16 July, 2025
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Antonello Saba, 52 anni, dirigente di esperienza nella categoria Fistel (telecomunicazioni, informazione, spettacolo) e nella Confederazione, è stato confermato segretario della Cisl Sulcis Iglesiente al termine del Congresso svoltosi il 24 aprile nella sala congressi del Lù Hotel. Era stato eletto la prima volta il 28 giugno 2024, sucessore di Salvatore Vincis. Antonello Saba sarà affiancato da Luisella Spignesi ed Efisio Paulis.

Il tema del XII Congresso territoriale della Cisl del Sulcis Iglesiente era “Rappresentanza del lavoro e partecipazione per uno sviluppo sostenibile“. Prima dell’inizio dei lavori, è stato osservato un minuto di raccoglimento per onoarre la memoria di Papa Francesco.

I lavori sono stati aperti aperti dalla relazione del segretario uscente, Antonello Saba, cui sono seguiti gli interventi dei numerosi ospiti che hanno affrontato le varie tematiche di stretta attualità, ad iniziare da quella del mondo del lavoro. Tra gli altri, sono intervenuti l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani; il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu; il prof. Cristian Galbiati della Princeton University, responsabile del Progetto ARIA; Andrea Lai, componente della segreteria regionale UIL. Nella tarda mattinata sono intervenuti il segretario generale, Pier Luigi Ledda, e Andrea Cuccello, componente della segreteria nazionale. Sono seguite le operazioni di voto che hanno portato alla conferma della segreteria uscente.

 

   

Antonello Saba, 51enne dirigente di esperienza nella categoria Fistel (telecomunicazioni, informazione, spettacolo) e nella Confederazione, è il nuovo segretario della Cisl Sulcis Iglesiente. Lo ha eletto questa mattina il Consiglio generale del sindacato territoriale, alla presenza del segretario generale della Cisl sarda, Pier Luigi Ledda, e della segretaria generale della Cisl nazionale, Daniela Fumarola, nella sala congressi del Lù Hotel, a Carbonia.

Saba subentra a Salvatore Vincis, che passa la mano dopo quattro anni, e guiderà una struttura sindacale che conta quasi 15.000 iscritti nei vari settori. 

«È una Cisl territoriale di proposta responsabile e di mobilitazione costruttiva per il rilancio del territorioha detto il neo segretario -, che vede protagonista il nostro sindacato con la vivacità delle sue categorie. Dall’emergenza sanitaria e sociale alla crisi dell’industria, alle tematiche ambientali, senza trascurare la tenuta dei servizi sul territorio, i trasporti ed il terziario. In primo piano mettiamo anche le tematiche degli anziani, con le crescenti difficoltà socio sanitarie e di welfare.»

Ad affiancare Saba nella segreteria sarà Luisella Spignesi, una scelta di continuità nell’esperienza della CISL territoriale.

 

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Le sette sigle sindacali presenti tra i lavoratori dell’AIAS sono state ascoltate ieri pomeriggio in Consiglio regionale dalla commissione d’inchiesta presieduta dall’on. Gianfranco Ganau. Piergiorgio Piu (Ugl) ha affermato che «sino al 2016 i lavoratori AIAS hanno ricevuto gli stipendi ma dal 2017 questo non è accaduto più mentre il servizio, comunque, viene effettuato». Per il leader della CSS Giacomo Meloni, «molti lavoratori sono senza stipendio da aprile scorso ma anche i mesi precedenti ad aprile sono stati pagati soltanto in parte».

Critiche verso i ritardi del tavolo tecnico convocato in Regione da settimane sono arrivate da Martino Sarritzu (Isa): «E’  necessario conoscere al più presto gli esiti di questi confronti tra ATS ed AIAS. In ogni caso da dieci giorni AIAS ha firmato la convenzione con la Regione ma i lavoratori non sono stati ancora pagati”.

Per i confederali la prima a parlare è stata Fulvia Murru (UIL), che ha offerto una ricostruzione della complessa vicenda a partire dal 2007: «In passato la cassa integrazione è stata gestita secondo le simpatie della proprietà e ancora oggi ci sono grandi situazioni debitorie verso i lavoratori: parliamo undici stipendi arretrati. In più, i lavoratori iscritti ai confederali sono vessati e talvolta anche licenziati per questo: siamo convinti che la riabilitazione debba tornare al pubblico e se alla politica non piace la soluzione di Sas Domos allora ci indichi un’altra soluzione». Sulla stessa linea Roberta Gessa (CGIL): «Questa è la vertenza più grossa della Sardegna, con oltre mille lavoratori e una situazione di evidente monopolio che deve cessare». Per Efisio Aresti (UIL), invece, «come fa AIAS a pagare 20 milioni di euro ai suoi creditori tra stipendi e forniture se i suoi crediti verso la Regione sono molto inferiori? E’ chiaro che versa in una situazione fallimentare».

Mentre per Luisella Spignesi (CISL) «è chiaro ormai che Aias ha trasferito sui suoi dipendenti il rischio di impresa», la CGIL è intervenuta con Giorgio Pintus, che ha denunciato «un enorme stato di insoddisfazione dei lavoratori» e ha annunciato una richiesta di intervento ai carabinieri «per verificare se le prestazioni erogate sono rispettose degli standard previsti per la sicurezza sul lavoro».

A conclusione delle audizioni, il presidente Gianfranco Ganau ha detto: «Sono soddisfatto per gli incontri di oggi che ci hanno permesso di conoscere a fondo la vicenda attraverso i differenti punti di vista. La commissione d’inchiesta attenderà gli esiti del tavolo tecnico convocato in assessorato e alla fine lavorerà ad individuare entro l’anno una soluzione politica da proporre al Consiglio regionale per la vertenza AIAS e sul fronte della riabilitazione, nell’interesse esclusivo dei pazienti e dei lavoratori».