20 April, 2024
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E’ la grande serata di Cagliari-Juventus, una partita dalle emozioni forti alla Sardegna Arena. Da una parte una squadra in salute come quella rossoblu, quasi al completo (Rolando Maran recupera Leonardo Pavoletti, caricatissimo dopo l’esordio con goal in maglia azzurra e deve fare a meno dei soli Lucas Castro e Ragnar Klavan), forte di un ruolino di marci invidiabile davanti ai propri tifosi, con recenti vittorie di prestigio contro Inter e Fiorentina; dall’altra una Juventus schiacciasassi, che in campionato ha lasciato solo 9 punti per strada (1 sconfitta e 3 pareggi, a fronte di 25 vittorie!), ma che oggi, in vista dell’andata dei quarti di finale di Champions League con l’Ajax, sarà priva quasi certamente di ben 9 titolari (sicuri assenti Cristiano Ronaldo, Andrea Barzagli, Douglas Costa, Juan Cuadrado, Sami Khedira e Leonardo Spinazzola; incerti sino all’ultimo Paulo Dybala, Mattia Perin e Mario Mandžukić). Ce n’è abbastanza perché Il Cagliari e i tifosi di tutta l’Isola possano sognare un’impresa, sperando che la pluriscudettata Juventus sia effettivamente distratta dalle assenze e dal pensiero alle prossime sfide europee, considerato che lo scudetto, in virtù dei 15 punti di vantaggio sul Napoli, va considerato ormai acquisito.
«Con la vittoria di Verona ci siamo tolti un peso, il successo pieno in trasferta non arrivava da troppo tempo – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Una vittoria che ci deve dare ulteriore entusiasmo per affrontare la Juventus. Tutti hanno detto che sabato contro l’Empoli non ha incontrato la sua miglior giornata, ma intanto ha vinto comunque. Ha la capacità di essere sempre sul pezzo, il cinismo per portare a casa il risultato anche nelle partite meno positive. Metterla in difficoltà non è semplice: dobbiamo essere forti e convinti di noi stessi, fare le cose col coraggio giusto e con la voglia che ci deve contraddistinguere sempre. Le loro assenze in attacco? Dovrebbero giocare due elementi che sono stati titolari nell’ultima partita della Nazionale, dunque la caratura della squadra non cambia tanto.»

«Questa gara ha un significato particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. La classifica è ancora da migliorare, dobbiamo trovare continuità e ci piacerebbe dare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi. Dobbiamo avere dentro di noi la volontà di coltivare il sogno. Sappiamo di dover percorrere un altro tratto di strada e domani abbiamo di fronte l’avversario più complicato possibile. Stiamo attraversando un buon momento, le motivazioni sono al top: per riuscire a fare risultato bisogna fare ancora meglio delle ultime gare. Il nostro percorso – ha concluso il tecnico rossoblu – dobbiamo tracciarlo noi, guai ad abbassare la guardia di un millimetro.»

Cagliari-Juventus, inizio ore 21.00, sarà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Enrico Caliari di Legnago e Davide Imperiale di Genova; quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Federico La Penna di Roma ed Alfonso Marrazzo di Frosinone.

Leonardo Pavoletti.

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Il Cagliari è uscito sconfitto dalla sfida con la corazzata Juventus, come da pronostico, ma ha lasciato l’Allianz Stadium a testa non alta ma altissima, perché ha saputo reggere il confronto con Cristiano Ronaldo e compagni, andando vicina al pareggio molto più di quanto si potrebbe pensare osservando soltanto il risultato finale di 3 a 1.

