29 March, 2024
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Foto http://www.dinamobasket.com/.

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Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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Ora è ufficiale: il 21 settembre 2015, alle ore 20.30, il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici ospiterà il “Primo trofeo Città di Carbonia”, con l’incontro tra i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e la squadra turca del Galatasaray. La manifestazione è organizzata dal comune di Carbonia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).

«Siamo molto contenti di ospitare i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna – ha detto l’assessore dello Sport e spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus -. Siamo sicuri che gli sportivi della città e del territorio apprezzeranno questo importante avvenimento. A breve daremo ulteriori informazioni.»

La Dinamo Banco di Sardegna sarà al gran completo, dopo i recenti acquisti Joe Alexander, Jarvis Lamar Varnado, Lorenzo D’Ercole, Marquez Haynes, Christian Eyenga, Rok Stipcevic, e le conferme di David Logan e Matteo Formenti. E il 21 settembre la società guidata dal presidente Stefano Sardara avrà definito anche l’ultimo acquisto programmato con il coach Meo Sacchetti, quello di un lungo italiano.

Scudetto Dinamo 7

La Dinamo Banco di Sardegna campione d’Italia è stata inserita nel gruppo D della prima fase della Euroleague 2015/2016. Quello della squadra di Meo Sacchetti è un girone sulla carta assai impegnativo, con due grandissime del basket continentale, CSKA Mosca e Maccabi Tel Aviv (la squadra dalla quale arriva il nuovo play della Dinamo, Marquez Haynes), entrambe plurivincitrici del massimo trofeo europeo. Le altre avversarie sono Unicaja Malaga, Brose Baskets Bamberg e Darussafaka Dogus Istanbul. Passeranno alla fase successiva, la Top 16, le prime quattro classificate di ciascuno dei quattro gironi.

L’altra squadra italiana presente in Euroleague è l’Armani Jeans Milano che oggi ha acquistato Andrea Cinciarini – in arrivo da Reggio Emilia, Oliver Lafayette e Jamel McLean, ed è stata inserita nel gruppo B con Olympiacos Pireo, Anadolu Efes Istanbul, Laboral Kutxa Vitoria, Cedevita Zagabria e Limoges.

«Siamo emozionati e felici di partecipare per il secondo anno in Eurolega – ha commentato il presidente Stefano Sardara – quest’anno ci presentiamo come campioni d’Italia e ne siamo orgogliosi. Siamo capitati in un girone  senz’altro impegnativo con grandi squadre, la nostra filosofia è di affrontare step dopo step, partita dopo partita. Ce la giocheremo fino in fondo, con rispetto per tutti ma timore di nessuno.»

«Con CSKA Mosca e Maccabi Tel Aviv completiamo il ciclo iniziato l’anno scorso – ha aggiunto il general manager Federico Pasquini -, potremo dire di aver giocato con il top dell’Europa; il livello del nostro girone è altissimo con Darussafaka e Bamberg che sono al livello delle prime come budget. Si tratta di squadre solide che hanno investito tanto in questi anni e sono cresciute esponenzialmente.»

«Siamo stati inseriti in un bel girone, con tante squadre importanti – ha detto il coach Meo Sacchetti – non c’è nulla di cui sorprendersi, in Eurolega giocano i migliori club d’Europa. Per noi una vale l’altra, sappiamo che sarà dura ma non snatureremo la nostra filosofia e affronteremo tutte le sfidanti con la stessa concentrazione e mentalità, una dopo l’altra. Abbiamo un anno di esperienza in più sulle spalle, ce la giocheremo.»

Oggi intanto, è stato ufficializzato il secondo acquisto della nuova Dinamo, l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese ma con esperienze in NBA con Cleveland e Los Angeles Lakers.

Scudetto Dinamo 8

A quatto giorni dalla conquista dello scudetto nell’indimenticabile serata di gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia, la Dinamo Banco di Sardegna è stata ricevuta questa mattina in Consiglio regionale.

Nel suo intervento di saluto, il presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau (sassarese ed ex sindaco di Sassari) ha ringraziato la squadra e la società per il «risultato eccezionale che ha superato di slancio anche le più rosse aspettative; un risultato nel quale si riconosce tutta la Sardegna come già accadde per lo scudetto del Cagliari nel ’70, il cui ricordo resta ancora vivo».

