della barba e di un oggetto retto dalla mano sinistra ripiegata sul petto, interpretato come piccolo balsamario. L’utilizzo del rosso dal forte valore simbolico e rituale è dominante e coinvolge l’intero spazio funerario.

«Siamo molto felici e fiduciosi per l’arrivo nel Sulcis Iglesiente di 367 milioni di euro frutto del Just Transition Fund – Fondo per la transizione giusta, che consentirà di realizzare una serie di progetti all’insegna della transizione energetica. Per il nostro territorio rappresenta un’occasione unica che ci induce a fare alcune riflessioni al fine di non ripetere gli errori del passato. E quando si parla di passato e di fondi da investire per “ripresa e sviluppo“, viene immediatamente in mente il famigerato Piano Sulcis. Ecco, siamo certi che, al fine di non disperdere questa importante opportunità che per certi versi potrà essere decisiva, è determinante stabilire sin da subito quale dovrà essere il ruolo degli Enti locali, partendo dal presupposto che non si potrà fare a meno del loro coinvolgimento.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Solo i Comuni, infatti, hanno piena consapevolezza delle necessità dei territori di competenza e per questa “banalissima” ragione non possono essere esclusi dalle decisioni che contano. Insomma, il JTF non può e non deve essere il solito piano calato dall’alto: i Comuni dovranno essere centrali e determinanti aggiunge Ignazio Locci -. Chiedo, dunque, che i Sindaci possano incontrare quanto prima il responsabile dell’autorità di gestione al fine di stabilire i ruoli e di tracciare una strada che metta al centro le istanze delle comunità, naturalmente sempre rientranti nell’alveo della diversificazione del sistema produttivo locale orientata a contrastare gli effetti della transizione nonché la mitigazione delle ripercussioni sociali. Ovvero promozione delle energie rinnovabili – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, costituzione delle comunità energetiche, modernizzazione delle reti di trasporto, oltre alla bonifica di siti da destinare a nuove attività economiche.»

 

Ecco il Villaggio di Natale di Sant’Antioco, un mix di appuntamenti per tutti con lo scopo di animare e illuminare la città e di vivere appieno le festività natalizie. Spazio, dunque, al mercatino e alle sue casette in legno posizionate in piazza Umberto, cornice ideale della stella cometa illuminata, e alla casa di Babbo Natale di Piazza Italia, dove spicca un slitta con renne sotto un cielo di luci colorate. Il tutto unito idealmente dal fantastico viale alberato, sul quale corre un cordone di addobbi luccicanti. Luminarie che non mancano certo negli altri cuori pulsanti di Sant’Antioco: piazza Ferralasco con l’albero di Natale e Piazza De Gasperi con il “lenzuolo” di lucine sulla parete del Palazzo del Capitolo.

Anche quest’anno i più piccoli potranno dilettarsi con i laboratori grazie all’impegno delle associazioni antiochensi e vivere il divertimento con i molteplici spettacoli di animazione. Novità di questa edizione, una serie di concerti organizzata dalla nostra preziosissima Scuola Civica di musica Don Tore Armeni, che si svolgerà in diversi “teatri”, tra chiese e sala consigliare. Insomma, un cartellone di eventi come sempre ricchissimo, a testimonianza della grande attenzione nei confronti del Natale, inteso come momento centrale della vita della comunità.

«Abbiamo confermato  l’impegno annualecommenta il sindaco Ignazio Loccistiamo definendo gli ultimi dettagli relativi all’allestimento ma il Villaggio di Natale sarà pronto per aprire i battenti a cittadini e visitatori giovedì 8 dicembre, nel giorno dell’Immacolata, dando così inizio agli appuntamenti che abbiamo allestito grazie a una collaborazione esemplare delle nostre associazioni. Un contributo che ci consente di offrire i laboratori dedicati ai più piccoli, nonché i concerti musicali interamente curati dalla nostra istituzione musicale, la Scuola Civica Don Tore Armeni. Ad associazioni e istituzione vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Intanto, le luminarie sono quotidianamente accese dallo scorso fine settimana, con l’intento di stimolare le uscite e gli acquisti. Sono collegate a un timer e, nell’ottica del risparmio energetico, si spengono automaticamente alle 2.00 del mattino (fatta eccezione per il Corso). Confido come sempre in un ampia partecipazione con l’intento di vivere anche quest’anno quel senso di comunità, quella magia che solo il Natale è in grado di garantire.»

