26 April, 2024
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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

Buona la prima! La Dinamo supera Brindisi 89 a 73 all’esordio nel quarto di playoff, è la 10ª vittoria consecutiva in campionato, 17ª in totale. In un PalaSerradimigni come e più di sempre pieno e trabocchevole di entusiasmo, la squadra di Gianmarco Pozzecco ha confermato ancora una volta di vivere un periodo di forma straordinario, magico, del quale l’Happy Casa Brindisi di Fran Vitucci ha dovuto prendere atto, nonostante tutti gli sforzi compiuti che, nel terzo quarto, le avevano persino consentito di effettuare il sorpasso con un parziale molto favorevole. Per la Dinamo che era partita bene, 25 a 19 nei 10′ del primo quarto, e che ha tenuto sulla reazione brindisina nel secondo, andando al riposo avanti di 4, 42 38, l’unico momento negativo, di leggero appannamento, è arrivato in avvio di terzo quarto, quando con un parziale di 11 a 2 la squadra di Frank Vitucci ha fatto uno scatto in avanti con percentuali eccellenti nel tiro da 3 punti, fino al +5, ma la reazione sassarese è stata immediata. In una manciata di secondi la Dinamo ha piazzato un 4 a 0 ed ha effettuato il controsorpasso con Dyshawn Pierre (particolarmente ispirato) e Stefano Gentile. Da lì in avanti quello della Dinamo è stato un crescendo irresistibile, 67 a 59 al 30′ con un 25 a 21 nel terzo quarto che pure aveva iniziato male, ed un ultimo quarto letteralmente dominato, fino al definitivo 89 a 73 che porta i ragazzi di Gianmarco Pozzecco sull’1 a 0, con il quale affronteranno Gara2, in programma già lunedì sera, sempre al PalaSerradimigni.

La Dinamo ha vinto ancora una volta con un gioco di squadra quasi perfetto (cinque gli uomini in doppia cifra: Pierre 21, Cooley 16, Thomas 15, Polonara 12, Gentile 11), dominando come sempre ai rimbalzi, con un Jack Cooley insuperabile anche nel tiro da 2 (ha iniziato con un incredibile 8 su 8), un Marco Spissu fenomenale negli assist, 11, record stagionale per un giocatore della Dinamo e record eguagliato nella storia dei playoff della Dinamo (Marques Green li aveva registrati in Gara2 di semifinale nella stagione 2013/14 contro Milano).

La Dinamo ha realizzato anche la miglior prestazione al tiro in una gara di playoff, 38 su 67 (56.7%), record in una gara di post season, superato il 54.5% con cui aveva tirato nella stagione 2014/15 (la stagione dello scudetto) in Gara3 dei quarti di finale contro Trento.
E la percentuale da 3 punti con cui ha chiuso Gara1 è la seconda nella storia dei playoff della Dinamo, 57.1% realizzato, seconda solo dal 58.3% della stagione 2014/15 in Gara5 di semifinale contro Milano.

«Siamo alle solite, sono di nuovo qua a ringraziare i miei ragazzi, più di altre volte perché è una partita di playoff e colgo l’occasione per fare i complimenti a Brindisi che ha giocato una partita straordinaria – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco -. Diciassette di fila è qualcosa di estremamente importante.»

Dinamo Banco di Sardegna – Happy Casa Brindisi 89 a 73

Punteggi parziali: 25 a 19, 17 a 19, 25 a 21, 22 a 14.

Punteggi progressivi: 25 a 19, 42 a 38, 67 a 59, 89 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 7, Smith 3, McGee n.e., Carter 4, Devecchi, Magro n.e., Pierre 21, Gentile 11, Thomas 15, Polonara 12, Diop n.e., Cooley 16. All: Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 18, Brown 12, Rush 6, Gaffney 12, Zanelli 2, Orlandino n.e., Guido n.e., Moraschini 15, Greene IV, Cazzolato, Chappell 8, Taddeo n.e.. All: Francesco Vitucci.

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Tau Lydeka.

Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo dell’ottava giornata di ritorno della “regular season” disputato questa sera al Pala Del Mauro di Avellino contro la Sidigas, trascinata dalla grande prestazione dell’ex David Logan, secondo miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti (5 su 5 da due punti, 3 su 8 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist), dietro il compagno di squadra Levi Randolph (21).

