25 April, 2024
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L’AUSI, Consorzio per la Promozione delle Attività Universitarie nel Sulcis Iglesiente, e il DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, presentano la VII edizione del Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, quest’anno intitolato “PAESAGGI MINERARI. ARCHEOLOGIE DELLA TERRA”.

Si tratta di un importante momento di studio, ricerca e progettazione relativamente al tema dei territori minerali e industriali abbandonati, con una particolare attenzione per l’archeologia mineraria, al fine di conoscere un’esperienza spaziale legata al complesso mondo ipogeo delle miniere e alla corrispondente materia che si è depositata sul suolo.

L’architettura di questi luoghi è un sistema unico e difficilmente separabile dal proprio contesto geologico e topografico, che deve essere letto come una grande “Architettura della terra”.

L’appuntamento, organizzato annualmente, in questa edizione vedrà la partecipazione di studenti provenienti da 6 scuole di Architettura delle università italiane di Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Torino e Cagliari.

Da lunedì 18, a sabato 23 settembre, si svolgeranno presso la sede dell’AUSI di Palazzo Bellavista, a Monteponi, le attività di laboratorio con gli studenti, le lezioni, e le conferenze tenute dai docenti e dai Visiting Professor Nicola Di Battista, Jean-Michel Landecy e João Nunes.

I lavori saranno suddivisi in “atelier di progetto”, coordinati dai professori Renato Capozzi, Francesco Defilippis, Adriano Dessì, Marco Mannino, Pasquale Miano, Carlo Moccia, Giorgio Peghin, Carlo Pisano, Carlo Ravagnati, Andrea Sciascia, Gianfranco Tuzzolino e Federica Visconti.

Ogni “atelier” affronterà diverse tematiche del progetto per il recupero dei paesaggi minerari della Sardegna, cercando di interpretarne le prospettive future, a partire dalla loro rilevanza monumentale e storica.

Durante tutta la settimana è previsto un laboratorio di fotografia con Jean-Michel Landecy.

Il VII Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, diretto e coordinato dal professore Giorgio Peghin, ordinario di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Cagliari e direttore del Master in Architettura del Paesaggio della Sardegna, è organizzato con la collaborazione del professor Adriano Dessì, dell’architetto Roberto Sanna e della segreteria organizzativa dell’AUSI.

«Un’appuntamento di rilevanza internazionalemette in evidenza Mauro Usai, presidente del Consorzio AUSI e sindaco di Iglesiasun’occasione per ribadire l’importanza fondamentale della ricerca e della sinergia tra Istituzioni, comunità locali e mondo accademico per lo sviluppo e il rilancio del territorio.»

 

Un patrimonio culturale di inestimabile valore reso fruibile grazie al prezioso lavoro di studio del team di ricercatori del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale, e di architettura dell’Università di Cagliari (coordinato da Giorgio Peghin direttore del Master in Architettura del Paesaggio della Sardegna), in collaborazione con il Consorzio di ricerca universitaria AUSI di Iglesias.
«Un progetto in cui abbiamo creduto fin dal primo giorno e che finalmente sarà di dominio pubblico grazie all’immenso lavoro di studio profuso in questi anni da docenti e ricercatori dell’Università di Cagliari e del resto del mondo – dice il sindaco Mauro Usai -. La storia dell’immenso patrimonio minerario di Iglesias (e non solo) sarà finalmente consultabile oltre i confini della Sardegna, costituendo così motivo di rilancio all’interno di un progetto turistico-culturale di più ampio respiro che già comincia ad ottenere i suoi risultati attraverso la fruibilità di alcuni dei nostri gioielli minerari ormai conosciuti in tutto il mondo, a cominciare dalla galleria Porto Flavia, nella miniera di Masua.»
«Il nostro obiettivo – conclude Mauro Usai -, è quello di rilanciare il brand Costa delle miniere facendo diventare questo sito un punto di incontro e di rilancio turistico dei Comuni del territorio.»

