28 March, 2024
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“Donne nella storia: dall’VIII sec. a.C. all’età medievale”. Il Museo archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, a partire dalle 18.00. ospiterà un evento che si propone di rappresentare un’opportunità per dare voce e visibilità alle donne del passato, proiettando una nuova luce su storie spesso trascurate, permeate da interpretazioni stereotipate e subordinate a gesta e fatti compiuti esclusivamente da interpreti maschili. Tre gli interventi in programma, tutti tenuti da relatrici, archeologhe e studiose del nostro passato, che accompagneranno gli ospiti in questo percorso di conoscenza delle donne durante le diverse epoche e della loro partecipazione attiva nelle società antiche.

Rosana Pla Orquín, archeologa impegnata da anni negli studi di genere, affronterà il tema “Storie di Donne Fenicie e Puniche: Una Ricerca in Corso”: attraverso le ultime tendenze delle ricerche in corso in Sardegna e nel Mediterraneo, offrirà uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana e su alcuni aspetti inconsueti della dimensione pubblica delle donne in epoca fenicia e punica.

Romina Carboni, ricercatrice di Archeologia classica presso l’Università degli studi di Cagliari, con un contributo dal titolo “Non solo fuso e conocchia. Il ruolo della donna nel mondo romano”, esplorerà il ruolo delle donne romane nella vita pubblica, superando gli stereotipi diffusi che le relegano esclusivamente alla sfera domestica.

La professoressa Rossana Martorelli, docente di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università degli studi di Cagliari, infine, introduce al Medioevo sardo e alla comprensione del ruolo della donna nella società dell’epoca, al loro rapporto con il potere e ai miti identitari che spesso accompagnano la lettura storica, con un intervento intitolato “Le donne nella storia e nella società sarda del Medioevo” .

Il sindaco Ignazio Locci sottolinea l’importanza dell’appuntamento «non solo perché configura la donna come protagonista assoluta, a partire dalle relatrici che animeranno la serata, ma anche perché si concentrerà sul ruolo delle donne del passato offrendo un punto di vista inedito e inusuale, a maggior ragione in una giornata come quella dell’8 marzo».

«Una serata dedicata alle nuove prospettive della ricerca che superano il silenzio sul tema delle donne e offrono un’occasione per comprendere appieno il nostro passatocommenta Sara Muscuso, direttrice del Parco storico e archeologico di Sant’Antiocoanalizzando situazioni storiche, sociali e culturali complesse a cui, uomini e donne reciprocamente, hanno preso parte».

Per Luca Mereu, assessore della Cultura, si tratta di «un’iniziativa degna di nota nell’ambito della programmazione del Parco, un appuntamento tutto al femminile a cui l’intera cittadinanza è invitata a partecipare per conoscere aspetti meno noti della nostra storia».