La partita è iniziata in salita, perché dopo soli 42″ Paulo Dybala l’ha sbloccata, approfittando di una distrazione della difesa rossoblu. I più, a quel punto, hanno pensato ad una passeggiata bianconera, ad una vittoria con punteggio ampio, ma il Cagliari ha impiegato pochi minuti per far capire alla Juventus e ai suoi tifosi, che non sarebbe stata una serata facile. La squadra di Rolando Maran ha iniziato a giocare senza timori, ribattendo colpo su colpo alle iniziative juventine, ha chiesto un rigore per un fallo di mano di Benatia (18′), non concesso dal direttore di gara dopo la consultazione del VAR, ha sfiorato il pareggio con Leonardo Pavoletti (20′) ed è emersa la sensazione che il Cagliari avrebbe potuto riaprire la partita, tanto che il goal di Joao Pedro, arrivato al 36′, non ha sorpreso nessuno. A quel punto, purtroppo, dopo soli due minuti, un intervento in scivolata di Bradaric su un innocuo traversone di Douglas Costa dalla fascia sinistra, ha provocato una sfortunata autorete ed ha riportato la Juventus in vantaggio. Nel finale del tempo, Cristiano Ronaldo ha avuto sui piedi il pallone del terzo goal che avrebbe chiuso il match al 2′ di recupero del primo tempo, ma la sua gran botta ha terminato la corsa sul primo palo.

Il secondo tempo ha offerto meno emozioni ma il Cagliari ha continuato a crederci, rischiando poco in difesa e al 41′ ha costruito una clamorosa occasione per pareggiare, con Leonardo Pavoletti su assist di Marco Sau, entrato pochi minuti prima al posto di Simone Padoin, la cui conclusione è stata respinta con il ginocchio da Benatia e sul successivo tentativo, Bentancur ha messo in angolo. Sul capovolgimento di fronte, con la difesa rossoblu scoperta, Cristiano Ronaldo ha trovato spazio al centro ed ha servito a Cuadrado un pallone che chiedeva solo di essere messo alle spalle di Alessio Cragno, cosa che l’ex udinese ha fatto puntualmente.

Il risultato finale è troppo severo per il bellissimo Cagliari di Rolando Maran che può giustamente andare fiero della sua squadra, in continua crescita e che, continuando così, pare destinata ad un campionato tranquillo, ben lontano dalle paure della bassa classifica.

 

 

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La Juventus ha espugnato la Sardegna Arena con un goal di Federico Bernardeschi realizzato al 29′ della ripresa e resta a contatto della capolista Napoli, distanziata di un solo punto. Fin qui tutto normale, tutto nei pronostici della vigilia. Ciò che non è normale ed è inaccettabile da parte del Cagliari e di chi guarda con obiettività le partite, è il modo in cui è maturata la vittoria della squadra di Massimiliano Allegri.

L’azione dalla quale è scaturito il goal della Juventus, era viziata da una chiarissima gomitata di Medhi Benatia su Leonardo Pavoletti, ignorata dall’arbitro che non ha neppure fermato l’azione, come avrebbe dovuto fare da regolamento, perché il centravanti rossoblu è rimasto infortunato a terra e sugli sviluppi dell’azione la Juventus ha segnato la rete che poi ha deciso la partita; pochi minuti dopo, l’arbitro ha negato un clamoroso rigore al Cagliari, per un tocco con un braccio largo di Federico Bernardeschi. L’arbitro non ha ritenuto di chiedere l’intervento del Var, scatenando giustamente le proteste del Cagliari che nel finale ha provato ancora a recuperare il risultato senza riuscirvi.

Al di là dei due episodi, poi rivelatisi decisivi, la partita ha confermato la forza della Juventus che nella prima metà del primo tempo ha messo sotto il Cagliari, colpendo una traversa ed un palo con un calcio di punizione di Paulo Dybala (10′) ed un diagonale di Federico Bernardeschi (17′), ma con il passare dei minuti il Cagliari è cresciuto ed ha costruito alcune nitidissime occasioni da goal: la prima con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti (27′), neutralizzata con un intervento super dal portiere Wojciech Szczęsny; la seconda con Diego Farias (34′), bravi a liberarsi nell’area avversaria ma poi non altrettanto nel trovare il tempo per la conclusione; la terza, nel finale del tempo, ancora con Diego Farias (44′), sventata da un secondo grande intervento di Wojciech Szczęsny che ha deviato il pallone sul palo.

