16 May, 2024
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Dopo la sedute svoltesi lunedì 4 e martedì 5 maggio, in cui sono stati trattati 4 dei 6 punti previsti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale di Carbonia, al fine di completare l’esame di tutti gli atti inseriti nella convocazione effettuata dal presidente dell’Assemblea cittadina, si riunirà anche nella giornata odierna – mercoledì 6 maggio – alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Nella sala polifunzionale di piazza Roma verranno trattati i seguenti punti:

1. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

2. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri sono invitati a partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

La seduta sarà chiusa al pubblico, ma verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.

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Dopo la seduta svoltasi ieri, in cui sono stati trattati 3 dei 6 punti previsti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale si riunirà anche nella giornata odierna, martedì 5 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Tre i punti all’ordine del giorno.

1. “Misure di sostegno economico alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sospensione e differimento dei termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie”;

2. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

3. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri potranno partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

La seduta sarà chiusa al pubblico, ma verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.

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Il presidente Daniela Marras, ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale di Carbonia per lunedì 4 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30 e per il 5 e 6 maggio, alle ore 18.15, con chiusura dei lavori alle ore 20.30.

Le sedute, che si svolgeranno come di consueto nella sala polifunzionale di piazza Roma, verteranno sui seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 44 del 134 marzo 2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

4. “Misure di sostegno economico alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sospensione e differimento dei termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie”;

5. Ratifica deliberazione di Giunta municipale n. 50 del 1/04/2020 adottata in via d’urgenza dalla Giunta comunale, ai sensi degli artt. 42 e 175 del Testo unico 267/2000. “Variazione al bilancio di previsione 2020-2022”;

6. Modifica art. 7 del regolamento comunale. Proposta presentata dai consiglieri Federico Fantinel, Giovanni Spanu, Massimo Usai, Bruno Ugo Piano, Ivonne Fraternale, Michele Stivaletta, Pietro Morittu, Silvio Marco Soddu.

I consiglieri potranno partecipare alla riunione del Consiglio comunale in presenza o in videoconferenza.

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A distanza di 127 giorni dal disastroso risultato delle elezioni Politiche, il Partito democratico riunirà la sua assemblea regionale il 9 luglio, alle 16.30, all’Hotel Su Baione, sulla strada statale 131, nei pressi del Nuraghe Losa, per gli adempimenti conseguenti alle dimissioni del segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca.

Secondo quanto riporta oggi un lancio dell’Agenzia Ansa, gli scenari possibili sono tre:

  1. l’assemblea vota un nuovo segretario;
  2. l’assemblea fissa un’altra data per l’elezione;
  3. l’assemblea decide di sciogliersi ed avvia la fase congressuale.

Nell’eventualità l’assemblea dovesse decidere di eleggere subito il successore di Giuseppe Luigi Cucca – riporta l’Ansa – «in pole per succedere a Cucca, seppur non ufficialmente, c’è l’ex deputato Emanuele Cani. A proporlo è stata la corrente dei popolari riformisti e sul suo nome ci sarebbe il via libera dei renziani. Restano da convincere i soriani, ancora orientati verso il congresso straordinario prima delle elezioni regionali del 2019». Qualche settimana fa tra i papabili era emerso il nome di Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale a Carbonia e Capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Industria, esponente della stessa corrente dei Popolari Riformisti di Antonello Cabras e Paolo Fadda.

 

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A distanza di quasi tre mesi dalle elezioni Politiche, nelle quali è maturato un risultato molto negativo, andato in Sardegna anche al di là delle previsioni, il Partito democratico si interroga ancora sull’esito del voto e, soprattutto, sul suo futuro, in vista delle elezioni Regionali del mese febbraio 2019.

L’assemblea regionale si riunirà sabato 26 maggio, con all’ordine del giorno questi temi ed il dibattito interno, nel quale dovrebbe inserirsi il confronto sulla figura del segretario. Giuseppe Luigi Cucca (area popolare-riformista), confermato senatore, dovrebbe lasciare l’incarico dopo soli 15 mesi (nella corsa alla segreteria si impose sul deputato Francesco Sanna, espressione dell’area soriana), e per la sua successione prende corpo la candidatura di Pietro Morittu (area popolare-riformista), 39 anni, consigliere comunale a Carbonia (già assessore nella seconda Giunta Cherchi) e capo di gabinetto dell’assessorato regionale dei Trasporti.

Pietro Morittu

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La questione dei rimborsi delle spese di viaggio corrisposti ad alcuni assessori della Giunta comunale di Carbonia guidata da Paola Massidda continua ad essere motivo di scontro politico tra maggioranza e minoranza del Consiglio comunale.

