9 May, 2024
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Ci ha lasciato lo scorso 6 febbraio, all’età di 91 anni, la professoressa e pittrice Febe Antoniutti. Nata ad Iglesias, destinata ad una carriera da medico, ha ben presto preferito seguire il suo estro ed in tempi strettissimi si diplomò all’istituto di arte di Sassari. In seguito ha continuato a perfezionarsi all’accademia di Venezia, viaggiando poi in Grecia, in Francia, in Spagna a Malta e in Egitto. Professoressa di educazione artistica presso la scuola secondaria di primo grado a Carbonia, lascia nei suoi allievi un bellissimo ricordo. Di lei hanno scritto grandi critici d’arte, mettendo in risalto la sua sensibilità al colore e la ricerca dell’essenziale.

“Una vita in 200 quadri” è un volume in cui Febe Antoniutti ha raccolto le fotografie di 200 quadri tra olii, disegni, carboncino, sanguigne, a pennello e acquerelli. In questo modo, ha rappresentato le tecniche pittoriche da lei preferite ed usate più spesso dal 1954 al 2006. Un ricco ventaglio di opere che, nell’arco di 50 anni, non hanno mai avuto uno stop. Nel libro sono presenti anche quattro affreschi eseguiti in luoghi pubblici della città di Carbonia: Gesù parla alla folla nel centro d’accoglienza di ragazze madri; Le beatitudini, nella parrocchia di San Ponziano; L’annunciazione, nella parrocchia di Don Bosco; La cena in casa Levi, nel centro d’accoglienza per ex tossicodipendenti di don Vito Sguotti. Tante le persone che la ricordano con affetto, molti hanno affidato un loro ultimo saluto ai social, tra loro Rosa Maria Marongiu che non perde occasione per citarla come la sua maestra, insegnante e guida in scelte di vita importanti, che le ha dato la forza di continuare a dipingere dopo la scomparsa di suo padre. A lei dedica questi versi:

«Vai, vola leggera, come i petali

di mandorlo, che per primi sbocciano

dall’inverno e annunciano la primavera

sui rami lunghi e scuri

e pertanto porteranno forti frutti di velluto

tra il fresco estivo delle foglie»

I fiori di mandorlo erano i suoi preferiti, forse perché fioriscono su un albero spoglio, privo di foglie, forse perché incantata dalla delicatezza di questi fiori dai cinque petali.

Proprio in questi giorni la natura inizia a regalarci questa fioritura.

Ed è a questa fioritura che vogliamo affidare il ricordo di un’artista delicata e attenta, sensibile alla bellezza, un’artista che ha fatto dell’arte pittorica la sua ragione di vita.

Nadia Pische

 

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Chi ha visto sfilare per le vie del centro un corteo festoso di ragazzi con le bandiere europee il 30 di settembre deve essersi un po’ sorpreso. Si trattava del secondo appuntamento con la Giornata Europea delle Lingue a Carbonia, celebrata dal Liceo ‘Gramsci Amaldi’ con una passeggiata a piedi e in bicicletta dei ragazzi delle prime classi del Liceo Scientifico e Scientifico-Sportivo, Linguistico e Classico, con le bandiere europee, cartelloni e altro preparati dagli stessi ragazzi a simboleggiare le diverse lingue. Dal 2001 il Consiglio d’Europa ha stabilito che il 26 settembre venga celebrata la Giornata Europea delle Lingue da scuole e associazioni, con l’intento di promuovere e incoraggiare lo studio delle lingue, comprese quelle minoritarie come il Sardo, con vari tipi di manifestazioni e iniziative, che durano per diversi giorni da settembre a ottobre. L’evento era previsto nell’ambito dal progetto POF ‘Lingua Viva per la città’, che si propone di potenziare lo studio delle lingue straniere come strumento non solo di arricchimento culturale di educazione alla diversità linguistica e alla multiculturalità, ma anche come strumento di  promozione turistica  per il nostro territorio. Purtroppo, nonostante la grande ricchezza storica, archeologica e ambientale, il Sulcis è ancora poco conosciuto all’estero e perciò poco sfruttato come meta turistica. L’uso delle lingue straniere in vari campi, potrebbe contribuire notevolmente a far conoscere la nostra città e il territorio circostante e a sviluppare diverse attività economiche legate al turismo, dal commercio alla ricettività, dall’informazione e divulgazione culturale agli scambi internazionali a vari livelli, che potrebbero attirare turisti anche oltre il periodo estivo. A questo punto, la scuola rivestirebbe un ruolo fondamentale nella formazione di nuove figure professionali specializzate che potrebbero contribuire concretamente allo sviluppo del nostro territorio e al superamento dell’isolamento.

