26 April, 2024
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Pari opportunità, non discriminazione, benessere di chi lavora: tre valori che l’Amministrazione comunale di Villamassargia ritiene fondamentali e che ha deciso di tutelare in modalità ufficiale attraverso l’approvazione delle linee di indirizzo per la costituzione e il funzionamento del Comitato Unico di Garanzia (CUG).
L’organismo, interno all’Amministrazione, resta in carica per il quadriennio 2024-2028 e ha il fine di assicurare ai dipendenti della P.A. qualità dell’organizzazione e pari opportunità di genere, oltre che eliminare ogni forma di discriminazione diretta e indiretta relativa al genere, all’età, alla disabilità, alla religione, all’etnia, all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
«In un momento storico come questo ha dichiarato la sindaca Debora Porrà abbiamo voluto dedicare e ribadire una particolare attenzione alla diffusione della cultura e del rispetto delle differenze e dei diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro Ente che sono prima di tutto persone.»
«Attraverso le sue attivitàha dichiarato la presidente del Cug e vicesegretaria comunale Laura Pasciil Comitato Unico di Garanzia contribuisce ad ottimizzare la produttività, a razionalizzare e a rendere più efficace la macchina comunale, senza creare alcuna sovrapposizione con le altre rappresentanze sindacali.»
Il Cug, che assume anche funzioni antimobbing, è infatti investito di compiti più ampi rispetto agli altri comitati già esistenti, con il monitoraggio e lo studio di azioni volte ad affrontare aspetti organizzativi e viene consultato per la predisposizione dei piani di formazione del personale dell’Ente.
In realtà, la volontà dell’Amministrazione di far nascere il Comitato Unico di Garanzia aveva già preso forma quattro anni fa, (con la delibera di Giunta n. 123 datata 15 dicembre 2020), in continuità con il mandato bis della sindaca Debora Porrà, rieletta ad ottobre 2020; tuttavia per motivi imputabili alla pandemia, il procedimento aveva subito un rallentamento forzato.
L’organismo, la cui composizione prevede rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei dipendenti comunali e nomina dei componenti supplenti, redigerà una sintetica relazione sulla propria attività da inviare alla vicesegretaria Laura Pasci e alla Giunta entro il 30 marzo di ogni anno.
«È un’iniziativaha concluso la sindaca di Villamassargiache promuove e sollecita il progresso culturale della parità di genere, in questo caso nei luoghi di lavoro, e che non a caso nasce in vista dell’8 marzo, festa della donna e data che ricorda le centinaia di operaie americane morte nel rogo di una fabbrica nel 1908.»

«Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini.»
Con la tradizionale formula di rito, davanti alla sindaca Debora Porrà e alla sua giunta, Fulvio Loi ha prestato giuramento, dopo la nomina di capitano della Compagnia barracellare del comune di Villamassargia.
«Siamo onorati di poter fare oggi un altro passo avanti per la nostra comunitàha dichiarato la Sindaca -; sappiamo infatti che da ora in poi ci sarà un ulteriore presidio per la sicurezza dei nostri concittadini. La nostra attenzione è infatti focalizzata sulla tutela delle persone e del bene pubblico, in vista di un periodo di crescita e valorizzazione del nostro patrimonio ambientale, motivo per cui necessitiamo di validi supporti che possano affiancare e si coordinino al lavoro prezioso già svolto dalla locale stazione dei carabinieri e dalla Polizia locale.»
«Questo è il mio quarto giuramento e vi assicuro che ogni volta provo una grande emozione che devo controllare», ha affermato il comandante Fulvio Loi che ha ringraziato l’Amministrazione per la fiducia in lui riposta.
I barracelli, la cui prima citazione ufficiale in Sardegna risale alla seconda metà del XVI secolo e che hanno origine a Sassari, prima di diramarsi nelle varie comunità rurali di tutta l’isola, mancavano da Villamassargia dagli anni Cinquanta: «Motivo di orgoglio e di crescita l’aver ripristinato tale istituzione», ha sottolineato la prima cittadina.
Alla cerimonia hanno partecipato il comandante della stazione dei carabinieri Fabio Fanutza, l’agente di Polizia locale Andrea Orrù, i componenti  della Compagnia barracellare oltre che, in qualità di testimoni, la vicesegretaria del comune di Villamassargia Laura Pasci e il responsabile del settore tecnico Antonello Medda.

Oggi, venerdì 5 maggio, scadono i termini per fare domanda di ammissione alle borse di studio messe a disposizione dal Coordinamento Pedagogico Territoriale per frequentare i corsi Montessori, in partenza il prossimo 26 maggio a Villamassargia e a Capoterra. “Abbiamo ricevuto molte candidature, a testimonianza dell’interesse riscontrato da insegnanti ed educatori e stiamo valutando se sia possibile concedere qualche giorno in più per le iscrizioni”, ha dichiarato la sindaca Debora Porrà, all’indomani della presentazione pubblica del percorso didattico a Casa Fenu, insieme alla coordinatrice dei corsi Susanna Castellett dell’Opera Nazionale Montessori che si è avvalsa della collaborazione del comune di Villamassargia, ente gestore, per rendere l’ambizioso progetto una realtà nel Sulcis Iglesiente.
La tavola rotonda, i cui lavori sono stati aperti dalla vice segretario comunale Laura Pasci, ha visto l’intervento dell’assessora dell’Istruzione Sara Cambula che ha sottolineato «quanto sia importante che i bambini abbiano diritto ad avere un’ istruzione della più alta qualità possibile», utilizzando il binomio attenzione e cura, aspetti imprescindibili per proporre una formazione di livello.
«Una cassetta degli attrezzi l’ha definita l’assessorada offrire a chi lavora in prima linea nel mondo della scuola, tenendo presente che ogni bambino ha peculiarità ed esigenze differenti.»
A farle eco, nel solco tracciato da Maria Montessori, anche il preside della direzione didattica statale del Secondo circolo di Capoterra Gian Matteo Sabatino che si è soffermato sulla bellezza di essere educatori, supportati dall’esempio lasciato dalla madre della pedagogia pioniera di un metodo innovativo.
Dopo i saluti di Mara Durante, la coordinatrice scientifica del CPT “Ilaria Alpi”, intervenuta in collegamento streaming insieme ad altri docenti, Susanna Castellett ha illustrato alcuni aspetti del corso che propone “la stupefacente attuabilità del metodo Montessori” che ancora oggi risulta una precisa e validissima bussola per il primo piano di sviluppo che va da zero a sei anni e che rappresenta un vero e proprio embrione spirituale da cui deriva ogni singola crescita.
«Con la sua intuizione ha continuato Susanna Castellett – Maria Montessori aveva scoperto il bambino, nonostante fino a quel momento non fosse propriamente considerato soggetto di diritto pedagogico.»
Interessanti gli elementi emersi nel corso della proiezione di un video dell’Opera Nazionale Montessori che ha messo in evidenza il valore dell’osservazione come primo compito dell’adulto-educatore e della preparazione minuziosa di un ambiente confacente e bello in cui il bambino si possa sentire accolto per poter esplorare, manipolare e successivamente elaborare i materiali acquisiti.
«Crediamo fortemente ha osservato la sindaca Debora Porrà nei momenti conclusivinella realizzazione di un polo innovativo per l’infanzia 0-6 con la finalità di creare cittadini che abbiano cura di sé e degli altri e questo è possibile in larga parte grazie all’accesso ad una educazione di qualità come quella che stiamo offrendo grazie al prezioso lavoro di rete tra i Comuni del CPT.»