«Questo progetto – in continuo aggiornamento – rafforza una lunga collaborazione tra l’Ausi e l’Università di Cagliarispiega Giorgio Peghin, coordinatore ed ideatore del progetto e professore ordinario di Composizione Architettonica ed Urbana DICAAR e sarà l’occasione per rilanciare numerose altre iniziative di formazione e progettazione, a cominciare dalla prossima sesta edizione del WORKSHOP INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA E PAESAGGIO PAESAGGI MINERARI: un incontro annuale che accoglie studenti provenienti da università italiane e straniere e che ha consentito di collocare questi territori e i temi dell’architettura del paesaggio e dell’architettura mineraria nel panorama scientifico nazionale ed internazionale. Monteponi.it rappresenta tutti noi e l’immenso lavoro portato avanti in questi ultimi anni: un grande punto di partenza in grado di arricchire chi vorrà avventurarsi in uno straordinario viaggio virtuale alla scoperta della nostra Storia e dei suoi protagonisti, con l’auspicio che possa coinvolgere attivamente numerosi Comuni minerari del Sulcis Iglesiente».
www.MONTEPONI.IT: la storia dell’epopea mineraria approda sul web.
Su Internet, finalmente, un viaggio virtuale mai percorso prima, condurrà alla scoperta dell’archeologia mineraria del territorio Iglesiente: da Monteponi, passando per Fontanamare, Nebida e Masua. Attraverso le immagini di – approdi, laverie, villaggi, ferrovie, gallerie – corredate di mappe e documenti inediti fino a poco tempo fa gelosamente custoditi negli archivi, non solo della Sardegna.
Con un solo clic la storia delle miniere di Iglesias diventa anche contatto per studiosi, operatori turistici e culturali con l’obiettivo di creare rete puntando anche sul brand COSTA DELLE MINIERE che potrà essere posto come elemento di unione di tutte le amministrazioni del Sulcis-Iglesiente per riconnettere il territorio in un grande progetto di rilancio turistico condiviso. nasce MONTEPONI.IT .
Il Consorzio di promozione delle attività universitarie Sulcis Iglesiente) AUSI di Iglesias in collaborazione col
Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR) presentano Monteponi.it: un viaggio (fotografico e d’archivio) alla scoperta dell’archeologia mineraria dell’Iglesiente come mai si era vista prima.
Attraverso documenti inediti, e non solo, chiunque al mondo potrà andare alla scoperta dei paesaggi di un territorio costellato di villaggi, ferrovie, approdi, infrastrutture di altissimo valore ingegneristico.
Grazie ad un clic, dopo anni di meeting internazionali, che hanno visto l’arrivo a Iglesias delle più importanti Università al mondo in fatto di Architettura, Paesaggio e Ingegneria, la storia mineraria, viene racchiusa e raccontata sul Web con l’obiettivo di diffondere soprattutto le attività di studio, ricerca e didattica realizzate con l’Università di Cagliari in questi ultimi anni, grazie anche alle giornate di studio dedicate alla riqualificazione delle architetture e dei paesaggi minerari di Iglesias e dintorni.

IL PROGETTO
Questo progetto si avvale di un SITO INTERNET dal titolo MONTEPONI.IT MINING LANDSCAPES che consentirà la raccolta e la documentazione di ricerche, progetti e eventi organizzati e sviluppati in questi anni con partner nazionali ed internazionali.
Si tratta del risultato di un grande archivio di idee e progetti pensati e realizzati fino a oggi (grazie alla collaborazione AUSI-DICAAR) per riqualificare e ripensare l’archeologia mineraria, industriale e l’architettura del paesaggio in una prospettiva che combina la storia mineraria con una prospettiva di sviluppo sostenibile in un contesto in cui la transizione ecologica appare come l’unica strategia possibile.

PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI STUDIOSI DI TUTTO IL MONDO
Attraverso questo sito ci sarà anche la possibilità di diffondere eventi, conferenze, seminari di studio, workshop, video e altre informazioni FRUIBILI da studiosi, studenti, cittadini che potranno così accedere a questo patrimonio collettivo che potrà offrire un contributo al rafforzamento dell’identità e alla costruzione di un progetto futuro.

