19 April, 2024
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È stata la Bürgermussik Mittersill ad aprire ufficialmente le celebrazioni del National Day dell’Austria a Expo Milano 2015. La banda della cittadina salisburghese di Mittersill, accompagnata dagli ottoni della Bläserensemble Federspiel nei loro costumi tradizionali, ha intonato musiche tipiche e suonato gli inni. A guidare la folta delegazione d’Oltralpe il Presidente federale austriaco, Heinz Fischer; con lui, ecco il vice Cancelliere e ministro della Ricerca, Scienza e Economia, Reinhold Mitterlehner, il presidente della Camera federale dell’Economia Christoph Leitl, il Ministro federale per le Arti, la Cultura e i Media Josef Ostermayer e il ministro di Agricoltura, Foreste, Ambiente e uso delle Acque, Andreä Rupprechter. All’evento ufficiale hanno partecipato anche il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo 2015, Bruno Pasquino, il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto della Vedova.

«Expo Milano 2015 è l’opportunità per affrontare temi di valenza globale attraverso il confronto di soluzioni e best practice offerte da governi e privati» ha esordito Della Vedova, mentre il Presidente Fischer ha voluto ribadire gli ottimi rapporti che intercorrono da anni tra Italia e Austria. «Per noi il vostro Paese è il secondo partner commerciale – ha detto Fischer – e gli scambi, nel 2014, hanno oscillato tra i 16,3 e i 16,8 miliardi di euro». «L’eccellente livello delle relazioni bilaterali – gli ha fatto eco Della Vedova – si riflette nella piena convergenza di vedute e intenti in ambito europeo. La visita ufficiale a Vienna di Sergio Mattarella nei prossimi giorni ne sarà un’ulteriore testimonianza.»

Expo Milano 2015 offre dunque la possibilità di rinsaldare relazioni già ottime. «L’Esposizione Universale pone l’accento su temi fondamentali come l’ambiente, il clima e l’energia – ha continuato Fischer -. Questo ha ispirato l’Austria nella creazione del suo padiglione. L’idea di mostrare alberi vivi all’interno della struttura vuole far capire quanto siano importanti i boschi per il clima globale».

Al termine della cerimonia, la delegazione si è diretta a piedi lungo il Decumano fino al Padiglione austriaco, per fare poi tappa a Palazzo Italia. I festeggiamenti proseguiranno con una serie di eventi anche in città alla Triennale di Milano e al Teatro alla Scala.