Riprendendo la definizione di “squadra di pazzi” con cui è stata sintetizzata l’impresa della Dinamo, il presidente del Consiglio ha ricordato che, oltre allo scudetto, «la Dinamo ha raggiunto anche il traguardo storico del cosiddetto “Triplete” vincendo la Supercoppa e la Coppa Italia, un obiettivo che la colloca nella storia della pallacanestro e rende la stagione appena conclusa ancora più entusiasmante».

«La bellezza della pazzia – ha concluso Ganau – è stata quella di riuscire a far convivere la grande sofferenza di alcune partite ed alcuni momenti del campionato, con la forza irresistibile espressa nei momenti chiave, come nella splendida rimonta della gara finale.»

L’assessore della programmazione, Raffaele Paci, che ha salutato la Dinamo anche a nome del presidente Pigliaru impegnato a Bruxelles, ha rivolto alla squadra ed alla società «i complimenti di tutta la Sardegna per uno straordinario risultato sportivo che va oltre lo sport ed esprime ad un livello di eccellenza una identità sarda tutta unita».

Per l’assessore dello Sport, Claudia Firino, «l’eccezionalità dell’impresa sportiva della Dinamo sta non solo nelle tre stupende vittorie ottenute nel corso della stagione ma nella capacità di crescere con umiltà fino ad arrivare a bruciare le tappe; è un segnale che la Sardegna deve cogliere, si può andare avanti anche partendo da situazioni di svantaggio se si è capaci di utilizzare al meglio le proprie risorse». «E’ un segnale – ha aggiunto l’assessore dello Sport – che premia meritatamente anche il modo innovativo e civile con cui la Dinamo ha vissuto ed interpretato la sua presenza nel tessuto sociale della nostra comunità».

L’assessore del Turismo Francesco Morandi ha poi messo l’accento sul legame fra il fantastico risultato sportivo e l’immagina della Sardegna in Italia e nel mondo veicolata dalla Dinamo Sassari. «Un grande progetto di comunicazione – ha affermato Morandi – fondato sul messaggio Giganti nello sport, Giganti nella vita, che anche in prospettiva rappresenta una idea nuova, forte ed efficace, per presentarsi sul mercato».

L’allenatore Meo Sacchetti, dopo aver salutato i presenti anche a nome degli atleti americani, ha ricordato in una brevissima sintesi della stagione la forza di un gruppo che «ha saputo superare i momenti difficili, mostrando tutta la forza del suo carattere», un carattere che in qualche modo discende da quello del popolo sardo, di cui Sacchetti ha detto di sentirsi parte.

Anche dall’intervento del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, sono emersi gli elementi dell’orgoglio e del carattere. «Da sardo sono orgoglioso di essere qui, consapevole del fatto che anche per la nostra terra questa vittoria vale il doppio e forse il triplo; abbiamo saputo mettere in campo una grande voglia sapendoci anche mettere in discussione quando è stato necessario». «Dalla nostra vittoria –ha concluso Sardara – abbiamo imparato una lezione, quella di non accontentarci mai e di non mollare di fronte ai momenti negativi».

Successivamente, il presidente Ganau ha donato a Sacchetti e Sardara una medaglia ricordo del Consiglio regionale. Alla fine, spazio al doveroso omaggio ai campioni: foto con la grande coppa sullo sfondo, palloni da “autenticare”, selfie, immagini e video.

La Dinamo in Consiglio regionale 1 La Dinamo in Consiglio regionale 2 La Dinamo in Consiglio regionale 3

La Dinamo Banco di Sardegna batte la Grissin Bon 75 a 73 (primo tempo 32 a 26 per la Grissin Bon dopo il 21 a 4 del primo quarto) ed è campione d’Italia con il triplete: Supercoppa, Coppa Italia e campionato. La squadra di Meo Sacchetti e del presidente Stefano Sardara ha centrato così un traguardo storico, forse irripetibile e, comunque, non superabile, che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti a Sassari e in tutta la Sardegna che le si è stretta intorno con un calore inimmaginabile non più tardi di un mese fa, alla vigilia di questi fantastici, indimenticabili play off.

