18 May, 2024
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Nuovi appuntamenti per il NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri.

Menù ricco quello di domani, mercoledì 30 agosto. A Villagrande Strisaili, al Santuario nuragico di S’Arcu e is Forros, alle 19.00 va in scena E DE ATTERU?, di e con Elena Musio (che cura anche la regia), Maria Antonia Sedda, Teresa Loi e Rosa Beccuregia, una produzione Ilos Teatro di Lula. Spettacolo in limba, che ha quasi la struttura dei “contos”, il cui titolo si ispira alla domanda che si rivolge al conoscente afflitto da problemi di varia natura: cos’altro hai da raccontare? I racconti delle comari riportano a un tempo lontano, quello della giovinezza e della nostalgia, in cui l’uomo non era straniero nella natura che frequentava e le sue conoscenze erano perlopiù empiriche, pratiche, dirette.

Alle 18.00 la visita guidata del sito, a cura della Cooperativa Irei.

Alle 21.00, invece, dai confini fra Ogliastra e Barbagia si fa un salto nel Sulcis Iglesiente, a Gonnesa, a S’Olivariu, dove verrà rappresentato D’AMORE, DI PENTOLE E COLTELLI, di Rita Atzeri, con Alessandra Leo, e con Claudia Argiolas, Stefano Carta, Sergio Deidda, Stefania Pusceddu, Angela Meloni, Giovanni Trudu, Cesare Rombi. Spettacolo che lega monologhi e duetti al tema dell’amore e della cucina, dove le pietanze di cui si parla vengono consumate veramente dal pubblico che assiste. In questo modo l’interazione fra attori e spettatori è costante, la sorpresa è sempre in agguato. L’impianto del testo si basa su pezzi originali o liberamente ispirati alle produzioni poetiche e letterarie di Neruda, Montale, Rostand, Fabrizi, Deledda, Aub (lo spettacolo con cena è su prenotazione).

Sempre il 30 agosto, alle 19.00, si replica al Nuraghe Serbissi di Osini SONA CONTA E BADDA, nuova produzione del Crogiuolo, una sintesi delle tradizioni culturali e musicali della Sardegna. La voce recitante è quella di Gloria Uccheddu, in scena anche ballerini di ballo sardo, accompagnati dall’organetto di Lamberto Cugudda. Alle 17.00, nella scala di San Giorgio, si terrà il laboratorio esperienziale “L’architettura nuragica”, a cura di Serena Casula. Alle 18.00 la visita guidata al sito a cura della coop. ArcheoTaccu.

Giovedì 31 agosto, per la rassegna dedicata ai comuni sardi con meno di tremila abitanti, la  Biblioteca comunale di Talana ospita alle 20.00 LA STORIA DELLA SARDEGNA SPIEGATA AI BAMBINI, altra nuova produzione del Crogiuolo, scritta e diretta da Rita Atzeri, con Alessandra Leo e con Claudia Argiolas, Stefano Carta, Sergio Deidda, Stefania Pusceddu, Angela Meloni, Giovanni Trudu, Cesare Rombi. E’ uno spettacolo che avvicina mitologia e storia, utilizzando il teatro d’attore, il teatro danza, la narrazione e il teatro di figura, con maschere e oggetti. Un narratore evoca con le sue parole i diversi personaggi, che fanno prendere vita a leggende e avvenimenti storici. I piccoli spettatori assistono così alla nascita dell’Isola Ichnusa, per imposizione del piede di Dio, alla formazione della Sella del Diavolo nel Golfo degli Angeli di Cagliari e a quella dei nuraghi, alla fondazione di Nora da parte di Norace. Dal mito si passa alla storia, l’arrivo dei Fenici, la presenza dei Romani nell’Isola, quella di Bizantini e Vandali, alle soglie del Medioevo, dove la narrazione si interrompe.

Prima, alle 18, sempre in Biblioteca comunale si svolgerà la tavola rotonda “Turismo archeologico, una realtà possibile”, un momento di confronto e riflessione per delineare scenari futuri sul tema del turismo culturale in Sardegna, con particolare attenzione a quello archeologico. Interverranno il sindaco di Talana Franco Tegas, l’artista Carlo Laconi, l’operatrice culturale Angela Demontis, Alessandra Garau della cooperativa Irei (che gestisce i siti delle aree archeologiche di Villagrande Strisaili, Ilbono, Tortolì e Irgoli), lo storico Francesco Casula.

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Prosegue a tappe forzate il NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri.

Triplo appuntamento domenica 27 agosto. A Villagrande Strisaili, nel complesso archeologico di Sa Carcaredda, va in scena alle 19.00 il primo degli spettacoli di produzione nazionale, in prima assoluta regionale: IL RACCONTO DI ENEA, che Paolo Panaro ha adattato dall’Eneide di Virgilio e di cui il bravo attore pugliese, allievo di Orazio Costa con diverse importanti esperienze alle spalle (con Luca Ronconi, per esempio), è anche regista e interprete.