Il dirigente del I Servizio del comune di Carbonia, ieri ha risposto alla richiesta di chiarimenti presentata da otto consiglieri di minoranza (Michele Stivaletta, Massimo Usai, Fabio Usai, Federico Fantinel, Ivonne Fraternale, Ugo Piano, Giuseppe Casti e Pietro Morittu), circa la correttezza delle corresponsioni, facendo esplicito riferimento ai recenti pronunciamenti della Corte dei Conti, Sezione Autonomie dello scorso dicembre 2016 e delle successive conferme delle Sezioni regionali di Controllo della medesima Corte di Conti (tra i quali Lombardia e Puglia).

E la risposta conferma la fondatezza delle contestazioni fatte dai consiglieri di minoranza.

«La normativa di riferimento è costituita dall’articolo 84 comma 3 del decreto legislativo 267/2000, secondo il quale “Agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del Comune ove ha sede il rispettivo ente spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate – scrive il dirigente del I Servizio -. Si tratta di una norma in vigore da oltre sedici anni e mai modificata.»

Dopo aver riportato l’interpretazione meno restrittiva della norma fatta nel corso degli anni, anche sulla base di successivi pareri del ministero dell’Interno, il dirigente del I Servizio sottolinea che «l’unico elemento di novità in questi sedici anni, venne introdotto da modifiche normative relative al calcolo dei criteri del rimborso, che l’articolo 77 bis, comma 13, del decreto legge n. 112/2008, convertito com modificazioni dalla legge n. 133/2008, impose in base al costo di un quinto del prezzo della benzina verde per ogni chilometro percorso. Questo diede vita ad una nutrita serie di interventi giurisprudenziali, che ripresero vigore a seguito dell’innovazione introdotta dall’articolo 6, comma 12 del decreto legge n. 78/2010 che, disapplicando l’articolo 8 della legge n. 417/1988, eliminò la possibilità di rimborsare al personale pubblico la spesa per l’utilizzo del mezzo proprio sulla base del costo di un quinto del prezzo della benzina».

Dopo altri pronunciamenti della Corte dei Conti, Il dirigente del I Servizio sottolinea che i giudici romani danno un’interpretazione estremamente restrittiva del concetto di rimborso delle spese di viaggio sulla base del quinto del prezzo di un litro di benzina verde per chilometro (e qui sta la novità). «Sostengono, infatti, che sia tale solo quando “quella presenza sia qualificata da un preesistente obbligo giuridico dell’interessato, che non gli consentirebbe una scelta diversa per l’esercizio della propria funzione, salvo il non esercizio della funzione stessa”. E rafforzando il concetto, precisano che “è da escludersi pertanto la rimborsabilità delle spese di viaggio sostenute per le presenze in ufficio rimesse discrezionalmente alla valutazione soggettiva dell’amministratore locale”, come “ad esempio, in giorni diversi da quelli delle sedute degli organi di appartenenza”. Quando non vi sono riunioni, sostengono i giudici, “tali costi (di viaggio) devono considerarsi coperti dall’indennità di funzione”. Quando vi sono riunioni o obblighi giuridicamente vincolanti di presenza, però, per i rimborsi dei viaggi può esserci “l’autorizzazione rilasciata dal Sindaco all’uso del mezzo proprio in assenza di mezzi di trasporto pubblico idonei, ovvero quando l’orario degli stessi non ne consenta la fruizione in tempi conciliabili con l’espletamento delle incombenze connesse al mandato… L’uso del mezzo di trasporto personale è da ritenersi necessitato soltanto se finalizzato all’effettivo e obbligatorio svolgimento delle funzioni proprie o delegate, e quando ne sia accertata la convenienza economica nei casi in cui il servizio di trasporto pubblico manchi del tutto o non sia idoneo a consentire l’agevole ed utile svolgimento della funzione”. In tali casi è possibile e lecito il rimborso di un quinto del prezzo di un litro di benzina verde per ogni chilometro percorso».

«La distinzione tra le diverse tipologie di presenza dell’Amministratore nell’esercizio del proprio mandato, appare decisamente innovativo rispetto all’interpretazione corrente, dato che in sedici anni non era stato oggetto di controversie o pronunce di questo genere. Successivamente a tale parere della Sezione Autonomie (esattamente il 18 gennaio 2017) sorse più di un dubbio in alcuni Comuni e questo provocò dapprima l’intervento della Corte dei Conti, sezione Lombardia, poi sezione Puglia. In entrambi i casi si espressero nel modo più severo, escludendo la possibilità di ottenere un rimborso al di fuori dei casi necessitati da riunioni degli organi collegiali dei quali fa parte l’Amministratore.