Carloforte sarà la prima tappa della VII Rassegna Itinerari letterari e storici dell’Identità sarda con una serata culturale e musicale dedicata alle donne del periodo Giudicale per promuovere e valorizzare l’identità della nostra Isola attraverso un itinerario storico-culturale raccontato da esperti medievalisti dell’Università degli studi di Cagliari. La prof.ssa Olivetta Schena e il prof. Andrea Pala, docenti del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, e Antonello Figus, presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico, ci guideranno alla scoperta di questo straordinario periodo Storico.
La manifestazione organizzata da Maristella Casula, presidente dell’Associazione culturale La Casa Rosa sarà presentata da Alessandra Addari giornalista di Giulia Giornaliste Sardegna, che nel salotto storico-culturale darà voce con gli ospiti e gli artisti alla rievocazione di personaggi femminili del periodo Medievale: saranno presentate le Regine-Giudicesse che hanno avuto un ruolo significativo nel quadro storico-politico tra il IX e il XV secolo: Elena di Gallura del Giudicato Di Gallura, Adelasia di Torres ultima regina del Giudicato di Torres, Eleonora d’Arborea del Giudicato d’Arborea, Benedetta di Cagliari del Giudicato di Cagliari e personaggi minori.
La rassegna, patrocinata dal comune di Carloforte, con la collaborazione della Pro Loco, dell’associazione Saphyrina e dell’associazione Botti di Shcoggiu, della Coop. Casa del Proletariato di Carloforte e del Comitato Quartiere Castello di Iglesias, si realizza grazie al contributo dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, e vanta tra i propri partners, già dalla precedente edizione: La Fondazione Isola del Romanico, l’APS Itinera Romanica, l’Università degli Studi di Cagliari e Giulia Giornaliste.
La manifestazione partirà alle ore 17.00, con il corteo medievale dalla calata Mamma Mahon sino a Piazza Pegli per concludersi al Teatro Cavallera dove alle 18.00 inizierà la serata culturale e musicale, interverranno per i saluti istituzionali il sindaco Stefano Rombi e la vice sindaca Elisabetta Di Bernardo. Tra gli ospiti della serata: la Vox Modulata Ensemble con la partecipazione del soprano Chiara Loi, di Maria Ganga, di Mario Tardini, di Davide Mura e di Raimondo Belfiori che si esibiranno con brani dal X al XV secolo, con loro la voce recitante di Susanna Mannelli dell’associazione Botti du Schoggiu e Marta Proietti Orzella che si esibiranno con la lettura di brani tratti dai libri: Donne protagoniste del Medioevo curato dalla prof.ssa Rossana Martorelli commissionato dalla Aps Itinera Romanica – edizione Carlo Delfino, Eleonora D’Arborea di Camillo Bellieni, Carta de logu, e Vita di Eleonora D’Arborea di Bianca Pitzorno.
Alle 20.00 è prevista nel teatro anche l’inaugurazione di un’esposizione delle eccellenze dell’artigianato artistico e agroalimentare locale, con la presentazione guidata delle tipicità del territorio.

E’ tutto pronto per gli ultimi tre appuntamenti del 2022 della VI Rassegna “Itinerari Letterari e Storici dell’Identità Sarda”, organizzati da Maristella Casula, ideatrice del progetto e Presidente dell’Associazione Culturale la Casa Rosa, in collaborazione con i Comuni di Sanluri, Iglesias e Oristano.
Il programma di fine anno prevede l’apertura del sipario il 27 dicembre nel Teatro Comunale di Sanluri, il 29 al Teatro Electra di Iglesias ed il 30 nel Centro Culturale ex Hospitalis Sancti Antoni di Oristano, con inizio alle 18.30.
La Rassegna dedicata alle Donne protagoniste del Medioevo Sardo, ha la finalità di promuovere e valorizzare l’identità della Sardegna attraverso un itinerario storico-culturale che racconta le dominazioni nel Medioevo, per porre in evidenza come i rapporti con le famiglie Aragonesi, Pisane e Genovesi hanno condizionato il contesto politico e l’identità della nostra Isola.

Attraverso la rievocazione di personaggi femminili del periodo Medievale, saranno presentate le Regine-Giudicesse che hanno avuto un ruolo significativo nel quadro storico-politico tra il IX e il XV secolo: Elena di Gallura del Giudicato di Gallura, Adelasia di Torres ultima regina del Giudicato di Torres, Eleonora d’Arborea del Giudicato d’Arborea, Benedetta di Cagliari del Giudicato di Cagliari e personaggi minori.
La Rassegna, patrocinata dal Consiglio Regionale della Sardegna, dalla CRPO Commissione Regionale per le Pari Opportunità, dai Comuni di Sanluri, Iglesias e Oristano, dall’Università degli studi di Cagliari Unica, da Giulia Giornaliste Sardegna, realizzata grazie al contributo dell’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, vanta tra i propri partners: La Fondazione Isola del Romanico, l’APS Itinera Romanica, Carlo Delfino Editore, le Pro Loco dei territori coinvolti, la Fidapa BPW Italy con le Sezioni del Distretto Sardegna di Sestu, Iglesias e Oristano e Giulia Giornaliste.