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La Sardegna, “Isola della qualità della vita”, partecipa a Expo 2015. L’eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, l’innovazione sostenibile, la longevità, rappresentano le quattro dimensioni qualificanti della presenza della Regione al grande evento milanese. Sarà un’attività intensa quella che si svilupperà tra la Lombardia e il territorio isolano dal primo maggio al 31 ottobre e in preparazione dell’appuntamento. A partire da una strategia precisa, incentrata su una prospettiva di lunga durata, sull’aggregazione delle imprese e delle categorie di prodotto, sui progetti di internazionalizzazione.
«Una promozione dell’isola molto definita e una nuova immagine coordinata, innovativa e riconoscibile: questo il nostro impegno per incidere nel grande scenario dell’Esposizione Universale – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, stamattina in conferenza stampa -. Intendiamo riposizionare l’immagine del prodotto Sardegna nel mondo a partire dal valore della nostra qualità della vita, focalizzandoci su una prospettiva di ricaduta nel tessuto economico regionale per i prossimi 3-5 anni, con un programma, obiettivi e azioni molto chiari.»
Ogni iniziativa a Expo avrà un senso per le aziende sarde: «La nostra finalità è quella di accompagnare le imprese agroalimentari presentandoci al mondo e soprattutto ai nuovi mercati – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – abbiamo coinvolto i nostri consorzi per proporre un’immagine coordinata dei prodotti Doc e Dop e messo in campo due bandi pubblici, saremo presenti a Milano in maniera strutturata e aggregata per attivare un percorso di crescita».
Lo stanziamento complessivo previsto per la partecipazione della Sardegna a Expo è di 3.490.000 euro, facenti capo per 1.980.000 all’assessorato del Turismo, artigianato e commercio, 800.000 all’Assessorato dell’Industria, per 410.000 a Laore e per 300.000 euro al Centro regionale di programmazione. A ciò si aggiunge un milione e mezzo di euro per favorire la partecipazione a Expo delle imprese sarde agroalimentari, artigiane e dei comparti turistico e del commercio attraverso tre bandi pubblici.
Saranno tre le formule principali attraverso le quali si proporrà la presenza sarda all’esposizione universale, che garantiranno un presidio nel corso dei sei mesi dell’evento: la dimensione istituzionale all’interno del Padiglione Italia dall’11 al 17 settembre con uno spazio di 200 metri quadrati e un ufficio permanente; progetto Cibus B2B, dove le imprese avranno uno spazio per tutto il corso di Expo per incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei, dove potranno consolidare relazioni già aperte o avviare nuovi rapporti. Diversi i workshop con i buyers, 680 i business meeting, tre gli eventi tematici. Lo scopo è quello di presentare le eccellenze delle nostre produzioni, dalla filiera vitivinicola a quella del pane, olivicololearia, zootecnica sino alle ortive certificate come il carciofo e lo zafferano. Il pomeriggio ci saranno presentazioni, la sera show cooking; infine sarà allestito uno stand di 30 metri quadrati nell’ambito del progetto Eataly, sempre durante tutti i sei mesi dell’evento, dove si cureranno i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione. I video e le immagini della Sardegna scorreranno anche nei maxischermi del Cardo (18.750 passaggi da 1 minuto nei sei mesi) e nel padiglione Alitalia/Ethiad. Per la Sardegna sarà disponibile la piattaforma web Expo business matching per facilitare l’incontro fra aziende, buyer esteri e operatori.
L’isola sarà protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con due testimoni d’eccezione come Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma con la sua Edilana gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” saranno promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.
Eventi culturali e promozionali. Altra attività messa in campo dalla Regione è l’allestimento di un ricco programma di manifestazioni, sagre, eventi che si terrà sia a Milano sia sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Si apre il 5 maggio ai Chiostri di San Barnaba di Milano con “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”, incontri, stand, degustazioni. Al museo archeologico del capoluogo lombardo sarà allestita la mostra Isola delle Torri dal 6 maggio al 29 novembre. Al Palazzo Litta in Corso Magenta, sempre nello stesso periodo, saranno esposte le fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica. I primi ambasciatori della Sardegna Paolo Fresu, Pinuccio Sciola e Beppe Severgnini saranno protagonisti in diversi eventi. In Sardegna invece sarà messo in campo il progetto “1000 e una notte”, 1001 stanze messe a disposizione dagli albergatori con Unioncamere e Camera di commercio nord-Sardegna. Sette i percorsi naturalistici proposti nelle aree marine protette e nei parchi nazionali e regionali, tre i percorsi della qualità della vita e della longevità nella blue zone dell’isola sempre in collaborazione con le Camere di commercio. L’Anci Sardegna proporrà 4 eventi a Milano e sul territorio su identità, tradizione, cultura e natura ed enogastronomia.
Expo è una piattaforma di confronto attorno alle grandi questioni dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile sintetizzate nello slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Circa un milione di metri quadri di esposizione, 140 Paesi e organizzazioni internazionali coinvolte e 20 milioni di visitatori attesi. In questo scenario la Sardegna dovrà costruire un tessuto di relazioni il più possibile stabili, soprattutto con una serie di Paesi obiettivo indicati, proiettate verso un orizzonte temporale di 3-5 anni. Le imprese che parteciperanno all’evento accompagnate dalla Regione dovranno presentare la propria offerta strutturata e possibilmente in forma aggregata naturalmente in un’ottica di internazionalizzazione. L’Esposizione universale per la Sardegna dovrà essere un investimento in grado di restituire i risultati già nei prossimi due anni.
Nuova immagine coordinata. Infine, sarà la volta della nuova strategia di comunicazione complessiva che inizia con la progettazione di un sistema grafico coordinato e flessibile, capace di interagire sia con gli elementi che già caratterizzano l’immagine istituzionale della Regione, sia con ulteriori elementi che individuano l’evento contenitore. “Isola senza fine” è il nuovo slogan che accompagnerà la Sardegna a Expo 2015. L’isola della tradizione si presenta con una spiccata identità contemporanea, a partire dalle trame delle antiche tessiture e dal forte carattere della longevità. L’isola che non finisce mai di stupire, l’isola dei centenari, della natura senza fine, dei sapori e delle eccellenze, delle idee infinite come l’innovazione sostenibile, sono i significati che hanno ispirano lo slogan. Il nuovo carattere tipografico chiamato “battoro”, è invece ispirato alla tessitura delle bisacce e all’organizzazione del telaio. È strutturato in modo tale da sostituire il pibione della tradizione con il pixel digitale, simbolo della tecnologia. Sulla falsariga del carattere è stato elaborato anche un set tipografico chiamato Sardinia dingbats, composto di icone tipiche accompagnate da immagini più moderne, sulla scia dell’opera di Eugenio Tavolara.
www.regione.sardegna.it/sardegnaexpo2015 è il nuovo portale dedicato alle iniziative della Regione per Expo 2015 ricco di contenuti dedicati e appuntamenti per guidare i visitatori e il network internazionale alla scoperta delle eccellenze dell’isola.
La Sardegna preserva un grande patrimonio naturale che consente, da un lato, di rafforzare l’appeal della destinazione turistica, dall’altro di valorizzare virtuosi processi di sostenibilità. A ciò si associa il valore delle produzioni della terra, rispettose delle tradizioni e compatibili con uno sfruttamento non intensivo del territorio. La longevità attiva, che pone l’isola fra le 5 “Blue Zones” al mondo, con una forte presenza di centenari, è l’effetto dell’elevata qualità della vita. L’innovazione tecnologica sostenibile diffusa in Sardegna a diversi livelli aumenta la competitività del tessuto economico e industriale e imprime uno spiccato carattere di modernità. Con questa forte specificità l’isola sarà presente a Expo 2015.

