18 April, 2024
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L’Atletico Masainas ha vinto 4 a 0 a Cortoghiana e festeggia una “storica” promozione…in Promozione regionale. La squadra di Marco Farci (un ex, avendo raggiunto lo stesso traguardo cinque anni fa alla guida del Cortoghiana) s’è imposta con due goal per tempo, doppiette di Pierluigi Achenza a Momo Cosa, e ha confermato il vantaggio di 19 punti sul Samugheo, prima inseguitrice, che oggi ha vinto 5 a 1 a Seulo e, a 6 giornate dalla fine, deve ancora riposare.

L’Atletico Masainas ha letteralmente dominato il campionato dalla prima giornata, con 23 vittorie e 3 pareggi, nessuna sconfitta, 83 goal realizzati e solo 19 subiti. La società guidata dal presidente Antonello Etzi ha costruito un progetto vincente facendo leva sul lavoro di un vasto gruppo dirigenziale che ha coinvolto tutto il paese, sempre vicino alla squadra anche nelle trasferte. Le ultime sei partite che mancano al termine saranno occasione per festeggiare il traguardo raggiunto e, al tempo stesso, passaggio fondamentale per gettare le basi per le prossima stagione che, in Promozione regionale, sarà sicuramente molto impegnativa.

Giampaolo Cirronis

L’Atletico Masainas vince 3 a 1 il derby con il Perdaxius e vola a +19 sulla seconda in classifica, il Samugheo, a nove giornate dalla conclusione del campionato. I numeri della capolista del girone B della Prima Categoria, sono impressionanti: 20 vittorie, 3 pareggi, 0 sconfitte, 73 goal all’attivo, 18 al passivo.

La vittoria odierna non è stata facile. Sulla panchina del Perdaxius, dopo una parentesi di quattro partite, tutte perse, è tornato Fabio Tinti e la squadra ha mostrato segnali di reazione. La classifica è precaria, cinque sconfitte consecutive hanno fatto precipitare il Perdaxius in piena zona retrocessione, ma l’organico non è da retrocessione e oggi lo ha dimostrato, creando non poche difficoltà alla capolista.

 

L’avvio della partita è stato equilibrato e alla prima vera occasione l’Atletico Masainas ha sbloccato il risultato, al 14′. Claudio Di Meglio ha cercato di fermare Marco Carrus in area, l’intervento è risultato falloso e l’arbitro ha concesso il calcio di rigore. Sul dischetto s’è portato capitan Riccardo Milia che ha spiazzato Emiliano Di Meglio con una trasformazione impeccabile che ha spedito il pallone imparabile sotto la traversa.

 

Il goal subito non ha abbattuto il Perdaxius che ha rialzato subito la testa ed al 33′ ha ristabilito il risultato di parità. Una conclusione di Daniel Manca è stata corretta dalla deviazione di un difensore alle spalle dell’incolpevole Daniele Bove.

Ritrovata la parità, il Perdaxius ha tenuto testa all’Atletico Masainas fino al riposo senza correre particolari rischi.

Nella ripresa, è stata la squadra di casa ad andare per prima vicino al goal con Momo Cosa che dopo aver anticipato capitan Gabriele Curreli, ha trovato sulla sua strada Emiliano Di Meglio, che con un’uscita a valanga, un’autentica prodezza, ha evitato la capitolazione. Subito dopo è stato il Perdaxius a sfiorare il vantaggio, con una deviazione sotto porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che ha spedito il pallone a centimetri dal palo di sinistra della porta difesa da Daniele Bove.

Al 68′ l’Atletico Masainas è tornata in vantaggio: calcio da fermo dalla sinistra, al centro dell’area stacco imperioso di Leonardo Cui, fronte piena e pallone sotto la traversa alle spalle di Emiliano Di Meglio.