Con le preziose parole della poesia antica e un’avvincente architettura narrativa viene raccontata la  storia di un uomo, Enea, che tenta di rifarsi un’esistenza intraprendendo un viaggio per un altrove incerto, ostile, abitato da uomini, dèi e destini totalmente diversi dal suo. Lo spettacolo, la cui versione del testo è ispirata a celebri traduzioni, in modo particolare a quella di Annibal Caro, attraverso la tecnica teatrale della narrazione scenica cerca di stabilire un contatto diretto e attuale con la vicenda umana di Enea, con l’infelice Didone, con il rassegnato Anchise e con i sentimenti assoluti che pervadono i versi di Virgilio e che parlano della vita dell’uomo di ogni tempo: l’odio, l’amore, i legami familiari, il senso di appartenenza a una patria.

Per la rassegna dedicata ai comuni isolani con meno di tremila abitanti, sempre il 27, a Seui (area archeologica), e il 28 a Ussassai (area archeologica), alle 19.00, viene presentato SONA CONTA E BADDA, una nuova produzione del Crogiuolo appositamente realizzata per l’assessorato regionale del Turismo, una sorta di biglietto da visita, una sintesi delle tradizioni della Sardegna. La voce recitante è quella di Gloria Uccheddu, in scena anche ballerini di ballo sardo, accompagnati dall’organetto di Lamberto Cugudda.

“Sona, canta e badda” è lo spettacolo della festa. Un omaggio alla tradizione sarda, alla sua musica, ai balli di piazza, alle sue leggende,  pensato per essere rappresentato nei siti archeologici, con il pubblico guidato dalla musica a raggiungere le diverse stazioni sceniche. La voce recitante di Gloria Uccheddu fa vivere janas, giganti, surbiles, diavoli, streghe, panas, tutto il popolo degli abitanti “oscuri” dei nostri paesi.

Ancora domenica 27, ma alle 21.30, sotto il riflettori al Nuraghe Camboni di Perdaxius ci sarà RACCONTI DEL TERRORE, di e con Silvano Vargiu (produzione Teatro della Chimera di Lula). Liberamente tratto dall’omonima raccolta di Edgar Allan Poe, il reading si incentra su due racconti tratti dalla nutrita opera dello scrittore statunitense, il meno noto “Il cuore rivelatore” e il famoso “Il gatto nero”. Ad aprire lo spettacolo di narrazione è la poesia “Il Corvo”, che introduce lo spettatore nelle atmosfere cupe e tetre del mondo di Poe.

Nutrito il programma collaterale: alle 18.00 il battesimo della sella, alle 18.30 la visita guidata al Nuraghe Camboni, dalle 18.00 alle 20.00, su prenotazione, peri più esperti una passeggiata a cavallo nel circondario, a cura dell’associazione La Casa del Sorriso. Alle 20.30 cena su prenotazione.

Lunedì 28 agosto a Lanusei, alle 19.00, alla Tomba dei Giganti del bosco Selene si replica DEINAS. Alle 18.00 è prevista la visita guidata a cura della Cooperativa La Nuova Luna (la cena è su prenotazione).

Martedì 29 entra in gioco Sadali, che, alle 19.00, nell’area archeologica di Su stampu de su Turrunu accoglie la messa in scena di MARIA DI ELTILI, di Bepi Vigna, con Rita Atzeri (produzione Il Crogiuolo) e l’accompagnamento musicale di Alessandro Muroni. La storia, basata su alcune fonti storiche, è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna.

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foto ©Vito Mastrolonardo-Bari

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E’ ripartita a ritmo serrato la nona edizione del NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri. Che quest’anno ha messo in campo, in accordo con l’Assessorato regionale del Turismo, un festival nel festival, che fino al 1° settembre coinvolgerà alcuni comuni dell’Isola con meno di tremila abitanti. Sposando cultura e turismo, l’obiettivo è quello di combattere lo spopolamento dei piccoli paesi attraverso le attività culturali per salvaguardare e valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale.
Il NurArcheofestival, inoltre, quest’anno si sta spostando con “Dott. Camper”, un punto informativo viaggiante che segue gli spettacoli in cartellone per promuoverli nelle località costiere.

“QUANDO NUR FA AMICIZIA CON IS” è lo spettacolo che viene rappresentato domani, venerdì 25 agosto, alle 19.00, al Museo dell’Ossidiana di Pau. Scritto e diretto da Rita Atzeri, è l’esito scenico del laboratorio per attori in erba condotto dalla stessa Atzeri (con Elena Alfonso, Benedetta e Beatrice Coturno, Youssu Faye, Rebecca Nocerino, Filippo Sotgiu, Pietro ed Alice Zonza). La regista dello spettacolo convoca i giovani attori per una prova, ma non si presenta all’appuntamento. I piccoli si interrogano sul perché di questo anomalo comportamento, mentre attendono che arrivino i soliti ritardatari. Misteriosamente uno alla volta i bambini scompaiono, i tre rimasti vanno alla ricerca dei loro amici. Inizia così un viaggio nel tempo che porta i bambini indietro fino al paleolitico, superato lo stupore per il loro aspetto e abbigliamento, divertiti attraversano le ere geologiche, scoprendo come vivevano i nostri antenati fino ad arrivare al periodo nuragico. I giovani attori protagonisti da cacciatori si trasformeranno in agricoltori, allevatori, costruiranno vasi di terracotta, utensili sempre più efficaci, scopriranno l’ossidiana, daranno vita a luoghi di culto, fino a costruire i nuraghi.

La canzone dedicata all’Ossidiana è composta da Ennio Atzeni. Le visite guidate al Museo si svolgeranno negli orari 10.00/12.00 e 16.00/18.00. Alle 11.30, su prenotazione, è prevista la visita guidata al Sentiero Nero de Sa Perda Crobina.

