30 April, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2017 di IGEA S.p.A. Anche nel 2017 il bilancio della partecipata è in attivo e IGEA si rafforza proseguendo nell’attività di contenimento della spesa e di risanamento. Confermato per altri tre anni l’amministratore unico Michele Caria. Sempre su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, è stato approvato il bilancio 2017 di un’altra partecipata, Fluorite di Silius S.p.A. in liquidazione.
Su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, sono stati assegnati 11 milioni e 580mila euro all’Areus. Le risorse saranno ripartite in quote mensili a partire dal prossimo mese di agosto. La Giunta ha poi approvato il bilancio preventivo e quello di previsione pluriennale 2018-2020 dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna così come deliberato dal Consiglio di amministrazione dello stesso Istituto.
Non sarà sottoposto all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionato alle prescrizioni, l’intervento per l’impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi a Settimo San Pietro e quello per la produzione di conglomerati bituminosi e il recupero di rifiuti speciali non pericolosi nella zona di Sassari. Su proposta dell’assessore Donatella Spano la Giunta ha inoltre accolto una richiesta di subentro nella titolarità della delibera n. 9/33 di febbraio 2018, relativa all’intervento per la coltivazione nella cava Calzoneddu a Bonorva. Ha quindi prorogato l’efficacia temporale della delibera n. 16/10 di settembre 2013, relativa all’intervento denominato “Realizzazione di un impianto per la generazione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica della potenza nominale di 4,032 3/3 MWp sito in agglomerato industriale di Ottana, comune di Bolotana (NU)”, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, richiamandone integralmente le prescrizioni.
La Giunta ha concesso il nulla osta all’esecutività sul bilancio di previsione per gli anni 2018-2020 dell’Agenzia regionale Laore Sardegna. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, il nulla osta è stato concesso all’Agenzia Argea Sardegna sul bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018 e pluriennale per il 2018-2020. L’Esecutivo ha inoltre dato il via libera a Laore Sardegna per trasferire gratuitamente in proprietà al comune di Terralba un terreno, ubicato nel medesimo Comune, per destinarlo ad uso di pubblico generale interesse. Il terreno è ricompreso all’interno della perimetrazione del SIC “Stagno di Corru S’Ittiri”, caratterizzato dalla presenza di habitat naturali, specie animali e vegetali. Il Comune intende realizzare nel sito un progetto di valorizzazione ambientale del terreno, rendendolo fruibile a fini didattici e turistici compatibili con la tutela ambientale ed in armonia con gli obiettivi del Piano di gestione del SIC. Il comune di Terralba si farà carico di tutte le operazioni tecniche necessarie, nonché delle spese relative, inerenti al trasferimento del bene.

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Pres.Pigliaru-Sider Alloys

E’ stata decisiva la mediazione della Regione, questa mattina, tra Sider Alloys e sindacati, per la sottoscrizione di un verbale d’accordo sulle prossime tappe per il rilancio ed il riavvio dello smelter di Portovesme ex Alcoa. Il verbale è stato firmato al termine di un incontro svoltosi nel palazzo di viale Trento, a Cagliari, alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, del presidente della Sider Alloys, Giuseppe Mannina, e dei sindacati confederali e di categoria. Tutti d’accordo sulla necessità di aprire un confronto articolato, in momenti successivi di approfondimento, sulle specifiche tematiche. Al riguardo, le parti hanno convenuto di istituire un tavolo tecnico permanente, composto dai sindacati e dai rappresentanti dell’azienda. Il primo incontro è previsto per mercoledì prossimo nello stabilimento di Portovesme. Saranno affrontati i criteri e le modalità di assunzione dei lavoratori, con particolare riferimento al bacino ex Alcoa e il tema della formazione professionale e della riqualificazione dei lavoratori. L’obiettivo è arrivare quanto prima alla predisposizione e sottoscrizione di un Accordo Quadro.