 

Sotto di un goal, il Perdaxius ha cercato di reagire e, inevitabilmente, s’è scoperto in difesa ed ha subito il terzo goal in contropiede, autore Momo Cosa, che ha superato Emiliano Di Meglio uscitogli incontro all’altezza della trequarti e, liberatosi sulla destra, ha trovato la porta con un diagonale preciso. Dopo il goal s’è scatenata la gioia in casa Masainas, con lo stesso tecnico Marco Farci che insieme a tutti i suoi calciatori è corso in campo a festeggiare Momo Cosa, ritornato al goal dopo un’astinenza durata sei giornate.

Il Perdaxius non s’è arreso ha continuato a macinare gioco, andando vicinissimo al goal con uno stupendo calcio di punizione destinato all’incrocio dei pali, dove è arrivato con un un grande intervento Daniele Bove. E reclamando poi per uno scontro tra attaccante e difensore che è sembrato meritevole del calcio di rigore, non concesso dal direttore di gara.

Al 94′, dopo 4′ di recupero, è esplosa la gioia dei calciatori dell’Atletico Masainas, sempre più vicina alla realizzazione del grande sogno della promozione in…Promozione regionale.

Giampaolo Cirronis

Atletico Masainas: Bove, Manca, Melis, Milia, Cui, Uccheddu, Pessiu, Carrus, Ballocco, Achenza, Cosa. A disposizione: Lai, Pittoni, Pistis, Borelli, Pilloni, Uccheddu, Soru, Pinna.All. Marco Farci.

Perdaxius: Di Meglio Emiliano, Curreli, Porcu, Cadoni Gian Luca, Cadoni Daniele, Di Meglio Claudio, Congiu, Chia, Manca, De Luna, Miali. A disposizione: Cossu, Fidanza, Piras, Marongiu, Foglia, Vacca, Siddi, Atzeni. All. Fabio Tinti.

Arbitro: Henrique Masu Ruela di Olbia.

Marcatori: 14′ Milia (AM) su calcio di rigore, 33′ Manca (P), 68′ Cui (AM), 80′ Cosa (AM).

Spettatori: 200.

La Verde Isola fa suo il derby di Cortoghiana con un calcio di rigore trasformato da Nicola Lazzaro all’89’ ed ora è a un passo dalla vetta della classifica. Non è stata una vittoria facile. Il Cortoghiana, privo del suo allenatore Fabio Piras in panchina perché squalificato, sostituito da Marco Pilloni, ha affrontato il derby con un undici iniziale giovanissimo (età media 20,6 anni), ma l’approccio alla partita non sarebbe potuto essere migliore. Dopo soli 5′, infatti, il Cortoghiana è passato in vantaggio con un goal di Cristian Scardanzan, pronto a risolvere con un tocco da pochi passi una mischia creatasi in area a seguito di un’azione da calcio d’angolo.

La Verde Isola ha accusato il colpo e, pur provandoci più volte, il portiere del Cortoghiana Omar Galizia non ha corso grandi pericoli.

Paolo Uccheddu, il calciatore più esperto, quasi un allenatore in campo, ha dispensato preziosi consigli ai compagni nella fase d’impostazione della manovra che poi è sfociata nella continua ricerca del bomber Momo Cosa che al 31′, su un traversone da sinistra, ha trovato il varco giusto in piena area, riuscendo a deviare il pallone di testa, piegandosi a un metro dal terreno, alle spalle di Omar Galizia.

Il pareggio ritrovato ha dato una grande spinta alla Verde Isola, che ha continuato a spingere sull’acceleratore alla ricerca del goal del vantaggio. Il goal lo ha trovato ma l’arbitro lo ha annullato per una posizione di fuorigioco

e subito dopo ha protestato a lungo quando, su un lancio in profondità sul quale si è lanciato Momo Cosa, Omar Galizia è andato incontro al centravanti tabarchino al limite dell’area, deviando il pallone con un braccio. L’arbitro ha giudicato la posizione del portiere ancora entro l’area di rigore e ha lasciato proseguire. Vibranti le proteste dei calciatori e della panchina della Verde Isola che hanno chiesto il calcio di punizione e l’espulsione. Dopo una lunga interruzione e vivaci discussioni, il gioco è ripreso ed il risultato fino al riposo non è più cambiato.