La Rassegna si distingue per i contenuti storico culturali, artistici e musicali volti ad un intrattenimento dell’ampio pubblico, che prevedono recitazioni, esibizioni corali e interviste sul tema trattato.
Tra gli ospiti del salotto storico culturale moderati da Simona Scioni e Alessandra Menesini di Giulia Giornaliste, Antonello Figus Presidente della APS Itinera Romanica Amici del Romanico, Michela Floris Prof. Associata Unica, Roberto Ibba Storico, Daniela Aretino e Celestina Sanna dell’Archivio Storico di Iglesias, Le socie delle Sezioni Fidapa BPW Italy di Iglesias, Sestu e Oristano, l’Associazione Argonautilus di Iglesias, Piergiorgio Spanu Prof. Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università degli studi di Sassari Uniss, l’avv. Maria Rosaria Manconi Presidente della Camera penale di Oristano e Pupa Tarantini Presidente della Fidapa BPW Italy della Sezione di Oristano.
Durante gli eventi introdurrà la serata Maristella Casula, interverranno per i saluti istituzionali a Sanluri il Sindaco Alberto Urpi e l’Assessora alla Cultura Antonella Pilloni, a Iglesias l’Assessora alle Politiche Sociali e Giovanili Angela Scarpa, a Oristano il Sindaco Massimiliano Sanna e il Vicesindaco con delega alla Cultura, Istituzioni, Turismo e Pubblica Istruzione Luca Faedda, a tutti gli eventi parteciperà l’Assessorato Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio.

Durante gli spettacoli si potrà assistere anche al concerto vocale della LUX Vocal Ensamble con la partecipazione del Soprano Chiara Loi che si esibiranno con brani dal X al XV secolo, con loro la voce recitante di Marta Proietti Orzella che leggerà brani tratti dai libri: Donne protagoniste del Medioevo curato dalla Prof.ssa Rossana Martorelli, Eleonora D’Arborea di Camillo Bellieni, Carta de logu, e Vita di Eleonora D’Arborea di Bianca Pitzorno.
Alle 20.30 è prevista oltre all’esposizione delle eccellenze dell’artigianato artistico e agroalimentare locale, una degustazione delle tipicità del territorio riservata al pubblico presente agli eventi.

La Rassegna è finanziata dall’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna: Legge Regionale 21 aprile 1955 n. 7 “Provvedimenti per manifestazioni, propaganda e opere turistiche”, Art. 1, comma 1 lett. c). D.G.R.: n. 20/53 del 30/06/2022 – Annualità: 2022 / 2023 / 2024. organizzazione di manifestazioni pubbliche di grande interesse. “CARTELLONE REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI DELLO SPETTACOLO E DELLA CULTURA”.

Sant’Antioco si prepara a vivere una tre giorni di celebrazioni, dall’11 al 13 novembre, omaggio al “Dies Natalis” di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna. Il 13 novembre è la ricorrenza della morte del Santo e rappresenta uno dei tre momenti in cui nel corso dell’anno si celebra il culto di Antioco. Per questo, l’Amministrazione comunale ha deciso di dare centralità anche a questa ricorrenza, oltre alla “Festa Manna” che ricorre 15 giorni dopo Pasqua, e alla Festa del primo di agosto, con un cartellone di appuntamenti che spazia tra cultura, approfondimento storico, tradizione e fede. Ed eccezionalmente, occasione unica, grazie alla diocesi di Iglesias e al rettore della Basilica don Mario Riu, si potrà assistere a una solenne processione del Santo che sfilerà per alcune vie del centro storico domenica 13 novembre. Senza dimenticare l’omaggio musicale al Santo a cura del Coro di Neoneli, in Basilica sabato 12.

«Intendiamo dare il giusto risalto al “Dies Natalis”, ricorrenza fin qui poco valorizzata e ultimo appuntamento con le celebrazioni della 663° Festa di Sant’Antiococommenta l’Assessore alla Cultura Luca Mereuattraverso un ricco programma fatto di attività di approfondimento culturale e storico. Oltre alle celebrazioni religiose, tra le numerose iniziative previste si presenterà un innovativo progetto multimediale sul Santo, capace di unire tradizione, fede e modernità attraverso le nuove tecnologie, per presentare il Patrono della Sardegna in una veste insolitamente moderna ma assolutamente affascinante. Soprattutto, per i più giovani. Poi la rievocazione storica attraverso la lettura della Passio di Antioco che verrà accompagnata dalle vocalità del prestigioso Coro di Neoneli. Infine, domenica 13, la cittadinanza tutta è invitata al “Tragitto di Antioco”, una passeggiata sul Golfo di Palmas con partenza da Coa cuaddus, che ha l’intento di tessere un unico fil rouge capace di unire le bellezze naturalistiche ed ambientali del paesaggio antiochense col desiderio di vivere e riscoprire la dimensione ancestrale dei pellegrini che secoli fa onoravano il martire Antioco.»