Di seguito il contenuto integrale dell’accordo:
«Le Parti convengono sulla necessità di aprire un confronto articolato in momenti successivi di approfondimento delle specifiche tematiche che tempo per tempo assumeranno rilevanza nell’ambito di una positiva e responsabile conduzione delle relazioni industriali finalizzata alla ricerca di soluzioni condivise  delle questioni poste, nel rispetto dei reciproci ruoli.
Al riguardo, le Parti hanno convenuto di istituire un tavolo tecnico permanente composto da una delegazione ristretta delle Organizzazioni Sindacali di categoria, oltreché dai rappresentanti della Società che si riuniranno periodicamente a partire dalla data indicata come di seguito e successivamente, a cadenza ciclica.
In particolare, le Parti si impegnano a discutere nel corso del primo incontro, i temi affrontati in data odierna che saranno definiti, nel merito, ovvero:
– criteri e modalità di assunzione con particolare riferimento al bacino ex Alcoa;
– formazione professionale e riqualificazione dei lavoratori.
Tutto quanto sopra, al fine di pervenire alla predisposizione e sottoscrizione di un Accordo Quadro.
Le Parti si danno atto del clima costruttivo sul quale parte il confronto e si aggiornano alla data del 18 luglio, alle ore 14.00, per dare avvio al tavolo concordato presso lo stabilimento di Portovesme».

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Energia elettrica traliccio cavi

«Il nuovo Governo parla spesso della necessità di valutare le opere pubbliche attraverso un’attenta analisi costi benefici. Concordiamo. Purché nei benefici si calcolino con cura gli enormi vantaggi che il nostro progetto porterà alle famiglie e imprese sarde in termini di risparmi sulla spesa e sui costi di produzione. Sul metano non siamo davanti a una disputa ideologica, ma a un problema concreto da risolvere, quello di un costo energetico inarrestabilmente alto. È un dato di fatto che l’Isola continui da decenni a subire un trattamento iniquo sul fronte energetico: è l’unica regione d’Italia a non avere il metano e tale handicap infrastrutturale costa ogni anno almeno 400 milioni di euro a imprese e famiglie. Con il metano la nostra bolletta energetica sarebbe finalmente allineata con quella del resto d’Italia e le nostre imprese più competitive.»

Così l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, replica al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
«La Regione ha definito un progetto chiaro, con scelte e risorse precise, ed è tutto scritto nel Patto per la Sardegna firmato con il Governo nel luglio di due anni fa. Abbiamo scommesso – aggiunge l’assessore Maria Grazia Piras – su un progetto che il nostro sistema produttivo attende da almeno vent’anni, ampiamente condiviso con le parti economiche e sociali. Abbiamo un Piano energetico che prevede tante azioni per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030. La Sardegna, con il 25% di produzione di energia da fonti rinnovabili, è già oltre l’obiettivo europeo. Ma il metano – aggiunge l’assessore dell’Industria – è una fonte di transizione indispensabile verso un orizzonte interamente di rinnovabili, come riconosciuto anche dall’Unione europea, per abbandonare gradualmente il carbone e avere effetti significativi sul fronte ambientale. Tutti gli indicatori ci dicono che non potremo farne a meno per i prossimi trent’anni, perché allo stato attuale non è possibile una strategia energetica basata esclusivamente sulle rinnovabili. Per queste ragioni – conclude l’assessore Maria Grazia Piras – siamo pronti a confrontarci immediatamente con il Governo, portando all’attenzione dei Ministri competenti numeri chiari e risultati attesi ben definiti.»

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha partecipato questa mattina alle Saline Conti Vecchi alla presentazione, organizzata da ENI e GSE (Gestore Servizi Energetici), dell’impianto fotovoltaico in fase di realizzazione nel polo industriale di Assemini. L’impianto, della capacità di 26 MWp, rientra nell’ambito del Progetto Italia, l’insieme di iniziative che ENI sta realizzando per valorizzare in ottica sostenibile le proprie aree industriali dismesse, in particolare nel sud Italia.

