24 April, 2024
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Al fine di contrastare la diffusione del Covid-19, il Parlamento europeo sta riducendo il numero di riunioni fisiche nelle sue sedi, senza però compromettere il suo ruolo nel controllo democratico e la sua capacità di adottare le misure legislative necessarie a combattere il virus e sostenere cittadini, consumatori, imprese e servizi di emergenza.

All’interno del Parlamento verrà sempre rispettata la distanza sociale di un metro e mezzo. Le attività parlamentari, come le riunioni delle commissioni e le sessioni plenarie, saranno trasmesse via web e potranno essere seguite dai media senza la necessità di una presenza fisica. Gli eurodeputati, i commissari ed i rappresentanti del Consiglio avranno la possibilità di prendere parte alle riunioni in teleconferenza.

Consiglio europeo e risposta al Covid-19. Il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, presenterà ai capi di Stato e di governo dell’Unione la risoluzione in cui i deputati chiedono una azione comune anche per la cosiddetta fase due, “recovery bond” garantiti dal bilancio europeo ed un Fondo di solidarietà UE per il coronavirus di almeno 50 miliardi (giovedì).

Il presidente dell’Eurogruppo, Mário Centeno. In vista della riunione del Consiglio europeo prevista per il 23 aprile, la Commissione Problemi economici e monetari discuterà delle politiche tese a far fronte alle conseguenze economiche e sociali della crisi con il presidente dell’Eurogruppo Mário Centeno (martedì).

Esportazione di mascherine protettive. I deputati della Commissione Commercio internazionale discuteranno con il commissario al commercio Phil Hogan dell’estensione dell’obbligo di autorizzazione per l’esportazione di mascherine protettive e dell’impatto del Covid-19 sugli scambi commerciali (martedì).

Stato di diritto, democrazia e diritti fondamentali durante la pandemia. La commissione Libertà civili affronterà il tema dello stato di diritto in Polonia con il ministro della Giustizia polacco Zbigniew Ziobro, il commissario alla giustizia Didier Reynder, l’ambasciatrice Irena Andrassy (in rappresentanza della presidenza croata) e il commissario polacco per i diritti umani Adam Bodnar. Subito dopo valuteranno le misure emergenziali adottate negli stati membri con particolare riguardo per l’Ungheria, ascolteranno il gruppo di lavoro sullo stato di diritto e discuteranno del Report annuale sullo stato di diritto con il Commissario Reynders (giovedì).

Impatto del Covid-19 sul turismo. I parlamentari della Commissione Trasporti e turismo terranno un dibattito con il commissario al mercato interno Thierry Breton sulla risposta della Commissione all’impatto che la crisi sta avendo sul settore del turismo (martedì).

Bilancio pluriennale e risposta al Covid-19. La Commissione Sviluppo regionale discuterà con il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis e la commissaria alla coesione e riforme Elisa Ferreira sul futuro della politica di coesione all’interno del prossimo bilancio pluriennale. La discussione dovrebbe anche toccare il ruolo delle piccole e medie imprese, i prossimi passi in tema di riforme della politica di coesione e le conseguenze sociali della crisi.

Crisi Covid-19 e Green Deal europeo. La Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare affronterà il tema della risposta dell’Unione al Covid-19 con la commissaria alla sicurezza alimentare Stella Kyriakides e il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič. Con il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans, invece, discuteranno del Green Deal europeo e della Legge sul Clima.

Impatto del Covid-19 sulla politica estera UE. I deputati della Commissione Affari esteri e delle sottocommissioni Diritti dell’uomo e Sicurezza e difesa analizzeranno le ricadute della pandemia sulla politica estera dell’Unione europea con l’Alto rappresentante Josep Borrell. Subito dopo, la Commissioni Affari esteri e la sottocommissione Diritti dell’uomo discuteranno con Borrell il piano di azione UE 2020-2024 sui diritti umani e la democrazia.

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«Inviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, che siamo sicuri saprà mettere a frutto il grande lavoro portato avanti in sede di Parlamento Europeo e nella Corte dei Conti dell’UE, puntando con decisione sull’innovazione e sulla ricerca, con il fine ultimo di sostenere le imprese agricole, favorire il ricambio generazionale e contribuire in maniera decisa alla difesa del reddito degli agricoltori dell’Unione Europea; è a lui, infatti, che spetterà il delicato compito di gestire la riforma della PAC e la partita delle ricadute agroalimentari della Brexit.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo che la Presidente eletta della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha reso noto l’elenco dei componenti della nuova squadra designata a guidare l’esecutivo comunitario, che dovrà ora ottenere la fiducia del Parlamento Europeo, prima di essere formalmente nominata dal Consiglio UE.

«Siamo inoltre certi che Janusz Wojciechowski sarà egregiamente coadiuvato nel suo lavoro dal nuovo Commissario europeo al Commercio Phil Hogan, che porterà con sé la grande esperienza maturata nella passata legislatura, durante la quale si è occupato del portafoglio agricolo, approfondendo, fra l’altro, numerosi dossier riguardanti i trattati commerciali internazionali», aggiunge il presidente della Copagri.

«Vogliamo inviare un particolare augurio al nuovo Commissario europeo agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni, la cui nomina rappresenta senza dubbio un motivo di grande vanto per il nostro Paese, che si trova per la prima volta nella sua storia a gestire il portafoglio economico», conclude Franco Verrascina.

