27 April, 2024
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In verde i Comuni dove si voterà il 31 maggio 2015.

In verde i Comuni dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias nei quali si voterà il 31 maggio 2015.

In Sardegna si voterà il 31 maggio per il rinnovo dei Consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà il 14 giugno. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.
I Comuni chiamati alle urne nell’Isola saranno 169, 6 nell’ex Provincia di Carbonia Iglesias: Giba, Piscinas, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias, Villamassargia.
Le trattative per la composizione delle liste sono ancora in corso ma è già certa la ricandidatura di 3 dei 6 sindaci uscenti: Learco Fois a Giba, Mariano Cogotti a Piscinas e Marco Antonio Piras a Tratalias. Non saranno candidati Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali, a Santadi; Paolo Luigi Dessì a Sant’Anna Arresi, per raggiunto limite dei tre mandati; Franco Porcu a Villamassargia. E’ probabile la candidatura di un ex sindaco a Santadi, Elio Sundas, già presidente del Consiglio della Provincia di Carbonia Iglesias.

Giovedì 18 prenderà il via la XXIX edizione del festival internazionale di Sant’Anna Arresi ‘Ai confini tra Sardegna e Jazz’ a cura dell’Associazione Culturale Punta Giara, con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica istruzione, ministero dei Beni culturali, Gestione commissariale ex-provincia di Carbonia-Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

Per l’inedita veste invernale, la rassegna abbandonerà la consueta cornice di piazza del nuraghe a favore di una più confortevole struttura coperta e riscaldata, allestita per l’occasione dal comune di Sant’Anna Arresi accanto al municipio e ribattezzata Palanuraghe, ormai quasi pronta per ospitare l’attesissimo evento.
A partire dalle ore 21.00 il primo appuntamento, nel segno del confronto tra culture vocali tradizionali, vedrà avvicendarsi sul palco i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu e Le Mystere des Voix Bulgares. Se il coro di Bitti non ha bisogno di presentazioni, essendo da tempo tra i più noti ambasciatori della tradizione musicale sarda nel mondo, il coro bulgaro diretto da Dora Hristova è il gruppo che, più di ogni altro, è riuscito a diventare vero e proprio sinonimo di canto corale, grazie all’incredibile fascino esercitato sulle platee in ogni angolo del pianeta, nel corso di un’attività concertistica pluridecennale.
Con perfetta adesione allo spirito che ha animato le ventotto edizioni passate del festival di Sant’Anna Arresi, venerdì alle 19.00 il Coro delle Voci Bulgare salirà nuovamente sul palco dando vita a un progetto originale al fianco di Elena Ledda, eccezionale ed innovativa interprete del patrimonio vocale isolano. Ad accompagnare le voci sul palco troveremo le mandole di Mauro Palmas, le chitarre di Marcello Peghin e il basso di Silvano Lobina.
Un esordio eccezionale per la rassegna che coprirà l’intero periodo delle festività natalizie con dodici giornate di concerti durante le quali si alterneranno artisti internazionali e voci della tradizione locale in un percorso che accompagnerà il pubblico nel nuovo anno. Grande musica e manifestazioni culturali ed enogastronomiche tra le quali vale la pena citare la Notte delle Nieddittas, un cenone a base di specialità di mare  organizzato in collaborazione con la Cooperativa Pescatori di Arborea e la Proloco di Sant’anna Arresi, seguito dai concerti degli Snake Platform, ensemble di composizione istantanea, e del trio capitanato dalla voce ipnotica ed evocativa del californiano Dorian Wood.
Altro appuntamento da non perdere, i quattro concerti gratuiti che si avvicenderanno all’interno del Palanuraghe per la grande festa di capodanno. Animeranno il palco i Kandiru, Peter Evans, i Talibam! e la Bandakadabra, alcune tra le band più accattivanti dell’intero festival impegnate in incursioni oltre il jazz, all’insegna di una carica energetica in grado di trasportare le speranze del pubblico per un anno migliore di quello appena trascorso.
Più che mai, Sant’Anna Arresi sarà al centro di un fitto manifesto di concerti e jam session, aperitivi musicali alla Cantina Mesa, eventi di musica itinerante con la Bandakadabra, marching band che animerà le strade di vari paesi del Sulcis e serate di musica etnica e tradizione locale. Un programma arricchito da una lunga lista di attività che comprenderà spettacoli teatrali e performativi, escursioni tematiche, laboratori di fotografia naturalistica, tessitura, erbe medicinali e da cucina, conferenze, reading letterari e altro ancora, all’insegna di un impegno culturale e artistico che si auspica in grado di trasformare il piccolo centro sulcitano in una delle principali mete natalizie dell’isola.