Il secondo tempo è stato molto combattuto, è stata la Verde Isola a tenere maggiormente le redini del gioco e ad andare vicina al goal in alcune occasioni, clamorosa quella non capitalizzata da Momo Cosa a tu per tu con Omar Galizia,

ma anche il Cortoghiana ha avuto una palla buona per tornare in vantaggio, non sfruttata da Enrico Ardau su assist di Christian Muscas.

Poi, dopo una girandola di cambi in entrambe le squadre, il finale, ricco di episodi e due calci di rigore concessi dal direttore di gara alla Verde Isola. Sul primo, Omar Galizia s’è opposto alla grande al tiro di Momo Cosa, tenendo il Cortoghiana in partita.

All’89’, quando la partita sembrava destinata a terminare in parità, sull’ennesima incursione della Verde Isola nell’area del Cortoghiana, sono entrati in contatto il neo entrato Raffaello Idili (appena arrivato dal Carbonia) ed il giovanissimo difensore del Cortoghiana Mattia Pinna (classe 2005) e l’arbitro ha concesso un secondo calcio di rigore. Sul dischetto s’è portato Nicola Lazzaro, entrato in campo all’84’ al posto di Matteo Pinna, che ha trasformato con grande sicurezza.

Nei minuti di recupero non è accaduto più niente e la Verde Isola ha dato sfogo alla grande gioia per la vittoria e tre punti molto pesanti che grazie al pareggio senza goal tra Villasimius e Castiadas, la portano ad un solo punto dalla coppia di testa Guspini-Villasimius, con la prima che giocherà domani sul campo del Villamassargia. Il Cortoghiana resta fermo a quota 10 punti.

Cortoghiana: Galizia, Marreddu (82′ Pau), Bove, Binozzi, Pinna Mattia, Biccheddu, Muscas, Scardanzan, Ardau, Fenu, Cuccu (70′ Gallus). A disposizione: Mei, Peddis, Pintus, Dessì, Giganti. All. Fabio Piras (squalificato), in panchina Marco Pilloni.

Carloforte: Aste Antonello, Luxoro, Arrais (75′ Cordero), Uccheddu, Giovagnoli, Pinna Matteo (84′ Lazzaro), Farris (80′ Boi), Cimmino, Cosa, Achenza, Obino (75′ Idili). A disposizione: Murgia, Labonia, Madeddu, Aste Giovanni, Loi. All. Massimiliano Comparetti.

Arbitro: Mattia Capotosto di Oristano.

Assistenti di linea: Mauro Biagini di Oristano e Luca Casula di Carbonia.

Reti: 5′ Scardanzan (C), 31′ Cosa (IV), 89′ Lazzaro su calcio di rigore (IV).

Note: espulso all’89’ Pinna Mattia (C).

 

La Verde Isola è stata sconfitta 2 a 1 in casa dal Cus Cagliari, nel completamento della partita con il Cus Cagliari, sospesa al 43’ del primo il 23 ottobre scorso per un malore all’arbitro. La squadra di Massimo Comparetti ha visto sfumare così la possibilità di balzare in testa alla classifica, davanti al Villasimius ed al Guspini, che la precedono rispettivamente di due ed un punto, per la quale sarebbe stato necessario ribaltare lo 0 a 1 maturato nella prima parte dell’incontro, con un goal di Mario Piras.

Ieri il Cus Cagliari ha raddoppiato con un goal di Daniele Asunis e si è rivelato ininfluente, ai fini del risultato, il goal di Pierluigi Achenza con il quale la Verde Isola ha dimezzato lo svantaggio.

La Verde Isola ieri ha giocato in dieci uomini, per l’espulsione rimediata da Antonello Aste nella prima parte dell’incontro, il 23 ottobre. Per Momo Cosa e compagni è la prima sconfitta stagionale.

Domenica prossima la Verde Isola giocherà sul campo della capolista Guspini, avversario già affrontato in Coppa Italia, partita terminata 2 a 2, protagoniste della partita di ritorno mercoledì 16 novembre a Carloforte. Il Cus Cagliari ospiterà il Villamassargia.

