24 September, 2023
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I lavori del Consiglio regionale sono stati aperti dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. All’ordine del giorno l’esame dell’articolo Art. 21.10 e degli emendamenti del DL 373 – Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. L’Aula ha bocciato tutti gli emendamenti soppressivi. Sono intervenuti, per dichiarazioni di voto, il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, il consigliere di Alleanza Rossoverde, Daniele Cocco, e il consigliere dei Riformatori e presidente della Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, Michele Cossa.

La presidenza è stata assunta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il Consiglio regionale ha poi approvato l’emendamento 840 (Deriu) all’emendamento 478 (Peru e più)

Il testo approvato, che ha avuto il parere favorevole dell’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, prevede che

Il testo approvato prevede che le Unioni dei comuni dovranno comprendere soltanto Comuni appartenenti alla stessa provincia. Con un emendamento orale, proposto dall’assessore Aldo Salaris e approvato dall’Aula, i Comuni avranno 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore della legge per decidere a quale provincia o Città metropolitana aderire. Sul tema delle Unioni dei Comuni si è aperto un breve dibattito. L’on. Franco Mula (Psd’Az) ha evidenziato la necessità di una riforma delle Unioni perché sono poche quelle che funzionano, ha detto. Favorevoli all’emendamento dell’on. Roberto Deriu, il consigliere Michele Cossa (Riformatori) e Daniele Cocco (Alleanza Rossoverde), il quale ha evidenziato che le Unioni spesso non funzionano perché non hanno la dotazione organica necessaria. Favorevole anche il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha sottolineato la necessità di sostenere le Unioni dei Comuni, molto importanti per lo sviluppo dei piccoli Comuni. «Studiamo le realtà virtuoseha detto Francesco Aguse vediamo se possono essere replicate.»

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha messo in votazione l’emendamento 478 (Peru e più), illustrato dal primo firmatario. Antonello Peru ha spiegato che “con la istituzione delle Rete metropolitana del Nord Sardegna ad opera della legge regionale 4 .febbraio 2016, n. 2, il legislatore regionale intendeva, nonostante la palese differenza rispetto alla istituzione della città metropolitana di Cagliari, prevista dalla medesima legge, comunque assicurare un equilibrato sviluppo del territorio regionale con vocazioni metropolitane. Queste importanti disposizioni, fìnalizzate alla parità di trattamento delle aree di rango metropolitano sono rimaste del tutto inattuate, con gravi conseguenze per il territorio del Nord-Ovest della Sardegna. Con successiva legge 2 aprile 2021, n. 7, il legislatore regionale ha superato la differenza istituzionale fra i territori di rango metropolitano del Nord e Sud della Sardegna, istituendo la Città metropolitana di Sassari. Con la medesima norma ha anche abrogato le disposizione riequilibratici contenute nella sopra richiamata legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (art. 8, commi 4 e 5) che, peraltro, come detto per cinque anni era rimasta inattuata”. “Nel frattempo, come noto”, è scritto nell’emendamento, “notevoli ritardi continuano ad impedire la concreta istituzione della città metropolitana di Sassari con evidenti conseguenze negative per il territorio metropolitano sassarese, la più evidente e grave fra tutte è quella della mancata partecipazione alle politiche 1 di sviluppo a favore delle città metropolitane previste dal PNRR con una perdita di risorse per ‘area metropolitana di Sassari quantificabile nell’ordine di circa 200 milioni di euro per la sola rigenerazione urbana. Nel frattempo, è rimasto ad oggi inattuato un ulteriore tentativo del legislatore regionale che con la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, avesse introdotto nell’ordinamento regionale un nuovo meccanismo riequilibratore simile a quello che la LR 7/2021 aveva abrogato e che testualmente prevede: “5. Nelle more della completa attuazione della fase di transizione di cui all’artico/o 23 della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari. “Per le ragioni esposte e per contrastare il crescente disequilibrio territoriale che sta fortemente penalizzando l’area metropolitana sassarese si propone, con uno specifico emendamento al collegato, una norma di indirizzo che, recepisca la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, e conseguentemente possa orientare le scelte e le risorse che saranno programmate a valere sul prossimo ciclo della programmazione territoriale 2021-2027”. Si tratta, ha spiegato Antonello Peru, di un atto dovuto, di un atto di indirizzo che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’assessore regionale del Bilancio affinché questa norma venga applicata.

