28 March, 2024
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Si riunisce questa sera, alle 18.30, in prima convocazione, il Consiglio comunale di Santadi. All’ordine del giorno figura un solo punto, la validazione del Piano finanziario del servizio di gestione del rifiuti per il periodo 2022/2025, e l’approvazione delle tariffe ai fini della tassa sui rifiuti TARI per l’anno 2022. Relatore sarà l’assessore della Tutela ambientale, Paolo Secci.

Per motivi tecnici non sarà possibile trasmettere la diretta Facebook della seduta, inizialmente prevista.

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Con il nuovo sindaco Massimo Impera, candidato della lista “Viviamo Santadi”, impostosi con 1.115 voti (56,89%), su Marco Loi, candidato della lista “Crescere insieme”, domenica 25 e lunedì 26 ottobre è stato eletto il nuovo Consiglio comunale.

Questa la composizione dell’Assemblea civica, con eletti, non eletti e relative preferenze.

La lista “Viviamo Santadi” ha eletto 8 consiglieri:

Federico Acca 212, Paolo Secci 168, Veronica Impera 127, Elisena Anedda 88, Claudio Pirosu 53, Pier Luigi Aresu 52, Loredana Pinna 50, Davide Sundas 44.

Candidati non eletti: Anna Lucia Pintus 37, Simone Piredda 36, Matteo Secci 23.

La lista “Crescere insieme” ha eletto 4 consiglieri:

Marco Loi candidato sindaco non eletto, Monia Atzeni 114, Simona Garau 100, Marco Balia 77.

Candidati non eletti: Sergio Balia 76, Mauro Pia 75, Luigi Caddeo 57, Gianmarco Lampis, 53, Stefania Spada 53, Sergio Sulas 44, Marta Poeta 43, Carmelo D’Urso 29, Federica Lai 28.

 

 

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Il suono di quelle launeddas arrivava da lontano ed era il testimone per eccellenza della Scuola del Campidano. Per questo il giovane antropologo danese Andreas Fridolin Bentzon, un pioniere nello studio dello strumento principe della tradizione sarda, arrivò nel 1958 fino a loro: ai “maestri di Pirri”, Tziu Efisiu Cadoni e Tziu Beniaminu Palmas. I due erano infatti considerati – insieme a Dionigi Burranca – massimi esponenti della scuola del sud Sardegna, sebbene entrambi fossero dei “trapiantati”: il primo da Ussana, il secondo da Sinnai. Erano arrivati molti anni prima nel centro alle porte di Cagliari per poter stare più vicino ai Maestri, apprendere tecniche e suonate, nonché trovare occasioni di ingaggio. Bentzon li consultò – durante una delle sue missioni sul campo – come suonatori, ma anche come “giudici” esperti; erano infatti anziani – soprattutto Palmas (classe 1875) ormai non suonava più – ma, considerata la proficua carriera, poteva prestare i suoi giudizi sulle registrazioni raccolte. In particolare si espresse sul lavoro di Pasquale Erriu, originario di San Nicolò Gerrei, allievo di Giannicu Pireddu; oltre alle consulenze, invece, Tziu Efisio Cadoni (classe1891) poté condividere anche la sua musica: era infatti ancora attivo. Bentzon non perse l’occasione e registrò alcuni brani religiosi di straordinaria potenza che furono inseriti nel disco preparato per il noto antropologo Alberto Mario Cirese, in seguito pubblicato in Lp nel 1974 e recentemente rieditato, in versione ufficiale, dall’associazione culturale Iscandula.

A quasi settant’anni da quell’incontro proprio l’associazione culturale Iscandula con la collaborazione della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari, della Municipalità di Pirri, di Labimus/ Dipartimento di Storia Beni Culturali e del Territorio dell’Università di Cagliari e la Scuola Secondaria di primo grado Giacomo Leopardi di Pirri, ha realizzato alcune ricerche sulla biografia dei due Maestri, sui materiali lasciati e sui loro strumenti che, per l’occasione, riprenderanno vita e saranno suonati da alcuni giovani suonatori. A questo lavoro collettivo è dedicato l’evento aperto a tutti – estimatori, appassionati o semplici curiosi – di venerdì 22 dicembre (alle 17.00) presso il teatro della Scuola in via dei Partigiani a Pirri.

Il programma. A dare il benvenuto al pubblico saranno Valentino Pusceddu, dirigente scolastico; Paolo Secci, presidente della Municipalità di Pirri; Paolo Frau, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari e le nipoti dei due suonatori: Maria Grazia Cadoni – nipote di Tziu Efisiu Cadoni – e Tilde Cabras, nipote di Tziu Beniaminu Palmas. Parola quindi a Dante Olianas, presidente dell’associazione culturale Iscandula, che coordinerà gli interventi arricchendo la serata di aneddoti e curiosità soprattutto sul rapporto tra il giovane Bentzon e i due Maestri di Pirri: spazio alle fonti dirette con la lettura di passi estrapolati dal Diario dello studioso danese. La prima relazione sarà a cura di Giulia Vaccargiu, ricercatrice dell’Università di Cagliari, collaboratrice di Labimus, dipartimento di Storia Beni Culturali e territorio, che illustrerà la sue ricerche sulla vita di Tziu Efisiu Cadoni e le sue attività artistiche condotte attraverso l’analisi incrociata di documenti e testimonianze.  