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«La ricerca storica deve continuamente svilupparsi ma senza pericolose equiparazioni fra i due campi in conflitto nella lotta di Liberazione nazionale dal nazifascismo». Queste le parole usate dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in vista del 70° Anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, che sarà celebrato il 25 aprile.

«Riprendendo le parole del Presidente della Repubblica – si legge in una nota del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – possiamo ribadire che “la Resistenza, prima che fatto politico, fu soprattutto rivolta morale e questo sentimento, tramandato di padre in figlio, costituisce un patrimonio che deve permanere nella memoria collettiva del nostro Paese”. La Liberazione dal nazifascismo è l’evento centrale della nostra storia e tutti noi, così come è stato per i Padri della Costituzione italiana, dobbiamo ricordare il forte legame tra la riconquista della libertà, realizzata con il sacrificio di tanti giovani dopo un ventennio di dittatura, e la nuova democrazia. La Costituzione, nata dalla Resistenza, ha rappresentato e rappresenta il capovolgimento della concezione autoritaria, anti liberale, esaltatrice della guerra, imperialista e razzista che il fascismo aveva imposto in Italia, soffocando e reprimendo nel sangue le voci dell’opposizione.»

«Oggi, come ieri e come domani, nessuno può dimenticare il sacrificio e l’impegno di tutti i partigiani, gli antifascisti e coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà. Giovani, donne e uomini, spesso legati da una amicizia profonda, da un‘idea politica o dal desiderio di costruire una società libera e giusta, che per questo sono stati perseguitati, torturati e uccisi. Grazie al loro sacrificio è nata la nostra Democrazia.

Partendo da queste certezze, per celebrare il 70° Anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, in ricordo di tutti coloro che contribuirono a farci nascere come donne e uomini liberi, sabato 25 aprile 2015, alle ore 10.00, sarà deposta una corona d’alloro al lato dell’ingresso del Palazzo Comunale in piazza Roma. La corona sarà collocata sotto la targa dedicata ai caduti per la Liberazione dell’Italia: “Uomini liberi che si adunarono per dignità, non per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo”, come ha scritto l’antifascista Piero Calamandrei.

L’Amministrazione comunale di Carbonia invita tutti i cittadini, le associazioni, le organizzazioni sindacali, politiche e culturali a partecipare alla manifestazione per ricordare una delle pagine più importanti della nostra storia, affinché l’Italia non debba mai più conoscere l’orrore di una dittatura.»

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Il Comitato “Risarcire Maddalena” ha inviato, via mail, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’elenco di firme, circa 700, che hanno dato valore e gambe robuste alla battaglia sul risarcimento a La Maddalena per i danni ambientali ed economici subiti a causa del mancato G8 del 2009 che ha lasciato sull’isola solo macerie.

