20 April, 2024
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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi) ha proseguito la verifica sullo stato di attuazione della riforma, con una seduta dedicata al confronto fra la stessa commissione ed i direttori generali dell’Ats Fulvio Moirano e dell’Azienda Brotzu di Cagliari Graziella Pintus.

Molti i temi al centro delle domande rivolte ai due tecnici dai commissari: oncologia, Aias, Mater Olbia ed attività intramoenia (Luca Pizzuto, Art. 1 – Mdp), organizzazione amministrativa e gestione delle forniture (Fabrizio Anedda, Misto-Sinistra Sarda), ricambio generazionale, potenziamento della formazione e liste di attesa (Mariano Contu, Forza Italia), creazione dei dipartimenti, accorpamenti, oncologia e stabilizzazioni dei precari (Luigi Ruggeri, Pd), funzionamento ed orari al pubblico del sistema di prenotazioni presso i Cup e i poli-ambulatori (Rossella Pinna, Pd), tempistica dell’entrata in vigore della nuova governance e Mater Olbia (Giorgio Oppi, Udc), requisiti per la stipula dei contratti con le strutture private accreditate (Lorenzo Cozzolino, Pd), linee-guida per la formalizzazione della rete ospedaliera e blocco parziale del turn-over del personale (Augusto Cerchi, Pds), strutture per il trattamento urgente della patologie dell’apparato digerente (Emilio Usula, Misto-Rossomori), prosecuzione volontaria del rapporto professionale della prof.ssa Maria Giovanna Marrosu, ora in pensione, con il centro per la lotta alla sclerosi multipla (Domenico Gallus, Psd’Az-La Base).

Nel suo intervento Graziella Pintus dell’Azienda Brotzu di Cagliari si è soffermata in particolare sul lavoro svolto nel settore oncologico che, ha premesso, «va considerato come una rete cui collaborano specialisti di diverse discipline che possono lavorare assieme valorizzando al meglio conoscenze ed esperienze proprio perché, a monte, sono stati definiti nuovi protocolli terapeutici e messe a punto infrastrutture tecnologiche di grande efficienza». Graziella Pintus si è detta poi ottimista sulla imminente pubblicazione del Piano nazionale esiti (il report generale sull’andamento di tutte le strutture sanitarie nazionali previsto per la fine della settimana) ed ha annunciato a breve la pubblicazione di numerosi bandi per l’individuazione di figure apicali in settori strategici che metteranno fine a lunghi periodi di interim e rafforzeranno la solidità organizzativa dell’Azienda.

Il direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano, dopo aver ricordato che la riforma della Sardegna si inserisce in un quadro nazionale in cui la sanità (seconda voce del bilancio dello Stato dopo le pensioni) ha pagato un prezzo molto elevato per il risanamento dei conti pubblici ha affermato che, in questa fase, «il passaggio più importante riguarderà le nuove linee-guida per la nuova rete ospedaliera, che dovranno essere emanate dalla Giunta dopo le modifiche dell’atto aziendale introdotte dal Consiglio regionale». «Dall’assetto della nuova rete – ha specificato Moirano – dipenderanno anche le scelte che la stessa Giunta dovrà fare in materia di stabilizzazioni dei precari perché, con il provvedimento del giugno scorso, il turn-over del personale è stato sbloccato ma in modo parziale nel senso che, a fronte di 100 uscite, possono esserci non più di 66 nuovi ingressi.»

Sul sistema delle prenotazioni il dg dell’Ats ha riconosciuto i problemi di efficienza, aggiungendo però di aver chiesto ai sindacati «di poter ridefinire gli orari del personale addetto gli sportelli con l’inserimento di due rientri pomeridiani, nell’ottica di un ampliamento dei servizi per l’utenza che arriverà anche dal potenziamento degli Urp».

Fulvio Moirano ha inoltre commentato positivamente la recente sentenza del Tar sul contenzioso che vedeva contrapposte Regione ed Aias: «Dobbiamo leggerla bene ma mi sembra chiarissima e riconosce fra l’altro che abbiamo onorato in modo tempestivo e puntuale gli impegni con l’azienda, nell’interesse dei pazienti e dei lavoratori».

Per quanto riguarda il Mater Olbia il responsabile dell’Ats ha preferito non esprimersi, limitandosi a riconoscere che «tenuto conto della ripartizione dei posti-letto operata con la rete ospedaliera la struttura di Olbia risulta sottodimensionata». Infine, rispondendo alla domanda del consigliere Domenico Gallus sulla possibilità di autorizzare la prosecuzione volontaria del lavoro di Maria Giovanna Marrosu al “Binaghi” di Cagliari, Fulvio Moirano ha ribadito la sua posizione contraria.

Sul piano politico, il consigliere di Art.1-Mdp Luca Pizzuto ha manifestato la posizione contraria del suo gruppo sul Mater Olbia che, a suo giudizio, «senza il coinvolgimento del Consiglio e senza il supporto tecnico dei direttori, rischia di trasformarsi in una nuova struttura privata oncologica che avrà un impatto fortemente negativo sul sistema pubblico».

Fulvio Moirano.

Fulvio Moirano.