Il giorno dopo, il 26, si vola a Talana, al Nuraghe Bau ‘e Tanca, dove alle 19.00 verrà presentato “CI SERVE UNA FAVOLA”, un atto unico per bambini, prodotto dal Teatro d’Inverno di Alghero, di e con Stefania Ambroggi, con la regia di Giuseppe Ligios (anche attore in scena).

Un autore di testi teatrali per bambini è in piena crisi, non trova uno spunto interessante per scrivere un nuovo spettacolo. Quanto più lui si dispera, tanto più la sua prima attrice si dimostra ottimista, certa che qualcosa di buono alla fine salterà fuori. Per vincere lo scetticismo dell’autore, la ragazza lo condurrà in un viaggio musicale tra alcune delle più celebri canzoni disneyane tratte da “Aladin”, “La sirenetta”, “Oceania“, “Rapunzel”, “Frozen” e “Il Re Leone”.

Seguirà una degustazione di prodotti tipici. 

“Arti antiga” è il titolo della mostra di artigianato artistico che verrà inaugurata sempre sabato 26 agosto, alle 17.00, nella Casa Museo di Talana (un’antica abitazione recuperata e salvata dal Comune). L’esposizione nasce dall’esigenza di regalare agli spettatori del NurArcheoFestival un’occasione di approfondimento della conoscenza della cultura materiale della Sardegna, un sapere antico che si è sviluppato attraverso il “fare” delle mani sapienti di artigiani – artisti. In esposizione la tessitura di Elena Mulas di Urzulei, la ceramica di Ignazia Tinti di Assemini, le scultura in ferro di Roberto Ziranu di Nuoro.

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NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra si fa in due. La nona edizione della rassegna organizzata dal Crogiuolo raddoppia, nel senso che al cartellone consueto, dove dal 5 agosto al 17 settembre la tradizione storica e culturale della Sardegna si sposerà ancora una volta con il teatro in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, si affiancherà una programmazione, dal 24 agosto al 1° settembre, che coinvolgerà alcuni comuni con meno di tremila abitanti. La direzione del NAF 2017 – proseguendo nel solco del connubio fra cultura e turismo – si incontra con le linee dell’assessorato regionale del Turismo: combattere lo spopolamento dei piccoli centri attraverso le attività culturali per salvaguardare e valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale. Spettacoli, visite guidate, mostre, tavole rotonde: ecco la ricetta.

Tre sono le ospitalità nazionali, con altrettanti importanti attori della nostra scena teatrale: Gianluigi Tosto, che presenta la “sua” Iliade (da alcuni anni ha orientato il suo lavoro verso la narrazione e la recitazione poetica); Matteo Belli, che ridarà vita a testi letterari dimenticati dell’epoca medievale in “Genti, intendete questo sermone” (qualche anno fa la critica lo ha definito “il nipotino di Dario Fo”); Paolo Panaro, narr-attore eccellente, che proporrà “Il Racconto di Enea” (nelle precedenti edizioni del festival fra i protagonisti sono da annoverare interpreti come Iaia Forte, Laura Curino, Sergio Vespertino, Federica Festa, Maria Paiato). Sono poi da sottolineare le nuove produzioni del Crogiuolo, che presenta tre spettacoli in prima assoluta (“Francesco Serra”, “La Storia della Sardegna spiegata ai bambini”, “Sona canta e badda”) e due riallestimenti (“Deinas” e “L’uomo che sognava gli struzzi”).

«Il NurArcheofestival – spiega Rita Atzeri, presidente del Crogiuolo (succede al fondatore storico dell’associazione, Mario Faticoni) e direttrice artistica della rassegna – nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico, fonte di bellezza che rende unico il nostro territorio, per favorire una conoscenza profonda della nostra cultura materiale e immateriale. Nel corso degli anni – aggiunge Rita Atzeri – abbiamo definito il NurArcheofestival come festival dal tempo lungo, perché gli appuntamenti che ne fanno parte prevedono, in taluni casi, escursioni naturalistiche che iniziano dalla mattina; prevedono, sempre, visite guidate ai siti, spettacoli teatrali al calar del sole e per chi volesse la possibilità di completare l’esperienza con degustazioni o cena, perché la conoscenza di una terra passa anche attraverso la sua cucina.»

«Quest’anno – sottolinea ancora la direttrice artistica del NAF – sentiamo la necessità di parlare del NurArcheofestival come di un festival che, valorizzando la cultura classica attraverso la proposta di spettacoli legati al mito e all’epica, ha una forte connotazione culturale sarda. Gli spettacoli in cartellone sono, infatti, in misura prevalente di compagnie sarde, che hanno scelto di elaborare la nostra storia, la nostra mitologia e la nostra epica.»

«Altro punto di forza – conclude Rita Atzeri – è la valenza di presidio culturale che il NurArcheoFestival riveste nel proporre le proprie iniziative e interventi, principalmente, in comuni al di sotto dei tremila abitanti: così facendo intende offrire un contributo concreto alla lotta allo spopolamento delle zone dell’interno.»