In avvio di ripresa il Cagliari ha avuto subito una buona opportunità con l’attivissimo Leonardo Pavoletti ed al 4′ la Juventus ha perso Paulo Dybala, bloccato da un problema muscolare, sostituito da Douglas Costa. Il Cagliari ha creato meno in avanti ma ha continuato a chiudere bene gli spazi agli attaccanti bianconeri, rischiando solo al 15′ su una conclusione da buona posizione di Miralem Pjanic terminata di poco a lato, fino ai due episodi già descritti, che hanno deciso la partita a favore della Juventus.

I tre punti portano la Juventus a quota 50 punti, un punto dietro il Napoli capolista; il Cagliari resta fermo a 2o punti, con un margine di 5 punti immutato su Spal e Crotone, sconfitte da Lazio e Milan, e 7 sul Verona, tornato a mani vuote da Napoli.

Diego Lopez e Tommaso Giulini a fine partita hanno contestato la direzione arbitrale per il mancato coinvolgimento del Var nelle azioni decisive.

 

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E’ iniziato con una prevedibile sconfitta sul campo della Juventus campione d’Italia il nuovo campionato del Cagliari. 3 a 0 il risultato finale, sicuramente troppo severo per quello che è stato l’andamento della partita, soprattutto nel primo tempo. Il Cagliari, senza Marco Borriello, passato con una trattativa lampo alla Spal dopo la rottura maturata ieri, insieme al difensore Bartosz Salamon, ha saputo tenere il campo a testa alta e, dopo aver subito il primo goal di Mario Mandžukić, alla prima occasione costruita dalla Juventus, è andato vicino al pari co0n una bella conclusione di Diego Farias, respinta alla grande da Gianluigi Buffon, poi graziato da Paolo Faragò che ha calciato sopra la traversa. Al 35′ il Cagliari ha avuto un’occasione per pareggiare ancora più clamorosa, quando l’arbitro Fabio Maresca, con l’ausilio del VAR, ha concesso ai rossoblu un calcio di rigore, per un fallo commesso da Alex Sandro su Duje Čop. Diego Farias s’è fatto ipnotizzare da Gianluigi Buffon, fermandosi sul dischetto e poi calciando centrale, rendendo facile la parata del portierone bianconero.

Il doppio pericolo scampato ha messo le ali alla Juventus che allo scadere del tempo ha raddoppiato, con una bella azione di Paulo Dybala, lanciato da Miralem Pjanić. Paulo Dybala dopo aver stoppato il pallone, se l’è portato avanti aiutandosi col braccio, l’arbitro ha lasciato proseguire e per Alessio Cragno non c’è stato scampo.

Il secondo tempo ha avuto poca storia. Paulo Dybala ha colpito una traversa con un bel tiro a giro dal limite, poi i due tecnici hanno iniziato la girandola dei cambi ed è arrivato il terzo goal, autore Gonzalo Higuaín, con un sinistro on diagonale molto preciso, su assist di Alex Sandro. Il Cagliari, tutto sommato, ha lasciato l’Allianz Stadium a testa alta ed ora già guarda alla prossima trasferta, in programma sul campo del Milan.

«Il risultato è troppo pesante per quanto si è visto oggi in campo, soprattutto nel primo tempo dove abbiamo tenuto la pressione alta, chiudendo le traiettoria di passaggio ed essendo pronti a ripartire con qualità – ha commentato il tecnico rossoblu Massimo Rastelli -. La Juventus ha sbloccato il risultato praticamente alla prima occasione, avremmo potuto pareggiare con Faragò e il rigore ci avrebbe dato la possibilità di riequilibrare la gara. Poi siamo stati ingenui sul secondo gol di Dybala, preso in contropiede mentre noi stavamo gestendo il pallone. Nella ripresa abbiamo avuto un’altra buona occasione per accorciare le distanze con Faragò, quindi sul terzo gol di Dybala la partita si è definitivamente chiusa.»

