15 December, 2025
HomePosts Tagged "Silvio Lai" (Page 12)

[bing_translator]

«I lavori di demolizione e bonifica dei gruppi 1 e 2 nella centrale di Fiumesanto se non sono fermi procedono con grande ed incomprensibile lentezza, a meno di un anno dalla scadenza delle autorizzazioni. Questo non può che creare dubbi e preoccupazioni sia dal punto di vista dello stato di inquinamento del sito che per quanto riguarda i problemi legati alla sicurezza. Chiediamo che Eph chiarisca quali siano i motivi dei ritardi. Non basta più affermare che i lavori termineranno nel febbraio del 2018 ma si deve procedere definendo con chiarezza tempi e modi di realizzazione del decommissioning.» Lo afferma in un comunicato il senatore del Partito Democratico Silvio, Lai nel quale illustra la lettera scritta al ministro Gian Luca Galletti la quale chiede una maggiore vigilanza.

«È trascorso quasi un anno e mezzo dall’interrogazione che insieme ad altri colleghi senatori avevamo presentato per chiedere i motivi del blocco dei cantieri delle bonifiche dei gruppi 1 e 2 ad olio combustibile. In quell’occasione – aggiunge Silvio Lai – avevamo ricordato come la demolizione e lo smaltimento con bonifica e ripristino dell’area sarebbe dovuto avvenire entro il dicembre del 2014. C’è stato poi il sequestro del cantiere da parte della magistratura ma successivamente anche questo ostacolo all’avvio dei lavori era venuto meno. Oggi, nonostante le affermazioni rassicuranti sul rispetto del crono programma definito da EPH i cantieri risultano praticamente fermi, questo almeno è quanto emerso dall’esito dell’audizione del dirigente del settore ambiente della Provincia nella competente commissione consiliare del Comune di Sassari, che con la presidente Fadda ha dato vita ad un’opportuna indagine conoscitiva sulla situazione. In questi anni ci sono stati molti cambi di programma e impegni sottoscritti e poi disattesi da parte di chi gestiva la centrale di Fiumesanto. Non ultimo sulla realizzazione del quinto gruppo, anche se il cerino acceso é stato lasciato da EOn e non intendiamo attribuirlo all’azienda della Repubblica Ceca.»

[bing_translator]

Il Senato ha approvato il Decreto Sud, con misure su industria, ambiente, lavoro, salute e portualità.

«Il decreto per il Mezzogiorno è un provvedimento che consente di affrontare con tempestività e concretezza urgenze e criticità che si sono palesate in diverse aree del Sud e delle Isole – commenta il senatore del Partito democratico Silvio Lai, relatore a Palazzo Madama -. Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti i gruppi politici che ha consentito di non ricorrere al voto di fiducia per l’approvazione veloce del testo. Il Decreto non è un pacchetto di interventi integrato, da prevedere con successivi provvedimenti, ma non vi è dubbio però che le misure approvate, che riguardano l’industria, la sanità, la portualità, il lavoro e l’ambiente, concorreranno a rafforzare e sostenere lo sviluppo di qualità in molti territori del Mezzogiorno.»

«In questo contesto, simbolicamente, l’Ilva rappresenta il paradigma positivo di come, al tempo stesso, si può affrontare la complessa situazione dell’oggi avendo la possibilità di costruire un futuro ambientalmente diverso e tutelando occupazione e salute – aggiunge Silvio Lai -. Lo stanzialmento di 24 milioni di euro che vanno ad integrare, per il 2017, la cassa integrazione dei 3.500 dipendenti di Ilva sta a significare questa volontà. Il decreto affronta anche temi come la salute e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione. In particolare è prevista una quota pari a 100 milioni di euro per l’acquisizione di apparecchiature dotate di tecnologia robotica o rotazionale. Viene incrementato, inoltre il credito d’imposta concesso per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite delle regioni del Mezzogiorno. Per quanto riguarda invece la portualità viene istituita un’agenzia per la somministrazione del lavoro in porto che consentirà di ricollocare i lavoratori addetti alla movimentazione dei container nei porti del mezzogiorno. L’obiettivo è contrastare la crisi in atto nel comparto del trasporto marittimo ma anche garantire operatività ed efficienza nelle strutture portuali del mezzogiorno consentendo la ricollocazione dei lavoratori, sostenendo l’occupazione e accompagnando la riconversione industriale.»