  

 

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Si terrà domani, giovedì 3 agosto, alle ore 10.30, allo Spazio Fucina Teatro nell’ex Vetreria di Pirri la conferenza stampa di presentazione della IX edizione di NURARCHEOFESTIVAL – Intrecci nei teatri di pietra, la rassegna teatrale organizzata da Il Crogiuolo: le location (alcuni dei più suggestivi siti archeologici della Sardegna, fra Ogliastra, Nuorese, Sulcis e Oristanese), il programma, gli eventi.

Interverranno Rita Atzeri, direttore artistico del Crogiuolo, ideatrice e curatrice del progetto, Sara Marrocu, assessore della Cultura del comune di Portoscuso (uno dei centri coinvolti nel festival), i rappresentanti della cooperativa Bios di Sinnai, del Museo dell’Ossidiana e dell’associazione Menabò di Pau.

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Carbonia partecipa al Giorno della Memoria con numerose iniziative, per non dimenticare l’orrore dei lager e le persecuzioni naziste e fasciste subite da milioni di ebrei e da tante donne e uomini diversi: diversi per opinioni politiche, per orientamento sessuale, per religione, per colore della pelle, per gruppo etnico, diversi per una forma di disabilità. Diversi ma uomini e donne che hanno subito violenze indicibili e, nella maggior parte dei casi, non sono riusciti a tornare a casa.

Di seguito il calendario degli eventi, organizzati dal Comune di Carbonia e dalle associazioni impegnate a tramandare la memoria e a lottare contro il revisionismo e il negazionismo.

Mercoledì 25 gennaio, dalle 10.00, al Teatro Centrale “In un cielo di stelle gialle… bianche farfalle”, spettacolo teatrale del Crogiuolo, diretto da Mario Faticoni (Teatro dell’Arco). La prima messa in scena è prevista per le ore 10.00, la seconda per le 11.30. Lo spettacolo è gratuito e parteciperanno alcune classi degli Istituti Superiori. Testo e regia di Rita Atzeri. Interpreti: Marta Gessa e Antonio Luciano. Organizza il Teatro del Sottosuolo in collaborazione con il Comune di Carbonia.

Venerdì 27 gennaio

– ore 10.00, Biblioteca comunale, viale Arsia

Incontro dibattito con la Paola Danesi, testimone diretta della Shoah.

Partecipano alcune classi delle scuole secondarie di primo grado.

– ore 10.00, Museo del Carbone, Grande Miniera di Serbariu

Inaugurazione Mostra fotografica: “Il treno della memoria. Auschwitz e Birkenau”, a cura dell’Associazione FAF (Fabbrica Artigiana di Fotografia).

La mostra è visitabile dal 27 gennaio al 28 febbraio, dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni escluso il lunedì.

– ore 11.00, Teatro Centrale (piazza Roma), proiezione per gli studenti del filmato “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, documentario realizzato dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia sull’esperienza dei Viaggi della Memoria, progetto promosso da ARCI Sardegna in collaborazione con l’associazione Deina. Il film racconta il viaggio effettuato, dal 4 al 10 febbraio 2016, da 52 ragazze e ragazzi di tutta la Sardegna. In treno dal Brennero hanno raggiunto la città di Cracovia, insieme a centinaia di partecipanti provenienti da altre regioni italiane, ripercorrendo metaforicamente il tragitto fatto dai deportati. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle classi 4ª e 5ª delle scuole superiori.

Organizza il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (S.B.I.S.)

– dalle ore 17,30, Aula Polifunzionale (Piazza Roma)

Saluto del Sindaco Paola Massidda

Interventi di don Amilcare Gambella, parroco di San Ponziano, e Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, sulla storia di Modesto Melis, il nostro concittadino recentemente scomparso, sopravvissuto alla deportazione nel lager di Mauthausen.

Fash mob della Clessidra Teatro di Anna Pina Buttiglieri.

Reading in musica su Modesto Melis con Anime Resilienti (Susanna Mannelli, Chiara Giuliani e Sabrina Barlini, con musiche di Angelina Figus e Coro Centro Studi Musicali di Carbonia) e La Parola ai poeti, con Claudio Moica, Giovanna L.F. Fiabane, Marcello Murru e Francesco Artuso, musiche dal vivo a cura di Angelo Montis. Organizza il Teatro del Sottosuolo.

– dalle ore 19.45, Teatro Centrale (piazza Roma), proiezione pubblica del filmato e dibattito “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, documentario realizzato dalla Fabbrica del Cinema di Carbonia sull’esperienza dei Viaggi della Memoria, progetto promosso da ARCI Sardegna in collaborazione con l’associazione Deina. Organizza ARCI Sardegna, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, lo Sbis – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, con il contributo della CGIL – Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, ANPI e Compagnia Teatrale La Cernita. Durante la serata interverranno alcuni rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni coinvolte, mentre alcune ragazze e ragazzi che hanno partecipato al progetto nell’anno 2016, restituiranno la propria esperienza alla Comunità. La Compagnia La Cernita curerà la lettura di alcuni passi dedicati al tema della Memoria.

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In occasione delle commemorazioni per il Giorno della Memoria, il 25 gennaio 2017, il Teatro Centrale di Carbonia ospiterà la rappresentazione teatrale “In un cielo di stelle gialle… bianche farfalle” del Crogiuolo, Centro di Intervento Teatrale, diretto da Mario Faticoni (Teatro dell’Arco).

Il primo spettacolo è previsto per le ore 10, il secondo per le 11.30. Lo spettacolo è gratuito e parteciperanno alcune classi degli Istituti Superiori.