Tre giorni fitti di appuntamenti che prevedono anche la presentazione di un quadro del compianto pittore di Carbonia Luciano Lucchi, denominato “S.Antioco ai sulcitani”. Al fine di inquadrare l’opera, saranno presenti in Basilica, venerdì 11, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e la professoressa Lucia Amorino.

«Grazie alla Regione Sardegna, che dopo anni ci ha finalmente riconosciuto un importante finanziamento, riusciamo a dare la giusta centralità al Patrono dei sardi con un carnet di appuntamenti dedicati al “Dies Natalis”commenta il  sindaco Ignazio Loccitra questi, la presentazione di un dipinto sul cui ritrovamento, avvenuto in maniera fortuita all’interno del Municipio ad opera di un nostro funzionario, c’è tutta una storia da scoprire che avremo modo di raccontare in occasione del convegno di venerdì 11. Un appuntamento che vedrà anche la partecipazione della professoressa Rossana Martorelli, che parlerà delle Catacombe, nonché uno spazio di approfondimento sul progetto di restauro della Basilica. Invito tutta la cittadinanza a partecipare, ancora una volta stretta attorno al nostro amato Patrono.»

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Inizieranno domani e si concluderanno il giorno successivo (giovedì 9 luglio), dalle 9.00 alle 12.00, le due giornate di orientamento sulle lauree magistrali e sul post lauream della Facoltà di Studi umanistici.
Un’iniziativa che vedrà coinvolti docenti, studenti, specializzandi e dottorandi che illustreranno l’offerta formativa, con gli annessi sbocchi professionali, sulla piattaforma Microsoft Teams dell’Università di Cagliari.
La giornata di domani sarà aperta alle 9.00, dai saluti della presidente della facoltà Rossana Martorelli e dalla presentazione dei corsi di laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte, Filologie e letterature classiche e moderne, Filosofia e Teorie della comunicazione, Lingue e letterature moderne europee e americane, Scienze della formazione primaria, Storia e società, Traduzione specialistica dei testi.
Alle 15.00, invece, spazio all’illustrazione dei corsi magistrali in Scienze della produzione multimediale, Scienze Pedagogiche e dei servizi educativi, Psicologia clinica e di comunità. Alle 16.30, spazio alle scuole di specializzazione in Beni archeologici e in Psicologia della Salute. Chiuderà il pomeriggio la presentazione del Cediaf, il Centro istituito dall’Ateneo per l’alta formazione delle professionalità educative e del management della scuola.
Il 9 luglio, sarà la volta dei dottorati di ricerca: dalle 9.00, saranno presentati i percorsi dei dottorati in Storia, Beni culturali e Studi internazionali, Studi Filologico Letterari e Storico Culturali e in Filosofia, Epistemologia, Scienze Umane.
A chiudere, quattro seminari tematici dal titolo “La Psicologia in pillole” con Ferdinando Fornara, Jessica Lampis e l’introduzione di Cristina Cabras (coordinatrice del corso di laurea magistrale in Psicologia clinica e di comunità); “Lo scavo di Nora. Didattica, ricerca e valorizzazione” con Romina Carboni; “Scienze umane e Professioni digitali” con Gianni Fenu, Giampaolo Salice, Simone Ciccolone introdotti da Immacolata Pinto (coordinatrice dei corsi di laurea magistrale in Filologie e letterature classiche e moderne e Storia e società) e, infine, “La formazione alle professioni della comunicazione” con Antioco Floris ed Elisabetta Gola.
Antonio Caria

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Giovedì 18 ottobre a Cagliari e venerdì 19 a Sassari, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con G.I.U.L.I.A Giornaliste propone un corso dal titolo “Orientamenti sessuali e Web”, secondo un format già sperimentato a livello nazionale che vede protagonisti, tra gli altri, Franco Grillini e Francesco Lepore, rispettivamente direttore e caporedattore della rivista “Gaynews”.