Come gara 6, anche se questa volta non sono stati necessari tempi supplementari, anche gara 7 è stata una partita da infarto. La Grissin Bon di Max Menetti l’ha iniziata a mille, nonostante le condizioni fisiche precarie del rientrante Darjus Lavrinovic, rifilando un parziale di 21 a 4 alla Dinamo in 10 minuti. Vitalis Chikoho, Achille Polonara, Andrea Cinciarini e Rimantas Kaukenas hanno colpito la difesa della Dinamo con quasi irrisoria facilità, impedendo per contro conclusioni facili e dominando ai rimbalzi, con una difesa spietata sul temutissimo Shane Lawal.

Chi non conosce il basket e, soprattutto, la Dinamo, sarebbe stato portato a pensare a una partita già decisa, soprattutto pensando ai precedenti tra le due squadre al Palabigi, dove la Dinamo non aveva mai vinto ed aveva perso male gara 1 e gara 2. Ma la Dinamo non s’è mai arresa senza lottare e non avrebbe potuto farlo proprio questa volta, giunta a un passo dalla storia.

All’inizio del secondo quarto Logan e compagni sono entrati in campo con una cattiveria agonistica straordinaria. La situazione si è cap0volta! La Dinamo ha iniziato a difendere come forse solo lei sa fare, la mira dei tiratori ha iniziato ad aggiustarsi e con un parziale di 18 a 4 s’è riportata pienamente in partita, 25 a 22 al 18′, con un canestro da sotto di David Logan. Improvvisamente s’è accesa la luce del gioco della Dinamo e c’è spenta quella della Grissin Bon. Ma il Drake Diener di questa sera è molto più vicino a quello in versione sassarese di quello messo in difficoltà dai guai fisici nelle ultime uscite, dopo un infortunio, e una sua “bomba” da tre punti riporta la Grissin Bon a +8, 32 a 24, poco prima dell’intervallo lungo, al quale la Dinamo si porta a – 6 con due titi liberi di Shane Lawal (l’unica occasione in cui è riuscito a fare 2 su 2).

L’avvio di terzo quarto è equilibrato, il vantaggio emiliano oscilla tra i 4 punti (39 a 35 al 24′ con un canestro da sotto di Jeff Brooks) e gli 8 punti (43 a 35 con due tiri liberi di Amedeo Della Valle al 26′). Dinamo a -3 con una “bomba” di Edgar Sosa e una schiacciata di Shane Lawal, 43 a 40, e poi con due tiri liberi di Brian Sacchetti al 28′ (45 a 42) ma prima dell’ultimo intervallo breve, si verifica l’episodio extratecnico che segna la partita: Edgar Sosa commette un fallo dubbio su Achille Polonara impegnato in un tiro dai 6,75, un tifoso entra incredibilmente in campo senza trovare alcuna opposizione e gli mette le mani addosso deridendolo, lui reagisce e gli arbitri lo sanzionano, provocando il quarto tiro libero per Polonara (che fa 4 su 4) e dà il possesso di palla alla Grissin Bon che, in un colpo solo, con un canestro da due punti di Rimantas Kaukenas, vola a +10: 55 a 45! Finale decisa, scudetto con giallo alla Grissin Bon?

La Dinamo non ci sta, Rakim Sanders piazza la “bomba” da tre punti e porta la sua squadra all’ultimo intervallo breve sul -7: 55 a 48.

L’ultimo quarto è il solito ultimo quarto della Dinamo, con Lawal, Sanders, Logan e Dyson in cattedra! Una schiacciata di Lawal, due “bombe” di Logan e un’azione da tre punti, canestro e tiro libero di Dyson, riportano le due squadre in parità: 59 a 59. Polonara, Cervi  e una “bomba” di Drake Diener rilanciano la Grissin Bon a +8 67 a 59 al 35′, ma il bello per la Dinamo deve ancora arrivare: canestro da sotto e tiro libero di Sanders, due tiri liberi e un’altra “bomba” di Logan e le due squadre sono nuovamente in parità al 37′: 67 a 67! Ora la Dinamo è inarrestabile e corona la rimonta con il sorpasso l’allungo ed il sorpasso con due canestri di Dyson, 67 a 71! La Grissin Bon sente che la partita le sta sfuggendo di mano, Kaukenas non s’arrende, 69 a 71 e Drake Diener impatta a 71 con due tiri liberi micidiali. Ma l’uomo dei finali da brivido lo ha la Dinamo, si chiama Jerome Dyson: canestro da sotto per il 73 a 71, Drake Diener lo imita e fa 73 a 73 ma Rimantas Kaukenas commette il quinto fallo su Jerome Dyson che, con una freddezza incredibile, firma il 75 a 73 a una manciata di secondi dalla sirena finale. C’è una rimessa laterale contestata, gli arbitri la assegnano prima alla Dinamo poi, dopo aver verificato l’azione alla moviola, vedono il tocco di Shane Lawal e la cambiano a poco più di tre secondi dalla fine ma non c’è più tempo, perché il tentativo di tiro da tre di Drake Diener è disperato ed inutile. Gara 7 è della Dinamo, campione d’Italia 2014/2015!