AUSI-DICAAR
La collaborazione tra AUSI e Università di Cagliari prevede anche la pubblicazione di materiali e libri con diffusione internazionale dedicati all’architettura dei paesaggi minerari e agli itinerari verso questi luoghi, strumenti fondamentali per “esportare” la bellezza – non convenzionale – di questi paesaggi e la loro storia.
Uno dei testi, dal titolo “Voyages en Sardaigne. Itinerario nei paesaggi minerari del Sulcis-Iglesiente” – omaggio nel titolo al famoso libro del La Marmora – individua e propone alcuni percorsi di visita originali e alternativi che fanno scoprire un’immagine di questo territorio di opere e i siti monumentali e paesaggistici; altri materiali consentiranno poi di avere, con il sito, una serie di informazioni dirette per la visita e la scoperta di questi paesaggi e dei suoi servizi.
IL MUSEO A CIELO APERTO
Questi itinerari potranno essere il primo tassello di un progetto più ampio di MUSEO A CIELO APERTO che mette a sistema – con un’immagine e una gestione coordinata: i siti minerari oggi dispersi o difficilmente accessibili, le informazioni per la visita e per promuovere un turismo sostenibile che consenta di ampliare le possibilità economiche di questo territorio e fornire allo stesso tempo le conoscenze storico-architettoniche del patrimonio stesso.

In questo senso, il “brand” COSTA DELLE MINIERE – progettato dal grafico Stefano Asili – potrà essere posto come l’elemento di unione di tutti i comuni del Sulcis Iglesiente e riconnettere il territorio in un grande progetto comune di rilancio turistico, con conseguenti ricadute sul tessuto socio-economico.

Il progetto, coordinato dal professore Giorgio Peghin, ordinario di composizione presso l’Università di Cagliari e direttore del Master in Architettura del Paesaggio della Sardegna è realizzato dal gruppo di lavoro composto da:
● Nicolò Fenu: concept, sito ed editing
● Giaime Meloni: fotografie
● Giuseppina Monni: ricerche storiche
● Edgardo Maxia: video editing
● Con la supervisione di professor Antonio Angelillo, professor Ivan Blecic, professor João Nunes, professor Antonello Sanna, professor Giorgio Massacci (consulenze scientifiche)
● Sardarch (spin-off)

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Lunedì 9 dicembre, alle ore 10.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, a Carbonia, verranno presentati i contenuti del nuovo master di secondo livello in “Architettura del Paesaggio”, promosso congiuntamente dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari, dal Comune di Carbonia e dalla Fondazione di Sardegna.

Il corso post-lauream, diretto dai docenti Antonio Angelillo e Giorgio Peghin, è il primo Master in Architettura del Paesaggio istituito in Sardegna e si svolgerà da Dicembre 2019 fino ad Ottobre 2020 a Carbonia, città di fondazione che ha ricevuto nel 2011 il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa per l’impegno profuso nella costruzione di un paesaggio urbano e territoriale di grande qualità e originalità.

«In un periodo caratterizzato dal fenomeno sempre più diffuso della cosiddetta fuga di cervelli e da alti tassi di emigrazione di giovani che si spostano nella Penisola e finanche all’estero per affinare la propria preparazione culturale e orientata al lavoro, siamo davvero orgogliosi che la città di Carbonia possa essere la sede di un corso di alta specializzazione che formerà nuove figure professionali operanti nel campo del controllo e della gestione dello sviluppo sostenibile del territorio», ha affermato il Sindaco Paola Massidda.