La Sidigas è partita con grande determinazione, chiudendo la prima frazione avanti di 11 lunghezze: 26 a 15. I biancoblu di Federico Pasquini hanno reagito da grande squadra, con un secondo quarto straordinario che ha permesso loro di riportarsi a due soli possessi di distanza e di andare al riposo dell’intervallo lungo sul 36 a 40. Nel secondo tempo la Dinamo non è riuscita a completare la rimonta, non trovando il canestro del sorpasso, pur riportandosi due volte a un solo punto dagli irpini.

La differenza l’ha fatta la percentuale nei tiri dalla distanza dei 6.75: 11 su 24 per la Sidigas, 45,83%; 5 su 22 per la Dinamo, 22,73%. Singolare il ridottissimo numero di tiri liberi per entrambe le squadre, segnale evidente di una partita corretta, caratterizzata da pochi falli: 2 su 5 per la Sidigas, 6 su 7 per la Dinamo.

Nella Dinamo hanno brillato il solito Rok Stipcevic, autore di 18 punti con 6/8 da due punti, 2 su 6 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist; Trevor Lacey, a referto con 16 punti e 23 assist; e Tau Lydeka, protagonista della sfida con il centro della Scandone Fesenko: per il lituano 14 punti, con 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi e 4 rimbalzi. Bene anche Dusko Savanovic nei 24’ in cui è stato impiegato, autore di alcune giocate importanti, 7 punti e 7 rimbalzi; Brian Sacchetti non ha realizzato punti ma ha catturato ben 6 rimbalzi. In ombra David Bell, impiegato solo 9 minuti, senza punti a referto.

«Voglio fare i complimenti ad Avellino che ha fatto una partita di ottimo livello – ha commentato Federico Pasquini -. Noi siamo stati bravi a sporcare un po’ i loro attacchi, a fare in modo che si inceppassero: siamo stati bravi a riportarci in partita dopo un primo quarto dove non abbiamo avuto la giusta energia e abbiamo sbagliato tanti tiri aperti. La partita si è segnata quando, sotto di un punto, abbiamo fatto una gran difesa ma non abbiamo preso il rimbalzo offensivo e ha segnato Marques Green per il +4 davanti alla nostra panchina. E la nostra energia è andata a scemare mentre loro hanno continuato la loro partita. Complimenti a loro, andiamo avanti e ci concentriamo sulla prossima sfida.»

Domani la squadra raggiungerà Monaco dove mercoledì, palla a due alle 20.30 allo Stade Luis II, disputerà la gara di andata dei quarti di finale di Basketball Champions League.

Sidigas Avellino 77 – Dinamo Sassari 65

Parziali: 26-15; 14-21; 19-18; 18-11.

Progressivi: 26-15; 40-36; 59-51; 77-65.

Sidigas Avellino: Zerini, Green 11, Logan 19, Esposito, Leunen 4, Cusin, Severini, Randolph 21, Obasohan 4, Fesenko 9, Thomas 9, Parlato. Coach: Stefano Sacripanti.

Dinamo Sassari: Bell, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti, Lydeka 14, Savanovic 7, Stipcevic 18, Lawal 5, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

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La Dinamo Banco di Sardegna scende in campo alle 20.30 ad Avellino, per l’ottava giornata di ritorno della “regular season”, contro la Sidigas dell’ex David Logan, straordinario protagonista della stagione del triplete biancoblu 2014/2015.

Le due squadre si ritrovano a un mese di distanza dalla sfida dei quarti di finale della Poste Mobile Final Eight di Rimini, nella quale Lacey e compagni hanno eliminato gli irpini per un solo punto. In quella occasione non c’era ancora David Logan, appena arrivato ad Avellino dalla Lituania e non ancora disponibile.

«Andiamo ad Avellino per giocare la prima delle tre trasferte che ci aspettano, conoscendo il valore e la qualità della Scandone, consapevoli di quanto successo negli scontri precedenti in regular season e Final Eight – ha spiegato coach Pasquini alla vigilia -. Al PalaDelMauro si incontreranno due squadre che si conoscono bene e che hanno fatto la preseason insieme; sicuramente come noi anche loro si staranno preparando mettendo dentro qualcosa di nuovo. Qualche accorgimento dato dalle partite giocate. Andiamo ad affrontare un match importante per la classifica, siamo arrivati al rush finale, e per quanto è corta la classifica ogni partita racconta una storia diversa. Dovremo essere attenti e lucidi contro una squadra che ha tanti punti di forza.»

La posta in palio è altissima, perché la Dinamo deve vincere se vuole guadagnare una posizione favorevole nella griglia dei play-off scudetto ormai vicini.