Per Francesco Agus (Progressisti) non ci sono problemi di fondi. Il consigliere ha ricordato che il tema della città metropolitana nasceva per far funzionare meglio i servizi per i territori con diverse esigenze: aree urbane e aree rurali. Francesco Agus ha criticato la legge Del Rio e la decisione di portare le città metropolitane a comprendere il territorio di un’intera provincia. “E’ un’occasione persa”, ha detto. Messo in votazione l’emendamento 478 è stato approvato.

L’Aula ha poi approvato il testo dell’articolo 21.10 e l’emendamento orale del consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, che sostituisce la dicitura “Provincia del Nord est Sardegna” con “Provincia della Gallura nord est Sardegna”.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta è passato all’esame dell’emendamento aggiuntivo 812 della Giunta e agli emendamenti 852, 853 e 835 all’emendamento 812.

Il capogruppo della Lega, Michele Ennas, ha chiesto qualche minuto di sospensione per confrontarsi con i colleghi sugli emendamenti. Il consigliere Francesco Agus ha espresso perplessità sulle tempistiche di questo confronto.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha sospeso i lavori dell’aula.

Alla ripresa dei lavori l’onorevole Andrea Piras (Lega) ha annunciato un emendamento orale che rinvia alle norme nazionali in materia di elezioni provinciali. L’emendamento è stato approvato.

Il presidente Michele Pais ha assicurato che l’assessore della Sanità domani sarà in aula.

Gli emendamenti 852 e 853 (balneazione) sono stati illustrati in aula dal primo firmatario Antonello Peru che ha annunciato il ritiro di entrambi a condizione di un impegno da parte della commissione competente e dell’assessore Aldo Salaris di trattare l’argomento in commissione, sentendo in audizione i balneari, nel più breve tempo possibile. L’assessore Aldo Salaris e il presidente della commissione Giuseppe Talanas hanno accolto la proposta e gli emendamenti sono stati ritirati.

Franco Mula (Psd’az), sull’ordine dei lavori, ha chiesto che nella seduta della commissione si discuta anche dei canoni di locazione che sono aumentati a dismisura i da 600 a 2400 a 3300 euro.

Francesco Agus (Progressisti) ha chiesto il voto segreto sull’emendamento 883 (emendamento all’emendamento 512 all’art 21.10) che riguarda la Fondazione “Trenino verde storico della Sardegna”

 Questo emendamento, primo firmatario Gian Franco Satta, introduce l’articolo 21.20 bis “Modifiche alla legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 in materia di Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali”.

Subito dopo il voto, ma prima dello spoglio, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta a causa di un malore di un consigliere.

Alla ripresa il presidente Michele Pais ha comunicato che la seduta è tolta e che i lavori sono aggiornati a domattina alle 10.30.

I consiglieri regionali “Progressisti” hanno presentato una nuova interrogazione. Anche questa volta il primo firmatario è l’on. Gian Franco Satta, che oltre a denunciare le criticità strutturali già evidenziate in passato, insieme ai colleghi, chiede che venga organizzato un sopralluogo presso la struttura sanitaria di Sassari.

«Al san Camillosi legge nell’interrogazione -, sono presenti numerosi ambulatori che in molti casi costituiscono l’unica offerta sanitaria per la città di Sassari e per il suo l’hinterland. Attualmente sono attivi il centro prevenzione, diagnosi e terapia dell’ipertensione arteriosa e delle complicanze cardiovascolari, l’unità operativa territoriale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, una psichiatria, un servizio per le dipendenze (SerD), l’ufficio di assistenza protesica, la medicina dello sport, il servizio di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche, l’anagrafe canina, un centro antifumo, un centro dialisi, un centro diabetologico, una ginecologia e un magazzino economale ma la struttura, oltre a necessitare di urgenti interventi di manutenzione, necessita anche di adeguamenti strutturali che consentano ai diversamente abili di accedere a tutti gli ambulatori e, soprattutto, che garantiscano adeguati livelli di sicurezza per utenti e lavoratori. Da qui la richiesta di considerare la necessità di organizzare un sopralluogo congiunto tra i consiglieri regionali del territorio, i rappresentanti della Commissione sanità, gli assessori di competenza per materia, i rappresentanti della ASL di Sassari e dell’Ufficio regionale Demanio e Patrimonio per consentire una valutazione attenta e reale dell’intera struttura ospedaliera e dei locali adiacenti, in modo da comprendere le priorità degli interventi da realizzare nel breve periodo e programmare quelli più importanti da eseguire nel medio-lungo periodo.»