Ecco perché il Comune ha patrocinato la manifestazione. Anzi, facendoci una graditissima sorpresa, la sindaca Paola Massidda con entusiasmo spontaneo e fuori dal protocollo ha simpaticamente salutato i ragazzi, che hanno formato un festoso e chiassoso girotondo nella Piazza Roma, il cuore della città. Alla festa si è unita anche l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu. Si auspica che nei prossimi mesi si possa avviare una collaborazione più stretta e attiva con il Comune per consentire la realizzazione di audio-guide e brochure o altro materiale informativo realizzato dagli studenti in Inglese, Francese e Spagnolo o per i Musei cittadini o per altri luoghi o percorsi di interesse turistico e culturale della città. Tra le bandiere europee compariva naturalmente la nostra bella bandiera dei Quattro Mori, a rappresentare la lingua sarda, riconosciuta come minoranza linguistica da salvaguardare e mantenere viva, come espressione della nostra specificità culturale.

Lo spirito della manifestazione vuole essere inoltre di incoraggiamento al senso di unità europeo e alla sensibilizzazione nei confronti della diversità linguistica e dell’integrazione culturale, particolarmente in questo periodo, in cui anche la nostra città è coinvolta dal fenomeno della migrazione e dell’accoglienza di profughi provenienti da paesi in guerra o afflitti da carestie e persecuzioni politiche. Purtroppo l’atteggiamento di alcuni paesi europei nei confronti dei paesi svantaggiati e dell’accoglienza dei profughi e rifugiati, insieme alla cosiddetta Brexit, sembrano rinnegare i principi costitutivi della stessa Unione Europea; ciò non toglie che nel corso di vari decenni il cammino verso l’unità dell’Europa abbia portato vantaggi notevoli agli scambi culturali specie dei giovani, che pertanto vanno educati ad una cultura disponibile e aperta verso quelle degli altri paesi dell’Unione. Solo in questo modo e con la fattiva collaborazione delle istituzioni, il sogno dei padri fondatori dell’allora Comunità Europea espresso nel Trattato di Roma del 1957, potrà essere veramente realizzato a beneficio di tutti i cittadini europei. Ma ciò deve passare attraverso la preservazione delle diversità culturali e linguistiche, nonché territoriali.

Ancora una volta la passeggiata per le vie della città intendeva incoraggiare la mobilità sostenibile, l’attività fisica e lo sport, promossi dall’Unione Europea nella precedente settimana di settembre, la European Week of Sustainable Mobility, regalando ai ragazzi il piacere di camminare all’aria aperta per le vie della città. Purtroppo, la bicicletta continua ad essere poco usata come mezzo di trasporto urbano a Carbonia e gli adolescenti sono in genere restii ad usarla. Un incoraggiamento potrebbe essere dato dalla presenza di rastrelliere nelle scuole e nei punti di ritrovo dei giovani, ma anche dal completamento delle piste ciclabili e dalla messa in sicurezza dei punti più pericolosi, come incroci e rotonde, dove non esistono attraversamenti sicuri e ben segnalati. Ma molto resta da fare anche per l’educazione degli automobilisti al rispetto dei ciclisti e delle piste ciclabili, spesso usate  come parcheggio. Nel percorso lungo le vie cittadine la sicurezza dei partecipanti al corteo è stata garantita anche quest’anno dalla presenza degli agenti e delle auto della Polizia locale e della Polizia di Stato, che hanno  accompagnato il corteo degli studenti e dei docenti chiudendo il traffico al loro passaggio, perciò a loro va il nostro caloroso ringraziamento.

Nota un po’ triste. L’allegro corteo  ha popolato e dato vita al centro cittadino attirando l’attenzione dei  passanti incuriositi e dei negozianti di una via Gramsci quasi deserta, ormai  popolata a causa della pesante crisi economica, che ha portato alla chiusura di buona parte dei negozi. Il messaggio è, dunque, rivolto anche alla città, in particolare agli amministratori, affinché si occupino della valorizzazione dello studio delle Lingue in una più ampia prospettiva di lavoro e di attenzione ai giovani, per cercare di frenarne la continua emigrazione che ormai da decenni sta svuotando la Sardegna e la nostra città in particolare.

L’evento è presente sul sito ufficiale della Giornata Europea delle Lingue con il seguente link e prossimamente una o più foto saranno presenti nella Picture Gallery 2016

E’ possibile votarlo fino al 20 ottobre cliccando su VOTE.

Rosa Maria Marongiu

Gruppo grande con biciGIROTONDO CON TORRE Gruppo con ASSESSORE RUBIU Ritorno in via Roma SALUTO della Sindaca20161010_211854 Arrivo in Piazza Roma

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LOCANDINA Dagli occhi e dal cuore

Verrà inaugurata il 3 agosto, alle 19.00, nella saletta del Portico, a Carbonia, “Dagli occhi al cuore”, prima mostra personale di Rosa Maria Marongiu.

