10 May, 2024
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Si chiude domani, domenica 23 luglio, la diciassettesima edizione di Creuza de Mà, il festival diretto da Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage che indaga il rapporto tra immagine e suono, in un percorso didattico e performativo lungo sei giorni al confine tra musica e cinema.

L’ultima serata – in coproduzione con Carloforte Music Festival per la direzione artistica di Andrea Tusacciu – propone un concerto dal respiro internazionale con il pianista Jean Marc Luisada, artista francese nato a Tunisi che sin dagli anni ’80 suona nei principali teatri e festival di tutto il mondo.

Sul palco di Carloforte Luisada porta in scena Au Cinéma ce soir…, un repertorio musicale classico e romantico che riprende alcuni dei brani più utilizzati dai grandi registi: Brahms, Chopin, Mahler o Gershwin in associazione a Visconti, Louis Malle, Bergman, Woody Allen.

In scaletta anche una serie di omaggi che il grande pianista rende in questo recital sensibile e sincero: un omaggio alla musica, un omaggio al cinema, un omaggio più personale e profondo ai suoi genitori che gli hanno insegnato ad amare entrambe le arti.

Il concerto è inoltre arricchito dai contributi video realizzati dal regista Julien Hanck, ciascuno dei quali relativo all’opera riprodotta e al film citato.

E’ tutto pronto per la 17ª edizione di Creuza de Mà – Musica per cinema, che prenderà il via martedì 18 luglio e fino a domenica 23 animerà Carloforte, la splendida location sull’isola di San Pietro nel sud della Sardegna, con musica, incontri, masterclass e proiezioni.

Ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzata dall’associazione culturale Backstage, la manifestazione sarà come sempre un importante luogo e momento d’incontro per tutti gli ospiti, tra cui registi, musicisti e compositori, ma anche per gli appassionati di cinema e musica che durante la sei giorni avranno modo di esplorare il rapporto tra queste due arti.

Un palinsesto di appuntamenti pensati per il pubblico, con i film e i concerti, accompagnato dai momenti di riflessione e approfondimento dell’offerta didattica del “CAMPUS musica e suono per il cinema e per l’audiovisivo”, progetto di alta formazione ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu e realizzato da Creuza de Mà con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

Sono queste le due anime che compongono Creuza de Mà, che da sempre vuole innescare una riflessione più profonda intorno ai temi della musica per cinema in un posto dal fascino assoluto come Carloforte, tanto caro a Fabrizio De André cui il festival rende omaggio.

Ad inaugurare l’edizione 2023 nella serata di martedì 18 luglio sarà il consolidato appuntamento con il concerto delle Musiche da film eseguito dalla Banda Musicale di Carloforte con inedite partiture arrangiate appositamente per la banda da Pivio e Pasquale Catalano (ore 21.30, piazzale Angelo Aste).

Ma il programma di Creuza de Mà proseguirà con proiezioni, masterclass, incontri, concerti, appuntamenti sonori e l’immancabile concerto al tramonto alle “Ciassette”, già sold out.

Tra gli ospiti attesi a Carloforte: Mauro Pagani, che riceverà la cittadinanza onoraria del Comune e suonerà in uno speciale concerto per la cittadinanza organizzato da Creuza de Mà e dal comune di Carloforte, Pivio, il regista Paolo Pisanu con il compositore Riccardo Gasparini, Ondanueve String Quartet, Gatto Ciliegia contro il grande freddo, Alessandro Pieravanti, Francesca Cima, Francesco Cerasi, il pianista Jean Marc Luisada e molti altri.

 

Carloforte, Creuza de Mà XVI Edizione, Gianfranco Cabiddu,

Carloforte, Creuza de Mà XVI Edizione, Gianfranco Cabiddu,

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Giovedì 12 aprile, a partire dalle 20.30 all’Auditorium Comunale nuovo e conclusivo appuntamento con “Musica tra Le Righe”, rassegna di musica da camera e incontri con il pubblico, organizzata dall’associazione culturale Ponticello con il patrocinio della “Fondazione di Sardegna” e della “Fondazione Giuseppe Siotto”.

Protagonisti della serata finale due affermati artisti: Gianmaria Melis (violino) e Giulio Biddau (pianoforte); il duo eseguirà musiche di  Debussy, Franck e Brahms.