«Non sono affatto sorpreso del mancato riscontro alla precedente interrogazione – dichiara l’on. Gian Franco Satta -, purtroppo, oramai questa è la prassi consolidata di questa Giunta regionale. Si parla molto con annunci fuorvianti di costruzione di nuovi ospedali senza trovare soluzioni ai problemi reali. Dopo quasi cinque anni di amministrazione regionale il Presidente e il suo assessore della sanità non sono riusciti a spendere le risorse già stanziate per gli ampliamenti e hanno abbandonato completamente le strutture esistenti, spesso inadeguate per utenti e lavoratori. Il complesso di san Camillo consta di più edifici, alcuni dei quali assegnati alla ASL, altri in capo alla Regione. All’interno dei locali assegnati alla ASL, inoltre, vi sono degli spazi che a seguito di un recente accesso agli atti, ho potuto appurare siano stati concessi ad associazioni esterne come l’AVIS e l’Associazione Alcolisti Anonimi i quali pagano anche un canone, seppur modesto, per contribuire alle spese. Già da tempo i sindacati, i lavoratori e gli utenti lamentano grosse carenze nella struttura, soprattutto, l’inadeguatezza per i diversamente abili che non riescono ad accedere ai piani superiori per problemi legati alle barriere architettoniche, inoltre vi sono un sacco di spazi inutilizzati come i locali dell’ex cinema, chiuso da anni. Anche nelle strutture adiacenti al complesso sanitario dove risulta vi siano degli uffici regionali, sarebbe opportuno fare una ricognizione degli spazi per capire se è possibile valutare un impiego diverso da quello attuale, soprattutto, durante le fasi di sistemazione e adeguamento degli edifici

«La richiesta di un sopralluogo congiunto con tutte le parti coinvolte ed interessate serve proprio a questo – conclude Gianfranco Satta -. Avere un quadro reale delle necessità strutturali, operare una ricognizione degli spazi e successivamente valutare le azioni che possono e devono essere messe in campo per sistemare la struttura e migliorare l’erogazione dei servizi. Ci auguriamo che a questo nuovo appello venga dato seguito in breve tempo e, se necessario, non saremmo contrari ad un interessamento in tal senso da parte del presidente Michele Pais sia in qualità di garante dell’autonomia del Consiglio regionale che come rappresentante di questo territorio

Nuovi Ospedali di eccellenza ad Alghero, Cagliari, Sassari e un nuovo presidio ospedaliero territoriale unico nel Sulcis Iglesiente. E’ il piano della Regione per la riorganizzazione delle strutture sanitarie contenuto nella deliberazione del 1° giugno, proposta dall’assessore della Sanità Carlo Doria, che affida all’Ares, alla ASL n. 1  e all’AOU di Sassari la predisposizione di uno studio di fattibilità, da consegnare in 60 giorni, in cui vengano indicate le aree idone per la collocazione delle nuove strutture.
Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che sul tema dei nuovi ospedali si è sempre speso e ha sempre mostrato massima attenzione, esprime grande soddisfazione e plauso al Presidente Christian Solinas e all’assessore Carlo Doria.

«Ora è necessario imprimere la massima velocità, riducendo al minimo le procedure burocratiche per raggiungere uno dei più importanti obiettivi della legislaturadice il presidente del Consiglio regionale Michele Pais -. Sarà necessaria la massima collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli enti locali, che dovranno essere collaborativi e proattivi per giungere quanto più velocemente possibile all’avvio della progettazione e, successivamente, alla realizzazione delle nuove strutture sanitarie.»
Michele Pais evidenzia che un aspetto di particolare importanza è che i nuovi ospedali, oltre a garantire i migliori standard di assistenza sanitaria rispetto alle strutture esistenti troppo datate e soggette a continue ristrutturazioni, spesso non soddisfacenti, «consentiranno un utilizzo ottimale del personale sanitario sempre più carente e oggi dislocato in strutture distanti e disomogenee che ne aggrava la situazione».
«Con i nuovi ospedali i cittadini avranno punti di riferimento unici per accedere  alla migliore assistenza, anche grazie alla  riorganizzazione delle attività ospedaliere che sono in continuo incremento – conclude Michele Pais -. Le strutture preesistenti continueranno a svolgere un ruolo all’interno del nuovo assetto territoriale, capace di offrire tutti i servizi di natura ospedaliera e di assistenza integrativa. Ora è necessario correre.»