Il doppio appuntamento sarà ospitato dall’Università di Cagliari, Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa) nell’aula Specchi e dal Palazzo della Provincia di Sassari, Sala Angioy, sempre alla stessa ora, dalle 14.00 alle 17.00.

Come il web ha modificato il modo di rappresentare il mondo LGBT, dando voce attraverso portali dedicati e sfuggendo a rappresentazioni stereotipate? Se da una parte c’è una maggiore visibilità per le tematiche omosessuali bisogna riconoscere che ancora oggi sui media prevalgono i pregiudizi: in tv e sui giornali la cronaca tende a dare poca rilevanza ai casi di discriminazione omofobica e transfobica, i giornali raccontano gli episodi di violenza e criminalità in cui sono coinvolte persone LGBT, puntando l’attenzione o colpevolizzando l’orientamento sessuale. 

Per questo Delia Vaccarello, giornalista attivista LGBT, interviene a dimostrare un modo diverso di fare cronaca che ha sperimentato negli anni dirigendo la pagina dell’Unità “Liberi tutti” contro i pregiudizi su orientamento sessuale e identità di genere.

La riflessione su tematiche LGBT risponde a un’esigenza particolarmente sentita da Gi.U.Li.A Giornaliste, impegnata sul fronte delle discriminazioni di genere e sull’uso di un linguaggio giornalistico capace di raccontare la realtà nel rispetto delle persone e dei fatti. 

Nell’organizzare il corso in Sardegna un importante contributo viene dal coinvolgimento dall’Arc, l’associazione di volontariato e queer di Cagliari e del MOS di Sassari che offrono la possibilità di un confronto diretto con chi vive qui e ora la discriminazione e la combatte con iniziative culturali.

Il corso, organizzato insieme a Gaynet (associazione di giornalisti e operatori della cultura impegnata nel migliorare la comunicazione e l’informazione sul mondo LGBT nei media italiani) e l’Arc Sardegna, ha come obiettivo di studiare le forme comunicative che più spesso scaturiscono da un inconsapevole pregiudizio, dal luogo comune, dalle frasi fatte dominate dagli stereotipi correnti sulla collettività omosessuale e transessuale.

Molto spesso e inconsapevolmente, a partire dalle fonti e attraverso un’elaborazione comunicativa superficiale, si mantengono frasi allusive, forme irrispettose e inavvertitamente offensive. Non solo la cronaca nera è vittima di queste forme stereotipate (“la pista gay”, “gli ambienti omosessuali”, “i giri trans”) ma anche le notizie che vengono riproposte in rete, dove è purtroppo sempre più stringente e competitiva la caccia al clic.

Un esempio classico è la confusione fra coppie di fatto e unioni civili, o quella tra outing coming out. I temi trattati riguarderanno LGBTI, sessismo e discriminazioni in riferimento alla comunicazione web (contrasto delle discriminazioni e del discorso d’odio – deontologia). La frequenza del corso attribuisce crediti alla formazione dei giornalisti e agli studenti universitari.

A Cagliari, infatti, Rossana Martorelli, presidente della Facoltà di Studi umanistici, ha accolto con favore l’iniziativa, che è stata inserita nel ciclo di attività “25 novembre tutto l’anno” una manifestazione che promuove azioni di contrasto alla violenza di genere durante tutto l’Anno Accademico. L’inserimento del Corso nella rassegna consente anche il riconoscimento dei crediti formativi per gli studenti universitari. Infatti l’incontro sarà promosso in tutti i Corsi della Facoltà e in particolare a Scienze della comunicazione.