«Di rilievo è l’istituzione del Commissario unico nazionale alla depurazione per far si che si rispettino in maniera omogenea gli standard europei in ordine al trattamento avanzato delle acque reflue ed anche per chiudere i contenziosi con l’Unione europea che si sono accumulati negli ultimi anni. Sempre sul fronte ambientale la conversione in legge del decreto interviene sulla composizione della cabina di regia per il programma di risanamento e di rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio. Il decreto prevede – conclude Silvio Lai – interventi funzionali e di semplificazione come il ricorso alla procedura negoziata, per l’aggiudicazione degli appalti pubblici relativi alla preparazione e all’organizzazione della Presidenza italiana del G7 a Taormina per il 26 e 27 maggio 2017.»

[bing_translator]

«Un’agenzia per la somministrazione del lavoro in porto che consentirà di ricollocare i lavoratori addetti alla movimentazione dei container nei porti del mezzogiorno. Un sostegno concreto all’occupazione contenuto nel Decreto Sud che arriva in questi giorni in aula al Senato.» Lo afferma il relatore del provvedimento nella commissione Bilancio di Palazzo Madama Silvio Lai.

«L’obiettivo è contrastare la crisi in atto nel comparto del trasporto marittimo ma anche garantire operatività ed efficienza nelle strutture portuali del mezzogiorno – aggiunge Silvio Lai -. Il decreto prevede l’istituzione per 3 anni di un’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale nei porti italiani di puro transhipment: Cagliari, Taranto e Gioia Tauro. L’agenzia sarà chiamata a svolgere un’attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori in relazione alle iniziative economiche ed agli sviluppi industriali dell’area di competenza dell’Autorità di Sistema portuale. La normativa prevede inoltre che anche le regioni possano cofinanziare i piani di formazione e di riqualificazione del personale. In pratica la somministrazione di lavoro può essere richiesta da qualsiasi impresa abilitata a svolgere attività nell’ambito portuale. L’obbligo di rivolgersi all’agenzia per la manodopera nello svolgimento delle operazioni portuali riguarda anche le nuove iniziative imprenditoriali e produttive. Le imprese autorizzate o concessionarie dovranno, infatti, fare ricorso ai lavoratori dell’Agenzia secondo percentuali predeterminate. Per il personale in esubero che confluisce nelle neo istituite Agenzie è previsto infine anche uno strumento di sostegno al reddito per le giornate di mancato avviamento al lavoro.»

«Si tratta di un intervento – conclude il senatore Lai – che consente di dare un aiuto concreto ed immediato ai lavoratori in esubero ma è anche un segnale di attenzione nei confronti dei porti del mezzogiorno ed in particolare di quelli specializzati nel trasporto merci e della movimentazione dei container.»

[bing_translator]

Silvio Lai (senatore PD) – Foto del profilo facebook di Silvio Lai.

Il senatore del Partito Democratico Silvio Lai interviene sull’incontro di stamane tra il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru e il ministro della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti.

«Avrei voluto che l’incontro con Claudio De Vincenti per la verifica dell’attuazione del patto della Sardegna fosse l’occasione per allargare la valutazione alle altre questioni che sono aperte con il governo sui temi dell’agroalimentare – scrive Silvio Lai in una nota -. Tra questi le colture necessarie alla chimica verde, la pesca e la crisi del latte. Sul primo il Governo ha un andamento variabile, talvolta sostiene la chimica verde e le politiche colturali necessarie, talvolta favorisce i consorzi delle plastiche usate. Serve una linea chiara altrimenti Matrìca non ha futuro. Sulla pesca non si intravede ancora un’apertura concreta alla possibilità che le barche sarde siano autorizzate alla pesca del tonno, visto che sono tutte escluse a vantaggio delle barche siciliane e campane e nonostante in questi tre anni si sia passato da 2000 tonnellate autorizzate all’Italia a 3.500, concesse solo alle stesse imbarcazioni già attive. Anche la Regione dovrebbe richiedere formalmente una soluzione a questo tema.  

«Tema principale per dimensione, la crisi del comparto ovino, che tocca la gran parte delle esportazioni regionali, migliaia di nostre aziende e molto della nostra identità – aggiunge Silvio Lai -. Su questo occorre dire che mentre la regione sta facendo un passo avanti con i 14 milioni disponibili e vincolati all’aumento de prezzo del latte, messi a disposizione del bando indigenti, il Governo sta mettendo allo stesso bando un tetto di 4 milioni all’acquisto di pecorino romano.»