«Sul caso di Bruno, affetto da picacismo e costretto da 16 anni a vivere legato e mascherato nella struttura Aias di Cortoghiana ho già sentito il presidente della commissione Sanità per concordare un’azione rapida affinché si studino i percorsi i più adeguati possibili per questo paziente che ha bisogno di personale dedicato.»

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, profondamente turbato dalla vicenda di questo paziente, ha assicurato l’appoggio suo personale e di tutto il Consiglio alla Garante regionale delle persone private della libertà personale Irene Testa che nei giorni scorsi ha visitato l’uomo e ha raccontato le condizioni in cui è costretto a vivere.
«Senza entrare nel merito della terapia e dell’assistenza ritengo sia umanamente insostenibile che chiunque possa vivere legato e mascherato. E’ una questione prima di tutto di dignità della persona conclude Michele Pais -. Il Consiglio regionale interverrà con ogni mezzo per garantire a Bruno, e in generale a chi soffre, un’assistenza mirata e che non leda i diritti umani.»

«Ho ribadito al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, l’assoluta attualità dello status di specialità delle nostre Regioni e l’esigenza di rilanciarne contenuti e prerogative, nel quadro della più ampia riforma sull’autonomia differenziata.»

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, dopo aver presieduto il coordinamento dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome, in occasione della Conferenza plenaria dei presidenti delle Assemblee legislative regionali a Roma.

«Il Ministro ha, come sempre, condiviso e mostrato massima disponibilità e apertura alle istanze avanzategli durante la riunione, così come è successo per il pronto inserimento del rispetto del principio di insularità nel ddl, eaggiunge Michele Paisha confermato la sua prossima presenza al Consiglio regionale della Sardegna.»

«La specialità, per essere pienamente attuata, ha bisogno di interventi coordinati e permanenti tra lo Stato e la singola Regione speciale, in quanto incide su aspetti fondamentali, quali – a titolo di esempio – trasporti, energia ma anche risorse aggiuntive necessarie per colmare gli svantaggi dell’insularità, checonclude il presidente Michele Paisnon possono essere affrontati con i soli strumenti autonomistici»

«Via libera al contributo di 600mila per la valorizzazione delle città di fondazione: Carbonia, Arborea e Alghero. Lo stanziamento è stato deliberato nell’ultima riunione della Giunta regionale in attuazione della legge regionale 21 febbraio scorso.»
Lo comunica il capogruppo della Lega, Michele Ennas.
«Un impegno che, grazie alla Lega, che sul tema aveva presentato una proposta di legge, la PL 241, di cui sono primo firmatario, e grazie al fondamentale impegno del presidente del Consiglio, Michele Pais e del collega Ignazio Manca, è diventato realtà. Questa iniziativa, fortemente voluta dal Gruppo della Lega, condivisa e sostenuta dalla maggioranza in Consiglio regionale aggiunge Michele Ennas si propone di valorizzare un patrimonio culturale celato e meno noto. Con questo stanziamento iniziale si potranno finanziare iniziative culturali tese a raggiungere questo obiettivo. L’intento è quello di promuovere la conoscenza dei fenomeni storici e culturali che hanno portato alla nascita delle città di fondazione agli inizi del ventesimo secolo. Una importante pagina della storia della Sardegna che dalle bonifiche di Arborea all’esodo giuliano-dalmata verso Fertilia, arriva fino alla storia mineraria di Carbonia.»
«Per la prima volta si prevede uno stanziamento specifico con tale finalità e contiamo che sia l’inizio di un percorso per il futuroconclude Michele Ennas -. I 600mila euro, ripartiti tra i tre comuni in maniera uguale per ciascuna delle annualità 2023 e 2024, consentiranno a Carbonia, Alghero e Arborea di tramandare e far conoscere la storia, l’urbanistica e l’architettura degli insediamenti di fondazione.»