Sono previsti i seguenti interventi: 

1. Franco Grillini, direttore Gaynews.it e presidente Gay.net 

2. Francesco Lepore, Caporedattore Gaynews.it

3. Delia Vaccarello giornalista attivista LGBT 

4. Serena Schiffini, giornalista Rai-Giulia giornaliste

5. Francesco Birocchi Presidente ODG Sardegna

6. Susi Ronchi coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna

7. Ivano Iai avvocato penalista, docente di procedura penale, collabora con Centri antiviolenza

8. Michele Pippia, rappresentante associazione ARC a Cagliari 

9. Massimo Mele del MOS a Sassari

L’incontro di Cagliari sarà moderato da Sandra Sallemi, quello di Sassari da Daniela Scano, entrambe giornaliste della Nuova Sardegna.

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L’Università di Cagliari e Giulia giornaliste promuovono un incontro-seminario su alcuni temi di grande rilevanza sociale: lavoro delle donne, discriminazioni di genere, divario salariale, molestie sessuali e sessiste sul lavoro. Mercoledì 23 maggio, nell Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, dalle ore 10.00 alle 13.00, studiose, economiste, professioniste, imprenditrici, forniranno dati ed elementi per tracciare il quadro aggiornato relativo alla nostra isola.

Elisabetta Gola, docente di Teoria dei linguaggi tra le promotrici del convegno, afferma: «Ci sono ancora schemi, pregiudizi e stereotipi che spesso rendono più complicata la vita lavorativa delle donne rispetto a quella dei colleghi. Divisioni e barriere che devono essere superate nel rispetto della diversità e specificità proprie di ciascun genere».

Oltre alla rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo ed alla presidente della Facoltà di Studi Umanistici Rossana Martorelli, interverranno l’assessore regionale del lavoro Virginia Mura che farà il punto sulle misure a favore dell’occupazione femminile e per l’impresa, la Consigliera di parità, Tiziana Putzolu, che analizzerà il fenomeno delle molestie nell’ambito delle discriminazioni, l’avvocata Valeria Aresti che si occuperà di molestie e stalking sulla base di sentenze su casi locali.

«La disparità di genere sul lavoro deve essere affrontata con un approccio multidisciplinare – sostiene Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia giornaliste -. Servono ottiche, competenze diverse e l’attenzione quotidiana dei media per comprenderne a fondo le origini e contrastarne gli effetti.»

La riflessione sarà sollecitata dalla presentazione del libro della giornalista Mara Cinquepalmi “Donne di carta”. Intervengono anche l’imprenditrice Luisella Cardia (PRO.MI.S.A.), la Segretaria regionale della Cgil Caterina Cocco, la consulente del lavoro Francesca Bragaglia, la presidente di Lamas e Sardegnasopratutto Maria Antonietta Mongiu, la direttrice della CNA di Rieti Enza Bufacchi che proporrà una riflessione sulle differenze di stile di leadership e sulla necessità di formazione nella direzione del rispetto delle differenze di genere, le docenti universitarie Francesca Ervas (filosofa del linguaggio), Michela Floris (esperta in Economia famigliare), e Valentina Favrin che  racconterà la realtà della tratta delle donne migranti.

La tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Carmina Conte, sarà preceduta da un’introduzione dei Presidenti dell’Ordine dei giornalisti Francesco Birocchi, del Corecom Mario Cabasino, dell’Assostampa Celestino Tabasso.  

Partecipano gli studenti dell’Istituto Superiore Primo Levi di Quartu, nell’ambito dell’alternanza Scuola/Lavoro. L’evento rientra nella manifestazione ”25 novembre tutto l’anno”, promossa dalla Rettrice e dal Comitato Unico di Garanzia, cui la Facoltà di Studi Umanistici aderisce.

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È partita lo scorso 16 gennaio la rassegna seminariale “Colonizzazioni interne e migrazioni, dal medioevo al contemporaneo” che, fino a giugno, offrirà qualificati momenti di riflessione trans-disciplinare sui processi di mobilità umana e trasformazione delle reti insediative nel quadro euro-mediterraneo e nel tempo lungo.