Il coordinamento delle associazioni che concorrono a vario titolo alla realizzazione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2014″ sabato sera hanno tenuto una conferenza stampa congiunta e pubblica nei locali della Cantina Mesa, in località Su Baroni, a Sant’Anna Arresi, nel corso della quale hanno presentato il programma completo e definitivo delle attività parallele al festival. E’ stata inoltre presentata la nuova linea grafica delle bottiglie realizzate dalla Cantina Mesa appositamente per la XXIX edizione del festival, con il calendario 2015 creato dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di “Butch” Morris. Hanno partecipato, tra gli altri, il direttore artistico del festival, Basilio Sulis; Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi; Ponziana Ledda, responsabile della Cooperativa Destinazione Sulcis e coordinatrice del progetto “Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi”; Francesco Peddoni, socio dell’associazione culturale Punta Giara; Luca Fontana, responsabile della Cantina Mesa ed i titolari delle attività produttive coinvolte.

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Il coordinamento delle associazioni che concorrono a vario titolo alla realizzazione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2014” terrà una conferenza stampa congiunta e pubblica che si terrà presso i locali della Cantina Mesa, in località Su Baroni, a Sant’Anna Arresi, questo pomeriggio, alle ore 17.00.

Nell’occasione verrà esposto il programma completo e definitivo delle attività parallele al festival. Verrà inoltre presentata la nuova linea grafica delle bottiglie realizzate dalla Cantina Mesa appositamente per la XXIX edizione del festival e il calendario 2015 creato dall’Associazione Culturale Punta Giara in ricordo di “Butch” Morris.

Parteciperanno Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi; Teresa Pintus, assessore alla cultura e spettacolo; Ponziana Ledda, responsabile della Cooperativa Destinazione Sulcis e coordinatrice del progetto “Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi”: Luca Fontana,  responsabile della Cantina Mesa ed i titolari delle attività produttive coinvolte.

 

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L’associazione Punta Giara ha presentato ieri a Cagliari il programma della XXIX edizione del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

In una sala colma di operatori della comunicazione provenienti da tutta l’isola, inviati dei media nazionali, musicisti e operatori dell’associazionismo culturale, il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basiliano Sulis, ha aperto la discussione con una sentita relazione sullo stato della cultura e dello spettacolo in Sardegna. A seguire, il sindaco di Sant’Anna Arresi, Paolo Luigi Dessì, ha evidenziato le sinergie create col Comune e le associazioni del paese nell’affrontare difficoltà di carattere logistico organizzativo dovute alla speciale edizione invernale.

Ha partecipato alla conferenza stampa Graziano Ernesto Milia, responsabile delle relazioni pubbliche e comunicazione della Fondazione Banco di Sardegna, che oltre a portare i saluti del presidente della fondazione, Antonello Cabras, ha messo in rilievo il ruolo della Fondazione nella promozione delle attività culturali in Sardegna. E’ intervenuta anche Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’associazione Destinazione Sulcis che, con il progetto denominato ‘Il tempo nelle mani: viaggio nei sensi’ arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni, conferenze, workshop e laboratori.

Superate le premesse, i soci del direttivo Francesco Pedoni e Renato Collu hanno esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando ai partecipanti le linee guida del cartellone di quest’anno e le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 18 dicembre al 3 gennaio, tra esclusive europee, prime assolute e progetti originali.