Dopo Supercoppa e Coppa Italia la squadra di Meo Sacchetti corona una stagione straordinaria, vincendo anche lo scudetto! Inizia la festa che continuerà per tutta la notte a Sassari e in tutta la Sardegna.

La Grissin Bon ha chiuso con 27 su 52 da due punti, 3 su 21 da tre punti, 10 su 16 ai tiri liberi, 44 rimbalzi, 15 palle perse, 13 recuperate e 16 assist. Alla fine la prova di Achille Polonara (17 punti con 6 su 9 da due punti, 0 su 6 da tre punti, 5 su 8 ai tiri liberi, 14 rimbalzi, 2 palle recuperate e 3 assist) non è stata sufficiente alla Grissin Bon per coronare il suo sogno, così come la ritrovata vena di Drake Diener (autore di 14 punti, 3 su 5 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 assist), le buone prove di Rimantas Kaukenas (13 punti, 5 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti, 3 palle recuperate e 1 assist) e Andrea Cinciarini (12 punti, 6 su 11 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 5 palle perse, 1 palla recuperata e 5 assist). In evidenza all’inizio Vitalis Chikoko (6 punti, 3 su 3 da due punti, 5 rimbalzi e 2 assist) e Riccardo Cervi (4 punti, 2 su 4 da due punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 2 palle recuperate). Il grande assente della serata è stato Amedeo Della Valle, straordinario in gara 6 a Sassari, autore di soli 4 punti (1 su 4 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi), forse il più abbattuto alla fine per la sconfitta, a lungo in lacrime.

La Dinamo ha chiuso con 17 su 29 da due punti, 8 su 27 da tre punti, 17 su 25 ai tiri liberi, 37 rimbalzi, 20 palle perse, 6 recuperate e 11 assist. La Dinamo ha dimostrato di essere squadra, riuscendo a sopperire al ridotto apporto che è riuscito a darle il suo uomo migliore e più atteso, Shane Lawal, autore di soli 8 punti (2 su 4 da due punti, 4 su 8 ai tiri liberi, 8 rimbalzi, 4 palle perse, 1 palla recuperata e 1 assist; non a caso la sua prestazione sotto tono ha portato la Dinamo a perdere il confronto ai rimbalzi, solitamente suo punto di forza, per 37 a 44), con uno straordinario Rakim Sanders, autore di 18 punti (5 su 10 da due punti, 2 su 5 da tre punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 4 palle perse, 1 assist); un buon David Logan (13 punti, 1 su 1 da due punti, 3 su 10 da tre punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 1 palla persa e 1 recuperata e il solito Jerome Dyson, Mvp della serata (17 punti, 4 su 5 da due punti, 1 su 7 da tre punti, 6 su 7 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 3 palle perse, 2 recuperate e 6 assist). Buono anche l’apporto fornito da Jeff Brooks (8 punti, 2 su 4 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 palle recuperate e 1 assist), Kenneth Kadji (4 punti, 2 su 2 da due punti) e Edgar Sosa (5 punti, 1 su 2 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 2 assist.

Scudetto Dinamo 7Scudetto Dinamo 8  Scudetto Dinamo 6 Scudetto Dinamo 5 Scudetto Dinamo 4 Scudetto Dinamo 3 Scudetto Dinamo 2 Scudetto Dinamo 1 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1 Shane Lawal 2 Jeff Brooks 1 Stefano Sardara 2

 

Scudetto Dinamo 7Stefano Sardara 2Shane Lawal 1Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket Jeff Brooks 1 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo Banco di Sardegna è campione d’Italia. La squadra di Meo Sacchetti ha centrato così un traguardo storico, forse irripetibile e, comunque, non superabile, che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti a Sassari e in tutta la Sardegna che le si è stretta intorno con un calore inimmaginabile non più tardi di un mese fa, alla vigilia di questi fantastici, indimenticabili play off. L’impresa riporta la Sardegna indietro di 45 anni, all’altra straordinaria impresa dello sport isolano, lo scudetto del Cagliari di Gigi Riva del 1970.