Gianmaria Melis, primo Violino di Spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari dal 2009, comincia lo studio del violino sotto la guida di Paolo Marascia, proseguendo poi con George Mönche, Igor Volochine, Felice Cusano e Sergey Krylov.

Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, premiato alla rassegna nazionale violinisti del “Premio Città di Vittorio Veneto”, perfeziona i suoi studi seguendo diverse masterclass con Nicolas Chumachenco e Thomas Brandis ed entra presto a far parte dei corsi per professori d’orchestra dell’Orchestra Giovanile Italiana, della quale sarà Primo Violino di Spalla per due anni; prosegue la sua carriera vincendo numerosi concorsi internazionali, come primo idoneo per violino di fila, tra cui quelli presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Negli anni successivi viene regolarmente invitato a collaborare con varie orchestre come la Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica Toscanini di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova (primo violino dei secondi, concertino dei primi violini), Galilei di Firenze (Primo Violino di Spalla, per i corsi di direzione d’orchestra di Carlo Maria Giulini), Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Siciliana (Primo Violino dei secondi), Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari (Primo Violino solista), Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Primo Violino di Spalla); con alcune di queste ha partecipato a varie tournée suonando nelle più importanti sale in Europa e negli Stati Uniti. 

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato al Conservatorio cittadino. Ha proseguito i suoi studi a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. Si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e a Parigi con Dominique Merlet.

 Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia. È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan.

All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con famosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu. Le sue esecuzioni di brani contemporane sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.

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Una festa lunga due giorni, tra degustazioni, show cooking e animazione. Protagonista principale: la patata, uno dei simboli dell’economia di Monastir. Sabato 25 e domenica 26 marzo 2017, il Comune del Cagliaritano è pronto a mettere in vetrina le sue eccellenze agricole, artigianali e culinarie. Non solo: spazio anche alla millenaria cultura sarda, con i merdules e boes di Ottana pronti a sciamare per le strade. L’intera città si apre, letteralmente, a turisti e semplici curiosi, per quarantotto ore all’insegna dell’identità locale. E i sapori tipici monastirensi sono pronti a spandersi ovunque. Nutrita la presenza degli espositori da tutta l’Isola, con prodotti di alta qualità, ovviamente cento per cento made in Sardegna. L’organizzazione della due giorni è curata dall’associazione Primavera Sulcitana, insieme alla Pro Loco di Monastir e all’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Luisa Murru. Proprio il Comune, con la sagra della patata, dimostra di voler mettere grande attenzione per la valorizzazione della città. Durante il weekend, grazie all’impegno delle associazioni locali, possibile partecipare a visite guidate ai siti culturali e fare escursioni tra le bellezze del territorio. Prevista la partecipazione di chef molto famosi, su tutti Manuele Fanutza e Tony Porseo. Sono anche loro a proporre numerose e varie ricette dove l’ingrediente principale è proprio la patata. E, nella serata finale dell’evento, in scaletta anche un contest molto speciale: chiunque, infatti, può cimentarsi nella preparazione di questa o quella ricetta a base di patata. Esperti o amatori, nessuna differenza: a giudicarli un gruppo di food blogger e giornalisti di settore, in palio c’è un corso di cucina, totalmente gratuito, per affinare sempre più le tecniche davanti ai fornelli.

«Si tratta di una manifestazione nata per valorizzare sia i prodotti locali sia le unicità del territorio. Monastir è una bellissima città e un punto strategico, una realtà intrisa di storia, l’obbiettivo è far arrivare gente da tutta l’Isola e anche da fuori  spiega l’assessore comunale alle Attività produttive, Gianluca Lampis -. La patata è il prodotto che va per la maggiore, ma sono tante le specialità. Vogliamo dare una boccata d’ossigeno a tutti i produttori locali: da chi fa pane a chi fa dolci a chi produce salumi. Riporteremo, anche grazie alla sagra della patata, la nostra città alla luce della ribalta regionale.»

Scalda i motori anche Primavera Sulcitana, con Ivan Scarpa: «È un grande onore poter supportare il Comune nell’organizzazione di una sagra davvero importante, un territorio come quello di Monastir è una tra le principali vetrine naturali di tutta la Sardegna».