La conferenza ha inoltre accolto interventi di musicisti che hanno illustrato alcuni dei progetti che parteciperanno al festival. Si sono alternati al microfono di Villa Muscas: Daniele Ledda, direttore del progetto di composizione istantanea Snake Platform, Simone Sedda, rappresentante del gruppo jazz cagliaritano Musica ex Machina ed Elena Ledda, celebre cantante isolana che si esibirà il 19 dicembre in un progetto originale in unione al gruppo vocale femminile Le Mystere des Voix Bulgares.

La relazione artistica.

Ormai ad un passo dal trentennale, la rassegna ha rischiato, come mai prima d’ora, di essere totalmente cancellata, annullando così la sua storia così importante per il territorio e l’intera Sardegna. Gli annosi ritardi dei contributi non hanno spento la nostra voglia di trovare una soluzione affinché il festival continuasse a vivere e a resistere.

Soltanto la testardaggine e l’infinito amore per la musica ci hanno permesso di inventare una nuova collocazione del tutto inedita, passando dalla stagione estiva a quella invernale ed affrontando le difficoltà che questa rivoluzione ha portato con sé.

E’ stato difficile concepire un’edizione invernale, per una serie di problemi legati alla logistica ed al fatto che la Sardegna non sia una meta appetibile per il turismo non estivo, ma queste difficoltà ci hanno offerto un diverso punto di vista.

Il festival, infatti, sarà ancora maggiormente legato al territorio, unendo la sua essenza musicale a tutte quelle attività culturali, eno-gastronomiche e naturalistiche che diventeranno insieme al jazz una piacevole occasione per visitare la nostra terra in un periodo storicamente di bassa stagione ma capace di regalare meraviglie inaspettate.

I concerti si terranno in una tensostruttura ribattezzata “Palanuraghe” e collocata presso il palazzo comunale di Sant’Anna Arresi. Sul palco si alterneranno progetti e musicisti che riempiranno il periodo che va dal 18 dicembre al 3 gennaio. Idealmente il programma può essere diviso in diverse sezioni.

La prima riguarderà il rapporto tra la Sardegna ed il canto.

Una delle istituzioni vocali sarde per eccellenza aprirà questa edizione del festival, il Coro di Bitti “Reimunnu ‘e Locu”. I Tenores, con la loro potenza espressiva assimilabile ai gospel afroamericani, rappresentano nel mondo intero l’arcaica tecnica di canto risalente a tremila anni fa, tecnica che ancora è  tramandata oralmente da uomo a uomo.

Un altro coro farà da ideale contraltare a quello sardo ,“Le Mystere des Voix Bulgares”. Come il Coro di Bitti è composto esclusivamente da voci maschili così la presenza femminile caratterizza il coro bulgaro capace di affascinare l’ascoltatore per portarlo attraverso un impasto di armonie antiche in una dimensione atemporale e quasi mistica. Il programma prevede una doppia esibizione de “Le Mystere des Voix Bulgares”, la seconda delle quali con la partecipazione straordinaria di Elena Ledda, la nostra musicista più internazionale che non ha bisogno di presentazioni. Il confronto delle voci continua con un duo composto dalla cantante Maria Pia DeVito ed il pianista Huw Warren. Il duo composto dalla cantante e studiosa della voce partenopea e dal talentuoso pianista inglese offriranno un concerto all’insegna della tecnica e dello stile in grado di colpire ed affascinare per eleganza compositiva ed esecuzione.

Lungi dall’essere una statica riproposizione del canto a tenores, questo segmento ha l’intenzione di offrire uno spunto di riflessione su come e quanto la Sardegna si proietti oltre il mare che la circonda annullando così non solo distanze musicali ma anche temporali.

Il canto, dimensione musicale primordiale e primitiva, si sporca di futuro in queste unioni ardite e trans-nazionali. Altra isola ed altre musiche che si fondono nella ricerca innovativa che ha sempre contraddistinto lo spirito che caratterizza la rassegna.