Testo e regia di Rita Atzeri. Interpreti: Marta Gessa e Antonio Luciano.

Organizza il Teatro del Sottosuolo in collaborazione con il comune di Carbonia.

«Ad essere raccontate, con la semplicità del teatro di narrazione e l’ausilio di musiche e oggetti, le vicende di bambini e bambine, che in un’Europa dilaniata dalle leggi razziali, vissero sulla propria pelle l’orrore della deportazione.

Siamo nel 1938, in Italia per volere del fascismo, nella Germania di Hitler, nelle occupate Francia e Polonia, le leggi razziali tolgono agli ebrei tutti i diritti: lavorare, andare a scuola, essere curati, entrare in un parco pubblico per i protagonisti del nostro racconto diventano un lontano ricordo.

Rabbia, paura, speranza, rassegnazione, lotta e resistenza vengono raccontate in questo spettacolo.

Il Racconto è la forma di Resistenza che abbiamo il dovere di compiere, il racconto è il testimone da passare ai giovanissimi spettatori perché il passato non ritorni né si ripeta.»

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Giuseppe Dessì - Roma nello studioPremio Dessì 2013 - Cerimonia premiazioni (2) (foto Mariano Casti)

Serata clou, oggi a Villacidro, per il Premio “Giuseppe Dessì”: la consueta cerimonia di presentazione e premiazione dei vincitori, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra in via Stazione, suggella l’edizione numero trentuno del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che nella cittadina campidanese, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, aveva le sue radici.

Come di consueto, e come da regolamento, sono tre i finalisti per ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio: in lizza per la Narrativa Emanuela E. Abbadessa con Fiammetta (Rizzoli), Edgardo Franzosini con Questa vita tuttavia mi pesa molto(Adelphi) e Christian Mannu con Maria di Isili (Giunti); a contendersi la palma della vittoria per la Poesia, invece, Milo De Angelis con Incontri e agguati (Mondadori), Vivian Lamarque con Madre d’inverno (Mondadori) e Franco Marcoaldi con Il mondo sia lodato (Einaudi).

Le due terne di finalisti sono state selezionate tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti cui ora spetterà anche il compito di emettere i verdetti finali: fanno parte della commissione giudicatrice, presieduta da Anna Dolfi (tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì), Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e l’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, di recente avvicendato nella carica da Paolo Lusci.

I vincitori delle due sezioni letterarie andranno a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio: un elenco che annovera scrittori del calibro di Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio e poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati e Mariagiorgia Ulbar.

Oltre al prestigioso riconoscimento, i vincitori si aggiudicheranno ciascuno cinquemila euro; 1.500 euro andranno invece agli altri finalisti.

Nel corso della cerimonia verranno incoronati anche i vincitori dei due riconoscimenti speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già annunciato, il Premio Speciale della Giuria (assegnato a personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale, nel suo albo d’oro conta i nomi di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti) va a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis; un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana, il Coro di Neoneli, sono invece i vincitori del Premio Speciale “Fondazione di Sardegna”, novità di questa edizione, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria.

Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista Natascha Lusenti, la cerimonia, che verrà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Videolina, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis (Alessandro Spedicati “Diablo”: voce; Gianmarco Diana “Jimi”: basso e cori; Enrico Trudu “Zico”: tastiere; Sergio Lasi “Lazy”: batteria) e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni. 

In mattinata, intanto, a far da preludio alla cerimonia, torna l’immancabile appuntamento con “Quelli che il Premio…”: giurati e autori finalisti, con la conduzione del giornalista Gianni Zanata, incontrano il pubblico alle 10.30 al Mulino Cadoni.

In serata, invece, sipario finale alle 22.30 in piazza Lavatoio, con “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, spettacolo “multidisciplinare e multisensoriale” di Alessio Ninu. Basato su testi tratti dal racconto “Setterane” (1999) e dal libro “Tutti i gradi di un passaggio” (2005) dello stesso Ninu, che firma anche le musiche e la regia, vede in scena l’eclettico artista sardo insieme a Chiara Maccioni e Eleonora Alice Ninu, con Alessio De Vita al violino, Enrico Piredda alla chitarra classica e Alessandro Atzori alle percussioni.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

 

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Penultima giornata, a Villacidro, della settimana culturale a cornice del Premio “Giuseppe Dessì”. In attesa della serata di domenica (25 settembre) nella quale saranno svelati e premiati i vincitori della trentunesima edizione del concorso letterario, domani (sabato 24 settembre) è in programma un’articolata scaletta di appuntamenti, tra laboratori per le scuole, presentazioni editoriali e incontri.

La mattina si apre con Giorgia Garberoglio. Alle 10.30 al Liceo Piga la giornalista e scrittrice, a colloquio con Giuseppe Marras, presenta il romanzo Amalia (Feltrinelli), con cui ha vinto il concorso letterario “YpsilonTellers”. Il libro narra del rapporto speciale tra una grande attrice, di quelle per cui il confine tra persona e personaggio è sempre incerto, e sua nipote Emma: una storia tra le labbra di Amalia, le scarpe della nonna ai piedi di Emma e un filo di fumo nell’aria tra loro.  

