9 May, 2024
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Il 22 dicembre il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ha commemorato l’81° anniversario della “Battaglia di Natale”, combattuta sul fronte russo tra il 25 e il 31 dicembre 1941. La storia ricorda che il 25 dicembre del 1941 il reggimento fu schierato a caposaldo di Petropawlowka, dove per tre giorni resistette eroicamente sotto il fuoco di un nemico dieci volte superiore numericamente e in condizioni ambientali proibitive, riuscendo a mantenere le posizioni, a contrattaccare e, infine, a conquistare nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva. Alla cerimonia, presieduta dal Comandante del 3° reggimento bersaglieri, colonnello Alessandro Latino, svoltasi nella caserma “Salvatore Pisano” di Teulada, hanno partecipato il comandante della Brigata “Sassari”, generale di Brigata Stefano Messina, i sindaci di Teulada, Sant’Anna Arresi, Villaperuccio e Carbonia, che hanno assistito alla funzione religiosa in memoria dei caduti di tutte le guerre, celebrata dal cappellano militare don Antonio Atzeni.
Nell’occasione, per rievocare alcuni momenti di quei fatti d’arme, i bersaglieri del “Glorioso Terzo”, schierandosi come figuranti, con armi e mezzi dell’epoca, hanno riproposto gli eventi vissuti dai soldati del reggimento nelle vallate del Don.
Tra i numerosi caduti della “Battaglia di Natale”, è stato particolarmente ricordato il Colonnello Aminto Caretto, 29° Comandante del reggimento, definito da tutti i bersaglieri del “Terzo”, con affetto e ammirazione, “papà Caretto”, la cui nipote Stefania Caretto, presente alla commemorazione è stata nominata “madrina del reggimento”.
Come da tradizione, i bersaglieri hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione di alcune attività operative del reggimento. A seguire, la fanfara “Goito” del 3° bersaglieri ha allietato i presenti con i canti e le musiche tipiche della tradizione bersaglieresca.

 

Il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ha ricordato la figura eroica del colonnello Aminto Caretto, 29° comandante del 3° e medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Definito da tutti con affettuosa ammirazione “papà Caretto”, per la decisa quanto amorevole “azione di comando” impressa al Reggimento durante la Seconda guerra mondiale, si spense il 5 agosto del 1942 in un ospedale da campo, a causa delle ferite riportate dopo oltre un anno di scontri nella regione del Don.

La commemorazione, ha visto la partecipazione dei familiari del colonnello Caretto e, in particolare, della pronipote, la signora Stefania Caretto. Forti emozioni ha suscitato la visita alla sala storica del glorioso 3°, dove i familiari, visibilmente commossi, hanno potuto ripercorrere le gesta del loro caro attraverso i cimeli custoditi dal Reggimento. Successivamente, il colonnello Caretto è stato ricordato con una messa celebrata da don Atzeni, alla presenza del 85° Comandante di reggimento, il colonnello Nazario Onofrio Ruscitto, che ha ringraziato la famiglia per la gradita visita e i bersaglieri presenti, nei confronti dei quali ha evidenziato il valore e lo spirito bersaglieresco di tutti i “fanti piumati” che hanno donato la vita per la Patria.

Come da tradizione, i bersaglieri del 3° hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico. A seguire, la fanfara “Goito” ha intonato “la Carettiana” e allietato i presenti con i canti e le musiche tipiche della tradizione bersaglieresca. II 3° Reggimento bersaglieri con due Ordini militari d’Italia, tre medaglie d’oro al valor militare, tre medaglie d’argento al valor militare, tre medaglie di bronzo al valor militare, una medaglia d’argento al valore dell’Esercito, una medaglia di bronzo al Merito civile e una Croce d’argento al merito dell’Esercito concesse alla sua bandiera di guerra è l’unità più decorata dell’Esercito Italiano.