La Sardegna ha raggiunto più volte il tricolore anche in altre discipline, ma nessuna è paragonabile alla conquista di uno scudetto nel calcio o di uno nel basket, i due sport più popolari e più praticati in Italia.

La flessione dell’ultimo scorcio della “regular season”, aveva fatto scivolare Logan e compagni al quinto posto, un piazzamento sulla carta molto insidioso per affrontare i play off, dal quale sembrava quasi impossibile ipotizzare il trionfo finale, considerato che i biancoblù avrebbero dovuto affrontare in trasferta l’eventuale bella sia nei quarti di finale con la Dolomiti Energia Trento, sia nell’eventuale serie di semifinale e in quella ancora più eventuale di finale. Ma la Dinamo 2014/2015 è davvero una squadra speciale e tutte le difficoltà, una dopo l’altra, sono state superate con prestazioni eccezionali. Contro Trento sono state sufficienti quattro partite, grazie all’impresa di gara 1 al Pala Trento (81 a 70 il 18 maggio) e alle sicure vittorie casalinghe di gara 3 (103 a 78 il 22 maggio) e gara 4 (84 a il 24 maggio); contro Milano, viceversa, è stata scritta la prima pagina da favola di questa stagione immensa, già firmata con la vittoria nella Supercoppa disputata al PalaSerradimigni il 4 e 5 ottobre 2014, superando in semifinale l’Acea Roma (89 a 73) e in finale l’EA7 Emporio Armani Milano (96 a 88) e poi con la seconda Coppa Italia consecutiva, a Desio, dal 20 al 22 febbraio 2015  (74 a 63 su Cremona; 77 a 65 su Reggio Emilia; e, infine, 101 a 94 su Milano in finale): subito corsara al Forum (84 a 75 il 29 maggio), la Dinamo s’è portata sul 3 a 1 grazie alle due vittorie casalinghe (84 a 76 il 2 giugno, 80 a 67 il 4 giugno), ma ha poi subito la reazione dei campioni d’Italia che hanno annullato i primi due dei tre match ponti sassaresi, imponendosi prima al Forum in gara 5 (95 a 88 il 6 giugno), poi al PalaSerradimigni in gara 6 (74 a 67 l’8 giugno): Ma proprio in gara 7 contro Milano, il 10 giugno, la Dinamo ha dimostrato la sua forza, tecnica e mentale, violando ancora una volta il Forum per 86 a 81, volando così in finale contro la Grissin Bon del grande ex Drake Diener che, intanto, ha eliminato l’Umana Reyer Venezia, violando a sua volta il Taliercio di Venezia per 70 a 63.

Le sette meravigliose sfide di finale sono praticamente storia di ieri, con tutti i loro alti e bassi e le infinite emozioni. Le due nette vittorie iniziali di Reggio Emilia che hanno messo paura ai tifosi della Dinamo (82 a 63 il 14 giugno, 84 a 71 il 16 giugno), hanno fatto credere erroneamente a qualcuno che la finale non avrebbe avuto molta storia, perché con la Dinamo non c’è mai niente di scontato e tutti i pronostici rischiano di saltare per aria. E così è stato anche questa volta. Sassari si è stretta attorno alla sua splendida creatura, trascinandola alla rimonta, con due soffertissime quanto meritate vittorie in gara 3 (80 a 77 il 18 giugno; 94 a 90 il 20 giugno), e i ragazzi di Sacchetti hanno sfiorato l’impresa il 22 giugno al Palabigi (dove fin lì non avevano mai vinto), finendo col perdere in dirittura d’arrivo per 71 a 67, nonostante un’insolita serataccia nel tiro “pesante” dai 6,75, conclusa con un disastroso 2 su 25 (con 22 errori consecutivi iniziali). A quel punto, per arrivare allo scudetto, si sono rese necessarie due vittorie su due, prima in casa, poi a Reggio Emilia.