Il secondo segmento è identificabile nei due progetti (Rattle Rattle e Down, the dirty roof) proposti da un astro nascente della musica contemporanea, Dorian Wood.

Pianista, compositore e cantante, Wood si spinge oltre la concezione classica del canto diventando egli stesso una sorta di sciamano sospeso tra paradisi ed inferni, tra carnalità e spiritualità tra follia e sanità. Uno dei due progetti prevede l’utilizzo di un coro molto particolare, infatti sarà composto da una sezione di sofferenti psichici che utilizzeranno il canto e la voce come una sorta di terapia capace di metterli in contatto con la dimensione più sensibile del loro essere.

Gradito ritorno quello di Riccardo Lay che parteciperà a questa edizione con un solo di contrabbasso dalla rara intensità. Lo storico bassista dei Cadmo si presenterà in una forma molto personale ed intima che vedrà il suono della sua voce unito a quella del suo strumento in un viaggio di emozioni e sensazioni evocative.

I giovani musicisti sardi saranno i protagonisti del terzo segmento di questa XXIX edizione.

Il jazz interpretato come improvvisazione guidata, sarà rappresentato dal progetto Snake Platform. L’orchestra, diretta da Daniele Ledda,  guida il pubblico attraverso una composizione istantanea e totalmente estemporanea.  Mentre i Musica Ex Machina proporranno un’ unione di musica letteratura ed arti visive con un progetto basato sullo scrittore russo Bulgakov. I Kandirù invece offriranno un interessante esempio di eclettismo capace di muoversi su differenti linguaggi musicali del 900. Hard Up sarà il progetto capitanato dal sassofonista Andrea Morelli che porterà in scena un quartetto inedito composto da sax tenore, trombone, batteria e contrabbasso. Privi di qualsiasi strumento armonico i quattro musicisti creano un tessuto musicale di notevole sostanza ed interesse.

L’ ultima sezione invece tratterà dell’evoluzione del free jazz verso una composizione istantanea.

Il sassofonista Evan Parker ed il trombettista Peter  Evans saranno il punto in comune nei diversi progetti presenti in questo segmento del programma. Parker rappresenta forse il punto più alto dell’espressività free europea, col suo sassofono ha contribuito a ridisegnare limiti e contorni della musica jazz. Insieme al trombettista americano Peter Evans, attualmente uno dei più grandi interpreti dell’avanguardia jazzistica, offriranno al pubblico del festival quanto di meglio ed innovativo si può osservare sui palchi più prestigiosi ed importanti del mondo.

L’Electroacoustic Ensemble Septet composto oltre che da Evans e Parker anche da Paul Oberayer, Walter Prati, Marco Vecchi e Richard Barret, esplorerà la composizione istantanea anche attraverso l’utilizzo dell’elettronica che giocherà col soundmorfing in tempo reale trasformando i suoni prodotti sul palco in eccitanti ed inaspettate variazioni sonore.

Sempre Parker e Evans daranno vita all’ Evan Parker Quartet con il geniale e virtuoso John Edwards al contrabbasso ed il batterista africano Louis Moholo, vera istituzione nel mondo delle percussioni afroamericane ed europee.

Alexander Hawkins, giovanissimo compositore e strumentista inglese, è considerato uno dei più funambolici ed espressivi organisti al mondo. Sul suo Hammond è capace di straordinarie evoluzioni ritmiche e melodiche degne della più  importante tradizione dello strumento.

Hawkins suonerà con tre progetti sospesi tra rock, jazz ed improvvisazione. Il primo, è il suo progetto personale chiamato Decoy, con Edwards al basso e Steve Noble alla batteria. Il secondo lo vedrà protagonista in un inedito quintetto di rilevanza mondiale. Insieme ai già citati Parker ed Evans, ci sarà una nostra graditissima conoscenza Hamid Drake alle percussioni, al basso John Edwards ed al sax Michael Portal, parti di un ensemble che prenderà proprio il nome dal magico luogo che da sempre ospita il nostro festival, Sant’Anna Arresi Quintet. Il terzo progetto invece sarà un duo clamoroso che farà incontrare l’improvvisazione vigorosa di Hawkins con la geniale ed ancora innovativa tecnica percussiva di Louis Moholo.

