ASL Sulcis Iglesiente: parte il nuovo progetto di telemonitoraggio per pazienti con BPCO
Saranno 104 i pazienti coinvolti in un progetto dedicato alla Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), attraverso l’utilizzo di strumenti digitali per il telemonitoraggio domiciliare. Deliberato ieri dalla direzione aziendale, mira a migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti cronici, grazie a un monitoraggio quotidiano dello stato di salute, interventi tempestivi in caso di peggioramento e un coinvolgimento attivo del paziente.
Inserita in un modello ispirato al Chronic Care Model, l’azione si avvale di Sistemi di Supporto alle Decisioni (SSD) capaci di analizzare i dati clinici e segnalare in tempo reale situazioni critiche.
I pazienti saranno selezionati non in base allo stadio della malattia (GOLD), ma in funzione della frequenza delle riacutizzazioni, per intercettare i casi più delicati e prevenire ospedalizzazioni.
Ogni partecipante riceverà un kit per il monitoraggio domiciliare, composto da un pulsossimetro Bluetooth e da un’App per smartphone (Android e iOS) dotata di un algoritmo predittivo di intelligenza artificiale. L’algoritmo è in grado di individuare precocemente le riacutizzazioni con un’accuratezza del 98,4% e di inviare automaticamente i dati rilevati.
Le misurazioni seguiranno un piano predefinito e saranno supervisionate da un infermiere case manager afferente alle COT.
In caso di anomalie nei parametri o discrepanze con i sintomi percepiti, sarà attivata una procedura immediata di assistenza. I pazienti avranno a disposizione una rete di supporto che include, oltre agli specialisti pneumologi, l’Infermiere Case Manager, il Medico di Medicina generale, il Medico di Continuità assistenziale (116117), il 118 e il Pronto soccorso per le emergenze.
L’iniziativa è aperta anche a pazienti con comorbilità, senza criteri restrittivi aggiuntivi, se non quelli clinicamente ostativi. Grazie all’analisi intelligente dei dati, sarà possibile monitorare anche l’evoluzione di altre patologie croniche.
«Un intervento che ci consentirà di accompagnare ogni paziente nel percorso di cura, anche a distanza – ha dichiarato la referente delle COT Simona Frau -. Il telemonitoraggio non è solo una questione tecnologica, ma una nuova modalità di relazione e di ascolto. Ogni giorno ci assicuriamo che si sentano seguiti, compresi e supportati.»
«Con questa iniziativa vogliamo trasformare la modalità di gestione delle cronicità, attraverso un approccio proattivo e multidisciplinare, che unisce innovazione tecnologica e presa in carico personalizzata – ha commentato il responsabile del progetto Antonello Cuccuru -. La BPCO è una patologia complessa, ma grazie al monitoraggio continuo e all’analisi intelligente dei dati possiamo anticipare i peggioramenti e migliorare concretamente la qualità di vita dei pazienti.»
«La BPCO è una malattia ad alto impatto epidemiologico, clinico ed economico – ha concluso il direttore sanitario della ASL Antonio Pisano – una gestione precoce, continuativa e integrata è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre le riacutizzazioni e i ricoveri ospedalieri.»
I pazienti saranno selezionati non in base allo stadio della malattia (GOLD), ma in funzione della frequenza delle riacutizzazioni, per intercettare i casi più delicati e prevenire ospedalizzazioni.
Ogni partecipante riceverà un kit per il monitoraggio domiciliare, composto da un pulsossimetro Bluetooth e da un’App per smartphone (Android e iOS) dotata di un algoritmo predittivo di intelligenza artificiale. L’algoritmo è in grado di individuare precocemente le riacutizzazioni con un’accuratezza del 98,4% e di inviare automaticamente i dati rilevati.
Le misurazioni seguiranno un piano predefinito e saranno supervisionate da un infermiere case manager afferente alle COT.
In caso di anomalie nei parametri o discrepanze con i sintomi percepiti, sarà attivata una procedura immediata di assistenza. I pazienti avranno a disposizione una rete di supporto che include, oltre agli specialisti pneumologi, l’Infermiere Case Manager, il Medico di Medicina generale, il Medico di Continuità assistenziale (116117), il 118 e il Pronto soccorso per le emergenze.
L’iniziativa è aperta anche a pazienti con comorbilità, senza criteri restrittivi aggiuntivi, se non quelli clinicamente ostativi. Grazie all’analisi intelligente dei dati, sarà possibile monitorare anche l’evoluzione di altre patologie croniche.
«Un intervento che ci consentirà di accompagnare ogni paziente nel percorso di cura, anche a distanza – ha dichiarato la referente delle COT Simona Frau -. Il telemonitoraggio non è solo una questione tecnologica, ma una nuova modalità di relazione e di ascolto. Ogni giorno ci assicuriamo che si sentano seguiti, compresi e supportati.»
«Con questa iniziativa vogliamo trasformare la modalità di gestione delle cronicità, attraverso un approccio proattivo e multidisciplinare, che unisce innovazione tecnologica e presa in carico personalizzata – ha commentato il responsabile del progetto Antonello Cuccuru -. La BPCO è una patologia complessa, ma grazie al monitoraggio continuo e all’analisi intelligente dei dati possiamo anticipare i peggioramenti e migliorare concretamente la qualità di vita dei pazienti.»
«La BPCO è una malattia ad alto impatto epidemiologico, clinico ed economico – ha concluso il direttore sanitario della ASL Antonio Pisano – una gestione precoce, continuativa e integrata è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre le riacutizzazioni e i ricoveri ospedalieri.»
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