«Noi diciamo che le regole debbano restare le stesse degli altri anni: quando il parmigiano costava meno non si metteva un tetto all’acquisto di quel formaggio, ora che il pecorino romano ha un prezzo basso porre un tetto al suo acquisto appare una ingiustizia inaccettabile. Per questo un appello al presidente Francesco Pigliaru – conclude il senatore del Partito Democratico -: nel confronto con il governo si chiarisca che la Sardegna deve essere trattata come le altre regioni anche nell’agroalimentare.»

[bing_translator] 

«Con il voto di fiducia è stato approvato il maxi emendamento per il milleproroghe e sono stai così ottenuti due risultati positivi per l’isola». Ne danno notizia i senatori sardi in commissione bilancio Silvio Lai (Pd) e Luciano Uras (Gruppo Misto). «Non possiamo che apprezzare il sostegno della commissione sulle due questioni poste e la sensibilità del governo».

In primo luogo viene prorogata, con l’emendamento 14.93, la gestione emergenziale della ricostruzione post alluvione del 2013, richiesta dalla Giunta, con l’assessore all’ambiente, e dalla protezione civile regionale. Potrà così usufruire delle corsie preferenziali l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 370 per il superamento delle criticità nella realizzazione del sistema di protezione civile della Regione autonoma della Sardegna, tra cui il completamento della rete idrotermopluviometrica, gli interventi di manutenzione straordinaria sulla stessa rete e sul radar meteorologico di Monte Rasu, l’integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione multirischio, l’allestimento della sala operativa unificata SORI e del centro funzionale decentrato, la realizzazione di una piattaforma informatica unitaria.

Resta poi alla Sardegna, tramite la protezione civile, e non all’Anas la gestione della costruzione della Sassari-Olbia. E soprattutto non vanno a finire nel gigantesco calderone dell’ANAS le risorse economiche, con il rischio di ritardi e di una gestione meno efficiente rispetto a quella attuale, a 4 mani protezione civile – regione. Lo stabilisce un emendamento proposto dai senatori Luciano Uras e Silvio Lai e approvato dal senato, contenuto all’interno del maxi emendamento proposto dal Governo.

L’emendamento, 9.56 testo 3, stabilisce il mantenimento della contabilità speciale sino al 2020 e nonostante le raccomandazioni contrarie della ragioneria generale che chiedeva il trasferimento delle somme presenti al 31 dicembre 2016 nel fondo unico dell’ANAS, la commissione bilancio ha deciso di mantenere l’emendamento approvato precedentemente.

«Il problema ci era stato segnalato dalla Giunta regionale e dall’assessore dei Lavori pubblici in particolare – hanno affermato Luciano Uras e Lai – e abbiamo condiviso l’esigenza di mantenere il profilo di emergenza della costruzione della strada Sassari-Olbia con l’intera commissione bilancio. L’Anas è una struttura ancora in via di cambiamento che secondo noi non sarebbe ancora nelle condizioni di garantire la velocità di esecuzione necessaria e, ancora di più, la tutela delle risorse necessaria a stare nei tempi previsti. Non possiamo non segnalare la sensibilità del presidente Tonini e il consenso unanime senza differenze tra maggioranza e opposizione su questo tema.»

[bing_translator]

«Apprezziamo la chiarezza della giunta regionale che ha detto “no” alla realizzazione dell’impianto termodinamico “Gonnosfanadiga”. Sullo stesso argomento e su un progetto analogo nei mesi scorsi avevamo presentato, insieme al vicepresidente della commissione ambiente al Senato Massimo Caleo e al capogruppo del Partito democratico nella stessa commissione Stefano Vaccari, un’interrogazione al gGoverno nella quale chiedevamo la verifica della correttezza delle procedure per un impianto termodinamico e l’opportunità di portare avanti un progetto che sottraeva terreni all’agricoltura.» 

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai.

«Le motivazioni alla base del parere negativo espresso dalla giunta regionale sono totalmente in linea con quelle che avevano portato alla presentazione della nostra interrogazione. In particolare l’aspetto della sottrazione di terreni all’agricoltura, uno dei settori cardine della nostra economia sul quale crediamo sia giusto continuare ad investire. La forte contrarietà del territorio non può essere inoltre non presa nella giusta considerazione. È dunque importante che in attesa delle risposte del governo su questo argomento e su questo specifico progetto riteniamo che la presa di posizione della Giunta sia un fatto positivo che siamo pronti a sostenere anche a livello nazionale – conclude Silvio Lai –, così come anticipato dall’interrogazione sopra citata.»