La società, intanto, prosegue le trattative per completare l’organico. Resta calda la pista che porta al centravanti del Napoli Leonardo Pavoletti ed in serata ha preso piede la trattativa con il Fenerbahçe per il trasferimento in Sardegna del difensore olandese Gregory Van der Wiel, 29 anni, che dovrebbe arrivare con la formula del prestito oneroso. Lunedì sono previste le visite mediche e la firma.

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All’asta cimeli straordinari di ieri e di oggi firmati da Dybala, Zanetti, Mancini, Icardi, Jovetic, Suso, Quagliarella, Baggio, Muriel e Rigoni, Gasperini e Ranocchia.
E ancora Luca Vettori, Andrea Fondelli, la Pro Recco Pallanuoto, tennis, nuoto sincronizzato, atletica leggera e due “Experience” per Genoa-Inter.

Settimana speciale per l’Asta benefica di Stelle nello Sport. Giornate intense, di grande attenzione per il pubblico di CharityStars che avrà la possibilità di aggiudicarsi maglie ufficiali autografate di valore straordinario assieme a cimeli storici, davvero unici. Tutto questo, sostenendo l’azione e le iniziative portate avanti con grande impegno dalla Gigi Ghirotti onlus del prof Franco Henriquet a favore dei malati di SLA.

La Juventus scende in questa settimana con Paulo Dybala, il suo bomber momentaneamente ai box ma capace di realizzare già 14 reti, decisive per l’incredibile rimonta della squadra allenata da Massimiliano Allegri. L’Inter risponde con la sua maglia con gli autografi del vicepresidente Javier Zanetti, dell’allenatore Roberto Mancini, degli attaccanti Icardi e Jovetic.

Il derby Genoa-Sampdoria vede protagonisti da una parte Suso e Rigoni e dall’altra Quagliarella-Muriel. La fantastica tripletta dell’esterno spagnolo, in prestito dal Milan, contro il Frosinone, la ciliegina sulla torta di Rigoni. Due felici intuizioni della dirigenza genoana nel mercato invernale di riparazione. La zampata di Muriel nel vantaggio contro l’Udinese, le importanti reti di Quagliarella in ottica salvezza: in casa Samp, in attesa della sfida di domenica sera contro il Milan, l’Asta si gioca in attacco.

Due cimeli storici per chi ama il Genoa. La cravatta ufficiale del Centenario, autografata dall’indimenticato Franco Scoglio, e la sciarpa della stagione 1990/1991, quella del quarto posto, con le firme di Aguilera, Skuhravy e Branco, costituiscono un prezioso arricchimento per i tifosi genoani. Così come la felpa ufficiale di Italia ’90 l’autografo di Roberto Baggio.

Anche il capitolo pallanuoto è particolarmente interessante con il pallone dell’ultima Coppa Italia vinta dalla Pro Recco, autografato da tutti i giocatori, e la maglia #ForzaGenova di Andrea Fondelli. Per gli amanti della pallavolo, invece, c’è la casacca dell’azzurro Luca Vettori. All’asta anche la speciale Polo Stelle nello Sport che nel corso della cena benefica delle Cisterne del Ducale dello scorso 15 marzo è stata firmata dal tecnico del Genoa Gian Piero Gasperini, dal difensore della Sampdoria Andrea Ranocchia, dallo spezzino Situm, da Caputo (Virtus Entella) e tanti campioni dello sport ligure.

A disposizione due “experience” per vivere il prossimo Genoa-Inter del 20 aprile in modo unico (giro negli spogliatoi, cocktail e poi posti riservati in tribuna) e ancora cimeli storici di pallavolo e tennis, atletica e basket. Una settimana davvero importante per alzare la quota fondi raccolta a favore del “progetto SLA” della Gigi Ghirotti. Ad oggi sono già stati raccolti più di 7.300 euro. Ma ora, con questi Campioni in campo, potrà essere superata la soglia di 10.000 euro.