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Dal 20 al 27 settembre l’iniziativa “Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla”, nata da un’idea del Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli e supportata da Merck, sarà al Centro Sclerosi Multipla del Presidio Ospedaliero R. Binaghi della Asl di Cagliari. Sono previste l’esposizione della mostra fotografica di cinque coppie con Sclerosi Multipla (SM), da poco diventate genitori e la proiezione delle loro videotestimonianze, la distribuzione di un libretto informativo e un incontro, il 22 settembre, dedicato a genitorialità e SM tenuto dagli esperti del Centro Sclerosi Multipla del P.O. R. Binaghi.
La mostra fotografica è dedicata alle 5 coppie da poco diventate genitori: 30 scatti, realizzati in forma di reportage fotografico, che raccontano in modo diretto ed emozionante la quotidianità di queste coppie prima e dopo la nascita dei loro piccoli. Completano la mostra le video testimonianze in cui i protagonisti parlano della loro scelta di diventare genitori dopo aver superato dubbi e incertezze: come hanno deciso di avere un figlio, cosa sapevano della malattia prima e dopo questa scelta.
Durante la permanenza della mostra, i neurologi del Centro Sclerosi Multipla saranno a disposizione dei pazienti per parlare del tema Genitorialità con SM e distribuiranno un libretto informativo che, partendo dalle storie delle 5 coppie, risponde ai dubbi più frequenti di chi vuole diventare genitore pur con una diagnosi di SM.
È stato inoltre organizzato un incontro con gli esperti del Centro Sclerosi Multipla riservato a chi è affetto da SM e vuole saperne di più sulla possibilità di avere un figlio.
L’incontro è previsto per il 22 settembre, dalle ore15.00 alle ore 18.00, presso la Sala Convegni dell’Ospedale, 1° Piano. Per partecipare è richiesta la conferma della presenza, specificando se accompagnati, contattando il Centro Sclerosi Multipla all’indirizzo e-mail: appuntamenticentrosm@gmail.com .
All’incontro potranno partecipare fino a un numero massimo di 80 persone. Le adesioni saranno accettate fino ad esaurimento posti.
Obiettivo di tutta l’iniziativa è sensibilizzare e informare chi soffre di SM sulla possibilità di diventare genitore anche in presenza della malattia, fornendo, attraverso l’esempio delle coppie e gli incontri, un incoraggiamento e un supporto per superare paure e incertezze di fronte alla scelta di diventare madre o padre. Una scelta possibile, come confermano anche le evidenze scientifiche.1 Gli studi più recenti hanno chiarito infatti che la SM non è incompatibile con il progetto di genitorialità: non influenza la fertilità, né maschile né femminile, e non rappresenta un ostacolo alla gravidanza. Se pianificata e ponderata, anche dal punto di vista delle scelte terapeutiche, la gravidanza è infatti possibile, senza conseguenze sul decorso della malattia e sulla salute del nascituro.1
Perché l’iniziativa possa essere di aiuto e di supporto anche a chi non potrà recarsi al Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale R. Binaghi, storie, video e foto sono online su www.genitoriconsclerosimultipla.itda dove è possibile scaricare anche il libretto informativo.
All’iniziativa nel Centro, si affianca quella sul sitowww.genitoriconsclerosimultipla.it. Chi ha ricevuto, infatti, una diagnosi di SM ed è diventato o sta diventando genitore potrà prendere parte a “Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla”, insieme alle cinque coppie, inviando una foto che rappresenti il momento dell’attesa, quello della nascita o altri momenti della sua vita famigliare. Se la foto sarà giudicata coerente con gli obiettivi ed il messaggio dell’iniziativa, sarà pubblicata sul sito www.genitoriconsclerosimultipla.it. Scopo finale è di raccogliere il numero più alto possibile di testimonianze fotografiche che trasmettano il messaggio che la malattia non è un ostacolo alla realizzazione del progetto di genitorialità, incoraggiando e rassicurando chi ancora è sopraffatto da dubbi e paure.
«Molte persone con SM sono giovani donne, che nella programmazione della loro vita includono la creazione di una famiglia e la nascita di bambini – sottolinea la prof.ssa Maria Giovanna Marrosu, responsabile del Centro Sclerosi Multipla del Presidio Ospedaliero R. Binaghi della ASL di Cagliari -. Una delle prime domande che pone una giovane neodiagnosticata a noi neurologi riguarda in quale misura la malattia incida sulla possibilità di avere dei figli e se i trattamenti in uso per rallentare la malattia possano essere nocivi al feto. Il nostro compito è informare correttamente, sulla base dei dati scientifici a disposizione, e guidare le scelte terapeutiche tenendo conto delle esigenze della coppia.» 
Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla nasce da un’idea del Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli ed è supportata da Merck. E’ stata avviata lo scorso dicembre a Milano quando ancora tutte e cinque le coppie erano “in attesa”. La prima fase ha previsto la divulgazione delle storie, dei video, degli scatti fotografici e del libretto informativo attraverso il sito www.genitoriconsclerosimultipla.it. Da qualche mese, le cinque coppie hanno avuto i loro bambini, e con le nascite è iniziata la seconda fase, quella “itinerante”. Cagliari rappresenta la quinta tappa dopo Roma, Palermo, Napoli e Torino. Nei prossimi mesi saranno raggiunti i Centri di Milano, Monza e Bari.
Ospedale Binaghi Cagliari copia