12 December, 2025
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Terzo appuntamento con Storytelling, la rassegna teatrale nata dalla collaborazione tra la compagnia Figli d’Arte Medas e il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari con l’obiettivo di raccontare alcuni fatti di cronaca della recente storia nazionale e regionale. Mercoledì 21 ottobre, alle ore 21.00, nella discoteca Il Lido in viale Poetto 41, a Cagliari, andrà scena “Meglio sottoterra che in un’Italia di m…”, spettacolo di narrazione incentrato sull’occupazione di una miniera nel Sulcis nei primi anni Novanta da parte di un gruppo di minatori per protestare contro l’annunciata chiusura di tutte le miniere metallifere. La performance di Gianluca Medas e Mattia Murgia, con i brani dal vivo di Joe Perrino, sarà accompagnata dalle testimonianze video (curate da Fabio Costantino Macis) dei protagonisti della vicenda, per ricostruire quello che è considerato uno degli ultimi grandi scioperi dei minatori.

Storytelling si concluderà mercoledì 4 novembre con lo spettacolo “Pagina Bianca (Il caso Feltrinelli)”. In scena Gianluca Medas con l’accompagnamento musicale di Mauro Palmas e i contributi audio-video di Fabio Costantino Macis.

Medas-foto di Antonio AruMedas-foto di Matteo ZandaStorytelling Locandina

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Prosegue il cartellone di Storytelling, la rassegna teatrale nata dalla collaborazione tra la compagnia Figli d’Arte Medas e il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari con l’obiettivo di raccontare alcuni fatti di cronaca della recente storia nazionale e regionale. Nel secondo appuntamento, previsto per mercoledì 14 ottobre alle ore 21.00 nella discoteca Il Lido in viale Poetto 41 a Cagliari, andrà in scena lo spettacolo I fatti di Pratobello, narrazione della rivolta popolare antimilitarista e non violenta messa in atto dai cittadini di Orgosolo nel giugno del 1969 contro la decisione statale di installare un poligono militare di tiro nel territorio di Pratobello. Sul palco, la testimonianza raccontata da Gianluca Medas sarà accompagnata dalle voci del Coro Tenore Murales di Orgosolo e dalle immagini video curate da Fabio Costantino Macis.

Per prenotazioni è possibile contattare il numero 334 1107807 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, o inviare una mail all’indirizzo storytelling.figlidartemedas@gmail.com. Il costo del biglietto è 10 euro.

Gianluca Medas è il narratore dello spettacolo. Artista poliedrico ed erede dell’unica famiglia d’arte della Sardegna, è il direttore artistico dell’Associazione Figli d’Arte Medas. Da anni ha intrapreso un percorso dedicato al teatro di narrazione e alla realizzazione di nuovi progetti ispirati alla cultura popolare. Nato nel 1993, il Tenore Murales di Orgosolo è composto da Franco Corrias e Giovanni Antonio Busio (boghe), Antonio Musina (bassu), Maurizio Bassu (contra), Salvatore Musina (mesuoghe). Tratto distintivo del coro è la capacità di valorizzare il testo poetico cantato, che spesso è composto per l’occasione dal solista o da un componente del coro stesso.

Storytelling tornerà in scena mercoledì 21 ottobre, sempre alle ore 21 nella discoteca Il Lido, con lo spettacolo Meglio sottoterra che in un’Italia di m…. In scena Gianluca Medas, Mattia Murgia, Joe Perrino (musiche dal vivo) e Fabio Costantino Macis (contributi audio-video).

 Medas-foto di Antonio AruMedas Storytelling Locandina

Nasodoble - Cazz boh 02 (m)

La loro musica si potrebbe catalogare alla voce “rock d’autore”, me è in realtà una riuscita combinazione di generi differenti, arrangiati e interpretati con maestria, al servizio di testi densi di rime eccentriche, allitterazioni, assonanze, giochi di parole; una cifra stilistica non facile da etichettare, quella dei Nasodoble, poetica e visionaria con la giusta dose di humour e ironia, che trova la sua dimensione congeniale in concerto. Come quello organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz che li vedrà di scena domenica sera (26 luglio) a Cagliari, con inizio alle 21,30 al Lazzaretto (il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere Sant’Elia).

Nata nel 2004, la band sassarese approda nel capoluogo sardo reduce dalla pubblicazione, lo scorso marzo, del suo terzo album, “SeMiCerchi” (dopo “Bestiario”, del 2005, e “Perigolosi”, del 2010): undici brani dalle atmosfere e le sonorità variegate, com’è nel loro stile, compresi una cover di “Summer On A Solitary Beach” di Franco Battiato, e un omaggio a Patrizio Fariselli degli Area (anagrammato nel titolo del pezzo, “Hommage à Alfio Zarlisi Petri”) in perfetto stile progressive anni Settanta.

Un “disco discolo”, come l’hanno definito gli stessi Nasodoble, preceduto già l’estate scorsa dal grande successo nella rete del video dalla sua canzone più popolare, Cazz boh“, impreziosita dalla partecipazione di altre voci illustri della musica sarda di oggi: Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori, più la chitarra blues di Francesco Piu. Una ballata amara che parla di Sardegna e di crisi, di terre rubate e avvelenate, di limba, di incendi, di aziende all’asta, di debiti e suicidi. “Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero”, come spiega Alessandro Carta, autore del brano e voce del gruppo di cui condivide da sempre le sorti con Peppino Anfossi (violino elettrico), Simone Sassu (piano e tastiere), Andrea Fanciulli (chitarre), Alessandro Zolo (basso fretless) e Carlo Sezzi (batteria).

Oltre a tre album (“Bestiario” del 2005, “Perigolosi” del 2010, e il recente “SeMiCerchi”) e alla partecipazione a varie compilation, nei loro undici anni di attività i Nasodoble contano esibizioni sui palchi di importanti festival sia in Sardegna che nella penisola.