La Dinamo ha ritrovato i suoi campioni, il genio di David Logan, la classe e l’estro di Jerome Dyson, lo strapotere fisico ai rimbalzi di Shane Laval, centro di Barcellona nelle prossime tre stagioni e, soprattutto, l’entusiasmo di squadra, società e ambiente (di tutta la Sardegna, non solo di Sassari) e il sogno si è avverato. Gara 6 e gara 7 si sono rivelate due partite da infarto e il cuore della Dinamo si è rivelata più resistente di quello pur generosissimo di una splendida Grissin Bon (la squadra migliore del campionato sul piano del gioco corale di squadra). Mercoledì 24 giugno Sassari ha vissuto una serata indimenticabile, con una partita epica, decisa dal genio di Jerome Dyson nel terzo tempo supplementare, dopo aver visto tremare il PalaSerradimigni per le giocate da autentico fuoriclasse del giovane talento Amedeo Della Valle e il capitano emiliano Andrea Cinciarini sbagliare il canestro dello scudetto sia allo scadere del 40′ regolamentare sia del 5′ del primo tempo supplementare; ieri sera, infine, dopo un inizio nerissimo (21 a 4 per la Grissin Bon nel primo quarto), è tornata in partita nel secondo quattro, affrontato con una cattiveria agonistica mostruosa che le ha dato un clamoroso parziale di 18 a 4 e poi, pian piano, chiuso il primo tempo sotto di 6 punti (32 a 26), ha ridotto il tesoretto di Reggio Emilia e, chiuso il terzo quarto sotto di 7 punti (55 a 48, dopo il clamoroso episodio dell’ingresso in campo di un tifoso che ha messo le mani addosso a Edgar Sosa, provocandone la reazione, il fatto tecnico e quindi un’azione da tre punti a favore della Grissin Bon), nell’ultimo quarto ha compiuto il suo capolavoro, con le giocate talentuose di David Logan e Jerome Dyson e la sicurezza di Rakim Sanders che alla fine è stato premiato come miglior giocatore dei play off, che hanno permesso alla squadra di sopperire alla non esaltante serata di Shane Lawal, l’uomo più atteso e temuto da Reggio Emilia, dopo le prestazioni fantastiche delle tre precedenti partite, nelle quali è stato premiato sempre come Mvp.

Alla sirena finale tutta la Dinamo (squadra, dirigenti e tifosi) ha guardato il tabellone e, letto il punteggio di 75 a 73 a proprio favore, s’è lasciata andare alla gioia, con i giocatori della Grissin Bon comprensibilmente in lacrime, dopo aver sfiorato più volte la vittoria sia in gara 6 sia in questa decisiva gara 7.

Sassari è campione d’Italia! Dopo Supercoppa e Coppa Italia, ha centrato anche l’ultimo traguardo che le mancava, firmando una pagina di storia per tutto lo sport sardo, forse pari, come già sottolineato all’inizio, a quella che nel 1970 vide il Cagliari di Gigi Riva vincere lo scudetto nel calcio.

Ora ci sarà sicuramente chi cercherà di sminuire la portata dell’impresa, rimarcando la presenza nell’organico di Meo Sacchetti di tanti stranieri, ma niente e nessuno può negare che in questi risultati c’è il marchio della programmazione della società guidata da Stefano Sardara, le capacità del coach (italiano!) Meo Sacchetti, l’apporto comunque importante dai giocatori italiani e l’entusiasmo di un ambiente che ha costituito spesso l’elemento in più, decisivo per raggiungere i più grandi traguardi.

Ora, raggiunta la vetta, è arrivato il momento di fare festa (il gruppo verrà ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi) e di riposare, ma già tra qualche giorno la società si metterà al lavoro per programmare la prossima stagione che vedrà la Dinamo ancora protagonista, in Italia e questa volta, probabilmente, con maggior presenza in Europa, perché questa squadra ha ormai raggiunto anche una dimensione europea. Shane Lawal, come già sottolineato, andrà via (a Barcellona, dove giocherà in una delle squadre più forti d’Europa ed avrà un ingaggio che Sassari, ovviamente, non gli avrebbe potuto garantire dopo questa sua straordinaria stagione, che a fine partita Meo Sacchetti ha definito decisiva per la conquista dello scudetto), con lui forse qualche altro giocatore, ma la Dinamo ha già dimostrato di avere ormai raggiunto una dimensione tale da non dover fermarsi a rimpiangere chi decide di affrontare nuove esperienze, come accadde lo scorso anno con Travis e Drake Diener, due campioni che a Sassari avevano vissuto da protagonisti assoluti tre anni straordinari.