La Monteponi ieri è arrivata al giro di boa del girone A del campionato  di Promozione regionale, con una vittoria di misura sul campo della Fermassenti, 1 a 0, 12esima vittoria in 13 giornate, con la quale ha confermato il vantaggio di 7 punti sul Villasimius, impostosi 2 a 1  sul campo del Quartu 2000, unico ostacolo sulla strada della promozione in Eccellenza regionale.

L’Atletico Narcao nel secondo derby tra squadre del Sulcis, ha interrotto  la lunghissima serie di 10 sconfitte consecutive, tornando imbattuto  dal campo del Cortoghiana, dove è riuscito a rimontare un goal,  ed ha acceso così una piccola fiammella di speranza per un recupero nel girone di ritorno, indispensabile per evitare la retrocessione in Prima categoria. Il Villamassargia ha perso 1 a 0 sul campo dell’Orrolese.

Nel girone A del campionato di Prima categoria, la capolista Verde Isola di Carloforte ha vinto 3 a 0 sul campo dell’Atletico Villaperuccio, con una doppietta di Momo Cosa ed un goal di Alberto Arrais. L’Atletico ha conquistato la sesta vittoria stagionale, 2 a 0 sul Calcio Pirri; la vicecapolista Gialeto 1909 (seconda a due punti dalla Verde Isola con una partita da recuperare), ha superato 4 a 2 il Domusnovas. 

Sono terminate in parità Cus Cagliari-Città di Selargius 1 a 1 e Pula-Calcio Capoterra 2 a 2; il Sestu ha travolto la Virtus San Sperate 4 a 0, il Vecchio Borgo Sant’Elia ha vinto 2 a 1 sul campo della Frassinetti Elmas.

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C’è grande entusiasmo intorno alla nuova Monteponi, nei primi giorni della preparazione precampionato. Lunedì sera, dopo il primo allenamento, la squadra si è ritrovata al ristorante Fontanamare (di proprietà del presidente Giorgio Ciccu), dove prima della cena è stata presentata alla presenza del sindaco Mauro Usai, dell’assessore dello Sport Claudia Sanna e del presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali. La squadra allestita dal presidente e messa a disposizione del nuovo tecnico Alessandro Cuccu, è molto competitiva. Con i confermati Samuele Curreli ed Andrea Garau e i migliori giovani della passata stagione, ci sono tanti volti nuovi, quasi tutti provenienti da esperienze in Eccellenza regionale: il centrocampista Alessio D’Agostino, 34 anni; il centrocampista Sandro Scioni, 27 anni, un recente passato alla Torres; il centrale difensivo Paolo Uccheddu, 33 anni, una lunga esperienza alle spalle maturata in Eccellenza, di ritorno alla Monteponi; Matteo “Momo” Cosa, 25 anni, cresciuto ad affermatosi nel Carbonia, nell’ultima stagione brillante protagonista all’Arbus; Giacomo Chessa, centrale difensivo, 37 anni, una lunga esperienza in categorie superiori, tra C2 (Castel Di Sangro e Frosinone), serie D (Selargius, Muravera, Villacidrese e Sant’Elia), in Eccellenza e Promozione. E ancora: il 33enne centrocampista nigeriano Simeon Ezeadi; Lorenzo Loi, 26 anni, esterno offensivo reduce da positive esperienze al Carbonia, al La Palma e al Cortoghiana, approdato alla squadra della sua città; il difensore Angelo Marci, 34 anni; il difensore Andrea Marteddu, 27 anni, iglesiente, lo scorso anno al Guspini; Dylan Congiu, classe 2003, originario di Santadi, proveniente dalla Ferrini (campionato Élite).
Vediamo le interviste con il presidente Giorgio Ciccu, il sindaco Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali.
      

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Dopo Sandro Scioni, Paolo Uccheddu e Momo Cosa, un quarto rinforzo per la nuova Monteponi arriva dall’Arbus, Giacomo Chessa, centrale difensivo, 37 anni. Si tratta di un calciatore di lunga esperienza in categorie superiori, avendo giocato in C2 con Castel Di Sangro e Frosinone e in serie D con Selargius, Muravera, Villacidrese e Sant’Elia, oltreché in squadre di Eccellenza e Promozione.