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Altri cinque lavoratori saranno impiegati nella miniera di Olmedo. Salgono così a 17 le unità lavorative attualmente in forza a IGEA che ha in carico le attività di manutenzione e messa in sicurezza del sito. «C’è l’impegno mio personale e della società in house della Regione per arrivare alla ricollocazione di ulteriori cinque lavoratori che dal 18 luglio prossimo usciranno dal sistema degli ammortizzatori sociali e che rischierebbero perciò di trovarsi in una situazione di forte disagio», afferma l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. Oggi a Cagliari si è svolto un incontro tra lo stesso assessore, l’amministratore unico di Igea, Michele Caria, i sindacati e una delegazione dei lavoratori della miniera di Olmedo per un esame della vicenda che riguarda il sito produttivo.
La riunione è servita per fare una verifica a tutto campo sul verbale d’accordo siglato nello scorso mese di aprile in merito all’andamento delle attività nel sito dopo l’assunzione a tempo determinato in IGEA di 12 minatori. Gli ulteriori cinque lavoratori da inserire nell’ambito delle attività affidate a IGEA verranno scelti attraverso una selezione pubblica. Dall’incontro, inoltre, è emerso che si attendono le verifiche per incrementare ulteriormente i livelli occupati con i progetti del programma Lavoras in capo alle amministrazioni comunali. Per quanto riguarda il futuro del sito, invece, è in pieno svolgimento l’avviso di procedura a evidenza pubblica, pubblicato il 6 giugno scorso, per il conferimento della concessione di coltivazione del giacimento di bauxite nella miniera. La scadenza del bando è fissata per il 5 novembre di quest’anno e l’auspicio è che eventuali soggetti imprenditoriali interessati possano presentare quanto prima le istanze per la concessione.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato nell’ultima seduta il bilancio d’esercizio 2017 della Carbosulcis S.p.A. È stato deciso, inoltre, di rinnovare il mandato dell’attuale Amministratore Unico, Antonio Martini, fino all’approvazione del prossimo bilancio di esercizio che si chiuderà il 31 dicembre del 2018.

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È stato finanziato con 195 milioni – oltre la metà del Patto per la Sardegna – il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile.
La consegna dei lavori è avvenuta oggi con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassai, Massimo Carpinelli, il sindaco della città turritana, Nicola Sanna. A illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile – per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95 milioni di euro da finanziamento Fsc -, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Antonio D’Urso, era presente l’architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.
Il rettore dell’Università di Sassari ha sottolineato la perfetta sintonia con l’azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Ateneo. Anche per il sindaco Nicola Sanna il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il Nord Sardegna.
La demolizione del palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti ed infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del SS. Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile.
Il finanziamento iniziale è di 95 milioni a valere su fondi FSC: l’importo di contratto è di poco superiore ai 71 milioni, dei quali un milione e 700 mila euro per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto ieri pomeriggio a Villa Devoto l’amministratore delegato di Sider Alloys, Giuseppe Mannina, per fare il punto sugli investimenti e sul cronoprogramma relativi al riavvio dello smelter di Portovesme, ex Alcoa. All’incontro, richiesto dalla Presidenza, erano presenti anche l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras ed il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.
Nel corso della riunione è emerso che è in fase conclusiva l’affidamento della commessa per l’ammodernamento degli impianti, per un investimento pari a 135 milioni di euro. L’azienda conta di partire con i lavori per il revamping entro metà settembre, periodo nel quale verranno anche assunti 50 lavoratori (i primi nove sono già stati assunti). A questo proposito, il presidente Pigliaru e l’assessore Piras hanno sottolineato l’esigenza che, compatibilmente con gli obiettivi dell’azienda, vengano tenute nella giusta considerazione le imprese locali. Lo stesso Pigliaru ha rinnovato la richiesta di presentazione del piano di investimento alle organizzazioni imprenditoriali per finalità di trasparenza e proprio per consentire la più ampia partecipazione, a condizioni di mercato, delle aziende del territorio. Richiesta che i vertici di Sider Alloys hanno accolto. La Regione, infine, ha evidenziato la necessità che l’azienda, quanto prima, incontri anche le organizzazioni sindacali per la discussione e l’esame dei temi di competenza.