«Il Master vanta la presenza di numerosi docenti di alto livello, sia in ambito nazionale, sia internazionale, oltre alla partecipazione di numerosi partner locali, ed è strutturato con un’ampia offerta formativa capace di spaziare da workshop, conferenze, laboratori e viaggi di istruzione in sedi universitarie internazionali, come Lisbona e Parigi, fino a stage e tirocini – ha spiegato l’assessore dell’Urbanistica, Luca Caschili -. L’obiettivo è quello di formare laureati con specifiche competenze nella progettazione, pianificazione e gestione del paesaggio, in linea con la Convenzione Europea del Paesaggio, sottoscritta dall’Italia nel 2000. Sarà occasione anche per coinvolgere i tecnici locali e comunali, oltre alla cittadinanza, attraverso lezioni aperte a tutti e altre iniziative similari.»

Il corso è aperto ai candidati in possesso di laurea vecchio ordinamento in Ingegneria Civile, Edile, Ambientale e Architettura e nelle equivalenti discipline del nuovo ordinamento (lauree specialistiche e magistrali).

«Il Master si inserisce nell’ambito di una serie di azioni che l’Amministrazione comunale sta portando avanti per valorizzare in modo compiuto il patrimonio del paesaggio inteso come sistema globale e complesso», ha detto l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

Lunedì 9 dicembre, alle ore 10.00, nella sala polifunzionale, interverranno il sindaco Paola Massidda, l’assessore dell’Urbanistica Luca Caschili, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, i professori Antonio Angelillo, Pedro Campos Costa, Paolo Ceccon, Joao Gomes da Silva, Jean Michel Landecy, Joao Nunes, Giorgio Peghin, Carlo Ravagnati, Laura Zampieri, i docenti dei seminari tematici, i rappresentanti degli ordini professionali, delle istituzioni e delle organizzazioni culturali che collaborano con il master.

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Sabato 6 luglio, a partire dalle 10.00, la sala conferenze del Palazzo Bellavista, a Monteponi, ospiterà il V Laboratorio internazionale di architettura e paesaggio, organizzato in collaborazione fra AUSI Consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente e DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura – Università di Cagliari, con partner, CESA Centro di Eccellenza per la Sostenibilità Ambientale.

In apertura è prevista la presentazione dei lavori e critiche finali, visiting critics: Gianmarco Chiri, Pier Francesco Cherchi, Marco Lecis, Carlo Moccia, Giancarlo Motta. Alle ore 13.00 ci sarà la consegna degli attestati di frequenza.

Tecniche, politiche e progetti per la riqualificazione del Sulcis Iglesiente: da Iglesias a Portoscuso fino a Buggerru, passando da Fluminimaggiore, Gonnesa e Carbonia. Sotto osservazione i luoghi del passato minerario e industriale. Si studiano luoghi come Porto Flavia Masua e la Laveria Lamarmora (di Iglesias), la galleria Henry (a Buggerru) o il bacino carbonifero fra Bacu Abis Cortoghiana e Carbonia. L’obiettivo? Progettare il futuro del territorio, provando a proporre idee di riqualificazione di strutture, paesaggi ed ex miniere.

I protagonisti sono 21 studenti, in arrivo dalle più importanti università italiane ed estere si incontrano e confrontano con autorevoli docenti di architettura per studiare i paesaggi minerari della Sardegna.

Dopo 5 giorni di dibattito e progettazione, domani la presentazione dei progetti nella sala conferenze della palazzina Bellavista di Monteponi a Iglesias, nonché sede dell’Ausi (consorzio per la promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente).

La quinta edizione del Laboratorio internazionale di architettura e paesaggio è coordinata da Giorgio Peghin (docente di architettura dell’Univeristà di Cagliari)

Scuole di Architettura

BEDS, School of Build Environment and Development Studies, Architectural Discipline, Durban, South Africa DIARC Dipartimento di architettura, Università Federico II di Napoli DAD Dipartimento di architettura e design, Politecnico di Torino DARC Dipartimento di architettura, Università di Palermo DADU Dipartimento di architettura, design e urbanistica, Università di Sassari ESA École Spéciale d’Architecture, Paris IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera Italiana SDS Scuola di Architettura di Siracusa, Università di Catania Departamento de Arquitectura, Universidade de Évora Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, Politecnico di Bari

Direzione e coordinamento scientifico Giorgio Peghin.