Hamid Drake sarà ancora sul palco per un duo con Rob Mazurek in occasione di un concerto fra percussioni e cornetto. Ormai non più semplici musicisti ma veri e propri amici del festival e della nostra associazione, Drake e Mazurek ritornano sul palco di Sant’Anna Arresi per un concerto che si preannuncia storico.

Ci sarà spazio anche per un progetto realizzato dai Quintorigo ed il batterista Roberto Gatto. Unendo la loro passione per il compositore Frank Zappa hanno voluto rendergli omaggio attraverso un’elaborazione delle sue musiche e composizioni. Attraverso una scelta delle composizioni del compositore italo-americano metteranno in evidenza il carattere di sperimentazione senza confini di Zappa, ancora oggi mistero difficilmente classificabile della musica contemporanea.

I concerti continuano con il  ritorno del chitarrista Jean Paul Bourelly che insieme a Sadiq Bey e Hamid Drake danno vita al progetto Citizen X, sospeso fra musica e parole fra afro-jazz ed improvvisazione free rock.

Il percussionista iraniano Mohammad Mortazavi salirà sul palco del Palanuraghe per regalarci un solo di  ipnotica intensità e fascino. Virtuoso delle percussioni dell’antica tradizione persiana, il Tombak ed il Daf, Mortazavi ci trasporterà in una cultura lontana solo in apparenza.

Un ritorno interessante sarà quello dei Talibam! Dopo il trionfo dell’edizione passata calcheranno ancora il palco che li ha abbracciati ed esaltati. Saranno accompagnati dal sassofonista Alan Wilkinson e dal trombettista Peter Evans, per un concerto esplosivo ed unico all’insegna della libertà compositiva tipica del significato principale del jazz stesso.

La Marching Band della Bandakadabra approderà sul palco di Sant’Anna Arresi per un’esibizione spumeggiante e trascinante.

Due formazioni tutte italiane si esibiranno durante questa edizione della rassegna, il quartetto del sassofonista Pasquale Innarella e la Flut3ibe, quintetto guidato dal flautista Stefano Benini.

Oltre l’aspetto musicale, il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” diventa sempre più internazionale e contribuisce a proiettare l’immagine della Sardegna oltre il Mediterraneo. Infatti, sono stati pubblicati tre dischi realizzati da altrettanti concerti live. I Konstrukt hanno stampato il loro disco registrato sul palco della Piazza del Nuraghe, così come il contrabbassista Riccardo Lay.

La testimonianza del lavoro che impegnò per tre anni Butch Morris a Sant’Anna Arresi sarà pubblicato in un cd che racchiude la Conduction n° 192 che il geniale direttore d’orchestra tenne nel nostro festival. La presentazione di questo lavoro, che da poco è stato giudicato fra i dieci concerti più importanti della musica contemporanea avverrà a New York contribuendo ad far sì che la nostra isola si confronti e si misuri con i centri di produzione musicale più importanti del mondo.

Il festival inoltre sarà arricchito da mostre, convegni e jazz club che ospiteranno aperitivi musicali e concerti nel dopofestival.

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Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

Militari impegnati in un'esercitazione

Paolo Dessì.

Paolo Dessì.

Daniele Serra.

Daniele Serra.

I sindaci di Sant’Anna Arresi, Paolo Luigi Dessì, e Teulada, Daniele Serra, hanno scritto una nota al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, al ministero della Difesa, all’on. Domenico Rossi, sottosegretario di Stato alla Difesa, al generale comandante Claudio Tozzi del Comando Militare Autonomo della Sardegna e, infine, al governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, sulle recenti polemiche legate all’attività dei poligoni militari.