«Nei prossimi giorni chiederemo a chi ci ha sostenuto con la propria firma – spiega Enza Plotino, portavoce del Comitato – di accompagnarci anche fisicamente per l’invio postale del plico contenente l’appello e tutte le nostre centinaia di firme.»

 Di seguito, il testo integrale dell’appello inviato al presidente della Repubblica.

Caro Presidente Mattarella,

chiediamo a Lei Presidente, di prendere “a cuore” la situazione di un Paese, La Maddalena, e di una popolazione lasciata sola a gestire i gravi danni ambientali, economici e sociali derivati dal mancato G8 del 2009.

«Il Governo italiano ha prima illuso la cittadina de La Maddalena con la promessa di uno sviluppo turistico ed economico per l’isola e poi, crollata l’illusione e creato un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile, è scappato lasciando macerie. Questo è stato il mancato G8, ultimo atto di una lunga serie di inganni, per la popolazione di una delle più belle isole del Mediterraneo: una promessa di rilancio turistico ed economico franata miserevolmente e un’intera popolazione lasciata sola a pagare lo scotto di questa spudorata retromarcia. Ad oggi, salvo alcuni interventi “spot” niente è più stato fatto. Il Mita Center, l’ex ospedale militare e tutti gli altri edifici versano in stato di totale abbandono e l’area a mare attende bonifiche mai completamente realizzate. 

Il progetto del G8 viene, nel 2007, offerto alla cittadinanza maddalenina come il giusto riscatto per un territorio in sofferenza a causa del depotenziamento della Marina Militare, dello smantellamento della base americana e della chiusura del Club Med e del Valtur, che avevano garantito fino ad allora all’isola, una forte economia ed un mirabile equilibrio tra la presenza militare e il desiderio di preservare il proprio invidiabile patrimonio naturalistico. Il progetto piace e la cittadina si prepara al salto qualitativo e ad un futuro di possibilità turistiche. Le intenzioni sono pregevoli:  recupero, riqualificazione e sviluppo socio-economico dei luoghi dell’antico glorioso arsenale ormai dismesso e delle aree vicine, attraverso la costruzione di un porto, nuovi alberghi e strutture di servizio, funzionali al programma predisposto per il summit, ma destinati poi a costituire un polo di accoglienza e di crescita economica accompagnate dall’intenzione di bonificare un ampio specchio di mare inquinato, rimuovendo le tonnellate di fanghi, inerti, amianto carcasse e altri rifiuti speciali.

Ma il bluff è dietro l’angolo. Quando il governo Berlusconi, nella sua Struttura di missione, si rende conto che i ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali, oltre alla sottovalutazione delle bonifiche da portare a termine, non garantiscono la chiusura dei lavori in tempo per il summit e

quando partono le inchieste penali su appalti e lavori di ripristino ambientale, decide, con “l’occasione” del terremoto de L’Aquila, di abbandonare progetto, ristrutturazione, bonifiche, ma soprattutto il rilancio turistico annunciato ad una popolazione in attesa.

L’isola non c’entra più. Non c’entrano i suoi valori, la sua vocazione e il suo richiamo. Si scopre che la logica è sempre quella della rispondenza e del profitto immediato, a tutti i costi. Immediato perché, come si è visto poi, l’Incompiuta ha lasciato in eredità alla popolazione soltanto alcune sinistre “cattedrali nel deserto” sovradimensionate ed economicamente ingestibili, oltre all’inquinamento ancora ben presente nelle acque antistanti l’Arsenale.

La comunità di La Maddalena sta pagando un prezzo altissimo per il comportamento superficiale e approssimativo delle istituzioni nazionali e locali. Da qui nasce la volontà del Comitato “Risarcire Maddalena”, che vede insieme Italia Nostra, ProNatura e singole personalità, di intraprendere un’azione legale ed una richiesta di procedura d’infrazione alla Commissione europea,  per dare un nome e una giusta punizione ai responsabili, e di farlo coinvolgendo l’intera cittadinanza di La Maddalena attraverso una raccolta di firme e adesioni a sostegno della Campagna “contro i responsabili del danno ambientale ed economico provocato dal mancato G8” che ha già portato un patrimonio di 700 firme e 1000 adesioni.»

Ci rivolgiamo a Lei perche ci dia una mano in questa battaglia di giustizia e di diritti. Saremmo lieti di un incontro con Lei e attendiamo fiduciosi.

Il Comitato “Risarcire Maddalena”

La Maddalena aprile 2015