[bing_translator]

«La legge sul cyberbullismo approvato dal Senato è un provvedimento innovativo e necessario che riporta nuovamente al centro le finalità di prevenzione e responsabilizzazione rispetto a quelle punitive introdotte dal testo approvato dalla Camera dei Deputati. Con il voto di oggi si ritorna allo spirito e all’impostazione iniziale, eliminando le parti che avevano in qualche modo alterato il ddl, creando difficoltà sul piano delle coperture economiche per le numerose nuove attività che venivano affidate all’autorità nazionale, mantenendo invece quei correttivi considerati migliorativi.» Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai, relatore in commissione bilancio del disegno di legge sul cyberbullismo che  ha avuto il secondo via libera da parte del Senato.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro che è stato fatto nelle commissioni ma anche dell’esito del voto di oggi. È sicuramente un dato positivo che il nostro paese si doti finalmente di una legge che punti a prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo. È un merito ascrivibile sicuramente alla maggioranza e al PD ma, soprattutto, della senatrice Elena Ferrara prima firmataria del provvedimento. Il vuoto legislativo che c’era fino ad oggi è stato riempito con un testo maturo, in linea con i tempi e con gli strumenti tecnologici attuali. Non si è trattato e non si tratta di una crociata contro internet ma della assoluta necessità di creare una consapevolezza adeguata dei rischi, dei pericoli e dei danni che si possono fare con un uso non adeguato degli strumenti informatici soprattutto tra gli adolescenti. In linea con queste finalità e questi obiettivi vengono previste azioni a carattere preventivo e strategie di attenzione e tutela nei confronti dei minori coinvolti. In questi anni abbiamo purtroppo assistito a fenomeni che hanno creato vittime innocenti e pensando a loro che dobbiamo renderci conto del grande passo in avanti fatto con questa legge. Ora non possiamo che augurarci che la Camera possa approvare definitivamente in tempi brevi il disegno di legge – conclude il senatore Silvio Lai – e consegnare al Paese una legge attesa e di estrema utilità.»

[bing_translator]

«Il parere negativo del MIBACT sul progetto di ampliamento della vasca di deposito dei fanghi rischia di pregiudicare il futuro dello stabilimento Eurallumina.»

Lo scrive, in una nota, il senatore Silvio Lai che insieme ai colleghi senatori sardi del Partito Democratico, Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, si rivolge direttamente al ministro Dario Franceschini dopo le notizie sullo stop al progetto arrivato dagli uffici del ministero dei Beni Culturali e reso pubblico dall’assessore Cristiano Erriu.

«Date le diverse funzioni dei ministeri, sviluppo economico e ambiente, ci può anche stare un parere discordante all’avvio di una discussione, ma in vicende così note, discusse e approfondite, non si può non pretendere che il Governo faccia sintesi e si presenti con una sola voce. Chiediamo che la situazione venga al più presto chiarita, evitando di perdere ulteriore e prezioso tempo nella definizione di una vertenza alla quale è legato il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori.»

«Quanto dichiarato oggi dall’assessore regionale all’urbanistica Cristiano Erriu merita attenzione massima e pieno sostegno – affermano Lai, Angioni e Cucca – il ministro Franceschini conosce bene la situazione occupazionale della Sardegna e del Sulcis. È in gioco la speranza di molte persone che vedono nella riapertura degli impianti Eurallumina la sola concreta prospettiva di uno lavoro vero e non di assistenza. Con loro ci sono altrettante famiglie che da ormai troppo tempo attendono una rapida chiusura della vertenza.

Quando sembra che il traguardo si avvicini arriva questo inspiegabile contrasto di pareri. Da una parte Regione e Mise che escludono nell’area la presenza di reperti, dall’altra il MIBACT che segnala la necessità di salvaguardare alcuni beni. L’8 febbraio è vicino, siamo certi che ci sarà una sintesi in seno al Governo che arriverà con una sola voce, utile ad evitare ritardi molto costosi per il sistema economico e sociale locale. Siamo certi – concludono i tre senatori del PD – che la tua sensibilità e attenzione verso queste problematiche porteranno a chiarire la situazione e consentire di non bloccare la riapertura degli impianti.»

[bing_translator]

«I propositi del Governo sono positivi, occorre coordinarli con le misure pensate dalla Regione, ma serve di più: ascoltare il sentimento più profondo e le ragioni della protesta dei più deboli.»