Dopo l’autoritaria cavalcata dello scorso anno che ha trascinato gli irpini fino alla semifinale scudetto, il club campano ha costruito il roster della stagione 2016/2017 partendo dalle conferme. Con coach Pino Sacripanti alla seconda stagione in panchina, nominato vice del commissario tecnico della Nazionale Ettore Messina, dopo i tanti anni alla guida dell’Under 20 azzurra, ad Avellino sono rimasti i suoi uomini di fiducia. A partire dall’ex Dinamo Marques Green, Little General, Joe Ragland, Marteen Leunen, Giovanni Severini e Salvatore Parlato. In terra campana sono quindi arrivati gli esterni Levi Randolph, guardia statunitense, e il play-guardia nigeriano naturalizzato belga Retin Obasohan. Fra le ali e il centro, al posto dell’Mvp del campionato della passata stagione James Nunnally e di Ivan Buva, alla Sidigas Avellino sono arrivati l’ex capitano dell’Enel Brindisi Andrea Zerini, l’americano Adonis Thomas, l’ex Cremona e Sassari Marco Cusin, prossimo al rientro dopo l’infortunio, e il centro Kyrylo Fesenko, visto lo scorso anno a Cantù. Questa è la stagione dei record per la Scandone Avellino che per la prima volta nella sua storia si trova con 28 punti in classifica dopo 22 turni, al terzo posto in classifica dietro Milano e pari punti con Venezia. Gli uomini di Pino Sacripanti hanno chiuso la regular season di Basketball Champions League al secondo posto del gruppo D: agli ottavi di finale però i lupi sono stati eliminati dalla competizione dalla Reyer Venezia. Alla vigilia della Final Eight la società irpina ha ufficializzato l’arrivo di David Logan.

David Logan.

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La Dinamo Banco di Sardegna riprende il suo cammino nella regular season della A1 di basket, con la ferma determinazione a mettersi alle spalle tutte le incertezze dell’avvio di stagione, dopo i trionfi della stagione scorsa conclusasi con lo storico “triplete”. Domenica sera, alle 20.45, al PalaSerradimigni, ospita la Sidigas Avellino, reduce dalla finalissima di Coppa Italia persa contro i padroni di casa dell’Olimpia Milano e da 7 vittorie consecutive in campionato, che li ha proiettati al quarto posto della classifica dopo 20 turni, a quota 24 punti. Lo scontro con gli uomini di Pino Sacripanti ha tutte le caratteristiche per essere un big match: i padroni di casa, al 7°posto con 22 punti, hanno la possibilità di agganciare proprio i campani. All’andata Devecchi e compagni si imposero di misura (88-90) al PalaDelMauro, a differenza della sfida di novembre nelle file bianco verdi ci sarà l’ex Marques Green, a Sassari nella stagione 2013-14.

Quest’anno la Sidigas ha rivoluzionato l’organico, chiamando in panchina Pino Sacripanti, con un roster lungo e affiatato, collaudato dalle tante vittorie. In cabina di regia c’è l’ex Marques Green, arrivato a dicembre insieme all’ex Milano e Cantù Joe Ragland, giocatore capace di cambiare in positivo le sorti delle partite e in vetta per plus/minus in Italia. Alex Acker, guardia classe 1983, ha giocato al di sotto delle aspettative finora ma tra gli irpini è il giocatore più carismatico e dalla lunga esperienza; Benas Veikalas è il jolly, tiratore lituano di sostanza. Chiudono il pacchetto esterni lo specialista difensivo Giovanni Severini, unico reduce dalla passata stagione, e James Nunnally che, alla sua prima esperienza in Italia, si sta imponendo come capo cannoniere. Nel reparto lunghi sono arrivati da Reggio Emilia Riccardo Cervi, centro in ascesa, e Giovanni Pini. Uomo di riferimento per coach Sacripanti è Maarten Leunen: il tecnico canturino lo ha portato con sé dopo l’esperienza in maglia Acqua Vitasnella, ala capace di dare grande impatto difensivo e portare equilibrio sul parquet.

Arbitreranno l’incontro Saverio Lanzarini, Mark Bartoli e Denis Quarta.

Jack Devecchi 50

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto con la palla in mano J.Flynn contrastato da Edgar Sosa :D.