La mostra resterà aperta fino al 14 agosto, dal martedì alla domenica, dalle 19.00 alle 22.00. Il mercoledì fino alle 23.30.

L’artista di Carbonia insegna al Liceo Gramsci Amaldi. Dipinge da autodidatta sin da bambina. Dal 2007 inizia ad esporre a Cagliari e dal 2011 fuori dalla Sardegna.

«La sua pittura nasce soprattutto da una spinta interiore che necessita di trovare sfogo nel realizzare un’idea, un sentimento, un’emozione, ed è frutto di continua sperimentazione di tecniche e materiali. Gli elementi naturali spesso simboleggiano idee, stati d’animo, emozioni e sono accostati alla vita umana come in un rapporto tra microcosmo e macrocosmo. Poesia e pittura si intrecciano nell’ispirazione e nella simbologia delle sue ultime opere.»

La Mostra consiste in una serie di opere, realizzate con varie tecniche, che rappresentano immagini realistiche e simboliche di Carbonia e del Sulcis. Alcune delle opere sono inedite, altre già presentate in importanti mostre a Verona, Venezia, Spoleto, Arte Padova, Palermo e Barcellona e presenti in cataloghi, riviste d’arte e volumi di storia dell’arte.

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Lo scorso 26 settembre, come accade per volontà del Consiglio d’Europa a partire dal 2001 in tante scuole europee, anche a Carbonia i ragazzi dei Licei Classico, Linguistico, Scientifico e l’ultimo nato il Liceo Sportivo “Gramsci-Amaldi” hanno partecipato alla Giornata Europea delle Lingue, con un evento previsto dal progetto POF Lingua Viva per la città”: una passeggiata a piedi e in bicicletta con le bandiere europee lungo le vie del centro cittadino.Tra le bandiere europee compariva naturalmente la nostra bella bandiera dei Quattro Mori, a rappresentare la lingua sarda, riconosciuta come minoranza linguistica da salvaguardare e mantenere viva, come espressione della nostra specificità culturale.

Lo scopo della manifestazione è motivare gli studenti allo studio delle lingue straniere, non solo come strumento indispensabile di comunicazione, arricchimento e scambio interculturale, ma anche come prospettiva di lavoro per il superamento dell’isolamento del nostro territorio rispetto all’Europa. Il messaggio. dunque, è rivolto anche alla città, in particolare agli amministratori, affinché si occupino della valorizzazione dello studio delle lingue allo scopo di promuovere e far conoscere il prezioso patrimonio storico, archeologico, ambientale e culturale del nostro territorio,partendo proprio dalla nostra città.

In effetti, il progetto “LINGUA VIVA per la città”, presentato già da alcuni anni e non ancora realizzato per mancanza di fondi, è nato con l’intento di formare gli studenti all’utilizzo delle lingue straniere per la creazione di materiale informativo e di audioguide per alcuni siti di interesse turistico culturale della città. Al momento per l’acquisto di parte del materiale il Comune, attraverso l’assessorato della Pubblica Istruzione, ha contribuito con una piccola cifra.

L’altro intento dell’evento è quello di promuovere la mobilità sostenibile attraverso l’uso della bicicletta , purtroppo ancora poco usata a Carbonia come mezzo di trasporto urbano. Nel percorso lungo le vie cittadine e le piste ciclabili sono stati tuttavia individuati dei punti cruciali in cui la circolazione per i ciclisti diventa estremamente pericolosa in prossimità di rotonde e di incroci, in particolare davanti alla Stazione intermodale, come confermato dalla Polizia municipale, che ha accompagnato il corteo degli studenti e dei docenti garantendone la sicurezza.

L’allegro corteo di circa duecento studenti delle prime classi si è trasformato in una piccola festa di colori e voci di ragazzi che salutavano con piccoli cori e canti in varie lingue i passanti incuriositi.

Ci auguriamo che l’evento sia di buon auspicio e serva anche a riflettere su quanto sia importante aiutare i nostri ragazzi a prepararsi e a sperare in un futuro che li veda protagonisti di una rinascita economica e culturale che permetta loro di fare esperienze all’estero per poi lavorare qui, nel nostro territorio, senza dover emigrare come fanno tanti giovani, privando la città delle sue forze e menti migliori.

L’evento è presente sul sito ufficiale della Giornata Europea delle Lingue con il seguente link.

http://edl.ecml.at/Events/EventsDatabase/tabid/1772/EventID/8912/language/it-IT/Default.aspx

Rosa Maria Marongiu

Gruppo partenza _1_1 Davanti Torre Civica,chiara_1_1In via Costituente rit._1_1 Corteo via Gramsci_1_1