27 April, 2024
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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna non si ferma nel mercato, in preparazione della prossima stagione 2016/2017. Dopo l’ingaggio del centro lituano Tautvydas Lydeka, annunciato ieri, la società guidata dal presidente Stefano Sardara oggi ha annunciato quello di Joshua “Josh” Carter,  ala piccola dalle grandi qualità atletiche. Specialista nelle conclusioni da oltre il perimetro e dalla media distanza, Joshua Carter è in grado di scagliare la palla a canestro da qualsiasi pozione e da qualsiasi distanza. Veloce, elegante e rapido nel gesto, capace di accendersi e andare on fire, è uomo che sa rendersi utile all’interno del sistema anche grazie alle sue buone qualità di passatore e di prontezza a rimbalzo. Difensore eccellente per stazza, rapidità di movimento e letture, è versatile e capace di marcare sia le guardie che le ali. Elemento di ottima esperienza, è pronto ed entusiasta di intraprendere questa nuova avventura con i colori biancoblu, sotto la guida del coach Federico Pasquini.

Statunitense, classe 1988, nel suo quadriennio universitario alla Texas A&M Josh Carter ha raggiunto per due volte il torneo finale NCAA, è stato inserito nel primo quintetto nella All-Discrict della Division One e per due volte si è meritato la All Big 12 Honorable Mention. Nel 2009 ha partecipato anche all’All Star Game NCAA. In Europa ha vestito la maglia di alcuni tra i più prestigiosi club e nel 2013-2014 si è fatto conoscere in Italia nella straordinaria annata vissuta con la Montepaschi Siena.

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Nuovo colpo di mercato della Dinamo Banco di Sardegna. Oggi il sito della società guidata dal presidente Stefano Sardara ha annunciato l’arrivo a Sassari del centro lituano Tautvydas Lydeka.

Classe 1983, 208 centimetri, 115 chilogrammi Tautvydas Lydeka è giocatore concreto, in grado di dare sostanza e di garantire rimbalzi e difesa ma è pedina importante anche negli schemi offensivi della nascente squadra del coach Federico Pasquini. Ha grande esperienza da professionista, perfetto uomo squadra dedito al lavoro e al sacrificio.

In passato Tautvydas Lydek ha già giocato in Italia a Cantù e a Pesaro e nell’ultima stagione ha vestito inizialmente la maglia del San Lorenzo de Almagra (prima serie argentina) e poi nuovamente quella della Vuelle Pesaro, alla quale ha dato un apporto decisivo per la salvezza della squadra marchigiana.

Ieri la società sassarese ha annunciato che il centro Francesco Pellegrino (25 anni il prossimo 6 agosto, 211 centimetri per 116 chilogrammi) rimarrà legato alla società sassarese fino al 2019. Nella passata stagione ha fatto il suo esordio in maglia Dinamo firmando anche il suo debutto in Eurolega contro il Cska Mosca. Andato in prestito a Barcellona Pozzo di Gotto lo scorso febbraio, ha dimostrato la sua efficacia chiudendo con 11.3 punti e 7.8 rimbalzi di media a partita. Con la volontà di farlo crescere ancora nella stagione 2016/2017 Francesco Pellegrino vestirà la maglia della Pallacanestro Ferrara, in A2.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

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Dusko Savanovic.

Dusko Savanovic. Fonte http://www.dinamobasket.com/ .

L’ala serba Dusko Savanovic è il primo nuovo acquisto della Dinamo per la stagione 2016/2017. Il colpo di mercato è stato annunciato dalla società guidata dal presidente Stefano Sardara con un comunicato stampa ufficiale, dopo la conferma in panchina di Federico Pasquini.

Dusko Savanovic, ala serba classe 1983, originaria di Belgrado. Savanovic, 204 centimetri per 102 kg, nelle ultime due stagioni ha militato nel Bayern Monaco con una media di 11 punti e 4.5 rimbalzi in campionato e 11.2 punti e  5.8 rimbalzi in Eurolega.