La nuova #Dinamo Banco di Sardegna c’è. La squadra di Romeo Sacchetti, rivoluzionata dopo la grande stagione 2013/2014 culminata con la vittoria della Coppa Italia (finita la gloriosa era dei cugini Drake e Travis Diener, hanno lasciato Sassari anche il playmaker Marques Green, le ali Omar Thomas e Caleb Green, i pivot Drew Gordon e Ben Eze; il gran colpo dell’estate è stato l’ingaggio di David Logan, ma lasciano ben sperare anche gli innesti di Rakim Sanders, Jeff Brooks, Marco Cusin, Edgar Sosa, Jerome Dyson, Miroslav Todic, Olaseni “Shane” Lawal), ha vinto la Supercoppa, superando nel quadrangolare di Sassari prima l’Acea Roma (89 a 73), poi i campioni d’Italia dell’Emporio Armani Milano (96 a 88). E’ stata una vittoria netta e meritata, che avrebbe potuto assumere contorni ancora più netti dopo il prepotente avvio di partita, nella finale disputata ieri sera.

Contro l’Acea si è assistito ad una straordinaria prova di squadra, come emerge dal tabelloni finale, con dieci giocatori a punti (Jerome Dyson e Jeff Brooks i migliori realizzatori con 13 punti a testa) ed un punteggio mai in discussione (22-13; 45-31; 67-46; 89-73); contro l’Armani Jeans l’avvio della Dinamo è stato devastante: 29 a 14 il punteggio del primo quarto. Il vantaggio sassarese è arrivato fino al +21 al 12′: 35 a 14, ma Milano ha reagito da grande squadra e con un parziale perentorio di 15 a 0 in 4′ s’è riportata sotto fino al -3: 36 a 33.

La squadra di Sacchetti ha superato la fase no ed ha ripreso a macinare gioco e punti, riuscendo a chiudere il primo tempo avanti di 10 punti: 50 a 40.

L’avvio della ripresa è stato equilibrato, Milano è riuscita a riportarsi sotto fino al -1 del 31′ (72 a 71) ma la voglia di vincere di Sassari ieri sera sicuramente superiore e la Dinamo è riuscita a riprendere il largo fino al + 12 (86 a 74 al 36′) e a stare sempre avanti con un margine oscillante tra i 6 e i 13 punti (95 a 82 al 39′), finendo per chiudere sul 96 a 88.

La Supercoppa rappresenta un altro tassello importante del processo di crescita e maturazione della Dinamo Banco di Sardegna per arrivare al rango di grandissima squadra di livello internazionale e la proietta verso il campionato e la Eurolega (esordio il 17 ottobre, in Russia, contro il Nizhny Novgorod), con prospettive importanti.

 

Drake Diener 1

Il Banco di Sardegna ha espugnato il Forum di Assago (90 a 83, primo tempo 31 a 40), ha portato serie di semifinale scudetto con l’Armani Jeans Milano, dominatrice della “regular season” e strafavorita per la vittoria finale del campionato ed ora sogna finale e scudetto!
La squadra di Meo Sacchetti ha saputo dimenticare in fretta l’amarezza per la gara d’esordio, giocata ugualmente a Milano, condotta con margine minimo per tre quarti, ed oggi ha sofferto solo nella prima metà di gara, chiusa sotto di ben 9 punti (40 a 31), per poi scatenarsi nella ripresa e in particolare nel terzo quarto, dominato con un incredibile 35 a 20 e ben 7 “bombe” da 3 punti e chiuso sul 66 a 60. Nell’ultimo quarto il Banco di Sardegna ha continuato a tenere a distanza Milano è trascinata da Drake Diener, Drew Gordon, Caleb Green e Marques Green, ha chiuso alla grande sul 90 a 83 (nel secondo tempo 59 a 43!).
Drake Diener e Caleb Green, con 20 punti a testa, sono stati i migliori realizzatori del Banco di Sardegna, seguiti da Marques Green con 16 e Drew Gordon con 12; Alessandro Gentile con 21 punti è risultato il miglior realizzatore dell’Armani Jeans e dell’incontro, seguito da David Moss con 12 e Keith Langford con 11.
Fino ad oggi l’Armani Jeans non aveva mai perso in campionato e solo una squadra aveva saputo “violare” il Forum, in Coppa Italia: la Dinamo Banco di Sardegna, poi vincitrice del trofeo tricolore.
La serie, prevista al meglio delle 7 partite, è ora in parità, 1 a 1, ma il vantaggio del campo inizialmente dalla parte di Milano, passa dalla parte di Sassari che se riuscisse a vincere sempre in casa, volerebbe in finale. Ma sia oggi che in Coppa Italia, Sassari ha dimostrato di saper vincere a Milano e quindi, anche se perdesse una partita in casa, potrebbe andare a riprendersi serie e finale al Forum!