Sostegno e solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza della Portovesme Srl e delle loro famiglie sono stati espressi questo pomeriggio dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.
«Il Consiglio regionale vigilerà affinché vengano date risposte immediate e certe ai lavoratori diretti e indiretti dell’azienda.»
Per il presidente Michele Pais non c’è tempo da perdere: «Sappiamo che da parte del Governo nazionale c’è il massimo impegno per trovare soluzioni concrete per la Portovesme Srl e confidiamo sulla ripresa della produzione e sulla salvaguardia dei livelli occupativi. Attendiamo con fiducia l’incontro fissato, per venerdì 3 marzo a Roma, dal ministro del MIMIT Adolfo Urso. Un tavolo importante, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Sardegna, delle istituzioni locali, dell’Azienda e delle parti sociali, che potrebbe dare risposte positive a una vertenza che coinvolge l’economia dell’intera Sardegna».

Promuovere la conoscenza dei fenomeni storici e culturali che hanno portato alla nascita delle città di fondazione agli inizi del ventesimo secolo. Un’importante pagina della storia della Sardegna che dalle bonifiche di Arborea all’esodo giuliano-dalmata verso Fertilia, arriva fino alla storia mineraria di Carbonia.
«Un impegno che grazie alla Lega, che sul tema aveva presentato una proposta di legge la PL 241 primo firmatario Michele Ennas e grazie al fondamentale impegno del presidente del Consiglio, Michele Pais, diventa realtà e muove i primi passi», si legge in una nota della Lega.
Soddisfazione è stata espressa da Ignazio Manca che sul tema ha presentato un emendamento: «Lo stanziamento pone le basi non solo per ricordare questi fenomeni ma anche per valorizzare il loro patrimonio architettonico e artistico».
Risorse per complessivi 600mila euro – 300mila euro per il 2023 e 300mila per il 2024- destinate ai comuni di Alghero, Arborea e Carbonia per tramandare e far conoscere la storia che ha portato alla loro nascita.

Lunedì 14 novembre, alle 10,00, presso lo stabilimento della Portovesme srl, si terrà un confronto tra parlamentari sardi, consiglieri ed esponenti della Giunta regionale, rappresentanti delle imprese e del sindacato, sul tema: “Per non spegnere l’industria del Sulcis”, sulle misure urgenti ed i provvedimenti da varare per assicurare il mantenimento e la ripresa delle attività produttive della Portovesme srl e del relativo indotto.

Apriranno i lavori, alle 10.00, i saluti del presidente del Consiglio regionale Michele Pais, e del presidente di Confindustria Sardegna Meridionale Antonello Argiolas. Alle 10.20 interverrà l’ingegner Davide Garofalo, amministratore delegato della Portovesme srl. Seguiranno gli interventi di rappresentanti sindacali, di parlamentari e consiglieri regionali. Chiuderà i lavori, alle 12.45, l’intervento dell’assessore regionale dell’Industria Anita Pili.

L’incontro dibattito è stato organizzato dalla Confindustria Sardegna Meridionale – Cagliari, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano.

«L’Aula del Consiglio regionale sia intitolata allo scomparso e compianto onorevole Giorgio Oppi». Lo ha chiesto con una lettera inviata al presidente dell’Assemblea sarda, Michele Pais, e ai presidenti dei gruppi consiliari, la consigliera di Idea Sardegna, Carla Cuccu.

«L’onorevole Giorgio Oppiha sottolineato Carla Cuccu nella sua letteraè stato un esimio ed illustrissimo legislatore della Sardegna per oltre 40 anni, conquistandosi il titolo onorifico di decano del Parlamento sardo ed emerito Questore del medesimo, oltre ad avere ricoperto più volte la carica di assessore regionale e parlamentare della Repubblica italiana.»

Per omaggiarlo e ricordarne l’importanza politica, sociale, “oltre le grandi competenze, qualità e doti umanitarie che ha trasfuso negli anni della sua attività politica, nonché nella sua vita privata, per l’intera Sardegnaconclude la consigliera di Idea Sardegna -, sia doveroso che l’Aula che lo ha visto condurre importanti battaglie nell’interesse dei Sardi, porti il suo nome”.