Protagonista sin da inizio carriera nelle competizioni come Euroleague e Eurocup, arriva a Sassari forte di un’esperienza europea di alto livello, che lo ha portato a vestire le maglie di team prestigiosi come Unics Kazan, Valencia, Anadolu Efes Istanbul e Bayern Monaco.

Lungo di grandi qualità tecniche è considerato uno dei migliori interpreti del ruolo negli ultimi anni in Europa. Dotato sia nel gioco interno che nel gioco perimetrale, è un eccellente tiratore, molto pericoloso vicino a canestro grazie alle sue capacità di segnare e passare la palla anche dal post basso.

Dusko Savanovic è il primo nuovo acquisto della Dinamo per la stagione 2016/2017 ha esordito come professionista nel 2003 nella FMP Železnik, squadra nella quale è cresciuto con cui ha vinto la Lega Adriatica. Dal 2006 al 2008  veste la maglia dell’Unics Kazan in Russia. Dopo una parentesi spagnola, passando da Siviglia a Valencia, con cui esordisce in Eurolega, approda in Turchia tra le file dell’Anadolu Efes Istanbul. Arriva a Sassari dopo due anni al Bayern Monaco con cui ha chiuso la stagione al quarto posto della BBL, la lega tedesca, dopo aver disputato Eurolega ed Eurocup.

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Federico Pasquini guiderà la Dinamo Banco di Sardegna anche nella prossima stagione. La società guidatadal presidente Stefano Sardara ha annunciato di aver chiuso l’accordo con Federico Pasquini che ricoprirà anche il ruolo di general manager, con il quale aveva iniziato il campionato 2015/2016 prima con Meo Sacchetti, poi con Marco Calvani in panchina, fino alle dimissioni di quest’ultimo, quando il 7 marzo ha iniziato la sua avventura da coach della prima squadra.

Emiliano, classe 1973, Federico Pasquini ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2000-2001, come vice a Castelmaggiore. Nelle due stagioni successive passa all’Orlandina Basket mentre nel 2004-2005 è assistant alla B.C. Ferrara, nella sua città. Dopo il passaggio a Castelfiorentino, dal 2007-2009 è stato alla Fortitudo Bologna come vice di Dragan Sakota prima e di Cesare Pancotto poi. Nel 2010 ha allenato a Napoli e nel 2011, a stagione iniziata, ha accettato la chiamata in Sardegna dell’allora presidente della Robur Sassari (B dilettanti), Stefano Sardara: Federico Pasquini ha portato la squadra alla salvezza e l’anno dopo, quando ha preso le redini della Dinamo Banco di Sardegna, il numero uno biancoblu lo ha voluto nel club come direttore sportivo, affidandogli successivamente l’incarico di general manager.

Federico Pasquini è uno dei protagonisti della straordinaria ascesa della Dinamo negli ultimi cinque anni, culminata cin la conquista dello storico triplete, la scorsa stagione.

Federico Pasquini 1 copia

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Archiviata la doppia trasferta in Emilia con due sconfitte, la prima netta, la seconda piena di rammarico per non aver saputo tenere fino alla fine il vantaggio acquisito nei primi tre quarti, la Dinamo torna a casa e sogna la grande rimonta.

Oggi la sfida Sassari – Reggio Emilia va in scena al PalaSerradimigni con una doppia prospettiva: da una parte, per la Grissin Bon di Max Menetti, si tratta del primo match point per staccare il biglietto per le semifinali; dall’altra, per la Dinamo di Federico Pasquini, è la prima tappa di un percorso che, nelle speranze di giocatori, coach, società e tifosi, potrebbe allungare la serie prima fino a venerdì, quando si disputerebbe gara 5, poi, in caso di una seconda vittoria biancoblu, fino a domenica sera, per la bella, gara 5 al Palabigi di Reggio Emilia.

Il presidente Stefano Sardara ci crede ed ha annunciato di aver già prenotato i biglietti per gara 5 a Reggio Emilia, confidando in due vittorie oggi e venerdì davanti ai propri tifosi.