Gli incontri saranno animati da storici dell’età moderna e contemporanea, archivisti, archeologi, geografi, urbanisti, storici dell’architettura ed antropologi, provenienti dalle Università di Cagliari, Sassari, Barcellona, Valencia, Leeds, Estremadura, Genova, Padova, dall’Istituto per la Storia del Mediterraneo del CNR e del Centro studi sulle residenze reali sabaude, si terranno in alcuni luoghi simbolo della Cagliari culturale: dal Museo Archeologico Nazionale, alla Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria, dalla Pinacoteca Nazionale, alla Facoltà di Architettura, passando per la sala eventi della Mediateca del Mediterraneo e le diverse sedi del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari, promotore dell’iniziativa.

La rassegna è coordinata da Giampaolo Salice, docente di Storia della Sardegna moderna e Storia moderna e nelle facoltà di Studi Umanistici e di Architettura, responsabile scientifico del programma di ricerca biennale Migrazioni straniere e colonizzazione interna nel Mediterraneo d’età moderna, finanziato col bando “Capitale Umano ad Alta Qualificazione” L.R. 7 agosto 2007.

Al centro degli appuntamenti, diretti a studenti, dottoranti e post-doc, ma liberi ed aperti al pubblico si discuterà di villaggi abbandonati, ripopolamenti e le forme di possesso della terra, di città e borghi di nuova fondazione, dell’intreccio tra colonizzazioni interne, diaspore e migrazioni mediterranee. L’ottica transdisciplinare consente di mettere in luce i diversi approcci metodologici alla storia dei luoghi e della mobilità umana, temi che sono oggi al centro del dibattito pubblico.

Il prossimo appuntamento è previsto per le ore 16.00 del 25 gennaio, sarà ospitato al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e vedrà protagonisti le grandi diaspore mediterranee con le relazioni di Rossana Martorelli, Cecilia Tasca e Massimo Aresu. Modera Marco Cadinu.

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Si terrà lunedì 3 aprile a partire dalle 9.30 nell’Aula magna dell’Università di Cagliari (via Università 40) la Giornata di studi sardo-corsi, “Corsica e Sardegna: le potenzialità di un progetto comune” organizzata dalle Università di Cagliari e di Sassari, insieme all’Università “Pasquale Paoli” della Corsica. Durante la giornata sarà dato spazio alle ricerche comuni portate avanti dai tre atenei: dal legame tra archeologia e arte  all’etnomusicologia, alla cooperazione transfrontaliera fino ad altri temi. Ai lavori parteciperà anche il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, a riprova dell’interesse della massima istituzione regionale sarda per il dialogo tra le due isole.

L’iniziativa darà conto del comune progetto, nato dal Consiglio regionale della Sardegna e da quello della Corsica, che valorizza il ruolo delle due Isole rispetto ai rispettivi Stati e nel rapporto con l’Europa. La convinzione che lega le massime istituzioni rappresentative delle due regioni del Mediterraneo è che la convergenza di interessi politici ed economici si basi sulla più ampia conoscenza dei tratti culturali che caratterizzano le identità della Sardegna e della Corsica. Presupposti che saranno illustrati negli interventi di apertura del Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, e dei prorettori dei tre Atenei.

Gli Atenei di Cagliari e di Sassari e quello della Corsica hanno una tradizione di comuni ricerche che anche nella circostanza della Giornata di studi saranno richiamati negli interventi dei professori Rossana Martorelli, Ignazio Macchiarella e Giancarlo Nonnoi (alle 10.00) che illustreranno le ricerche compiute, congiuntamente, nel campo degli studi archeologici, artistici, etnomusicologici, filosofici e scientifici.

Dominique Verdoni, Jean-Marie Comiti, Eugène Gherardi e Denis Jouffroy faranno il punto sugli studi sulla lingua e sulla letteratura corsa, sui rapporti tra l’Università “Pasquale Paoli” e il territorio della Corsica, sulla storia di quell’Isola nel rapporto col “Continente”.

Seguiranno tre interventi di giovani ricercatori (Dino Manca, Carlo Mulas e Marco Deplano) che si soffermeranno sugli aspetti storici e su quelli giuridici del  rapporto tra le due Isole, viste nel più ampio contesto del Mediterraneo. Sarà questo il modo per giungere alla tavola rotonda conclusiva (alle 15.45), coordinata da Duilio Caocci e alla quale parteciperanno Gianmario Demuro, Carola Farci, Paolo Maninchedda, Franco Mannoni, Giuseppe Marci e Franciscu Sedda.