Il primo ospite del pomeriggio, alle 18 in piazza Zampillo, è Roberto Innocenti. L’illustratore toscano, reduce da un laboratorio per le scuole in programma la mattina (alle 9.30 al Mulino Cadoni), interviene sui temi di fondo della sua attività e della sua mostra “Meravigliose complessità”, allestita al Mulino Cadoni. Ne discute con Mara Durante, formatrice e direttrice scientifica del Festival BaB – Bimbi a Bordo, la festa della letteratura per l’infanzia organizzata dall’associazione culturale InCoro di Guspini.

A seguire, alle 19.30, Mario Baudino, in conversazione con Duilio Caocci, presenta Lo sguardo della farfalla (Bompiani): il romanzo del giornalista e scrittore piemontese intreccia una trama piena di colpi di scena dove i protagonisti, tre librai di un paese di montagna, verranno a capo di un lontano segreto legato agli anni di piombo.

La giornata si chiude con uno degli ospiti più attesi alla settimana culturale villacidrese: Alessandro Bergonzoni. Incontenibile affabulatore, sperimentatore linguistico, funambolo della parola e del calembour, esploratore dell’assurdo e del non senso, con una carriera ultratrentennale consacrata al teatro e costellata di libri, collaborazioni per diversi giornali, lavori per la radio e la televisione, mostre, il poliedrico artista, attore e autore bolognese incontra il pubblico alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì.  

Domenica 25 settembre, la giornata conclusiva si apre alle 10.30 al Mulino Cadoni, con l’immancabile appuntamento con “Quelli che il premio”, l’incontro del pubblico con gli autori finalisti del concorso letterario.

Alle 18.00, nella Palestra in via Stazione, arriva il momento clou con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori, affidata alla conduzione della giornalista televisiva Natascha Lusenti. Nella serata, che sarà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Videolina, verranno consegnati anche il Premio Speciale della Giuria all’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, e il Premio Speciale “Fondazione di Sardegna” -novità di questa edizione – al decano del giornalismo sardo Giacomo Mameli e al Coro di Neoneli. La consegna dei premi sarà intervallata dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni.

Sipario finale, alle 22.30 in piazza Lavatoio, con lo spettacolo di Alessio Ninu “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.

Alessandro Bergonzoni 1m Alessandro Bergonzoni 3m Giorgia Garberoglio

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Prende il via lunedì 19 settembre, a Villacidro, la trentunesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì, un‘intensa settimana di appuntamenti culturali e di intrattenimento che fanno da cornice al concorso letterario intitolato all’autore di “Paese d’ombre” (il romanzo con cui vinse il Premio Strega nel 1972) e di tante altre pagine ispirate alla cittadina campidanese, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, dove lo scrittore (1909-1977) aveva le sue radici.

Il programma ricalca la formula consolidata della manifestazione promossa e organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le attività culturali e del GAL Linas Campidano: in agenda sei giorni di incontri con autori, presentazioni editoriali, laboratori didattici, spettacoli e musica, con la presenza di ospiti come l’attore e scrittore Alessandro Betgonzoni, i cantanti Andrea Chimenti e John De Leo, l’illustratore Roberto Innocenti, gli scrittori e autori Clara Sanchez, Carlo Lucarelli, Nicoletta Sipos, Pedro Chagas Freitas, Marco Bocci, Mario Baudino, Annarita Briganti, Giorgia Garberoglio, Filippo La Porta.

Una settimana che culminerà, domenica 25, nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie in cui si articola il Premio Dessì (che quest’anno ha visto la partecipazione di 345 opere). Come già annunciato, per la Narrativa sono in lizza Emanuela E Abbadessa con “Fiammetta” (Rizzoli), Edgardo Franzosini con “Questa vita tuttavia mi pesa molto” (Adelphi) e Cristian Mannu con “Maria di Isili” (Giunti). Si contendono invece il premio per la Poesia Vivian Lamarque con “Madre d’inverno (Mondadori), Milo De Angelis con “Incontri e agguati (Mondadori) e Franco Marcoaldi con “Il mondo sia lodato (Einaudi).

Le due terne di finalisti sono state selezionate tra i 212 titoli pervenuti per la sezione Narrativa e i 133 per la Poesia, dalla giuria di esperti presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Giuseppe Lupo e dall’ex presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, di recente avvicendato nella carica da Paolo Lusci.

Nella serata finale di domenica 25 – che si terrà alla Palestra di via Stazione, alle 18.00, invece che in Piazza Municipio – verranno incoronati anche i vincitori dei due riconoscimenti speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. I nomi sono già stati resi noti: il Premio Speciale della Giuria quest’anno va a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano, l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis; un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana, il Coro di Neoneli sono invece i vincitori del Premio Speciale “Fondazione di Sardegna“, novità di questa edizione, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l’omonima fondazione bancaria. 

La settimana villacidrese di apre dunque lunedì (19 settembre) alle 17 all’auditorium Santa Barbara, con la proiezione di “Vinti ma non convinti”, un docufilm dedicato alla figura di uno dei massimi studiosi della cultura e della lingua sarda: il poeta e scrittore Francesco Masala (noto Cicitu), nato nel 1916 e scomparso nove anni fa. Intervengono il regista Marco Gallus, il giornalista Paolo Pillonca, la poetessa Anna Cristina Serra, il figlio dell’intellettuale logudorese, Ugo Masala, e l’assessore alla Cultura del comune di Villacidro, Giovanni Spano.