«Si apprende dalla stampa e dai social network che alcuni quotidiani e alcuni rivoluzionari di recente forgia abbiano fatto oggetto il poligono militare di Teulada di particolari “attenzioni” e di alcune azioni di protesta per le servitù militari che interessano la Sardegna – scrivono Dessì e Serra -. Il tutto, quasi fosse una questione sconosciuta fino ad ora, con varie sortite estive e in particolare agostane, degne delle peggiori strategie di boicottaggio a orologeria. E’ chiaro che il problema delle servitù militari e delle bonifiche va affrontato con serietà ed urgenza, possibilmente nelle sedi deputate (conferenza stato-regioni, Regione, Comandi Militari etc.), con una chiara azione politica e con un fronte comune. Non appaiono molto produttivi questi balzi in avanti di puro stile personalistico. Anzi, al contrario, hanno raggiunto il risultato di incrinare, in qualche maniera, l’equilibrio e lo spirito di collaborazione e apertura in essere tra le rappresentanze delle comunità locali ed i vertici militari anche in relazione alla fruizione, in funzione turistica, delle più accattivanti zone a mare del poligono. Ma, quel che è peggio, come un fulmine a ciel sereno, hanno creato sconcerto tra i turisti ed affievolito i margini di manovra degli operatori del settore nautico, che con mille difficoltà avevano investito su questo settore, e che hanno manifestato il loro disappunto per la perdita delle poche opportunità di lavoro rimaste. A loro va la totale solidarietà di noi amministratori, seriamente preoccupati dall’evolversi di una stagione turistica già di per se compromessa e ulteriormente danneggiata da tali sortite.»

«Tale azione non giova, inoltre, al lavoro in progres attivato, finalmente in sinergia, tra Comuni, Regione Sardegna e Istituzioni interessate – aggiungono i sibdaci di Sant’Anna Arresi e Teulada -. Non si nasconde il fatto che di ben altra portata e serietà devono essere le azioni propedeutiche al un necessario riequilibrio delle servitù militari ed a favorire lo sviluppo economico dell’intero territorio del Basso Sulcis. E’ certo, invece, che chi ha ricoperto, per tanto tempo, incarichi di grande rilevanza e responsabilità, avrebbe potuto incidere, in quelle sedi, in maniera ben più determinante degli attuali gesti dimostrativi. Le foto a corredo dei diversi comunicati emanati che da qualche mese hanno iniziato a circolare con insistenza relative alla sola zona del promontorio di Capo Teulada – totalmente interdetta – sono fuorvianti – concludono Paolo Dessì e Daniele Serra – e non rendono merito alla bellezza della gran parte delle zone costiere del poligono che da sempre sono meta di escursioni a mare nel periodo estivo.»

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Il sindaco di Sant’Anna Arresi, Paolo Luigi Dessì, è stato eletto ieri nuovo presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis. L’ex consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione, succede al presidente uscente, Roberto Lallai, sindaco di Nuxis.

L’assemblea ha eletto anche i quattro nuovi componenti del Consiglio d’Amministrazione:

Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu;

Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias;

Antonello Pirosu, sindaco di Villaperuccio;

Marco Murgia, assessore del comune di Santadi.

Il PSd’Az ha deciso: alle Regionali del 16 febbraio correrà alleato del centrodestra. Dopo lunghe ed estenuanti trattative con il centrosinistra, i vertici dei Quattro Mori hanno rotto le trattative sui numerosi paletti posti dal Partito Democratico, in particolare sul veto alla candidatura di quanti hanno ricoperto ruoli di Governo nella prima parte della legislatura appena conclusa. Il Consiglio nazionale ha deciso ieri al termine della riunione convocata d’urgenza a Ghilarza, dando così via libera all’alleanza con il centrodestra, a sostegno della ricandidatura a governatore di Ugo Cappellacci.

I sardisti, in definitiva, hanno deciso proprio sul filo di lana, alla vigilia della presentazione delle liste, dopo aver perso qualche pezzo per strada, mentre qualche altro lo ha salvato in extremis, tra quanti non erano d’accordo sulla ventilata alleanza con il centrosinistra. Il consigliere uscente Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi, aveva deciso già da qualche giorno di accettare la candidatura nella lista circoscrizionale di Forza Italia.