Ancora più rigida è stata la presa di posizione della Corte dei Conti della Toscana, che con la deliberazione n. 127/2017/PAR del 19 aprile 2017, esclude qualunque possibilità di interventi regolamentari e/o classificatori delle diverse fattispecie da parte dei Comuni. La quale precisa inoltre che “non possono dar luogo a rimborso” i casi di presenza in ufficio per ricevere il pubblico, per incontri istituzionali, incontri con responsabili dei servizi e neppure per partecipare a riunioni delle commissioni consiliari, quantunque formalmente convocati.

Alla luce di questi interventi giurisprudenziali, aventi carattere innovativo, come si è visto, pertanto l’Ufficio competente – conclude il dirigente del I Servizio – si atterrà alla interpretazione fornita dalla Corte dei Conti nei pareri citati.»

Sulla risposta del dirigente del I Servizio alla richiesta di chiarimenti fatta dai consiglieri di minoranza, interviene Fabio Usai, capogruppo del Partito dei Sardi.

«Il sindaco di Carbonia – attacca Fabio Usai – non ha proceduto ad inoltrare un formale quesito alla Corte dei Conti (parere che se fosse stato chiesto avrebbe presumibilmente confermato la corresponsione ingiusta di buona parte dei rimborsi viaggi). Ma c’è un secondo aspetto prettamente politico – aggiunge Fabio Usai – perché in questa vicenda non riscontriamo la tanto sbandierata trasparenza, il rigore morale, il buono e oculato utilizzo delle risorse pubbliche. Perché? Perché non si prendono i dovuti provvedimenti politici nei confronti di un assessore che, nonostante stia ridicolizzando il Movimento 5 Stelle, ha suscitato giudizi fortemente negativi dell’opinione pubblica? Perché si cerca di difendere l’indifendibile? Sarebbe curioso sapere cosa pensano l’on. Di Maio e l’on. Di Battista di questi comportamenti ambigui. Sarà una domanda che porremo anche a loro, per sapere se il maggior movimento politico che rappresenta il cambiamento è in grado di esercitare ed applicare lo stesso rigore e la stessa morale anche su se stesso – conclude Fabio Usai -. Se così non fosse, la colpa e la vergogna non si limiterebbero a ricadere soltanto su esponenti politici locali.»

 

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Il capogruppo del Partito democratico, Pietro Morittu, ha commentato molto duramente, sul piano politico, nel suo profilo facebook, il bilancio del primo anno di mandato amministrativo diffuso oggi dal sindaco di Carbonia Paola Massidda.

«Non ci siamo proprio, cara sindaca Massidda – attacca Pietro Morittu -. Vi invito a leggere la lettera del Sindaco a tutti i concittadini sui mirabolanti risultati ottenuti in questo primo anno di mandato.
Purtroppo “sono costoro” cioè Noi che ostacoliamo l’azione amministrativa andando oltre la critica politica. Sono gli “attacchi concentrici che riceviamo dai nostri avversari politici del tutto infondati e mirati a mistificare la realtà”.»
«Credo che rientrino negli avversari politici anche tutti quei militanti 5stelle che anche oggi hanno sottoscritto e presentato una richiesta di confronto urgente e trasparente sui temi legati alla discarica di Genna Luas.
Mi pare riportino in calce anche i nomi di ex Assessori e consiglieri comunali. Insomma colpa di Casti, dei comunisti, della Regione e degli ex amici attivisti – aggiunge Pietro Morittu -.
Vorrei ricordare al Sindaco, che noi aspettiamo di ricevere formali scuse per gli attacchi da lei rivolti agli amministratori e ai democratici tutti. Le ricordiamo signora sindaca che lei ha vinto una competizione elettorale che l’ha designata Sindaca di tutti e non di alcuni. Le ricordiamo signora sindaca che per ora le uniche olimpiadi che siete riuscite a realizzare sono quelle del salto dell’Assessore e delle responsabilità che avete per non essere ancora riusciti a gestire alcuna problematica di Vostra competenza.»
«Infine, le ricordiamo che Noi siamo e saremo sempre a disposizione qualora abbia voglia di affrontare in maniera propositiva le difficoltà che si troverà a gestire, ma per far questo è necessario che la smetta di alzare muri e barriere di filo spinato, non siamo in guerra. Per il resto quando e se vorrà aprire un confronto nelle sedi preposte – conclude il capogruppo del Partito democratico – ci troverà preparati.
Un abbraccio.»

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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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A distanza di sette mesi dall’inizio della consiliatura, stamane i consiglieri dei gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Carbonia hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare quella che definiscono l’assoluta inadeguatezza della Giunta guidata dal sindaco Paola Massidda e dalla maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle che la sostiene.