La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato le linee guida del progetto “Azioni attive per lo sport e la musica”, pensato con lo scopo di favorire l’accesso alle attività sportive e musicali alle famiglie che vivono un certo disagio economico. La dotazione finanziaria è di 8 mila euro e a breve l’ufficio Politiche Sociali predisporrà gli atti (manifestazione di interesse per le società sportive, avviso pubblico e modulistica per i partecipanti) per avviare quanto prima il progetto.

«Riteniamo necessario sostenere i bambini e gli adolescenti nel loro percorso di crescita, rafforzando la rete di aiuto alle famiglie e promuovendo attività di prevenzione sanitaria con servizi a valenza educativa come lo sport e la musica commenta il sindaco e assessore dello Sport, Ignazio Locci – con questo progetto diamo risposta anche alle richieste presentate dai cittadini che vivono un disagio e che, se non sostenuti, non maturerebbero l’esperienza della pratica sportiva o musicale.»

Con il progetto “Azioni attive per lo sport e la musica” si rafforza il livello di salute, prevenzione, socialità, integrazione offrendo opportunità e risorse per la pratica di attività sportive o musicali da parte di giovani e giovanissimi. Nel contempo si offrono iniziative volte all’educazione all’attività motoria, ai corretti stili di vita e alla diffusione della cultura musicale quali elementi essenziali per la crescita culturale, sociale e intellettuale dei giovanissimi in un complessivo progetto di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Senza tralasciare il fatto che si garantiscono ai Servizi Sociali ed Educativi un ulteriore valido strumento nella prevenzione del disagio, nel recupero e nella lotta all’emarginazione.

Il “Progetto Azioni attive per lo sport e la musica” verrà garantito per bambini e ragazzi che hanno un’età compresa tra i 6 e i 17 anni (il compimento del 6° e del 17° anno di età deve avvenire entro il 31 dicembre dell’anno in corso), risiedono nel comune di Sant’Antioco e appartengono a nuclei familiari il cui ISEE non è superiore a 4.500,00 euro.

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha adottato il PUC in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale dopo un lavoro lunghissimo ed assai articolato durato moltissimi anni. Ora il procedimento prevede la possibilità di presentare delle osservazioni: entro 7 giorni il Piano verrà pubblicato nella sua interezza e chiunque potrà consultarlo per poi, eventualmente, avanzare osservazioni entro i 60 giorni dalla sua pubblicazione, che avverrà sia sul Buras, sia sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco. Nella stessa seduta consiliare svoltasi ieri, il Consiglio comunale ha adottato definitivamente il PUL, Piano di Utilizzo dei Litorali.

 «Si tratta di un tema che coinvolge tutta la città – ha spiegato nell’ambito della discussione consiliare il sindaco Ignazio Locci – non è stato un percorso facile, occorreva invertire la tendenza, sbloccare la situazione di stallo che avevamo avvertito nel 2018. Per ben 15 anni non era stato possibile dare risposte ad imprenditori, cittadini, a tutti coloro che ambivano con le proprie intraprese a produrre effetti positivi per il tessuto locale. In assenza dell’adeguamento, infatti, niente di importante era consentito. Oggi iniziamo un percorso il cui primo risultato, l’adozione in Consiglio, ci inorgoglisce: il cammino vero è iniziato quando la nostra amministrazione lo ha avviato con decisione. Nel 2019, infatti, abbiamo favorito una svolta nella struttura che doveva lavorare all’adeguamento, ovvero l’Ufficio del Piano, cambiando radicalmente l’assetto. Rivendichiamo totalmente questa proposta perché abbiamo lavorato in maniera serrata con il nuovo Ufficio senza buttare via nulla di quello che poteva essere salvato del lavoro precedente. In questa pianificazione, di sicuro, non è previsto consumo ulteriore di territorio ma di certo è un documento migliorabile.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dell’Urbanistica e vicesindaco Francesco Garau: «Siamo davvero felici, questa per noi è la migliore proposta possibile ma naturalmente siamo aperti alle osservazioni e al miglioramento di un documento che prevede la crescita del nostro territorio sotto tutti i punti di vista. Puntiamo sull’incremento dello sviluppo sostenibile e turistico alberghiero nel centro cittadino. Ma anche alla tutela e alla valorizzazione delle zone agricole con previsione di turismo alberghiero e quindi della ricettività in agro. Con il PUC percorriamo anche la strada del recupero del centro urbano: vedremo nuovamente ripartire gli interventi edilizi».