Così Silvio Lai, senatore del Partito democratico, in una nota, nella quale ricorda come già nella stabilità 2015 avesse «proposto al Governo, con un emendamento, di estendere il fondo di sostegno agli allevatori anche al comparto ovino-caprino, in previsione di un possibile calo del prezzo del latte come era successo al latte bovino».

«Ora la situazione è diventata incandescente – prosegue la nota del senatore del PD Silvio Lai -. La protesta del comparto agricolo sardo di domani è un grido di allarme da ascoltare, non va scambiato con una contrapposizione inutile. Può invece essere di stimolo alle istituzioni regionali e sostegno per una interlocuzione seria e coordinata nei confronti del Governo, attraverso i nuovi strumenti di confronto disponibili. Il problema del prezzo del latte è forse quello più evidente ma collegato ad esso c’è tutto un sistema in sofferenza che non chiede assistenzialismo ma un sostegno nella fase di emergenza per cercare di limitare i gravi danni subiti, e ridurre il rischio di collasso delle figure più deboli del sistema, i pastori. In alcuni momenti è giusto che il disagio venga espresso in maniera chiara, questo non per cercare responsabili o per puntare il dito contro qualcuno ma per trovare insieme le soluzioni più adeguate e concrete. Chiunque di noi parli direttamente con chi sta vivendo le difficoltà di una crisi le cui cause sono purtroppo molteplici, non può non rendersi conto che le risposte strutturali rischiano di dare effetti con troppo ritardo.»

«Nell’indirizzo anticipato dal Governo e dalle linee del Consiglio regionale – sottolinea ancora Silvio Lai – emergono strumenti ed interventi che possono essere utilissimi per strutturare finalmente un cambio del sistema, ma ora, prima di tutto, dobbiamo ridare serenità a chi sta subendo di più gli effetti della situazione che si è venuta a creare. Le misure che intervengono sull’iperproduzione, che non è responsabilità dei pastori, devono avere effetti immediati, anche con un accordo sottoscritto da tutti gli attori della filiera e garantito dalla Regione, anche sui pastori. Altrimenti sarebbe come se il Governo si occupasse delle banche senza ristorare i risparmiatori traditi.

Le istituzioni devono difendere i più deboli, chi non ha la forza finanziaria, chi con 100 o 200 pecore sta nel territorio e produce latte al prezzo fatto da altri.

Occorre mantenere una visione complessiva dei problemi che hanno colpito il settore agricolo in questi anni: dal costo dell’acqua per uso irriguo che ha un impatto fortissimo sui bilanci delle aziende agricole alla crisi che colpisce tutto il comparto della coltivazione del grano. A tutto questo – conclude Silvio Lai – si aggiungono i problemi dell’accesso al credito ma anche della spendita dei fondi comunitari.»

[bing_translator]

 

«Vaccinarsi? Una necessità a tutela della salute individuale e un gesto di solidarietà e di senso civico verso l’intera comunità». Lo afferma il sen. Silvio Lai appresa la notizia del ricovero per una meningite di una donna nell’ospedale di Sassari, purtroppo in condizioni molto critiche.

«È il primo caso di meningite in Sardegna nel 2017 – afferma il senatore Silvio Lai -. Occorre evitare inutili allarmismi. Si tratta però di affrontare una evidenza che ormai da mesi è presente in Italia e ora anche nella nostra isola. Senza contare le polemiche innescate da chi ritiene, per assenza di responsabilità e contravvenendo alle indicazioni della ricerca scientifica, che vaccinarsi debba essere considerato un atto di libera scelta.»

«Alcune malattie infettive sono scomparse per effetto delle vaccinazioni ed altre sono prossime all’eliminazione. Allentare la presa significa non solo mettere a rischio la propria salute ma anche di quelle persone, a cominciare dai bambini, che non potendosi vaccinare per diverse cause, potrebbero perdere l’effetto protezione garantito da tutti gli altri.»

«Per questo motivo – conclude il senatore Silvio Lai – condivido la proposta delle Regioni che hanno chiesto al Governo una apposita normativa che stabilisca, allargando lo spettro a quelli ancora volontari, l’obbligatorietà dei vaccini, su tutto il territorio nazionale, per l’accesso dei bambini ai nidi e alla scuola materna. Al tempo stesso occorre prevedere una Anagrafe vaccinale nazionale per poter disporre di una banca dati utile per avere un quadro epidemiologico completo dello stato di vaccinazione di bambini ed adulti.»