5 December, 2025
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“Cumpartia” di Daniele Gaglianone, scritto dal regista insieme a Chicco Angius, che firma anche il soggetto del film, sarà presentato in anteprima mondiale a Firenze venerdì 7 novembre, alle 21.00, al Cinema Astra nell’ambito della 66ª edizione del Festival Dei Popoli.

Dopo l’anteprima a Firenze, a partire da metà novembre, il film verrà distribuito da UCCA all’interno del catalogo della rassegna itinerante di cinema del reale “L’Italia che non si vede”, con una circuitazione in tutti i circoli e le sale Arci-Ucca su tutto il territorio nazionale.

“Cumpartia” è prodotto dal CSC Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), Coop progetto S.C.I.L.A., UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), Circolo ARCI Il Calderone APS. Il film-documentario è stato realizzato da Daniele Gaglianone nell’ambito della residenza per giovani filmmakers Carbonia Cinema Giovani Filming Lab del 2024, finanziata dalla Regione Sardegna attraverso fondi per lo sviluppo di attività di carattere cineportuale (LR 48/2018) nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Il corso residenziale ha coinvolto sei giovani filmmaker – Alfonso Blasina, Federico Franzi, Giuseppe Gaviano, Marco Mancini, Sara Spitale e Olga Torrico – selezionati tramite una call pubblica, che hanno preso parte alla realizzazione del film utilizzando le attrezzature messe a disposizione dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia.

«Filiming Lab – commenta il direttore del CSC Carbonia della Società UmanitariaMoreno Pilloni – non è solo una residenza formativa ma anche un’occasione di promozione del territorio, raccontato attraverso il cinema documentario e indagato attraverso lo sguardo di un autore come Daniele Gaglianone che, oltre a firmare la regia del film esito della residenza, ha anche diretto e progettato i contenuti formativi del corso, insieme allo sceneggiatore e filmmaker Chicco Angius. Creare nuova memoria significa leggere il presente con uno sguardo nuovo che sappia valorizzare il portato culturale di una comunità, utilizzando lo strumento dell’indagine e dell’osservazione, fuori da ogni logica folkloristica.»