Fornelli, idealmente, già accesi, sono quelli di Manuele Fanutza: «La patata è uno dei prodotti più usati in cucina, si presta a innumerevoli usi. Quella di Monastir rientra tra le tipicità sarde. Con un po’ di fantasia culinaria, sono pronto a realizzare frittelle di patate con erbe aromatiche tipiche del periodo e anche torte di patate, oltre a timballi farciti».

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Prende il via oggi la XV Accademia Internazionale di musica di Cagliari, il prestigioso evento che ogni anno trasforma il capoluogo sardo in una capitale della musica colta. Fino al 1° settembre più di 200 giovani talenti della musica provenienti da ogni parte del pianeta  arriveranno in città per affinare le proprie capacità durante i corsi di alta formazione tenuti, negli spazi del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, da indiscusse stelle del panorama mondiale della classica.

Anche stavolta, per permettere al più alto numero possibile di giovani di sfruttare le molteplici opportunità che quest’esperienza offre, l’Accademia, in collaborazione con il conservatorio, assegna agli allievi sardi 30 borse di studio.

Nonostante la crisi economica, arriva dunque a festeggiare un anniversario importante la coraggiosa iniziativa nata da un sogno del suo direttore artistico, l’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, insegnante nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, presidente dell’associazione Sardegna in musica da cui 15 anni fa tutto è cominciato.  Un sogno, quello di aiutare le giovani promesse sarde a perfezionarsi senza affrontare tutte le difficoltà legate all’insularità dell’isola, che nel 2008 all’Accademia è valso il riconoscimento dell’Unesco, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, che l’ha inserita tra i suoi prestigiosi partner. Negli anni questo progetto ha ripagato ampiamente, con tanti giovani sardi che hanno avuto la possibilità di perfezionare la loro formazione e di entrare in importanti circuiti musicali. Tra questi ci sono la violinista Anna Tifu, i pianisti Elisabetta Locci, Giulio Biddau, Andrea Tusacciu e Veronica Mereu, il flautista Enzo Lai, sino ad Alberto Pibiri che, partito da una formazione classica, ora lavora negli USA dove è un acclamato jazzista. Tra i non sardi che hanno partecipato all’Accademia, oggi sono star della musica classica il pianista Giuseppe Andaloro, il violoncellista Joannes Moser, il Quartetto Modigliani (che oggi è anche direttore artistico del celebre Festival di Evian, frequentato dalla grande élite della musica e in passato diretto da personalità come Rostropovich), sino al soprano Omo Bello, vincitrice dell’oscar della musica in Francia.

In questi 15 anni di attività dell’Accademia sono state numerose le star arrivate come docenti: dal soprano Katia Ricciarelli al pianista Bruno Canino. Dal celeberrimo violista e direttore dei Solisti di Mosca, Yurji Bahmet, al violista Bruno Giuranna, senza dimenticare il violista Gerard Caussé, i violinisti Pierre Amoyal  e Kohichiro Harada (quest’ultimo è fondatore del famoso String Quartet di Tokyo) sino al flautista giapponese Shigenori Kudo, prediletto dal grande Direttore d’Orchestra Seiji Ozawa, e ai pianisti Fabio Bidini e Jean Marc Luisada. Una lista che potrebbe continuare ancora e da cui si evincono il prestigio e lo spessore dell’iniziativa che ha per base il capoluogo della Sardegna.

Sono diverse le novità che l’edizione numero XV dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari  offre. A cominciare dall’arrivo, per la prima volta tra i suoi docenti, di virtuosi del calibro di Pavel Gililov o Dmitri Alexeev (entrambi pianisti applauditissimi dalle platee di tutto il mondo), o del violista israeliano Yuval Gotlibovich, amatissimo dai giovani. Nomi che si vanno ad aggiungere alla lista dei docenti, tutte stelle della musica colta, molte delle quali sono ormai di casa all’Accademia: si tratta, solo per citarne alcune, del grandissimo violoncellista Marc Coppey, della violinista Stephanie Marie Degand o del soprano Luciana Serra, docente di Tecnica vocale all’Accademia della Scala di Milano, che, arrivata all’Accademia internazionale di musica di Cagliari per la prima volta lo scorso anno, volentieri ha voluto esserci anche questo. 