Alle 18.30 appuntamento al Mulino Cadoni per l’inaugurazione della mostra “Meravigliose complessità” di Roberto Innocenti. Classe 1940, il disegnatore toscano ha illustrato libri tradotti in una ventina di lingue e vanta un ricco palmarès di riconoscimenti ricevuti in diversi paesi, dall’Italia alla Slovacchia, dalla Germania agli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Spagna.

La serata prosegue quindi alle 19.00 in piazza Zampillo, spazio deputato per gli incontri letterari, con Nicoletta Sipos. La giornalista e scrittrice ungherese, italiana d’adozione, presenta il suo libro, fresco di stampa per Garzanti, “La promessa di un tramonto”, un romanzo sviluppato nella cornice del suo Paese natale, negli anni Cinquanta del secolo scorso, sotto la dittatura del regime stalinista. Conduce l’incontro il giornalista Giacomo Serreli.

Slitta invece a giovedì 22, alle 19.00, la prevista presentazione di “A Tor Benna Monaca non piove mai” (Bookme), esordio letterario dell’attore Marco Bocci..

Musica, teatro, danza, pittura e cinema sono gli ingredienti di “Sette rane e tutti i gradi di un passaggio” lo spettacolo “multidisciplinare e multisensoriale” di Alessio Ninu, in programma in chiusura della serata, alle 22.30 in piazza Lavatoio. Basato su testi tratti dal racconto “Setterane” (1999) e dal libro “Tutti i gradi di un passaggio” (2005) dello stesso Ninu, che firma anche le musiche e la regia, vede in scena l’eclettico artista sardo insieme a Chiara Maccioni e Eleonora Alice Ninu, con Alessio De Vita al violino, Enrico Piredda alla chitarra classica e Alessandro Atzori alle percussioni.

Due presentazioni letterarie in piazza Zampillo nella scaletta di martedì 20. Alle 18.00, si saluta la prima uscita ufficiale del fumetto “Dimonios – La leggenda della Brigata Sassari” (edizioni Grafiche Ghiani), realizzato daCentro internazionale del fumetto di Cagliari ed ispirato alla novella di Giuseppe Dessì “La Trincea” (da cui lo scrittore trasse poi il soggetto dell’omonimo sceneggiato televisivo del 1961), che narra di un episodio della Prima Guerra Mondiale che vide protagonista la Brigata Sassari. Partecipano all’incontro l’autore della sceneggiatura Bepi Vigna, il disegnatore Gildo Atzori, il tenente colonnello della Brigata Sassari Pasquale Orecchioni e il semiologo Franciscu Sedda che ragionerà sul ruolo della Brigata Sassari nell’immaginario dei sardi. L’appuntamento rientra nel cartellone della settima edizione di Nues, il festival dedicato ai fumetti e ai cartoni del Mediterraneo in programma dal 23 settembre a Cagliari.

Spazio quindi, alle 19.00, sempre in piazza Zampillo, a Pedro Chagas Freitas: a colloquio con la giornalista Teresa Piredda, e con Marcela Gomez come interprete, lo scrittore portoghese presenta “Prometto di perdeere” (Garzanti), nelle librerie da pochissimi giorni, il seguito dii “Prometto di sbagliare”, che ha dominato le classifiche italiane per mesi.

Serata nel cortile di Casa Dessì, già dimora di famiglia dell’autore di “Paese d’ombre” e oggi sede dell’omonima Fondazione, che alle 21,30 ospita il reading musicale “ControCanti – L’opera buffa alla censura”. Di scena lo scrittore e giornalista Carlo Lucarelli, con Marco Caronna alla voce, chitarra e percussioni, nonché regista dello spettacolo, e Alessandro Nidi al pianoforte, che cura la direzione musicale: un viaggio semiserio tra le musiche che hanno osato lo sberleffo al regime, nel quale fa comparsa la voce fuori campo di Moni Ovadia.

La giornata di mercoledì 21 si apre in mattinata, alle 10, al Mulino Cadoni, con il primo incontro di un laboratorio per gli alunni delle scuole condotto da David Conati, autore, compositore ed esperto di scrittura creativa e teatro per i bambini. L’iniziativa per i più piccoli si articola in altre due sessioni, tutte al Mulino Cadoni, in programma l’indomani (giovedì 22) e venerdì 23 alla stessa ora.

Doppio appuntamento nel “salotto letterario” in piazza Zampillo. Alle 18.00, intervistato dal giornalista Gianni Zanata, il cantante Andrea Chimenti racconta la sua ultratrentennale carriera, cominciata nel 1983 con i Moda, gruppo di primo piano della scena italiana della new wave dell’epoca.

Poi, alle 19.00, è il turno di Clara Sànchez con il suo nuovo libro “Lo stupore di una notte di luce” (Garzanti), il seguito di uno dei romanzi più popolari e di successo degli ultimi tempi, “Il profumo delle foglie di limone”: un milione di copie vendute solo in Italia e ancora in classifica a cinque anni dall’uscita. Partecipano all’incontro con la scrittrice spagnola Cristina Caboni e l’interprete Stefania Piras.

Alle 21.30 riflettori puntati in piazza Lavatoio su John De Leo & La Grande Abarasse Orchestra. Il poliedrico cantante, compositore e performer romagnolo presenta dal vivo “Il Grande Abarasse”, un concept album ambientato in un ipotetico condominio dove ogni brano corrisponde a uno dei suoi appartamenti.