Il capitano Jack Devecchi, grande protagonista due giorni fa a Reggio Emilia, suona la carica a tutto l’ambiente.

«Torniamo a casa nostra, nel nostro fortino, dove sappiamo che l’atmosfera può essere bollente – ha detto Jack Devecchi – lunedì sera in campo abbiamo fatto un ottimo avvio, dettando il ritmo dalla palla a due con una difesa asfissiante e tanta intensità. Credo si debba ripartire da quel primo tempo. Avremo però bisogno dell’aiuto del nostro splendido pubblico, un pubblico che nei miei dieci anni qui ha sempre risposto presente nei momenti topici. Oggi dobbiamo essere tutti uniti per allungare la serie e conquistare una gara 4 fondamentale: crediamoci, tutti insieme.»

«Dobbiamo far vedere di cosa siamo capaci, ognuno di noi domani è chiamato a dare il massimo – ha aggiunto Rok Stipcevic –vorrei che il palazzetto venisse riempito e dimostrasse che ambiente c’è a Sassari e che tifo si può creare. Dobbiamo lottare, tutti insieme, fino alla fine: noi giocheremo con il cuore e daremo tutto.»

Jack Devecchi.

Jack Devecchi.

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Questa mattina, nell’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – si è aperto Unistem Day 2016. La giornata, coordinata dalle professoresse dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli (prorettore per la Ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Un percorso promosso dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo.

Brian Sacchetti, Joe Alexander, Giacomo Devecchi, Lorenzo D’Ercole, Matteo Formenti e Jarvis Varnado, il preparatore atletico Matteo Boccolini, accompagnati dal presidente Stefano Sardara («Il contatto con i giovani è sempre proficuo, la nostra mission è legata al territorio e alle future generazioni») sono stati accolti con un lungo applauso dai 500 studenti dei licei e degli istituti Brotzu, Motzo e Levi di Quartu Sant’Elena, Tommaseo, Euclide, Michelangelo, Buccari-Marconi e Da Vinci-Besta di Cagliari, Pitagora di Selargius, Piga di Villacidro, Giua di Assemini e Bacaredda di Capoterra. A seguire, domande su campionato e classifica («ci attendono otto finali, stiamo lavorando duro» rassicura capitan Devecchi), selfie, autografi e merenda collettiva. All’ottava edizione dell’Unistem Day 2016 hanno preso parte 30 città, 35 atenei italiani e 28 europei, 400 relatori e 27mila studenti. Per la prima volta Serbia, Polonia, Germania e Danimarca con Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia. L’evento ha avuto il supporto della Fondazione Banco di Sardegna ed è stato trasmesso in streaming (www.unica.it).

Un filmato con un messaggio chiave («Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre») sulle note di “Imagine” di John Lennon, ha aperto la Giornata. Il videocollegamento e i saluti con le scolaresche riunite nelle università di Bonn e Udine per aperitivo di una mattinata ricca di spunti e riflessioni, non solo scientifiche e accademiche. «La cultura apre la mente, studiate o sarete schiavi. La scienza aiuta a capire il mondo, solo studidando si è liberi di valutare e scegliere. Da cinque anni partecipiamo a Unistem, con un precetto: le informazioni scientifiche corrette sono utili per giudicare, crescere, migliorarsi» l’incipit di Micaela Morelli. «Sapete che lo studio rallenta la demenza. Sapete che studiare è rivoluzionario. Sapete che circolano tante dicerie sull’inutilità della laurea: ebbene, vi dico che se vi laureate avrete più possibilità di cullare i vostri sogni, di trovare un lavoro, di scegliere quel che volete fare. In Sardegna, diceva il mio maestro Gian Luigi Gessa, non abbiamo materie prime, ma abbiamo il cervello: usiamolo ed esercitiamolo» ha precisato Maria Del Zompo. Il rettore ha accelerato: «Dove non si vuole o non c’è la libertà, bruciano i libri, bloccano la ricerca, chiudono le scuole. Applicatevi e troverete la vostra strada. Iscriversi all’Università è vincente. Vi aspetto». Alla Giornata Unistem, su ricerca, cellule staminali e vaccini, sono intervenuti gli specialisti e docenti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Erminia Stocchino, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. In chiusura, quiz e premi per gli studenti.