La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu, sta operando anche nel settore dei fuoriquota ed ha tesserato Dylan Congiu, classe 2003, originario di Santadi, proveniente dalla Ferrini dove ha disputato il campionato Élite.

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Il Carbonia era atteso ad una reazione, con una prova di vitalità, dopo i due pareggi consecutivi ottenuti con Porto Rotondo e Kosmoto Monastir che hanno consentito alle inseguitrici di rifarsi sotto e, nel caso del Castiadas, di affiancarsi al comando della classifica, alla vigilia delle due trasferte consecutive con il Castiadas e la Nuorese. La risposta della squadra c’è stata e che risposta! 8 a 0 al La Palma Monte Urpinu, con triplette di Alessio Figos e Suku Kassama Sariang e goal di Daniele Contu e Mattia Cordeddu (entrato nel finale dopo essere stato tenuto inizialmente in panchina in vista dei prossimi impegni).

La poca consistenza del La Palma Monte Urpinu di Franco Giordano ha indubbiamente favorito la goleada, ma questa non deve sminuire la prestazione del Carbonia. Andrea Marongiu inizialmente ha dovuto fare a meno dello squalificato Nicola Serra ed ha tenuto in panchina – come già sottolineato, Mattia Cordeddu, e con lui Gioele Zedda, sostituiti da Suku Kassama Sariang e Fabio Mastino. La squadra ha impiegato una ventina di minuti a prendere le misure dell’avversario, fino al primo goal, realizzato al 25′ da Alessio Figos su prodezza in fase di preparazione ed assist di Samuele Curreli, ancora a secco in termini di goal ma preziosissimo sia in fase di rifinitura, suo anche l’assist per il goal di Daniele Contu per il 3 a 0, in apertura di secondo tempo, sia conclusiva, perché alcune volte è andato vicinissimo alla marcatura personale.

Concluso il primo tempo sul 2 a 0, con il goal del raddoppio di Suku Kassama Sariang su assist di Daniele Contu (ed il giovane gambiano pochi minuti dopo ha sfiorato il terzo goal, di testa, con miracolo del portierone croato Marko Stanic, che certamente sognava un esordio migliore con la sua nuova squadra, perché nonostante gli 8 goal subiti, è stato il migliore in campo del La Palma Monte Urpinu!), il secondo tempo non ha avuto storia. Daniele Contu per il 3 a 0, poi doppietta di Suku Kassama Sariang, alla tripletta personale; ancora Alessio Figos, poi Mattia Cordeddu appena entrato e, infine, Alessio Figos, anche lui alla tripletta personale: 8 a 0! Nel finale ha fatto il suo esordio il nuovo arrivato Keba Gassama, autore di alcune belle giocate e di un assist per il goal del 7 a 0 di Mattia Cordeddu.

Il Carbonia è nuovamente solo in testa alla classifica, con 2 punti di vantaggio sulla Nuorese, passata a Ghilarza con due goal di Mauro Ragatzu, 3 sulla coppia Castiadas-Ossese (formatasi dopo la netta vittoria dell’Ossese nel confronto diretto disputato ieri a Ossi), 4 sulla Ferrini, fermata sull’1 a 1 casalingo dall’Arbus (con goal di Momo Cosa).

Nella giornata spicca il clamoroso 5 a 0 dell’Atletico Uri (avversario del Carbonia nella finalissima di Coppa Italia, l’8 febbraio 2020 ad Oristano) a Bosa. Sugli altri campi, la San Marco Assemini ‘980 ha vinto 3 a 0 sulla Kosmoto Monastir, il Guspini ha pareggiato 1 a 1 con il Porto Rotondo, il Li Punti ha superato di misura il Taloro Gavoi, 1 a 0..

E domenica prossima, per l’ultima giornata del girone di andata, ci sarà Castiadas-Carbonia!