Filippo La Porta è il protagonista del primo dei due appuntamenti letterari in programma giovedì 22 in piazza Zampillo: alle 18.00, il critico letterario e saggista, con la partecipazione del presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, presenta “Indaffarati” (Bompiani), un saggio in cui affronta l’attualità e le nuove generazioni che leggono poco, appaiono smemorate, fanno troppe cose simultaneamente e sono meno abili a manipolare la lingua, ma chiedono alle idee di incarnarsi in pratiche di vita.

Annullato il previsto incontro con Carmela Scotti e il suo romanzo d’esordio, “L’imperfetta”, alle 19.00 sarà allora il turno dell’attore Marco Bocci, anche lui al suo debutto letterario, lo scorso inverno, con “A Tor Bella Monaca non piove mai”: storie di rabbia e di vita ambientate nei casermoni della periferia più aspra e degradata di Roma. Conduce l’incontro (inizialmente in programma lunedì 19) un altro attore, il sardo Giacomo Casti.

Chiusura di serata nel cortile di Casa Dessì. Alle 21.30 torna alla ribalta Andrea Chimenti, stavolta per esibirsi alla voce e al pianoforte, insieme a Francesco Chimenti al violoncello, chitarra e pianoforte, in “Il porto sepolto”, un reading di liriche di Ungaretti trasportate nella forma canzone. Alle poesie cantate il duo affianca la lettura di passi tratti da “La Confessione” di Lev Tolstoj, da “Il Libro” di Giovanni Pascoli, e da “Il Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati.

Primo appuntamento in mattinata, venerdì 23, per la quinta giornata della settimana villacidrese: alle 10.30 al Liceo Piga, la scrittrice e giornalista Annarita Briganti, con l’intervento di Giannina Orrù, presenta il suo nuovo romanzo, “L’amore è una favola” (Cairo editore); protagonista è Gioia Lieve, che attraversa la vita e i sentimenti con la felicità e la leggerezza che il suo nome suggerisce, nei limiti del possibile.

Il mondo della scrittura: dal giornale al libro. La battuta che rimane“: si intitola così la tavola rotonda al centro del consueto appuntamento di tardo pomeriggio in piazza Zampillo. Moderati dal giornalista Massimiliano Rais, a partire dalle 18, intervengono tre giornalisti e autori letterari: Mario Baudino, Giorgia Garberoglio e ancora Annarita Briganti.

Un altro evento tra musica, teatro e letteratura tiene banco in serata a Casa Dessì: alle 21.30 va in scena “Monologo*Concerto” del musicista, scrittore e art director Lory Muratti

Lory Muratti (al secolo Andrea Tiberio), versione elettro-acustica e “teatrale” di “Scintilla” un album edito da Mescal e insieme un libro pubblicato in eBook da Feltrinelli.

Reduce dalla tavola rotonda della sera prima, Giorgia Garberoglio è al centro dell’incontro, condotto da Giuseppe Marras, che apre la penultima giornata della settimana culturale, sabato 24: alle 10.30, al Liceo Piga, presenta il romanzo Amalia (Feltrinelli), con cui ha vinto il concorso letterario “YpsilonTellers”.

Impegnato in mattinata in un laboratorio per le scuole (alle 9.30 al Mulino Cadoni), Roberto Innocenti è l’ospite dell’appuntamento delle 18 in piazza Zampillo: l’illustratore parlerà dei temi di fondo della sua attività e della sua mostra “Meravigliose complessità”, allestita al Mulino Cadoni; a dialogare con lui, Mara Durante, formatrice e direttrice scientifica del Festival BaB – Bimbi a Bordo, la festa della letteratura per l’infanzia organizzata dall’associazione culturale InCoro di Guspini.

Quindi, alle 19.30, il microfono passa a Mario Baudino che, con la partecipazione di Duilio Caocci, presenta “Lo sguardo della farfalla (Bompiani): il romanzo del giornalista e scrittore piemontese intreccia una trama piena di colpi di scena dove i protagonisti, tre librai di un paese di montagna, verranno a capo di un lontano segreto legato agli anni di piombo.

Finale di giornata con uno degli ospiti più attesi della settimana culturale villacidrese, Alessandro Bergonzoni: incontenibile affabulatore, funambolo della parola e del calembour, l’attore e scrittore bolognese incontra il pubblico alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì.

L’ultima giornata, domenica 25, si apre alle 10.30 al Mulino Cadoni, con l’immancabile appuntamento con “Quelli che il premio”, l’incontro del pubblico con gli autori finalisti del concorso letterario. Poi, a partire dalle 18.00, il gran finale con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori che, come anticipato, non si terrà più nella Piazza del Municipio, dove era inizialmente prevista, ma alla Palestra in via Stazione. Affidata anche quest’anno alla conduzione della giornalista televisiva Natascha Lusenti, la serata, che verrà trasmessa in diretta dall’emittente televisiva Videolina, sarà arricchita dagli intermezzi musicali del gruppo Sikitikis e della cantautrice Chiara Effe, e da letture degli attori Jacopo Cullin, Rita Atzeri e Cristina Maccioni.

Premio Dessi 2011 - Un appuntamento in piazza Z ampillo a Villacidro (foto Mariano Casti) s