La biografia dell’altro Maestro, Tziu Beniaminu Palmas, sarà raccontata da Michele Deiana, suonatore di launeddas e ricercatore, che ha raccolto le informazioni “sul campo” direttamente dai familiari. All’ingegner Pitano Perra (esperto di musica tradizionale sarda e costruttore di strumenti) il compito di presentare l’analisi e le misurazioni fatte sulle launeddas originali di Palmas che risultano tra le più antiche di cui si abbia notizia. Non solo numeri e descrizioni ma si potrà ascoltare la loro melodia: saranno infatti suonate dal vivo insieme alle copie fedeli realizzate da Perra e dal Maestro costruttore Luciano Montisci. A seguire Gianluca Piras, anche lui ricercatore e suonatore, approfondirà il tema con un intervento dedicato: Is sonus de Tziu Beniaminu Palmas. Chiuderà il ciclo di interventi Pietro Frau, ricercatore e curatore della mostra sui due Maestri che il pubblico potrà osservare e commentare in serata. Prima dei saluti il concerto di launeddas di Michele Deiana e Gianluca Piras.

 

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Il dirigente del Commissariato di Polizia di Carbonia, la dottoressa Gabriella Comi, ha tenuto stamane una conferenza stampa negli uffici di via Trieste, sull’operazione che ieri ha portato all’arresto di sette persone, nel quartiere di via Dalmazia, a Carbonia, e al sequestro di circa 100 grammi di sostanze stupefacenti (hashish, cocaina ed eroina), tre piccole pistole cariche e funzionanti, una granata, coltelli, sciabole e vari oggetti di varia natura frutto di furti compiuti negli ultimi mesi in città e nel territorio, e una piccola somma di danaro.

A finire in carcere, a Uta, sono stati Nicola Muntoni, 44 anni; Bruno Piras, 47 anni; Paolo Secci, 60 anni; Giovanni Musu, 45 anni; Mauro Pillittu, 46 anni; Alessio Arceri, 36 anni; Gianluca Pillittu, 42 anni, tutti di Carbonia. L’operazione, coordinata dal Commissariato di Polizia diretto dalla dottoressa Gabriella Comi, è stata portata a termine con la collaborazione degli uomini del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna di Abbasanta, della Questura e dell’Unità cinofila di Oristano.

Vediamo l’intervista realizzata con la dottoressa Gabriella Comi.

   

L’associazione Anton Stadler ha organizzato un appuntamento musicale interamente dedicato a “I 5 di Iglesias”, che si svolgerà sabato 9 novembre, alle ore 17,30, al Teatro Electra.

Un vero e proprio revival per Iglesias, che, grazie a racconti, registrazioni audio e fotografie, ripercorrerà la storia di un noto gruppo musicale iglesiente, nato negli anni ‘60 e che, nell’arco di breve tempo riuscì ad affermarsi nel panorama artistico nazionale, attraverso la partecipazione a programmi televisivi e radiofonici di rilevanza nazionale.

I 5 d’Iglesias erano composti da Paolo Secci sax e clarino, Aldo Mura fisarmonica e tastiere, Giancarlo Dalmonte basso, Benito Giorda batteria e Giorgio Arba chitarra. Questa formazione si poneva in linea di continuità con l’orchestra Vallechiara prima e col complesso Arcobaleno poi, che la precedettero e generarono.

Un momento di nostalgia per coloro i quali furono spettatori in numerosi concerti e performances de “I 5 di Iglesias”, ma, per i più giovani, anche un momento di approfondimento e di divulgazione di un pezzo di storia musicale di Iglesias.

Un flash back nell’Italia del dopoguerra e nel fervore culturale dell’epoca, raccontato, tra aneddoti e ricordi, da due ex musicisti del gruppo, Giancarlo Dalmonte e Giorgio Arba.

Un omaggio alla musica leggera iglesiente degli anni ’40, ‘50 e ’60, col nobile scopo di celebrare quattro grandi musicisti di Iglesias: Paolo Secci, Aldo Mura, Vittorio Boi e Marisa Sannia.

Tra gli ospiti della serata, Benito Urgu, più volte esibitosi con la formazione iniziale de “I 5 di Iglesias”. Parteciperanno, inoltre, il batterista Sandro De Vita e il chitarrista Luciano Facchin, che fecero parte del complesso Arcobaleno, e la cantante Marinella Diana.

Alle ore 20.00, presso il foyer del Teatro Electra, sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata a “I 5 di Iglesias” e ai musicisti che hanno contribuito alla sua formazione. La mostra sarà visitabile in occasione di ogni appuntamento del Festival di Musica da Camera, a partire dalle ore 19.00.

L’evento si svolge nell’ambito della XV edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera che, anche quest’anno, propone un calendario di spettacoli vari e coinvolgenti in grado di affiancare alla musica, appunto, anche altre attività di tipo culturale, favorendo momenti di incontro e confronto collettivo.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato Pubblica istruzione, informazione, spettacolo e sport e Assessorato Turismo, artigianato e commercio), della Provincia di Carbonia Iglesias – Assessorato Turismo, eventi e sport, del Comune di Iglesias – Assessorato Cultura, turismo, spettacolo e grandi eventi e del comune di Oristano tramite l’Associazione Accademia della Sardegna.

L’ingresso è gratuito.

Teatro Electra esterno 1