Giampaolo Cirronis

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Il Carbonia ha superato l’Arbus 2 a 1 e s’è qualificato per la finalissima della Coppa Italia, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. L’avversario sarà l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, protagonista di una grande impresa sul campo della Nuorese, dove ha saputo recuperare nella fase centrale della ripresa, ì due goal subiti nel primo tempo, con i quali la squadra di Antonio Prastaro aveva ribaltato la sconfitta per 2 a 1 subita due settimane fa nel match di andata, ad Uri.

La vittoria del Carbonia non è stata facile. Andrea Marongiu inizialmente ha tenuto in panchina Daniele Contu, Alessio Figos e Nicola Serra (gli ultimi due diffidati, come Samuele Curreli, quindi a rischio ammonizione e conseguente squalifica) e nel tridente d’attacco ha impiegato i fuoriquota Suku Kassama Sariang ed Andrea Renzo Iesu, al fianco del capocannoniere della Coppa Italia Samuele Curreli. Il Carbonia ha spinto subito sull’acceleratore, dimostrando subito di non fidarsi del pari con goal maturato ad Arbus, ed è stato proprio il bomber a sfiorare il goal del vantaggio, con una conclusione spentasi sul palo ma l’Arbus non ha mai rinunciato ad offendere con le ripartenze. Il Carbonia ha tenuto maggiormente il pallino del gioco ed ha sfiorato il goal con Suku Kassama Sariang, con la difesa dell’Arbus ha salvato con un pizzico di fortuna. Ma al 35′ ha capitolato: incursione di Samuele Curreli sulla fascia destra, lancio per Federico Boi, assist di testa per Luigi Pinna che non ha lasciato scampo al portiere ospite Gabriele Mereu. Per Luigi Pinna è il secondo goal in tre giorni, dopo quello decisivo realizzato domenica pomeriggio a Gavoi. Singolare che l’azione del goal sia maturata sull’asse Boi-Pinna, la coppia di centrali difensivi! Nel finale del tempo anche l’Arbus ha colpito un palo con il giovane Mihai Rotaru. Nell’undici iniziale Marco Piras ha impiegato gli ex Momo Cosa e Paolo Uccheddu, mentre l’altro ex Nicola Giganti, fuoriquota, è rimasto in panchina.

Nella ripresa l’Arbus ha cercato di riportarsi in parità, creando qualche apprensione nella difesa del Carbonia e la partita si è fatta sempre più nervosa con il trascorrere dei minuti. Al 20′ l’arbitro ha prima ammonito e poi espulso l’attaccante dell’Arbus Christian Viani per proteste ed Andrea Marongiu ha fatto un doppio cambio: dentro Alessio Figos per Samuele Curreli (diffidato, a rischio squalifica) e Diego Pinna per Andrea Renzo Iesu.

Alessio Figos al 32′ ha raddoppiato con un imperioso stacco di testa, su perfetto assist di Matteo Saias, spedendo il pallone all’angolino basso alla destra di Gabriele Mereu. Partita quasi chiusa e qualificazione alla finale ipotecata. Nel finale Andrea Marongiu ha fatto altri tre cambi: Fabio Biccheddu per Suku Kassama Sariang, Lorenzo Fois per Stefano Demurtas (infortunato) e Daniele Contu per Mattia Cordeddu.

Nelle battute finali, in pieno recupero, al 48′, l’esordiente Flavio Montesuelli s’è infilato nelle maglie della difesa del Carbonia, superando Antonio Fortuna: 2 a 1. Non c ‘è stato più tempo per l’Arbus per sperare nel clamoroso pareggio che avrebbe capovolto la qualificazione, perché dopo una manciata di secondi l’arbitro, contestatissimo dal tecnico ospite Marco Piras e dai suoi calciatori, in particolare il portiere Gabriele Mereu, ha fischiato la fine.

Il Carbonia è in finale. Per Andrea Marongiu è la terza finale di Coppa Italia in quattro stagioni alla guida del Carbonia, la prima in Eccellenza. Dopo due sconfitte ai calci di rigore, in casa biancoblu sono tuti convinti che sia arrivato il tempo di sfatare il tabù, iniziato dieci anni fa a Nuoro, nella finale della Coppa Italia di Eccelkenza persa, anche quella ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio, con il Porto Torres.