Grazie Dinamo.

Giampaolo Cirronis

 

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ed una rappresentanza della Giunta composta dall’assessore dello Sport, Claudia Firino, dal vicepresidente Raffaele Paci, dall’assessore della Sanità Luigi Arru, dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, dall’assessore del Turismo Francesco Morandi, dall’assessore dei Trasporti Massimo Deiana e dall’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro (era assente il presidente Francesco Pigliaru, impegnato a Bruxelles) hanno accolto stamane, nell’aula consiliare di via Roma, i giocatori della Dinamo Banco di Sardegna, il presidente Stefano Sardara, l’allenatore Meo Sacchetti e tutto lo staff tecnico. L’incontro è stato voluto per festeggiare la squadra dopo il bis in Coppa Italia che ha portato alla conquista di ben tre trofei (due Coppe Italia consecutive ed una Supercoppa) in un anno solare.

Il presidente Ganau, sassarese, già sindaco di Sassari, ha donato a tutti i giocatori e all’allenatore una spilla con lo stemma della Regione e al presidente Sardara la bandiera sarda dei Quattro Mori. «Siete l’orgoglio di un’Isola e di un intero popolo», ha detto Gianfranco Ganau.

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presentazione nuova maglia

Nuovo grande ingresso in casa #Dinamo Banco di Sardegna. La stagione 2014-2015 prende il via con il sostegno di un nuovo prestigioso sponsor: la società del presidente Sardara ha siglato un accordo con #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione. Il sodalizio #Dinamo-Tirrenia è stato ufficializzato oggi a bordo della #Motonave Nuraghes, con la presentazione della nuova maglia della squadra, che si fregia anche del marchio del nuovo partner.

Le fitte trattative, svoltesi durante la pausa estiva, alla vigilia di ferragosto hanno portato alla firma che vede ora la Compagnia fra i Gold sponsor biancoblu: un ingresso importantissimo fra la rosa degli sponsor Dinamo, che incassa la fiducia di un altro pezzo da novanta fra le grandi società che hanno deciso di scommettere sul futuro della squadra sassarese.

All’evento di presentazione del nuovo sponsor hanno partecipato, il presidente Dinamo Stefano Sardara, lo staff dirigenziale e il roster biancoblù al completo; Ettore Morace, presidente Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione; Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna; Marco Mazzucco, Direttore Commerciale Reale Mutua Assicurazioni; Fernando Marino, presidente di Lega Basket; Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e Giovanni Vespoli, Comandante della motonave Nuraghes, che ha dato il saluto di benvenuto agli ospiti.

Grande soddisfazione da parte del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, e dell’Amministratore delegato di Tirrenia, Ettore Morace, che hanno costruito insieme un altro importante tassello dello straordinario percorso di crescita di una società che, anno dopo anno, raccoglie l’entusiasmo di nuovi investitori pronti a scommettere sulle sfide di una squadra sempre al top.

«Felicissimi di questa partnership – ha dichiarato con soddisfazione il presidente della Dinamo Stefano Sardara – che rappresenta un ulteriore importantissimo passo avanti per lo sviluppo e la promozione del nostro percorso di crescita a livello nazionale ed internazionale. E oggi sappiamo di poter contare anche sul supporto, le capacità e la qualità di una delle più grandi realtà imprenditoriali da sempre a servizio della Sardegna.»

#Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione, tra i principali operatori dello #Shipping Europeo, impiega attualmente 16 navi tra #Cruise Ferry e #Ro-Ro Pax ed è una delle flotte più moderne del Mediterraneo grazie alle sue unità per i passeggeri costruite tutte dopo il 2000. Titolare del servizio pubblico di collegamento con le isole maggiori e le Isole Tremiti, Tirrenia collega nel Tirreno la Sardegna (da e per i porti di Porto Torres, Olbia, Arbatax e Cagliari) con Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo a cui si aggiungono Napoli e Palermo collegate tra loro e nell’Adriatico la linea merci Ravenna-Catania.

«Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto. La #Dinamo Banco di Sardegna è una squadra di grande importanza per la storia del basket ed è fortemente radicata nell’identità sarda – ha dichiarato Ettore Morace, Amministratore Delegato di #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione – perciò merita tutto il sostegno possibile. Per noi è un onore poter offrire il nostro supporto a questi atleti che sono un esempio di impegno e di successo per tutti.»