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L’ospedale San Giovanni di Dio riapre le sue porte il 14 e il 15 maggio per Monumenti aperti. Un’edizione speciale, questa, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso con le oltre 15mila persone che hanno visitato i sotterranei, dove i cagliaritani trovarono rifugio e salvezza quando i bombardamenti del 1943 devastarono Cagliari. Ed è in quei sotterranei  che è stato girato il documentario Quello che c’era, una delle novità più importanti di questa edizione ricchissima di storia, cultura, spettacolo e di novità: per la prima volta il San Giovanni di Dio viene “adottato” dagli studenti che diventano per due giorni i veri protagonisti del monumento e l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari fa il suo ingresso nel Comitato scientifico di Monumenti aperti.

Il programma della manifestazione è stato presentata questa mattina nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo e dal presidente di Imago Mundi, Fabrizio Frongia.

Il documentario è frutto di un grande lavoro di Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari e degli studenti del Gruppo C-nema del laboratorio audiovisivo (coordinato dal regista Marco Antonio Pani) all’interno dell’insegnamento dei linguaggi del Cinema, della Televisione e dei New Media, del prof. Antioco Floris. Protagonisti assoluti i due testimoni, Mario Seguro (88 anni) e Mariano Frongia (78), che si sono salvati proprio grazie al San Giovanni e ai suoi sotterranei. Un racconto emozionante quello di Seguro e Frongia, che fanno rivivere le terribili giornate del 1943, quando Cagliari fu completamente rasa al suolo dagli aerei alleati. Un cortometraggio che parla di un pezzo di storia della città ma che è anche memoria per le future generazioni.

Un progetto che si è realizzato grazie alla partnership con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione, come è stato sottolineato dal presidente della Facoltà di Studi Umanistici Rossana Martorelli, dalla coordinatrice del corso di laurea, Elisabetta Gola, e dal manager didattico, Valentina Favrin.

Il Gruppo C-nema è formato dagli studenti Francesco Campus, Jaime Cocco Ciboddo, Giuseppe Lai, Cristina Marci, Silvia Marci, Francesca Murgia, Luca Palmieri, Francesca Pili, Francesca Salis, Dafne Satta, Alessio Simbula, Bruna Francesca Sini.

Per la prima volta quest’anno, come ha spiegato il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, sono gli studenti che diventano “padroni” dell’ospedale. I ragazzi di due scuole medie (via Piceno-istituto comprensivo Santa Caterina di Cagliari e Rosas-Istituto comprensivo n. 2 di Quartu) faranno da “ciceroni” e illustreranno ai visitatori le bellezze del San Giovanni e dei suoi sotterranei. Una grande novità che assieme al progetto di alternanza scuola-lavoro elaborato con Imago Mundi, ha proprio l’obiettivo di valorizzare il Civile. «Non è un caso – spiega Sorrentino – che il nostro slogan di quest’anno sia: “San Giovanni di Dio, il Monumento della Salute”. Perché è qui, nell’ospedale più antico della città, che i cagliaritani hanno trovato e continuano a trovare un punto di riferimento». Ovviamente i ragazzi cureranno le visite guidate sotto la supervisione dell’Associazione dei dipendenti dell’Aou, Mariposa, vero motore delle iniziative culturali al San Giovanni.

Nella due giorni di Monumenti aperti sono tre gli appuntamenti musicali. Sabato14, alle 17.00, si esibirà nella hall del San Giovanni di Dio, il coro polifonico di Sinnai S’Addura. Domenica 15 due appuntamenti: alle 10.00 esibizione del gruppo Cuncordia a Launeddas; alle 11.30 nella Cappella del San Giovanni di Dio l’orchestra della scuola media a indirizzo musicale Rosas di Quartu, pluripremiata a livello nazionale. Infine, la mostra di piante officinali disegnate ad acquarello dell’artista sarda di fama internazionale Elisabetta Mura.