Giampaolo Cirronis

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221075756711504/

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Un goal di Daniele Contu al 26′ del secondo tempo, ha consentito al Carbonia di conquistare la quinta vittoria interna (in cinque partite disputate) del primo terzo del campionato, con tre punti che valgono la conferma del primato solitario in classifica, con un punto di vantaggio sulla Ferrini che ha superato il Li Punti per 2 a 0 e quattro sulla coppia Castiadas-Nuorese, dopo la vittoria esterna della squadra barbaricina nel confronto diretto odierno.

La vittoria odierna vale tantissimo, forse anche più dei tre punti conquistati, perché l’Arbus si è confermato avversario assai ostico. La squadra di Marco Piras, costretto a seguire la partita dalla tribuna per la giornata squalifica ricevuta dal giudice sportivo dopo la partita interna persa sette giorni fa con il Castiadas, ma non ha risentito dell’assenza del suo tecnico in panchina, giocando molto bene, mettendo in difficoltà il Carbonia in più occasioni sia nel primo sia nel secondo tempo, anche se il portiere biancoblu Antonio Fortuna non è stato chiamato a interventi decisivi.

Nel primo tempo il Carbonia ha costruito poco rispetto alle altre partite, ma ha avuto l’occasione di sbloccare il risultato con un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara, Adam Collier di Gallarate, per un netto fallo di mano in area di Paolo Uccheddu in un contrasto aereo con Alessio Figos, ma Samuele Curreli si è fatto parare il tiro dal portiere dell’Arbus Gabriele Mereu.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cercato di far circolare più velocemente il pallone a centrocampo ma l’attacco è stato raramente pericoloso, fino a quando, al 26′, Daniele Contu, subentrato nella ripresa a Luca Orgiana, ha trovato il varco giusto superando imparabilmente Gabriele Mereu.

L’Arbus, oppostosi fino a quel punto a viso aperto al Carbonia, ha reagito con orgoglio, riuscendo a creare anche qualche preoccupazione alla difesa del Carbonia che nel primo tempo aveva perso per infortunio Luigi Pinna, sostituito da Fabio Mastino, ma il risultato non è cambiato ed il Carbonia alla fine ha festeggiato la settima vittoria in campionato, quinta casalinga, che gli consente di mantenere il primato solitario in classifica.

Buone, nell’Arbus, le prove degli ex Momo Cosa e Nicola Giganti, in campo nell’undici iniziale e sostituiti nel finale.

L’atteso scontro tra Castiadas e Nuorese, due delle maggiori pretendenti – con il Carbonia – alla promozione in serie D, è stato deciso da un goal del 31enne centrocampista della Nuorese Fabio Cocco. La Nuorese ha agganciato il Castiadas al terzo posto, a quattro punti dalla capolista Carbonia e a tre dalla Ferrini di Sebastiano Pinna che ha superato il Li Punti per 2 a 0 con i goal del capocannoniere Fabio Argiolas e di Gianluca Podda.

Il Guspini di Giampaolo Murru ha conquistato la quarta vittoria casalinga, superando per 2 a 1 l’Atletico Uri (sotto la guida di Massimiliano Paba alla terza sconfitta consecutiva, dopo le tre vittorie consecutive iniziali), agganciandolo all’ottavo posto in classifica, con 12 punti ed una partita da recuperare.

Il Ghilarza ha superato di misura la Kosmoto Monastir, 1 a 0, conquistando così la quinta vittoria consecutiva e 15 punti che l’hanno portata dall’ultimo posto solitario con 1 punto alla quinta giornata, al sesto posto alla 10ª.

Sugli altri campi, La Palma Monte Urpinu e Porto Rotondo hanno pareggiato 2 a 2, e l’Ossese ha superato per 1 a 0 il Taloro Gavoi, ultimo in classifica, prossimo avversario del Carbonia.

La partita San Marco Assemini ’80 e Bosa è stata rinviata per impraticabilità del campo di Decimomannu, dove gioca le partite casalinghe la San Marco Assemini ’80.