Stefano Sardara 33 copia

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Il general manager Federico Pasquini guiderà la Dinamo nei prossimi due mesi al posto del dimissionario Marco Calvani. Lo ha annunciato questa mattina il presidente Stefano Sardara, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al coach dimissionario.

«Arrivo da un incontro con la squadra e credo che il modo più esauriente per farvi capire la situazione sia riferirvi le cose che ho detto al gruppo. A inizio stagione, dopo tre mesi, durante la conferenza stampa nel post partita di Bologna coach Meo Sacchetti ha dichiarato “O questa squadra non va bene per me o io non sono l’allenatore per loro” – ha detto Stefano Sardara -; dopo tre mesi accade la stessa identica cosa con coach Marco Calvani. A questo punto mi pare chiaro che il problema non siano gli allenatori ma la squadra, non credo sia un problema di quadratura tecnica o tattica bensì cerebrale o di attributi. Quando si parla di gare in cui si va avanti punto a punto posso capire, ma ieri eravamo sopra di 11 punti, il crollo visto nella partita di ieri non è il primo né una novità. Noi arriviamo da settimane di allenamenti perfetti e ci squagliamo durante le partite. Questa è una dinamica che abbiamo vissuto la prima volta a Milano, dove siamo arrivati in fiducia al termine forse della migliore settimana di allenamenti degli ultimi cinque anni. Nonostante questo, ci siamo sciolti perdendo pesantemente. Crediamo sia necessario lavorare sull’aspetto psicologico con un gruppo dalla tenuta mentale ballerina. Le strade da percorrere erano tre: proseguire con un allenatore come Marco Calvani, tecnico che ha portato una grande qualità del lavoro all’interno società, oppure cercare un nuovo allenatore o infine affidare la squadra ai due assistenti. Tre soluzioni che però non sono percorribili singolarmente, per questo siamo arrivati alla quarta: affidiamo la squadra a Federico Pasquini per i prossimi due mesi, ricordo a tutti che ha un contratto come general manager fino al 2020. In questo momento è la persona giusta perché conosce l’ambiente, conosce singolarmente i giocatori. Ci mettiamo tutti la faccia e cerchiamo di raddrizzare una stagione nata storta. La prima cosa da fare è questa e cercare di portare a casa il miglior risultato: ringrazio Federico per la disponibilità mostrata nel voler trovare una soluzione all’interno alla società. Sento il dovere e il piacere di ringraziare Marco Calvani per quanto dato in questo periodo, ritengo fosse l’allenatore ideale per approccio ed etica del lavoro, purtroppo arrivato nel momento sbagliato.»

«Non voglio fare il solito discorso del chi siamo e da dove veniamo – ha aggiunto Stefano Sardara -: sappiamo chi siamo e sappiamo anche che quando sono arrivato l’obiettivo era garantirci un futuro solido. Questa società si è ritagliata un posto e un ruolo all’interno della pallacanestro italiana e lo vogliamo mantenere. Attenzione, non siamo una club di blasone come possono essere altri, non abbiamo quei mezzi e quella storia, ma quello che ci siamo coltivati e zappati con le nostre forze non vogliamo metterlo in discussione o vanificarlo. Oggi abbiamo fatto uno step rispetto al passato, lo vogliamo consolidare rispetto a quanto successo: se non faremo i playoff va bene, lo accetteremo, ma prima voglio giocarmela fino all’ultimo minuto.»