 

 

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Un punto sulle politiche di sviluppo isolane e sulle opportunità nelle prossime scelte e strategie dell’Unione europea. Gli assessori della Difesa dell’ambiente e dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Donatella Spano e Pier Luigi Caria, hanno oggi incontrato il commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan, a margine del congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto forestale europeo, in corso sino a domani ad Alghero. Soddisfatti dell’esito gli assessori, che hanno ricevuto elogi, soprattutto per le politiche forestali, per quelle di eradicazione della Peste suina africana e sul livello di spesa del Piano di sviluppo rurale (PSR).

«È stato un incontro molto operativo in termini delle azioni da attivare in maniera efficace – dice Donatella Spano e sottolinea -: Il commissario Hogan ha riconosciuto il ruolo giocato dalla Sardegna nel settore forestale. Abbiamo parlato dei finanziamenti che è possibile attrarre proprio grazie alle politiche messe in campo e che hanno consentito, lo scorso marzo, di ricevere il premio Efi per Isola forestale europea. La nostra regione è già considerata leader a livello internazionale e abbiamo chiesto al Commissario di sostenerla nell’avvio di un progetto sperimentale di creazione di imprese nel settore  forestale e di adattamento ai cambiamenti climatici.»

Vertice positivo anche secondo Pier Luigi Caria, che ha portato sul tavolo i temi dell’agricoltura e della pesca, con particolare attenzione alla Pac, la politica agricola comunitaria.

«Oltre a parlare della nuova programmazione e di risorse sul prossimo Piano di sviluppo rurale abbiamo fatto una rivendicazione sulla Pac chiedendo il riequilibrio sul valore dei titoli della Sardegna rispetto alle altre regioni. Inoltre abbiamo affrontato la questione delle quote nelle tonnare,  che rivendichiamo come quota da assegnare alla Sardegna che consenta di raggiungere il punto di pareggio delle tre tonnare fisse, accanto a qualche autorizzazione per la pesca alle barche come i palangari. Abbiamo qui ricevuto segnali di apertura e invieremo le schede tecniche per i successivi passaggi. Siamo nei tempi giusti per consegnare un contributo alle prossime strategie dell’Unione.»

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Sostenibilità, benessere, educazione ambientale e innovazione: sono alcune delle parole chiave emerse nella prima giornata del congresso internazionale dell’Efi, l’Istituto Forestale Europeo, in programma sino a venerdì all’hotel Carlos V di Alghero.

«Il futuro della vita sulla Terra ci chiama a molte sfide, tra cui la transizione verso il nuovo modello di sviluppo della bioeconomia come previsto dagli obiettivi di sostenibilità che l’Onu si è posto entro il 2030 e questo riguarda anche la Sardegna e le sue foreste. Oggi, assieme a Climate Kic ed Efi, lanciamo la proposta del Med-For-Lab affinché l’isola diventi laboratorio di buone pratiche forestali per tutto il Mediterraneo.»

Lo ha affermato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che ha aperto e concluso i lavori portando i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru.

«Stiamo giocando – ha proseguito Donatella Spano – una parte importante nello scenario nazionale, soprattutto sul tema del clima, grazie al ruolo di coordinatori della Commissione Ambiente ed Energia nella Conferenza delle Regione ma lo stiamo facendo necessariamente tenendo conto delle nostre politiche locali, mettendo assieme gestione forestale innovativa ed educazione ambientale a tutti i livelli. Stiamo gettando le basi per creare posti di lavoro nella green economy e salvaguardando il prezioso patrimonio boschivo. Intervenire nel mantenimento della qualità del nostro capitale forestale è una condicio sine qua non per transitare nella bioeconomia, che consente di diffondere benessere e uguaglianza tra le popolazioni. Proprio le foreste della Sardegna, con le politiche innovative realizzate da Forestas a seguito della nuova nostra legge forestale, hanno consentito alla Sardegna di ricevere, lo scorso marzo, il premio Efi e la sua proclamazione a ‘Isola forestale europea’. Non è un punto di arrivo ma solo uno stimolo a proseguire nella costruzione di nuovi indicatori di benessere. Continueremo quindi a investire in innovazione, qualità ed educazione ambientale, coinvolgendo sempre di più i nostri giovani per renderli protagonisti della tutela ambientale anche attraverso le tecnologie del digitale.»

Tra i relatori di oggi si sono alternati diversi rappresentanti del mondo accademico e istituzionale. Alla giornata hanno inoltre partecipato il direttore dell’Efi, Marc Palahi, ed il commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan.

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Dopo il premio di “Isola Forestale europea” del 2018, torna in Sardegna e alla presenza del Commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale Phil Hogan, il congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto Forestale Europeo che sarà ospitato all’hotel Carlos V di Alghero da domani, giovedì 27 settembre, a venerdì 29 settembre. Al centro dell’appuntamento, che vede la partecipazione di qualificati relatori, la gestione forestale secondo gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite entro il 2030 e nel contesto della crescente urbanizzazione.

Ad aprire, alle 9.00, l’evento organizzato nell’isola con il supporto dell’agenzia Forestas, sarà l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che porterà i saluti del presidente Francesco Pigliaru. L’assessore dell’Ambiente chiuderà i lavori, alle 16,30, evidenziando il grande impegno di gestione forestale innovativa che la Sardegna può vantare nel bacino del Mediterraneo. A margine della giornata incontrerà il commissario europeo Hogan insieme all’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria per un punto sulle politiche di sviluppo isolane all’interno della cornice europea. 

Saranno presenti rappresentanti del mondo accademico e istituzionale, oltre al direttore dell’Efi Marc Palahi, l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Antonio Casula e il direttore generale di Forestas Giuliano Patteri. 

Efi è il più grande network europeo per la ricerca forestale con oltre 100 associati e affiliati tra Stati e Centri di ricerca. Lo scorso marzo ha conferito alla Sardegna il premio per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili.