9 December, 2024
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Cinque giorni di proiezioni, musica, incontri e racconto del territorio. L’edizione 2024 del Carbonia Film Festival – organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via – va in archivio rinnovando il suo rapporto con il pubblico attraverso un numero sempre crescente di spettatori, senza mai smarrire la sua dimensione intima e sociale, capace di abbattere le barriere tra ospiti, pubblico e staff, a favore di una convivialità che rende l’esperienza uno spazio fertile di idee e confronto.

Dal 13 al 17 novembre si sono alternate nel Sulcis le migliori voci del cinema indipendente italiano, da Francesco Costabile a Rosa Palasciano, da Silvia Luzi a Luca Bellino; e i nuovi sguardi sul contemporaneo, con il regista Milad Tangshir e il fumettista Majid Bita – autori iraniani trapiantati in Italia; senza però tralasciare i grandi temi internazionali, grazie al  regista palestinese in esilio Mohamed Jabaly, che da anni si batte per i diritti umani attraverso il cinema.

A chiudere un cartellone come sempre multidisciplinare è stato il concerto di Dente, uno dei musicisti più influenti della nostra canzone d’autore, dopo una lunga assenza dai palchi isolani.

Alla dimensione culturale del festival si accompagna quella socio-economica, con il coinvolgimento di 7 ristoratori, 3 strutture ricettive, 2 locali, 3 scuole superiori e una lunga serie di figure professionali. Hanno lavorato al CFF 15 tecnici con varie competenze, fotografi e social media manager, staff organizzativo, addetti all’accoglienza, maschere e autisti, per un gruppo di lavoro di oltre venti persone e una ricaduta sul territorio fatta di relazioni ma anche, e soprattutto, di economie concrete e sviluppo di nuove competenze.

Il festival si è concluso ma non i progetti del Centro servizi culturali Carbonia della Società Umanitaria. È ancora in corso, infatti, il Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, progetto coordinato dal regista Daniele Gaglianone e dal tutor Chicco Angius, che coinvolge sei giovani filmmaker selezionati in tutta Italia tramite bando: una squadra che sarà al lavoro sino al 25 novembre per la realizzazione di un documentario. L’iniziativa, ormai alla sua terza edizione, ha l’obiettivo di continuare a raccontare un territorio complesso e pieno di ricchezze nascoste come quello sulcitano.

Sarà invece visitabile sino al 23 novembre la mostra che ha inaugurato il festival: Sguardi Plurali per un’Italia Plurale, allestita negli spazi della biblioteca comunale. Una mostra fotografica che presenta gli esiti di un concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio. In mostra i lavori di 24 autori e autrici provenienti da tutta Italia; diversi sono nati qua, altri sono arrivati nel nostro Paese ancora molto piccoli. Alcuni sono rifugiati, altri sono cittadini italiani, altri sono in attesa di diventarlo.

 

Un nuova giornata di incontri e proiezioni per il Carbonia Film Festival. Domani, venerdì 15 novembre, i grandi temi del contemporaneo nei due film in programma alla Fabbrica del Cinema.

Si comincia alle 17.00, con Life is beautiful, del regista palestinese Mohamed Jabaly, che interverrà in collegamento dall’Idfa di Amsterdam – dove si trova per far parte della giuria del concorso – per dialogare con il pubblico del festival. Il film è un racconto autobiografico della lotta per i suoi diritti di migrante, di lavoratore del cinema e di cittadino palestinese: Jabaly è rimasto bloccato in Norvegia mentre la sua famiglia e i suoi amici affrontavano la vita a Gaza. Un’opera potente e commovente che è una lettera d’amore verso la propria terra e una denuncia del sistema burocratico occidentale.

Alle 21.00 appuntamento con Luce, di Silvia Luzi Luca Bellino, film in concorso all’ultimo festival di Locarno, che racconta la storia di un complicato rapporto padre-figlia in cui spicca l’attrice protagonista Marianna Fontana.

«In Luce  spiegano i registisiamo tornati a temi a noi cari come la famiglia e il lavoro, provando a non tradire il nostro pensiero sulla realtà e sull’immagine, le nostre convinzioni sui fragili confini tra vero e falso. Volevamo continuare a raccontare il rapporto con il potere, che sia padre o padrone, quel potere che quando è famiglia ti schiaccia e quando è lavoro ti aliena. Abbiamo provato a farlo attraverso il tumulto di una giovane donna in un contesto che la vuole operaia, ignorante, sottoposta, e che la induce a una scelta malsana alla ricerca di un’assenza e di una voce che diventano vita parallela.»

Silvia Luzi e Luca Bellino, che incontreranno il pubblico in sala al termine della proiezione, sono registi, sceneggiatori e produttori. La loro opera prima di finzione Il Cratere (Crater, 2017) è stata presentata in anteprima alla 74 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (Settimana della Critica, in concorso). Il film ha vinto il Premio Speciale della Giuria al 30° Tokvo Film Festival e numerosi altri premi. Hanno anche diretto documentari pluripremiati tra cui L’arte della Guerra.

CFF SCUOLE – Gli appuntamenti del Carbonia Film Festival cominciano come sempre al mattino con gli incontri che vedranno protagonisti studentesse e studenti dell’Istituto Superiore Angioy di Carbonia. Alle 9,45, in programma il laboratorio Impariamo a riprenderci, con gli operatori culturali e filmmaker Gabriele Pappalardo e Mario D’Acunto. Mentre alle 10.00, nella Sala Masala in Fabbrica del Cinema, è prevista – sempre per le scuole – la proiezione di Life is beatiful.

CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB – Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà nel territorio del Sulcis e nei sobborghi intorno a Carbonia sino al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

Il Carbonia Film Festival prosegue con proiezioni, incontri e musica sino a domenica 17 novembre, con proiezioni, incontri, musica e spettacoli. Il programma completo su carboniafilmfest.org.

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Al Carbonia Film Festival è il giorno di Taxi Monamour, l’applauditissimo film di Ciro De Caro vincitore del premio del pubblico alle Giornate degli Autori, in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia. L’appuntamento è per domani, giovedì 14 novembre, alle 21.00 al Fabbrica del Cinema di Carbonia, come appuntamento conclusivo della seconda giornata del festival.

A impreziosire la proiezione la presenza di Rosa Palasciano, una delle protagoniste del film, alla sua seconda collaborazione con De Caro dopo il fortunato Giulia (di cui è anche cosceneggiatrice), che ha portato a una doppia candidatura come miglior attrice non protagonista ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.

Taxi Monamour racconta l’incontro tra due donne all’apparenza diverse ma che in fondo si somigliano. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

Non solo cinema, però, nel giovedì del CFF: alle 17.00, negli spazi della Biblioteca Comunale, è in programma infatti la presentazione del libro Nato in Iran, di Majid Bita, una storia autobiografica e familiare che ci proietta a Teheran e si fa storia collettiva. Una graphic novel che racconta le angosce di un bambino, il fantasma di una guerra mai conclusa per davvero, le convinzioni e la ribellione di una generazione di uomini e donne che vogliono la libertà. L’incontro sarà arricchito dal dialogo con il regista, anch’esso di origini iraniane, Milad Tangshir. Modera il panel il direttore artistico del Carbonia Film Festival Francesco Giai Via.

CFF SCUOLE

Ma gli appuntamenti del Carbonia Film Festival cominciano al mattino con gli incontri che vedranno protagoniste le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Superiore Angioy di Carbonia. Alle 9,45 in programma una visita speciale alla mostra Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, alla presenza di Deka Mohamed Osman e Mounir Derbal, vincitori del concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio, i cui scatti saranno esposti in Biblioteca Comunale sino al 23 novembre. Mentre alle 10.00, nella Sala Masala in Fabbrica del Cinema, è prevista la proiezione di Anywhere anytime e l’incontro con il regista Milad Tangshir.

CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB

Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà a Carbonia sino al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

Il Carbonia Film Festival prosegue con proiezioni, incontri e musica sino a domenica 17 novembre. Con, tra gli altri, Francesco Costabile, Dente, Silvia Luzi e Luca Bellino, Isabella Mari e tanti altri.

Intervista a Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia.

Prende il via mercoledì 13 novembre l’edizione 2024 del Carbonia Film Festival, che attraverso uno sguardo sul cinema cinema contemporaneo intende raccontare alcuni temi cardine del nostro tempo.

Organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema  e CSC Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e con la direzione artistica di Francesco Giai Via il festival, in programma fino a domenica 17 novembre, presenta un ricco calendario di proiezioni, incontri, mostre e attività, sottolineando il potere del cinema come strumento di riflessione su tematiche sociali e culturali.

L’apertura del festival è in programma mercoledì 13 novembre, a partire dalle 18.00, negli spazi della Biblioteca Comunale per l’inaugurazione della mostra fotografica Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, giunta alla seconda edizione. L’esposizione offre uno sguardo sulla diversità culturale attraverso le opere dei fotografi Deka Mohamed Osman e Mounir Derbal, che attraverso le loro opere raccontano un’Italia vista con gli occhi di giovani con retroterra migratorio.

La serata continuerà alle 21 con la proiezione del film Anywhere Anytime di Milad Tangshir, nella sala Fabio Masala alla Fabbrica del Cinema. La pellicola, selezionata alla Settimana Internazionale della Critica, racconta la storia di Issa, un immigrato clandestino a Torino che, dopo il furto della bicicletta, intraprende un viaggio urbano alla ricerca della propria libertà. Seguirà un incontro con il regista Tangshir e il co-sceneggiatore Daniele Gaglianone.

L’edizione 2024 del Carbonia Film Festival prosegue nei giorni successivi con proiezioni di opere italiane e internazionali, masterclass, eventi per le scuole e momenti di discussione con registi e autori. Speciali saranno gli incontri con: Rosa Palasciano che presenterà Taxi Monamour, pellicola di Ciro De Caro presentata alle Giornate degli Autori di Venezia che la vede protagonista al fianco di Yeva Sai, sull’incontro tra due donne all’apparenza lontanissime; Majid Bita che racconterà la sua  graphic novel Nato in IranMohamed Jabaly e la sua lettera d’amore tra Gaza e Tromsø nel film Life is Beautiful (miglior regia all’IDFA nel 2023); Silvia Luzi e Luca Bellino, reduci da Locarno e dalla Festa del Cinema di Roma, presenteranno il loro Luce, la regista Isabella Mari insieme alla produttrice Claudia Canfora proporranno il documentario Si dice di me, appena presentato alla Festa del Cinema di Roma,  mentre con Francesco Costabile si parlerà delle complessità di legami familiari segnati dal dolore e dalla rinascita a partire dal suo bellissimo Familia che è valso all’attore Francesco Gheghi il premio per la miglior interpretazione maschile della sezione Orizzonti della Mostra di Venezia.

Speciale sarà inoltre l’anteprima di Sembrava non finire mai, il film esito del lavoro in residenza del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab 2023, il progetto promosso dalla Società Umanitaria di Carbonia, coordinato dal regista Daniele Gaglianone. Il film racconta l’evoluzione di un Paese che ha conosciuto l’impetuoso sviluppo economico degli anni ‘80, le lotte femministe e la vita semplice ma sicura della vecchia classe operaia. Sembrava non finire mai sarà inoltre proiettato in anteprima anche a Modena Via Emilia Doc Fest, grazie ad una collaborazione tra i due festival.

Nella giornata conclusiva (domenica 17 novembre) torna il consolidato appuntamento di Spazio Sardegna con Pasquapomeriggio di Stefano Cau e  la presentazione del teaser del film – ancora in fase di sviluppo, dal titolo provvisorio Sulcis, di Mario D’Acunto e Gabriele Pappalardo.

La chiusura del festival sarà affidata a Dente, una delle Voci più apprezzate del cantautorato italiano contemporaneo, che insieme a Simone Chiarolini porterà in scena IPERBOLICA – Letture e canzoni tra le stelle e il mare, un reading musicale attraverso libri, immagini e canzoni che hanno esplorato due mondi apparentemente distanti ma incredibilmente connessi, il cosmo e le profondità degli oceani.

 

E’ stato presentato stamane, negli spazi della Fondazione Sardegna Film Commission all’ex Manifattura di Cagliari, il Carbonia Film Festival 2024.

Sarà un’intensa settimana di cinema e incontri nel cuore del Sulcis: da mercoledì 13 a domenica 17 novembre torna il Carbonia Film Festival, la manifestazione organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Uno spaccato sul nostro tempo, sulla città e sul territorio, attraverso un approccio multidisciplinare fatto di proiezioni, formazione, incontri, musica e fotografia.

GLI OSPITI DI CFF 2024

Anche per il 2024 Carbonia Film Festival ospiterà alcuni dei rappresentanti più significativi del cinema italiano e internazionale, che racconteranno le loro opere, offrendo riflessioni di assoluto interesse verso alcuni dei nodi cruciali del nostro tempo.

Saranno a Carbonia Milad Tangshir, regista di ANYWHERE ANYTIME, in dialogo con Daniele Gaglianone in veste di co-sceneggiatore del film. Daniele Gaglianone sarà inoltre protagonista di un secondo importante momento del festival, in occasione dell’anteprima di SEMBRAVA NON FINIRE MAI, alla presenze di due delle registe, Erica De Lisio e Chiara Stravato, realizzata in collaborazione con Modena Via Emilia Doc Fest. E poi ancora il regista Mohamed Jabaly, autore e protagonista del toccante LIFE IS BEAUTIFUL; Rosa Palasciano, straordinaria interprete dell’applauditissimo TAXI MONAMOUR; Francesco Costabile, autore di FAMILIA, tra i titoli italiani più amati all’ultima Mostra del Cinema; Silvia Luzi e Luca Bellino, che racconteranno la loro seconda regia di fiction con LUCE; la regista Isabella Mari, in dialogo con la produttrice Claudia Canfora, e ancora i registi ospiti dello Spazio Sardegna Stefano CauMario D’Acunto Gabriele Pappalardo.

Tra gli altri appuntamenti imperdibili del festival, il cantautorato gentile di Dente con lo spettacolo IPERBOLICA – Letture e canzoni tra le stelle e il mare, l’incontro con Deka Mohamed Osman Mounir Derbal, vincitori della seconda edizione del concorso fotografico SGUARDI PLURALI SULL’ITALIA PLURALE, e la presentazione della graphic novel NATO IN IRAN, alla presenza dell’autore Majid Bita, un toccante racconto autobiografico ambientato a Teheran in cui la vita familiare del protagonista diventa storia collettiva.

I FILM

Tante le pellicole che saranno presentate durante la cinque giorni festivaliera, per uno spaccato sul cinema contemporaneo che guarda al reale e riesce a farsi portavoce di tematiche tanto importanti quanto attuali. Nella serata di apertura mercoledì 13, ANYWERE ANYTIME di Milad Tangshir, apprezzato all’ultimo festival di Venezia, storia di un giovane immigrato clandestino che lavora come rider e che, proprio il primo giorno di lavoro, viene derubato della sua bicicletta. Il regista Milad Tangshir incontrerà il pubblico del festival e i ragazzi delle scuole del territorio, insieme al co-sceneggiatore Daniele Gaglianone.

Si prosegue con un altro titolo molto amato alla Mostra del Cinema, ovvero TAXI MONAMOUR di Ciro De Caro, vincitore del premio del pubblico alle Giornate degli Autori: l’incontro tra due ragazze apparentemente distanti che trovano rifugio nella loro amicizia. A presentare il film, giovedì 14 novembre, sarà una delle due protagoniste Rosa Palasciano.

Venerdì 15 Mohamed Jabaly presenterà il suo LIFE IS BEAUTIFUL, racconto autobiografico della lotta per i diritti del regista palestinese, rimasto bloccato in Norvegia mentre la sua famiglia e i suoi amici affrontavano la vita a Gaza: un’opera potente e commovente, che è una lettera d’amore verso la propria terra. Nella stessa giornata anche LUCE di Silvia Luzi Luca Bellino, un complicato rapporto padre-figlia in cui spicca Marianna Fontana, in concorso all’ultimo festival di Locarno.

Nella giornata di sabato arriva a Carbonia uno dei film italiani acclamati dell’ultimo festival di Venezia, FAMILIA di Francesco Costabile, che porta sul grande schermo una storia di violenza domestica tratta dall’autobiografia di Luigi Celeste “Non sarà sempre così”. Sempre nella giornata di sabato, in programma il documentario SI DICE DI ME di Isabella Mari, che racconta la potenza del teatro come strumento di emancipazione e autodeterminazione.

Il pomeriggio di domenica (17 novembre) è dedicato come sempre alle eccellenze delle produzioni isolane all’interno di Spazio Sardegna. Si comincia alle 17 con PASQUA POMERIGGIO, il corto di Stefano Cau comicamente diviso tra le tradizioni del passato e l’accelerazione del progresso, per un film che testimonia le trasformazioni della Sardegna rurale attraverso una percezione malinconica e sospesa. A seguire Mario D’Acunto e Gabriele Pappalardo presentano il teaser di SULCIS, un film ancora in fase di sviluppo che racconta Carbonia attraverso la storia di Sergio e Alessia, per un trama che segue i ritmi lenti e riflessivi della provincia. In chiusura SEMBRAVA NON FINIRE MAI, il film esito del lavoro in residenza del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab 2023, il progetto promosso dalla Società Umanitaria di Carbonia, coordinato dal regista Daniele Gaglianone e realizzato dai giovani filmmaker Erica De Lisio, Francesco Dubini, Maria Elena Franceschini, Marco Mulana, Veronica Orrù e Chiara Stravato. Il film, attraverso tre storie che si intrecciano, racconta l’evoluzione di un Paese che ha conosciuto l’impetuoso sviluppo economico degli anni ‘80, le lotte femministe e la vita semplice ma sicura della vecchia classe operaia.

DENTE IN “IPERBOLICA”

A chiudere l’edizione 2024 del Carbonia Film Festival (domenica 17 novembre, ore 20, Cine Teatro Centrale) sarà uno dei cantautori più raffinati della scena italiana: Dente, che insieme a Simone Chiarolini porta in scena IPERBOLICA – Letture e canzoni tra le stelle e il mare, un reading musicale attraverso libri, immagini e canzoni che hanno esplorato due mondi apparentemente distanti ma incredibilmente connessi, il cosmo e le profondità degli oceani. Due mondi ancora in gran parte sconosciuti e per questo tra i più affascinanti che si possano raccontare.

Il progetto, ideato e realizzato da Dente, comprende letture tratte da libri editi da Iperborea e canzoni che ruotano intorno al tema del mare, delle stelle e dei viaggi che l’uomo ha intrapreso per scoprire ciò che gli sta intorno e per capire cos’ha dentro.

CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB

Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà a Carbonia dal 10 al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

LA MOSTRA

L’apertura del festival è dedicata, mercoledì 13 novembre a partire dalle 18 negli spazi della Biblioteca Comunale, all’inaugurazione della mostra fotografica Sguardi Plurali sull’Italia Plurale, che presenta gli esiti del concorso rivolto a giovani fotografi e fotografe con retroterra migratorio. Il concorso, giunto alla seconda edizione, racconta l’Italia in una prospettiva plurale e inclusiva, attraverso una raccolta di immagini in grado di esplorare la ricchezza e le sfaccettature di una società sempre più stratificata e interconnessa. In mostra i lavori di 24 autori e autrici provenienti da tutta Italia; diversi sono nati qua, altri sono arrivati nel nostro Paese ancora molto piccoli. Alcuni sono rifugiati, altri sono cittadini italiani, altri sono in attesa di diventarlo. Al taglio del nastro saranno presenti i vincitori del concorso Deka Mohamed Osman e Mounir Derbal.

L’iniziativa è stata promossa da FIERICSC Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema, il Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna e CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la collaborazione di ARCI nazionale.

EVENTI COLLATERALI

Carbonia Film Festival promuove da sempre l’incontro e lo scambio tra gli ospiti e la città, attraverso momenti conviviali fatti di musica e divertimento. La giornata di sabato 16 novembre propone il dj set di Spettinè, dalle 19 al GSG, per una selezione che mescola influenze elettroniche, afro-beat, tropical house e trap. I suoi passaggi musicali sono veri e propri stargate tra i generi, dove il suono diventa connessione.

Mentre alle 23, al Vinile, appuntamento con Yallah dj set 100% vinile, con un set completamente analogico che esplora molti generi e sonorità tra cui Psychedelia, Funk, Soul e Disco, passando dai ritmi sudamericani alle sonorità orientali.

CFF SCUOLE

In un festival capace di animare tutta la città, non può mancare il coinvolgimento delle scuole. I registi ospiti del CFF incontreranno ogni mattina gli studenti di tre istituti superiori: l’Angioy, il Gramsci Amaldi e il Beccaria, per un ciclo di proiezioni e dibattiti. Attraverso questi incontri, studenti e studentesse potranno approfondire le dinamiche di utilizzo del linguaggio audiovisivo, riflettendo su temi importanti della contemporaneità. Un’esperienza formativa che stimola l’attitudine al dialogo e arricchisce il percorso di crescita personale e collettiva.

PARTNERSHIP

Le partnership di quest’anno testimoniano la consueta apertura del Festival a realtà che spesso travalicano i confini regionali. Oltre a Arci Modena e Via Emilia Doc Fest, con cui il festival lancerà in anteprima nazionale assoluta il film SEMBRAVA NON FINIRE MAI sono partner dell’edizione 2024 del CFF anche l’UCCA – Unione circoli cinematografici Arci, FIERI – forum internazionale ed europeo ricerche sull’immigrazione, per la Mostra Sguardi Plurali e la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, con cui il Festival, domenica mattina alle ore 09.30 organizza un trekking che farà scoprire ai visitatori una delle aree archeologiche più belle di tutta l’isolacon una passeggiata dal Nuraghe Sirai, i cui scavi saranno eccezionalmente aperti appositamente per il CFF, grazie alla disponibilità degli operatori del Sistema Museale Carbonia (SiMuC), fino all’area archeologica fenicio – punica di Monte Sirai. Sponsor tecnico del Carbonia Film Festival sarà ancora una volta l’azienda di telecomunicazioni MEDIANET. 

Dichiarazione del direttore artistico del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via.

«Dopo l’inedita e partecipata anticipazione estiva con la proiezione di IO E IL SECCO torna Carbonia Film Festival con il suo tradizionale appuntamento autunnale, confermando la sua vocazione di spazio di incontro e confronto che, partendo dal cinema, propone al pubblico del territorio un viaggio nella contemporaneità. Quest’anno particolare attenzione è stata dedicata ad alcuni fra i nuovi talenti più significativi del cinema italiano i cui film, presentati ai maggiori festival quali Venezia, Locarno, Roma, Busan e tanti altri, non hanno ancora avuto modo di incontrare il pubblico della Sardegna. Carbonia li accoglie e festeggia, valorizzandoli con momenti di approfondimento con i loro registi e interpreti. Ecco, dunque, ANYWHERE ANYTIME di Milad Tangshir, iraniano da anni residente a Torino che ha dedicato la sua opera prima al mondo dei Rider con una rilettura contemporanea del classico “Ladri di biciclette”. Con TAXI MONAMOUR Ciro De Caro si conferma uno dei talenti più interessanti del nuovo cinema italiano indipendente e affronta con leggerezza e garbo una storia di sradicamento, amore e amicizia sullo sfondo di una Roma fuori dai tradizionali schemi del cinema d’autore borghese. Luzi e Bellino, due amici di lunga data del festival, tornano con il loro nuovo film LUCE, un’opera personalissima legata ai temi del lavoro e della famiglia. E il contesto familiare è al centro di FAMILIA di Francesco Costabile, opera di grande forza cinematografica ed emotiva che affronta con estrema originalità il tema della violenza domestica partendo dalla drammatica storia storia vera di Luigi Celeste. Il documentario rimane uno dei generi che da sempre è legato alla programmazione del festival, in chiave internazionale con l’imperdibile LIFE IS BEAUTIFUL del regista palestinese Mohamed Jabaly e nella sua declinazione italiana con SI DICE DI ME di Isabella Mari. Carbonia Film Festival però non è soltanto cinema, ma evento multidisciplinare che porta in città alcune delle proposte più significative del panorama culturale italiano. La musica, con l’attesissimo ritorno in Sardegna di Dente, uno dei protagonisti della scena indie cantautorale italiana, con la performance speciale Iperbolica a cavallo tra viaggio, letteratura, musica e canzone. Il fumetto e il racconto della realtà saranno al centro del dialogo con Majid Bita, artista iraniano oggi residente a Bologna che con il suo NATO IN IRAN (Canicola Edizioni) ha vinto premi in tutta Italia ed è stato tradotto a livello internazionale. Ci attendono 5 giorni dove Carbonia ancora una volta si farà finestra sul mondo e sulla realtà, tentando di fare come sempre del nostro evento non uno spazio effimero di consumo ma un momento di socializzazione che possa gettare i semi per una maggiore comprensione della realtà, azione mai come oggi necessaria in un mondo percorso da conflitti e superficiali polarizzazioni».

Dichiarazione del direttore Regionale della Società Umanitaria in Sardegna, Paolo Serra.

«Il Carbonia Film Festival rappresenta da tempo una realtà consolidata, ben oltre i confini regionali e persino nazionali che anno dopo anno, anche grazie al prezioso apporto del suo direttore artistico Francesco Giai Via e al lavoro instancabile di tutte le colleghe e i colleghi del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, unitamente al sostegno della Regione Sardegna, è riuscita ad affermarsi come una realtà piccola ma capace di pensare in “grande”, promuovendo non solo tutto il lavoro del Centro che la realizza ma un intero territorio. Questa edizione, ma più che altro questo momento storico, possono realizzare un punto di svolta che dev’essere capace di riprendere e continuare a guardare a tutta la rete dei festival di cinema sardi promossi dalla Società Umanitaria come a un’unica grande trama, capace di attraversare i territori, i loro bisogni culturali e sociali. Per questa ragione il CFF rappresenta insieme al festival algherese “Cinema delle terre del Mare”, al “Babel Film Festival” di Cagliari e al “Fiorenzo Film Festival” di Sassari, un patrimonio non solo da difendere e conservare ma, possibilmente, da potenziare e rendere sempre più partecipato, senza rinunciare alla caratteristiche che lo hanno reso unico: proporre cinema ed eventi di qualità, con un livello di internazionalità importante, pensare che si può essere ambiziosi e che, come diceva un vecchio claim del festival, anche Carbonia e il Sulcis possono essere “il centro del mondo”».

Dichiarazione del direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Moreno Pilloni.

«La manifestazione che ci apprestiamo a vivere, Carbonia Film Festival, oltre all’obiettivo di arricchire l’offerta culturale, ha anche un piccolo ma significativo impatto economico su un territorio come quello del Sulcis-Iglesiente. Attirando ospiti e visitatori da diverse località, incrementando il turismo e il flusso di ingressi per ristoranti, hotel e negozi locali in un periodo di cosiddetta “bassa stagione”. La visibilità mediatica del festival può anche valorizzare l’immagine della Città, attirando future iniziative culturali e, perché no, commerciali e di impresa.

La creazione di eventi collaterali come mostre, masterclass, spettacoli musicali e dj set può coinvolgere le comunità locali andando così a comporre un’offerta ampia capace di attirare diverse fasce di pubblico e al contempo stimolare un’occupazione che, benché temporanea, favorisce lo sviluppo di competenze nel settore dell’organizzazione di eventi culturali.

Ci auguriamo che ancora una volta la città e il territorio possano apprezzare la nostra proposta partecipando agli eventi in cartellone».

Dichiarazioni dell’assessora della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, Ilaria Portas.

«Saluto con soddisfazione la nuova edizione del Carbonia Film Festival, manifestazione che da anni è capace di portare nel territorio del Sulcis Iglesiente il meglio della cinematografia contemporanea e indipendente e insieme di valorizzare un intero territorio portando all’attenzione nazionale anche le sue risorse culturali e la sua storia unica di laboratorio antropologico e sociale che ha permesso l’incontro tra persone che giungendo da diverse aree del Paese arrivarono per lavorare nei bacini minerari.

E non è forse un caso che le due tematiche al centro del Festival siano proprio lavoro e migrazione: due categorie capaci di raccontare una memoria impressa nella storia del territorio ma attualissime anche per leggere la contemporaneità internazionale.

Il Carbonia Film Festival si inserisce per altro nell’ambito più ampio del finanziamento cineportuale erogato dall’assessorato dei Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna di cui gode il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria. In questo senso anche il Carbonia Film Festival da semplice evento è capace di essere la grande vetrina di un lavoro che meritoriamente il Centro di Servizi Culturali e le sue operatrici e operatori svolgono durante un intero anno, promuovendo la cultura audiovisiva, concentrandosi sul lavoro di film literacy con le scuole e la formazione di alto livello con i giovani filmmakres e producendo nuova memoria audiovisiva capace di raccontare la Sardegna.»

Dichiarazione congiunta del sindaco del comune di Carbonia Pietro Morittu e dell’assessora della Cultura del comune di Carbonia Giorgia Meli.

«Si tratta di una bellissima iniziativa, un format collaudato e a tutto tondo, che contempla oltre al cinema e ai film una serie di eventi collaterali come mostre fotografiche, masterclass, iniziative musicali ed aperitivi sonori che animeranno la nostra città e coinvolgeranno i giovani di Carbonia e del territorio dal 13 al 17 novembre. L’iniziativa organizzata dalla Società Umanitaria, che ringraziamo per il grande impegno che quotidianamente profonde per iniziative di alto livello culturale, rappresenta un evento importante che vedrà la città di Carbonia, per 5 giorni, essere un polo cinematografico di rilievo nazionale ed internazionale.»

Dente
Giuseppe Peveri
Shooting Promo,
1612023
Milano

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Seconda giornata, venerdì 13 ottobre, per la prima edizione di How to Film the World, il ciclo di incontri, masterclass e proiezioni organizzato dal Carbonia Film Festival per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Un progetto fortemente votato alla formazione, elemento centrale de La Fabbrica del Cinema, motore organizzativo della manifestazione insieme al Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria diretto da Paolo Serra.

Una giornata che vedrà la rassegna, dopo l’anteprima cagliaritana di giovedì, spostarsi a Carbonia, con protagonista il regista danese di origini palestinesi Mahdi Fleifel.

Si comincia al mattino, alle 9.30, alla Fabbrica del Cinema, con un incontro riservato alle ragazze e ai ragazzi dell’IIS G.M. Angioy, che potranno dialogare con i registi Luca Bellino e Silvia Luzi (impegnati il giorno prima a Cagliari per la proiezione de “Il cratere”).