Comitato direttivo e didattico

Antonio Angelillo (Milano), Boris Bastianelli (Parigi), Francesco Cacciatore (IUAV Venezia), Renato Capozzi (DIARC Napoli), Massimo Faiferri (DADU Sassari), João Gomes da Silva (Accademia di Mendrisio), João Nunes (Accademia di Mendrisio), Giorgio Massacci (DICAAR-CESA Cagliari), Vincenzo Melluso (DARC Palermo), Bruno Messina (SDS Siracusa), Marco Navarra (SDS Siracusa), Giorgio Peghin (DICAAR Cagliari), Riccardo Palma (DAD Torino), Carlo Ravagnati (DAD Torino), João Gabriel Soares (Évora), Federica Visconti (DIARC Napoli)

Docenti, relatori e visiting critics: Carlo Atzeni (DICAAR Cagliari), Samanta Bartocci (Sassari), Silvia Bodei (Durban, South Africa), Francesco Cacciatore (Venezia), Renato Capozzi (Napoli), Giovanni Battista Cocco (Cagliari), Gianmarco Chiri (Cagliari), Pier Francesco Cherchi (Cagliari), Giuseppe De Boni (Roma), Adriano Dessì (Cagliari), Marco Lecis (Cagliari), Massimo Faiferri (Sassari), João Gomes da Silva (Lisbon, Portugal), Pierpaolo Manca (Cagliari), Vincenzo Melluso (Palermo), Italo Meloni (Cagliari), Bruno Messina (Siracusa), Carlo Moccia (Bari), Giuseppina Monni (Cagliari), Giancarlo Motta (Milano), Marco Navarra (Siracusa), João Nunes (Lisbon, Portugal), Chiara Occelli (Torino), Giorgio Peghin (Cagliari), Riccardo Palma (Torino), Fausto Pani (Cagliari), Carlo Ravagnati (Torino), João Gabriel Soares (Évora), Federica Visconti (Napoli)

Tutor: Anna Corda, Roberta D’Angelo, Rosas da Silva Figueiredo Marques Teresa, Camilla De Boni, Gennaro Di Costanzo, Andrea Alberto Dutto, Marcello Galiotto, Giada Mazzone, Fabrizio Pusceddu, Gianmaria Santonicola, Andrea Scalas.

 

 

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Si è conclusa la prima fase di selezione dei candidati alla progettazione del nuovo stadio: in questi mesi il Cagliari Calcio ha ricevuto 25 proposte, provenienti da studi nazionali e internazionali, per realizzare l’impianto del futuro, quello che prenderà il posto dello stadio Sant’Elia. Dopo un’accurata e attenta analisi il club ha individuato – nel rispetto dei tempi preannunciati – tre studi di progettazione che dovranno ora proporre il proprio innovativo concept design della nuova Casa del tifo rossoblù.

I tre gruppi che parteciperanno alla seconda fase di selezione sono: J+S con One Works, Sportium e Tractebel.

J+S e One Works, società di progettazione e consulenza, si avvalgono della collaborazione degli architetti portoghesi Gonçalo Byrne e João Nunes, di Deerns e dello Studio Majowiecki.

Sportium, società consortile, ha come soci Progetto CMR, Ideas, B&L e David Manica, architetto statunitense specializzato nella progettazione di stadi e arene.

Tractebel, società di ingegneria del gruppo Engie, ha come partner lo studio di architettura polacco JSK Architekci, che ha contribuito a elaborare il progetto preliminare del nuovo impianto.

Si apre ora una seconda fase nella quale ai progettisti selezionati verrà chiesto di presentare – entro il 12 febbraio 2018 – una proposta di concept dello stadio, coerente con le linee guida stabilite dal club. Nel corso delle settimane successive, sulla base dell’analisi dei progetti presentati, verrà assegnato l’incarico definitivo.

Il Cagliari Calcio coinvolgerà i suoi tifosi e le Istituzioni nel processo di scelta finale.