Prosegue, dunque, l’impegno di #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione per lo sport che rappresenta la Sardegna a livello nazionale ed internazionale. Grazie alla sponsorizzazione della #Dinamo Banco di Sardegna, Tirrenia entra nella serie A della #Lega Basket con una squadra che negli ultimi anni si è espressa ai massimi livelli, conquistando vittorie e trofei prestigiosi e che ha realizzato il sogno di portare la pallacanestro sarda tra le squadre migliori.

Con questa sponsorizzazione, la nuova Tirrenia, che nei collegamenti via mare con la Sardegna ha il cuore della sua attività, coglie un’ulteriore opportunità per confermare la volontà di intraprendere un rinnovato rapporto di integrazione e collaborazione con il territorio e con le realtà più rappresentative della Sardegna.

Tra le altre squadre ed attività sportive sostenute da #Tirrenia in Sardegna vi sono #Olbia Calcio, #Porto Torres Calcio, #Pallavolo Sant’Antioco – Olympia Tirrenia, #Pallavolo Olbia, #Trofeo delle Regioni FIP, #Torneo Manlio Selis, #GSD Basket in carrozzina, #Porto Cervo Racing, #Scuderia Corallo .

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#Dinamo Banco di Sardegna e #Confartigianato Imprese Sardegna hanno sottoscritto un accordo per promuovere i prodotti sardi e le aziende artigiane in Europa e nel resto d’Italia e proporre nuovi servizi al sistema imprenditoriale regionale.

I due presidenti, Luca Murgianu e Stefano Sardara, con un progetto e una firma, hanno così voluto unire il mondo dello sport e delle imprese artigiane.

«Le aziende e le società sportive hanno lo stesso obiettivo: crescere e confrontarsi con lealtà per migliorarsi e vincere – hanno sottolineato i due presidenti, questa mattina a Cagliari durante la firma – per questo abbiamo deciso di cominciare un percorso comune che sostenga la squadra e il tessuto imprenditoriale sardo.»

Quindi, la Dinamo, nelle partite in casa e in trasferta, presenterà i prodotti sardi dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale, mentre le imprese di Confartigianato Sardegna potranno godere di particolari condizioni su servizi dedicati come, per esempio, nel campo delle assicurazioni della “Reale Mutua”, uno degli sponsor principali della squadra di basket.

Le aziende artigiane potranno così sfruttare l’enorme platea italiana ed europea, fatta di sportivi, appassionati, giornalisti e turisti, che seguiranno la squadra in EuroLega, nella Coppa Italia e nella SuperCoppa, nella Serie A e in tutti i vari tornei ai quali la Dinamo parteciperà.

Il PalaSerradimigni di Sassari, così, si trasformerà in una sorta di “piccolo Expò sardo”, all’interno del quale verranno  presentate le produzioni di eccellenza. Anzi, gli artigiani dovranno “raccontare” i loro prodotti, le sensazioni che da questi si sprigionano e le emozioni che chi acquista quei manufatti potrà vivere.

«Parliamo di decine di migliaia di persone – sottolinea Sardara – che prima, durante e dopo la partita potranno conoscere la Sardegna, le nostre prelibatezze e i nostri prodotti, direttamente attraverso le presentazioni e le degustazioni promosse dalle imprese». «E’ una opportunità da non perdere – continua il presidente della Dinamo – che già quest’anno ha portato numerosi risultati alle aziende che ci hanno seguito a Sassari e nel resto delle città italiane ed europee dove abbiamo giocato.»

«Alle nostre imprese offriremo anche l’opportunità appena descritta, sia quella di usufruire di servizi agevolati e ad hoc – continua Murgianu – proporremo la possibilità di avere una forte scontistica soprattutto sulle polizze assicurative di uno degli sponsor del Banco, ovvero la “Reale Mutua””. «Quindi, con questa operazione – conclude il presidente di Confartigianato – uniremo quattro cose che oggi sono fondamentali per il mondo dell’impresa artigiana: la serietà, la passione, un ampio mercato e la possibilità di risparmiare

Le imprese interessate a promuovere i loro prodotti, entro il 30 agosto prossimo dovranno semplicemente compilare un modulo reperibile nel sito  www.confartigianatosardegna.it. Saranno successivamente ricontattate da Confartigianato attraverso le sedi territoriali per dare il via all’operazione.