Marco Calvani è apparso molto emozionato: «Buongiorno a tutti, faccio un passo indietro e vi do un flash del passato, quando venivo da avversario ed ero molto colpito dall’ambiente, dalla presenza e la partecipazione del pubblico, dal fatto che i tifosi sostenessero la squadra – ha esordio il coach dimissionario -. All’epoca mi domandavo se mai avrei avuto la fortuna di andare a Sassari. È successo e sapevo che difficoltà potessero esserci, arrivavo dopo un allenatore che aveva vinto tutto e avevo solo una strada da seguire: provare a vincere qualcosa o fare campionato di assoluta eccellenza. Così non è stato e c’è rammarico perché c’è stata la possibilità di giocarmi un bonus che non sono riuscito a sfruttare. Mi dispiace perché sarei rimasto qui 10 anni, chissà che un domani non ci possa essere un ritorno. Ringrazio tutti quanti, chi mi ha sostenuti e chi mi ha criticato che mi ha spronato a fare meglio, non avrei mai fatto una cosa del genere se non qui. Ma se sei circondato da persone speciali che ti trattato dimostrando un grande spessore umano gli devi rispetto; Stefano e Federico mi hanno sempre sostenuto anche dopo sconfitta toste come con Trento e Milano. Per me è stata un’assoluta spontaneità e naturalezza nel dare dimissioni. Mi dispiace davvero tanto – ha concluso Marco Calvani – di non essere riuscito a dare a questa piazza ciò che meritava».

Federico Pasquini.

Federico Pasquini.

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Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Bologna ha espugnato il PalaSerradimigni (85 a 91, primo tempo 45 a 40) e il coach della Dinamo Marco Calvani si è dimesso. Un girone fa, dopo la partita persa a Bologna, il presidente Stefano Sardara decise di esonerare il coach del “Triplete” Meo Sacchetti, arrivato a fine ciclo, ma risultati alla mano, emerge chiaramente che quella scelta non ha dato frutti positivi, con la squadra ancora più in difficoltà che rischia seriamente di non centrare neppure la qualificazione ai play-off scudetto.

«Prima di parlare della gara – ha detto a fine partita Marco Calvani – vi informo che ho chiamato il presidente e il manager e ho rassegnato le dimissioni, perché credo che nel tempo in cui sono stato qui abbia trovato persone splendide come Stefano Sardara e Federico Pasquini, – e cito loro due per citare tutti – che mi hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene e di intervenire sul mercato, e siccome io la mattina voglio continuare a guardarmi allo specchio, devo rispetto a questa gente. Dimissioni è un vocabolo che non rientra nel mio scenario ma quando ci si trova davanti a persone oneste che hanno fatto tutto ciò che hanno fatto per la Dinamo e per Sassari, credo che il minimo che possa fare è essere onesto con loro e quindi se io sono il problema, mi tiro indietro. Ho comunicato questo al presidente, che ha preso atto di quello che io gli ho detto ma si è riservato di dare una risposta.»

La partita odierna è stata la fotografia di questa stagione della Dinamo, capace di momenti di gioco brillante ed efficace e, subito dopo, di cali di tensione improvvisi che vanificano tutto il lavoro svolto, favorendo le vittorie delle squadre avversarie.

Marco Calvani ha schierato inizialmente Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji; Giorgio Valli ha risposto con Pittmann, Vitali, Gaddy, Fontecchio e Odom. Bologna è partita meglio, trascinata da un super Pittman, in doppia cifra dopo soli tre minuti di gioco. È stato Kadji a sbloccare la Dinamo e a riportarla in parità dopo un parziale di 4-11 in favore degli ospiti. La Dinamo si è portata avanti con una tripla di Devecchi e una schiacciata di Alexander, che ha fatto esplodere il Palazzetto. Valerio Mazzola chiuso i primi 10’ con una tripla sul 26 a 24.

Nel secondo quarto, in evidenza Joe Alexander che ha messo a segno un break di 4 punti che ha permesso alla Dinamo di restare in vantaggio. Pittman ha firmato il -1 ma l’asse Mitchell-Alexander e un’ottima azione di squadra hanno riportato la Dinamo a un possesso pieno di distacco: 36 a 33. Dinamo avanti con Kadji e una tripla di David Logan e l’ultimo arrivato Akognon dalla lunetta ha chiuso il primo tempo con il massimo vantaggio sassarese +5: 45- a 40.