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Il nuovo disegno di legge sulla Semplificazione amministrativa è in dirittura d’arrivo. Già a giugno il provvedimento approderà in Giunta e a luglio sarà trasmesso al Consiglio. L’obiettivo finale è l’approvazione in aula entro l’anno. Il Ddl annuale contiene proposte di semplificazione che sono il risultato di un processo di raccolta effettuato negli ultimi mesi con diversi assessorati e attraverso una consultazione pubblica su SardegnaParteciPA. Oggi, a Cagliari, si è svolta la Giornata della Semplificazione organizzata dall’assessorato dell’Industria, un momento nel quale, ai diversi tavoli tecnici, è stato esaminato quanto emerso dalla prima fase di consultazione e sono state raccolte ulteriori proposte da parte di Enti locali, associazioni di categoria e ordini professionali. Nel corso dell’evento sono intervenuti il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e gli assessori dell’Industria, degli Affari Generale e Riforma della Regione e degli Enti Locali, Maria Grazia Piras, Filippo Spanu e Cristiano Erriu. I tavoli tematici sui quali si è sviluppato il confronto riguardano la Gestione del territorio (dall’ambiente all’urbanistica), il Welfare (lavoro, sanità e politiche sociali) e le Attività produttive (agricoltura, commercio, industria, energia e turismo).

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Terzo appuntamento a Nuoro, dopo quelli di Cagliari e Sassari, per far conoscere il bando Resto al Sud, il programma del Governo che sostiene la nascita di nuove iniziative imprenditoriali in cinque Regioni del Mezzogiorno, tra cui anche la Sardegna. All’appuntamento, organizzato alla Camera di Commercio nuorese da Regione, Invitalia e Aspal, erano presenti l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, il responsabile nazionale del bando, Gianmarco Verachi, di Invitalia, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, e centinaia di giovani interessati al bando.

«Le domande partite dalla Sardegna per Resto a Sud sono oltre 200. Si tratta di un ottimo risultato che può e deve ancora crescere. Ecco perché – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – supportiamo con impegno incontri come questo di oggi a Nuoro, in un territorio che la Giunta sta sostenendo con numerosi strumenti legislativi e finanziari. Con Resto al Sud, ai giovani stiamo dicendo una cosa importante: coltivate il vostro sogno di fare impresa in Sardegna. Contate su voi stessi, accettate la sfida dell’autoimpiego, portate avanti le vostre idee imprenditoriali. Noi, la Regione, l’Aspal e Invitalia siamo e saremo al vostro fianco perché questo sogni si realizzi. Dare vita a un’impresa, farla crescere e stimolare la creazione di posti di lavoro oggi è più semplice. L’autoimpiego in Europa è già una realtà importante – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – il numero di imprese individuali cresce di anno in anno e molti giovani in cerca di lavoro hanno trovato una sistemazione grazie all’autoimprenditorialità. Le testimonianze ascoltate oggi a Nuoro di chi questo percorso l’ha già fatto o lo sta facendo sono significative, e sono convinta che possano incoraggiare altri giovani a fare un passo decisivo verso la richiesta di adesione al Bando. Il messaggio è: impegnatevi e scommettete su un percorso imprenditoriale da compiere qui, in Sardegna, nella nostra terra. Non c’è solo Resto al Sud – ha sottolineato l’assessore Piras – la Giunta in questi 4 anni ha profuso un impegno notevole per costruire un contesto favorevole alla nascita e lo sviluppo delle imprese. Dal programma Talent Up ai bonus alle aziende per assumere nel 2018, il microcredito, gli investimenti nell’istruzione, gli incentivi per le micro, piccole e medie imprese e il Programma per l’Internazionalizzazione. Inoltre i nuovi centri per l’impiego, sempre più efficienti, possono offrire assistenza completa per i progetti di autoimpiego».

Resto al Sud ha una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 250 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Le agevolazioni riguardano gli under 36 e ciascun imprenditore può ottenere 50mila euro, fino a un massimo di 200mila nel caso di più imprenditori. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e un finanziamento bancario pari al 65%, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Per sensibilizzare i giovani sardi, l’Aspal ha organizzato finora 120 seminari che hanno coinvolto 800 persone interessate al bando.