Il presidente del partito, Giacomo Sanna, non si ricandiderà.

Giacomo Sanna.

Giacomo Sanna.

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Forza Italia ha sciolto gli ultimi dubbi sulla scelta dei quattro candidati alle elezioni regionali del 16 febbraio nella circoscrizione di Carbonia Iglesias. Sono tre uomini e una donna: Paolo Luigi Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi alla terza consiliatura, consigliere regionale uscente eletto nelle liste del Partito Sardo d’Azione nel 2009; Mario Porcu, ingegnere, consigliere comunale a Carbonia, presidente della Sotacarbo e direttore generale della Carbosulcis; Ignazio Locci, consigliere comunale a Sant’Antioco ed ex consigliere provinciale; Letizia Cossu, avvocato di Iglesias.

Partiti e movimenti in grande fermento in tutta la Sardegna, per la preparazione delle liste per le elezioni regionali in programma il 16 febbraio 2014 (si tornerà a votare nella sola giornata di domenica dopo alcuni anni). La data ravvicinata decisa dalla Giunta regionale guidata dal governatore Ugo Cappellacci ha messo in seria difficoltà un po’ tutti, in particolare i gruppi e i movimenti che, non avendo nelle loro liste consiglieri regionali uscenti, saranno costretti a raccogliere le firme.
Cresce l’attesa per conoscere le decisioni della direzione regionale del Partito Democratico per la scelta del candidato alla carica di governatore, dopo il passo indietro fatto dall’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, vincitrice delle elezioni primarie svoltesi lo scorso 8 dicembre 2013, sotto la forte pressione esercitata da alcuni partiti della coalizione di centrosinistra e da una larga parte dello stesso Partito Democratico, che ha posto al centro del dibattito interno la questione di opportunità legata al coinvolgimento della stessa Francesca Barracciu nell’inchiesta sulla gestione di fondi destinati ai gruppi consiliari regionali.
Appare fin troppo evidente che questo ritardo condiziona il lavoro di preparazione delle elezioni del Partito Democratico e dell’intera coalizione di centrosinistra e costituisce un vantaggio indiretto per le altre coalizioni, in particolare quella di centrodestra che sarà capeggiata dal governatore uscente Ugo Cappellacci, già da tempo in campagna elettorale.
C’è grande incertezza anche intorno alla candidatura a governatore del Movimento Cinque Stelle e della sua stessa partecipazione alla competizione elettorale, per contrasti interni e il mancato riconoscimento, almeno finora, da parte di Beppe Grillo. Ricordiamo che problemi simili sorsero la scorsa primavera alla vigilia delle elezioni amministrative di Iglesias, culminati nella mancata partecipazione del M5S e quindi nell’esclusione dal nuovo Consiglio comunale, dopo il trionfale risultato ottenuto un anno prima alle elezioni politiche (risulto il primo partito nella città mineraria come in quasi tutti i comuni della Sardegna).
Cominciano a circolare i primi nomi, intanto, sulle candidature nelle diverse liste. Tra i consiglieri regionali uscenti eletti nelle liste del circoscrizione di Carbonia Iglesias, dovrebbero scendere ancora in campo il leader dell’Udc Giorgio Oppi, il sindaco di Gonnesa Pietro Cocco (PD) e il sindaco di Sant’Anna Arresi Paolo Luigi Dessì, mentre quasi certamente non sarà delle partita il presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, in Consiglio ininterrottamente da vent’anni (eletta la prima volta nella lista di Forza Italia nella primavera del 1994, quando aveva poco più di 21 anni ed eletta altre tre volte prima con Forza Italia, poi con il Pdl).

Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias verranno eletti quattro consiglieri regionali dei 59 complessivi (il 60esimo sarà il governatore eletto), conseguentemente ciascuna lista dovrà presentare al massimo quattro candidati.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.