12 December, 2025
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L’immancabile taglio del pane alle olive lungo 50 metri, bancarelle, musica con i Sikitikis, i gruppi Folk e la firma del gemellaggio tra comune di Villamassargia e il comune di Calanda, degustazioni con prodotti tipici e la certezza che l’olio extravergine di qualità è più di un semplice condimento, ma racconto vivo del luogo, di esperienze, di identità e di storia. “L’oro verde” è stato celebrato così alla trentunesima Sagra delle Olive di Villamassargia che, da tradizionale momento comunitario, ha aperto le braccia al Mediterraneo, oltrepassando i confini. Ed ecco che un originale cocktail a base di olio locale si è trasformato per gli studenti del programma Intercultura in un’occasione per assaporare l’essenza di un territorio e imprimerlo nella propria memoria. Un esempio di come l’oleoturismo possa diventare una risorsa strategica e volano di sviluppo.
Una tesi condivisa su più fronti al “Primo Congresso Nazionale dei Paesaggi dell’Olio” che si è tenuto stamane ai piedi di Sa Reina, lo spettacolare ulivo millenario che svetta a s’Ortu Mannu.
«Il futuro della nostra comunità è legato per vari aspetti a questo Monumento Naturale, di conseguenza la ricerca scientifica sulla tutela dei paesaggi olivicoli ha una particolare importanza: per il futuro di Villamassargia lavoriamo per un’economia basata su cultura e turismo, a partire dalle aziende agricole. Abbiamo tutte le risorse per creare sinergie, generare da qui nuova ricchezza e lavoro», ha dichiarato Debora Porrà, sindaca del comune di Villamassargia che, insieme all’associazione nazionale Città dell’Olio, ha organizzato all’interno della sagra una giornata unica nel suo genere, con un simposio di amministratori ed esperti di alto profilo.
«Olio da intendersi come parte integrante del Genius Loci», secondo il docente Mauro Agnoletti, presidente dell’associazione dei Paesaggi Rurali di interesse storico che ha parlato anche di «un momento cruciale per intraprendere un percorso di valorizzazione».
E se Matilde Schirru, tecnologa e docente dell’università di Sassari, ne ha ripercorso la storia: la presenza dell’olivo in Sardegna risale al VII secolo A.C., Francesca Camilli ha messo in luce progetti di ricerca europei e come l’agroforestazione a olivo resti una componente significativa del paesaggio agrario nel Mediterraneo.
Tra istituzioni e tecnici provenienti da tutta Italia che hanno condiviso esperienze e case study l’obiettivo comune è di coltivare l’identità attraverso l’urgenza di preservare anche da un punto di visto normativo i paesaggi olivicoli e tutelare l’olio DOP, «elementi che fanno da fulcroha spiegato il vicepresidente dell’associazione Città dell’Olio Giovanni Antonio Sechial contrasto allo spopolamento e all’abbandono delle aree rurali, tematica che ci ha visto coinvolti come associazione nel prendere parte a un tavolo interdisciplinare per una bozza di legge volta a fermare tale tendenza».
Candidato per essere inserito nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico nel 2026, come ricordato durante il congresso dalla moderatrice Federica Romano dell’associazione Città dell’Olio, il comune di Villamassargia si appresta a concludere un’edizione inedita della Sagra che vede ancora tanti eventi nella giornata conclusiva, domenica 19 ottobre, con tanto buon cibo, show cooking e il concerto dei Modena City Ramblers con Beppe Carletti e Sergio Reggioli, accompagnati dalle cover band sarde dei Nomadi.
«Questo evento – ha concluso la sindaca Debora Porràoltre ad essere la festa simbolo dei massargesi, è un progetto di comunità che include la valorizzazione costante del nostro patrimonio.»
Di seguito le video interviste alla sindaca di Villamassargia Debora Porrà, al vicepresidente Associazione Città dell’Olio Giovanni Antonio Sechi e al docente Mauro Agnoletti, presidente dell’associazione dei Paesaggi rurali di interesse storico.

Bontà e qualità unite alle tradizioni secolari, di cui Villamassargia è depositaria, sulla rampa di lancio verso l’Italia e l’Europa. Tante le novità della trentunesima edizione della Sagra delle Olive, evento simbolo della comunità massargese, in scena al monumento naturale s’Ortu Mannu dal 17 al 19 ottobre 2025.
Un week end di musica, show cooking, laboratori, esposizioni, escursioni, happy hour a base di olio evo e l’immancabile fiera, con tante degustazioni all’ombra di “Sa Reina”, il gigante verde, realizzati grazie anche al co-finanziamento dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna nell’ambito delle manifestazioni del turismo MICE.  Ma non solo. Ad aggiungersi alla Sagra, già riconosciuta “di Qualità” con i suoi Prodotti Agroalimentari Tradizionali, altri preziosi tasselli come le numerose collaborazioni strette dal comune di Villamassargia.
«La scommessa che ci vede coltivatori della nostra identità, ma al contempo innovatori e promotori delle nostre bellezze e prelibatezze concepite anche come risorsa e motore per lo sviluppo territoriale, è sempre aperta», ha dichiarato la sindaca Debora Porrà.
Quest’anno, grazie alla preziosa partnership con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, divulgatrice della cultura dell’ulivo e dell’olio di oliva Evo di qualità, sabato 18 ottobre dalle ore 10 è previsto il primo Congresso Nazionale dei Paesaggi dell’Olio, un’occasione per mettere in rete istituzioni, docenti, ricercatori ed esperti del mondo olivicolo che dialogheranno su ambiente, sviluppo rurale, turismo e cultura.
«Il riconoscimento dei paesaggi rurali storici da parte del Ministero dell’Agricolturaha spiegato Michele Sonnessa, presidente nazionale Città dell’Olio va nella direzione giusta: valorizzare questi patrimoni per contrastare l’abbandono, preservare la biodiversità e generare nuove opportunità.»
«Siamo orgogliosi che Villamassargia ospiti questa manifestazioneha aggiunto il vicepresidente Giovanni Antonio Sechi -; Oro Verde è solo l’inizio: dalla Sardegna vogliamo far nascere una rete di territori consapevoli del valore del proprio paesaggio e pronti a costruire futuro”.
Sviluppo strategico e riflessioni saranno uniti a leggerezza e divertimento: la buona musica d’autore andrà in scena sabato con il concerto della band cagliaritana dei Sikitikis alle ore 15.30, intrattenimento con dj set anni Novanta e poi l’atteso gran finale domenica pomeriggio che vedrà sul palco i Modena City Ramblers con Beppe Carletti, Sergio Reggioli e il raduno delle cover band sarde dei Nomadi.
«Non ci siamo certamente dimenticati dei più piccoliassicura Sara Cambula, assessora della Cultura -: grazie al CPT Ilaria Alpi, all’associazione Elda Mazzocchi Scarzella, all’agenzia LAORE, ad Agris Sardegna, all’associazione Gioiosa Guardia, Auser e al gruppo folk Pilar abbiamo riservato l’apertura della sagra, come già avviene da diversi anni, a bambini e ragazzi con numerose iniziative animate da letture e laboratori tra cui quelli curati dalla Biblioteca comunale e dallo SBIS sulla storia locale.»
Un’altra chicca al suo esordio, e sempre dedicata ai giovani, è ‘Evoolio’, happy hour internazionale col quale gli studenti di AFS Intercultura degusteranno originali cocktail a base di olio Evo, abbinati a finger food con prodotti tipici sardi.