Al rientro dall’intervallo lungo la Dinamo ha allungato sul + 11 e la partita è sembrata incanalata a favore della Dinamo con Akognon, Logan e Alexander. Reazione bolognese con Fontecchio e Vitali: 56 a 51. Le triple di Akognon e Petway hanno tenuto a distanza Bologna ma poi Hasbrouk e Collins hanno piazzato due triple che hanno portato la squadra ospite al sorpasso.

La partita è filata via punto a punto, e Bologna ha chiuso il terzo quarto avanti di due punti: 65 a 67.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha reagito con orgoglio, con Mitchell, Akognon e Petway e la partita è tornata in parità a 2’41” dalla fine. Bologna ha piazzato un break di 5 a 1 e la Dinamo non è più riuscita a reagire, finendo col perdere ancora una volta davanti ai suoi tifosi, con il punteggio di 85 a 91.

La situazione è diventata assai critica e le dimissioni di Marco Calvani potrebbero portare ad una nuova svolta, dopo la fine del ciclo di Meo Sacchetti e la successiva mezza rivoluzione dell’organico.

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La Dinamo Banco di Sardegna a caccia del riscatto, questo pomeriggio, alle 18.15, al PalaSerradimigni di Sassari, contro l’Obiettivo Lavoro Bologna, per la settima giornata del girone di ritorno della regular season della A1 di basket. La squadra di Marco Calvani, reduce da una serie di risultati decisamente inferiore alle attese e alle ambizioni iniziali, attualmente all’ottavo posto in classifica, deve assolutamente vincere per riprendere la propria corsa verso i play off.
L’avversario, impegnato nei bassifondi della classifica, è alla portata dei biancoblu, ma non bisogna dimenticare che proprio la sconfitta subita a Bologna, nel girone d’andata, contro la squadra di Giorgio Valli, costo’ la panchina a Meo Sacchetti.
Il presidente Stefano Sardara ha rinforzato la squadra al mercato autunnale ed ora si aspetta una decisa reazione del gruppo ed una brillante vittoria già oggi, per concludere bene la regular season e preparare al meglio i play off, che affronterà con il tricolore sul petto.

Stefano Sardara 33 copia

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Delusa da un incerto avvio di stagione, la Dinamo cambia. Via la guardia statunitense Marquez Haynes, ritorna l’ala camerunense Kenneth Kadji ed arriva il play californiano di origine nigeriana Emmanuel Josh Akognon. Il presidente Stefano Sardara, come un anno fa, ha deciso di intervenire sul mercato, per apportare al roster i correttivi resisi necessari nella prima parte della stagione, e punta a nuovi traguardi, sia in campionato, sia in Eurocup.

Marquez Haynes lascia così Sassari dopo soli cinque mesi, caratterizzati da prestazioni alterne. Kenneth Kadji ritorna nella squadra che un anno fa lo ha visto protagonista nella stagione dello storico “triplete”, dopo una breve esperienza a Brindisi, squadra con la quale nel girone d’andata si è reso protagonista di una prestazione maiuscola. Emmanuel Josh Akognon arriva dalla CBA cinese dove, con la maglia dei Jilin Northeast Tigers, ha viaggiato con una media di 32,5 punti, 5,6 rimbalzi e 3,9 assist a partita.

E’ tutto pronto, intanto, per la sfida di stasera con lo Szolnoki Olaj, in programma alle 20.30, ultimo turno casalingo delle Last 32 di Eurocup. Gli ungheresi, che all’andata vinsero sul Banco 86 a 75, arrivano da tre sconfitte subite con il Galatasaray e il Cai Basket Saragozza. Per David Logan e compagni sarà determinante partire in stampa Josh Akognon disputerà l’ultimo match in Cina il 5 febbraio e poi arriverà in Sardegna.

Questa sera arbitreranno l’incontro i signori Antonio Conde, Joseph Bissang e Cici Gentian.

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