Nel pomeriggio, alle 16.00 sempre alla Fabbrica del Cinema, è in programma la masterclass di Mahdi Fleifel, regista che ha affrontato con humor e poesia il tortuoso percorso del popolo palestinese, e che esplorerà il rapporto fra autobiografia e grandi eventi della storia. Un appuntamento gratuito (come tutti quelli di HTFTW) e aperto a tutti sino a esaurimento posti.

Alle 19.30 spazio al primo dei molti momenti conviviali offerti dal Carbonia Film Festival, con il djset di Meine Fotze al Suzie Q di via Fosse Ardeatine.

Dalle 21.00 spazio invece alla proiezione dei lavori di Fleifel, al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma: sullo schermo “A world not ours” e “Xenos”A seguire l’incontro con il regista.

How to Film the World prosegue sabato con il premio Oscar László Nemes e domenica con il regista statunitense Ben Russell. In programma nel fine settimana anche l’atteso primo set in Sardegna del nuovo talento della disco italiana d’autore Jolly Mare (sabato 14 ottobre), e la chiusura in musica (domenica 15 ottobre) con il reading “TRA-MUDAS Tra-ballu Tra-ditu”: sul palco Gavino Murgia e Valentino Mannias su un testo di Marcello Fois.

 

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Comincia domani con una giornata di incontri e proiezioni, a Cagliari, “HOW TO FILM THE WORLD”, la manifestazione organizzata dal Carbonia Film Festival per la direzione artistica di Francesco Giai Via, in programma sino a domenica 15 ottobre. Un progetto che sviluppa la vocazione alla formazione, elemento centrale de La Fabbrica del Cinema di Carbonia, portando in Sardegna alcuni fra i più significativi autori del cinema mondiale per masterclass, proiezioni e incontri con il pubblico e gli studenti.

Giovedì 12 ottobre doppio appuntamento tra la Cineteca Sarda ed il cinema Odissea, con l’obiettivo puntato sul racconto del nostro Paese. Come filmare l’Italia? è il focus della giornata che vedrà tra gli ospiti alcuni tra i più interessanti registi italiani: Daniele Gaglianone, Alfie Nze, Silvia Luzi e Luca Bellino.

Si comincia alle 18.00, quando in Cineteca verranno proiettati i lavori di Gaglianone (in collaborazione con Alfie Nze) Granma e Joy, due corti che rimettono in discussione il punto di vista su un tema come quello dei migranti, ribaltando con una consolidata sensibilità luoghi comuni e facili semplificazioni. Seguirà, sempre in Cineteca, un incontro con i due registi (dopo quello in mattinata a Carbonia con gli studenti delle scuole medie e superiori).

Nella serata, alle 21,30 all’Odissea, prima regionale per Il cratere, l’esordio alla finzione (ma estremamente contaminata con i processi propri del documentario) di Silvia Luzi e Luca Bellino, recentemente presentato con grande successo a Venezia nell’ambito della Settimana della Critica. Seguirà l’incontro con gli autori.

Da venerdì 15 ottobre HOW TO FILM THE WORLD si sposta invece a Carbonia, con masterclass, proiezioni e incontri con tre grandi registi internazionali: Mahdi Fleifel, il premio Oscar László Nemes e Ben Russell. In programma anche djset e momenti conviviali, tra cui l’atteso primo set in Sardegna di Jolly Mare (sabato 14 ottobre), nuovo talento della disco italiana d’autore. Sarà in musica anche la chiusura (domenica 15 ottobre), con il reading TRA-MUDAS Tra-ballu Tra-ditu: sul palco Gavino Murgia e Valentino Mannias su un testo di Marcello Fois.

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Dopo il successo ottenuto dall’anteprima di sabato sera, al via mercoledì 8 ottobre, al Cineteatro Centrale di Carbonia, il 7° #Mediterraneo Film Festival.

Il programma prevede la proiezione del film “Smetto Quando Voglio”, di Sydney Sibilia. A seguire, alle 23.30, verrà proiettato “Dell’arte della guerra”, alla presenza dei registi Silvia Luzi e Luca Bellino.

Dalle ore 16.00, presso la sala congressi del Lù Hotel, in via Costituente a Carbonia, si terrà la proiezione delle pellicole partecipanti alla V edizione del Concorso Cinema/Lavoro/Migrazione.

Il #Mediterraneo Film Festival, in programmazione sino al 12 ottobre, è organizzato dal Centro servizi culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il comune di Carbonia e la Regione Sardegna.

Per maggiori informazioni è possibile consultare, nella sezione eventi del sito www.comune.carbonia.ci.it, il comunicato stampa: 4 e 8-12 ottobre 2014: settima edizione “Mediterraneo Film Festival”.