I consiglieri del Partito Democratico Giuseppe Casti, Pietro Morittu e Federico Fantinel; del Partito dei Sardi Fabio Usai; di Carbonia Possibile Ugo Piano e del gruppo misto Michele Stivaletta, hanno denunciato nel corso di una lunga conferenza stampa, i limiti dell’azione di governo del Movimento 5 Stelle, sottolineando la mancanza di progetti, i ritardi nella presentazione del bilancio, la chiusura di alcuni servizi motivata con la mancanza di risorse.

Inevitabilmente, l’obiettivo è stato puntato sulle dimissioni di due assessori, Arianna Vinci e Riccardo Cireddu, e su quanto è accaduto nella parte conclusiva dell’ultima riunione del Consiglio comunale svoltasi lo scorso 31 gennaio, quando tutti i consiglieri del gruppo di maggioranza hanno abbandonato l’Aula mentre il vice sindaco Gian Luca Lai esponeva l’ultimo punto dell’ordine del giorno, su “Adozione Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis – Zona territoriale omogenea G servizi generali – Sottozona G1T”.

Le opposizioni hanno ritrovato l’unità nell’azione politica di contrasto alla maggioranza del Movimento 5 Stelle, otto mesi dopo le divisioni che precedettero le elezioni e, di fatto, numeri alla mano, spianarono la strada alla vittoria di Paola Massidda che, lo ricordiamo, al primo turno, il 5 giugno 2017, ottenne 3.688 voti, il 21,95%, contro i 6.074 voti, il 36,15%, di Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste.

La lista del Movimento 5 Stelle ottenne 3.009 voti, il 17,91%, contro i 6.737 voti, il 40,10%, delle liste della coalizione che sosteneva Giuseppe Casti.

Al ballottaggio la situazione venne rovesciata da una valanga di voti per Paola Massidda, provenienti evidentemente in larga parte dagli elettori che al primo turno avevano sostenuto i sindaci rimasti esclusi dal testa a testa decisivo, tanto da portare alla trionfale vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle con 9.291 voti, il 61,60%. Giuseppe Casti, sindaco uscente, si fermò a 5.748 voti, il 38,40%.

Ora la situazione pare cambiata, le opposizioni si sono compattate ed oggi hanno annunciato l’inizio di un’azione comune tesa a contrastare limiti ed inefficienze del Movimento 5 Stelle.

            

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E’ stata completata nei giorni scorsi la composizione delle cinque commissioni consiliari permanenti del comune di Carbonia. Quattro presidenze sono state assegnate ai consiglieri del gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle, una, quella di garanzia e controllo, a un consigliere di minoranza del gruppo Carbonia Possibile, Massimo Usai.

Il Movimento 5 Stelle ha la maggioranza assoluta in tre delle cinque commissioni, nella quarta commissione maggioranza e opposizione sono in equilibrio con tre componenti a testa, mentre nella quinta commissione la maggioranza è ampiamente dalla parte della minoranza consiliare.

Di seguito la composizione delle cinque commissioni.

1ª commissione (Affari Istituzionali, Generali, Personale, Polizia Locale, Cultura, Sport, Politiche Giovanili, Turismo)

Maurizio Soddu.

Maurizio Soddu.

Presidente: Maurizio Soddu (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente: Manolo Cossu (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Silvia Pinna (Movimento 5 Stelle), Eleonora Cera (Movimento 5 Stelle), Pietro Morittu (Partito Democratico).

2ª commissione (Lavori Pubblici, Ambiente, Infrastrutture, Urbanistica, Protezione Civile, Viabilità, Trasporti)

Mauro Uccheddu.

Mauro Uccheddu.

Presidente Mauro Uccheddu (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Angelo Rosas (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Mauro Careddu (Movimento 5 Stelle), Marco Serafini (Movimento 5 Stelle), Federico Fantinel (Partito Democratico), Ugo Piano (Carbonia Possibile), Fabio Usai (Partito dei Sardi).

3ª commissione (Programmazione, Finanze, Tributi, Attività Produttive, Sviluppo Economico)

Matteo Piras.

Matteo Piras.

Presidente Matteo Piras (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Sabrina Soru (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Elio Loi (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Casti (Partito Democratico), Michele Stivaletta (Gruppo Misto).

4ª commissione (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio)

Daniela Marras.

Daniela Marras.

Presidente Daniela Marras (Movimento 5 Stelle)

Vice presidente Giorgio Santoru (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Adolfo Lebiu (Movimento 5 Stelle), Massimo Usai (Carbonia Possibile), Ivonne Fraternale (Partito dei Sardi), Daniela Garau (Gruppo Misto).

5ª Commissione (Garanzia e Controllo)

Massimo Usai.

Massimo Usai.

Presidente Massimo Usai (Carbonia Possibile)

Vice presidente Elio Loi (Movimento 5 Stelle)

Consiglieri: Federico Fantinel (Partito Democratico), Fabio Usai (Partito dei Sardi), Michele Stivaletta (Gruppo Misto).