Altra novità è l’inserimento tra le location, per la prima volta nella storia dell’Accademia, dell’area di pertinenza del conservatorio “G. P. Da Palestrina” del Parco della musica: sarà questa la splendida cornice del concerto finale di migliori allievi dell’Accademia, una festa (in programma il 1° settembre) pensata per salutare l’edizione 2015 della nove giorni di full immersion musicale.

L’Accademia ha preso il via questa mattina nell’Aula Magna del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”: dopo l’inaugurazione ufficiale, alla presenza degli artisti partecipanti e delle autorità, si entra subito nel cuore delle attività, con le lezioni delle masterclass durante il giorno (si va da quelle di violino a quelle di pianoforte, passando per le lezioni di oboe e di tecnica vocale) e concerti la sera. Come consuetudine l’Accademia offre alla città, infatti, la grande opportunità di vedere esibirsi i docenti  nel suggestivo festival, realizzato in coproduzione con il Teatro lirico, “Le notti musicali”, in programma dal 28 al 31 agosto. Nomi di prestigio che, se da un lato accendono quest’ultimo scorcio di estate cagliaritana di nuovi bagliori, rendendo a tutti gli effetti la città  una capitale della musica colta nel Mediterraneo, dall’altro rappresentano per i giovani allievi dell’Accademia una doppia garanzia: quella di avere solidi punti di riferimento da cui attingere nuove competenze e consapevolezze e quella di coltivare preziosi contatti per il futuro.

Come da tradizione, durante i giorni dell’Accademia ai migliori giovani talenti sarà data la possibilità di esibirsi davanti al pubblico in diversi contesti. A partire dalla rassegna – altra novità di quest’anno –  Venti di note. Dal mondo a Cagliari, talento in musica” che il 25, 26, 28, 29 e 31 agosto nel T Hotel, partner consolidato dell’iniziativa e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, vedrà gli studenti, ma anche i docenti, esibirsi ciascuno  in brevi performance. Ognuna delle serate in programma (inizio alle 18.00) sarà l’occasione per conoscere più da vicino la musica colta e apprezzarne tutta la bellezza in un contesto più informale rispetto a quello di un teatro.

Altra occasione pensata per offrire una vetrina ai migliori allievi di quest’anno è il concerto finale in programma il  1° settembre: alle 19.00 nello spazio del conservatorio del Parco della Musica l’appuntamento è con le stelle di domani della classica, per un evento che vuole salutare l’edizione 2015 dell’Accademia.

L’Accademia, con i suoi concerti e i suoi progetti d’altissimo livello formativo,  si conferma ancora una volta volano per lo sviluppo turistico di Cagliari: ogni anno, grazie ai suoi corsi, si riversano sul capoluogo isolano centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Non solo studenti e grandi maestri della musica classica, accompagnati spesso da qualche amico o parente, ma anche giornalisti specializzati e appassionati della musica colta che, mescolandosi con i cittadini e con gli altri turisti, danno vita a un colorato melting pot capace di trasformare la città in una vera capitale della cultura nel Mediterraneo.

La nove giorni di appuntamenti cagliaritani è solo il preludio dell’attività targata 2015 dell’Accademia, che il 30 settembre sarà a Parigi, ospite dell’Unesco, per una serata d’eccezione volta alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze dell’isola. Un appuntamento ormai consolidato e diventato un’importante vetrina per la Sardegna nel mondo. Negli anni la manifestazione parigina ha  potuto contare su madrine d’eccezione: da Katia Ricciarelli a Claudia Cardinale, senza dimenticare le attrici Marisa Berenson, Caterina Murino e Macha Méril, nome d’arte della principessa Marie-Madeleine Gagarin. La serata quest’anno avrà per titolo “Cagliari, la Sardaigne: une île de la Méditerranée”, presentatrice e madrina dell’evento sarà, ancora una volta, l’attrice Caterina Murino. Ha già assicurato la sua presenza anche Claudia Cardinale che ha ormai sposato a pieno lo spirito dell’Accademia.

Cristian Marcia, durante una lezioneStephanie Marie Degand Pavel Gililov Marc Coppey, durante una lezione Luciana Serra Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali Florent Heau