23 October, 2024
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Chiusura di sipario domani, sabato 31 agosto, per il Marballu’s festival, cinque giorni tra virtuosismi circensi, teatro di narrazione, danza, musica e cibo partiti martedì a Carloforte per l’organizzazione di Bötti du Shcöggiu, dietro la direzione artistica di Susanna Mannelli.

La giornata si apre alle 11.00, in piazza Carlo Emanuele, dove Mavi e Simone (alias Maria Vittoria Durante e Simone Petrucci) di Bötti du Shcöggiu condurranno il Marballu’s fuori, il format che propone interviste agli ospiti del festival ma dialoga anche con il pubblico, tra risate e sorprese, visibile anche sui canali social del festival.

Il pomeriggio ci si sposta nel Parco del Canale del Generale dove, alle 19,45, per la sezione “Visioni”, dedicata al teatro, arriva l’attrice Isabella Carloni che presenta Le irriverenti, recital che propone quattro incontri con quattro figure femminili, reali e immaginarie, fuori dagli schemi.

Alle 21,45 segue l’attesissimo spettacolo della Compañía de Circo “eia” dal titolo Nuye: equilibrio, fiducia, dualità, separazione, conflitti sono concetti che fanno da fil rouge a questa proposta circense e coreografica per sei acrobati.

Alle 23,15 il palco sarà per i Ratapignata, ska, reggae e rock steady per un concerto carico d’energia che chiuderà l’edizione 2024 del Marballu’s festival.

Proseguono a Carloforte gli appuntamenti con il Marballu’s festival, cinque giorni tra virtuosismi circensi, teatro di narrazione, danza, musica e buon cibo organizzati dall’associazione Bötti du Shcöggiu, con la direzione artistica di Susanna Mannelli.

Nella suggestiva cornice del Parco Canale del generale il programma di domani si apre alle 19,30, con la sezione “Visioni”, dedicata al teatro: protagonista sarà Giuseppe Cederna, amatissimo attore e scrittore che per l’occasione proporrà un recital dal titolo i Su questa terra di passi e di respiri. La poesia, il canto, la passione civile per celebrare la complessità e le meraviglie del mondo in cui viviamo. Giuseppe Cederna legge e racconta il viaggio degli uomini e delle parole che ci aiutano a capire chi siamo. (…) Dalle grandi vie dei pellegrini ai sentieri senza nome, dalle isole del Mediterraneo ai fiumi e alle sorgenti sacre dell’Himalaya: noi siamo la terra, la nostra coscienza è anche la coscienza della terra.

Alle 21,45 seguirà Tavolo 19 di e con Lunella Cherchi, una produzione del Marballu’s festival che esplora la visione della vita che si ha prima della morte.

La chiusura di serata (alle 23.00) è affidata ai suoni techno brass/Elettronica/Folk fiati della Mefisto Brass, street band milanese nata nel 2019 che propone un repertorio originale frutto di una composizione collettiva basata sull’improvvisazione.

Durante la serata Campidarte, un agriturismo culturale sviluppato all’interno dell’azienda avicola C.I.O. nelle campagne di Ussana, proporrà un menu con una selezione dei suoi piatti tipici.

Entra nel vivo, a Carloforte, il Marballu’s festival, cinque giorni all’insegna di virtuosismi circensi, teatro di narrazione, danza, musica e buon cibo per l’organizzazione dell’associazione Bötti du Shcöggiu, dietro la direzione artistica di Susanna Mannelli.

Domani, giovedì 29 agosto, si parte già la mattina quando tra le 11.00 e le 12.30 in piazza Carlo Emanuele Mavi e Simone (alias Maria Vittoria Durante e Simone Petrucci) di Bötti du Shcöggiu accoglieranno gli ospiti di questa edizione con interviste che potranno essere seguite anche sui canali social del festival.

Nel pomeriggio ci si sposta nel Parco del Canale del Generale dove alle 19.45 sarà inaugurata “Visioni”, la sezione del festival dedicata al teatro. Ospite di questa prima serata sarà Gloria Uccheddu che presenterà Curiosella e le Janas della Compagnia Le Voci di Astarte, uno spettacolo che esplora le radici dell’identità e della memoria dei luoghi. Alle 21,45, segue Planeta trampoli, spettacolo di e con Julienne.

A chiudere la serata sarà un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica: alle 23.15, sarà presentato Bluem, l’innovativo progetto di Chiara Floris, giovane cantautrice e produttrice sarda che con il suo primo album, Notte, pubblicato nel 2021 ha ricevuto elogi da critica e pubblico con recensioni positive su Corriere della Sera, Venerdì di Repubblica, Rockit e altri.

Conto alla rovescia per il Marballu’s festival, virtuosismi circensi, teatro di narrazione, musica e buon cibo da giovedì 29 a sabato 31 agosto nella splendida cornice del Parco del Canale del Generale a Carloforte per l’organizzazione dell’associazione Bötti du Shcöggiu con la direzione artistica di Susanna Mannelli.

Domani, martedì 27, e mercoledì 28 agosto si comicia però a scaldare i motori con i Prodromi del festival, due appuntamenti in due luoghi amatissimi del borgo tabarkino: la Vecchia tonnara e la spiaggia di Lucaise.

Domani si parte dalla Vecchia tonnara dove alle 19,45 sarà presentato Ma Chair Monde, una performance di teatro danza dell’artista visivo e coreografo di origini afro-caraibiche Alexandre Fandard. Un viaggio immersivo all’interno dello studio di un pittore che realizzerà un’opera dal vivo usando una frusta come pennello, a simoboleggiare tutte le condizioni di schiavitù. Lo spettacolo è una vera novità per il festival, che per la prima volta dedica spazio all’arte figurativa.

Mercoledì l’appuntamento è alle 19,30 nella spiaggia di Lucaise dove nella residenza A Cova la compagnia Circo el Grito presenterà Il noto e L’ignoto, spettacolo tra narrazione, virtuosismi circensi, musica dal vivo e illusionismo che vedrà sul palco Giacomo Costantini, considerato tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, insieme all’attrice Clio Gaudenzi. Si tratta di un work in progress che utilizza il “veroscopio”: vedere una cosa significa disvederne delle altre, e con il veroscopio si può.

Dal 27 al 31 agosto a Carloforte ritorna il Marballu’s festival, cinque giorni all’insegna di virtuosismi circensi, teatro di narrazione, danza, musica e buon cibo. Un evento pensato per creare un’atmosfera intimista e rilassata in quest’ultimo scorcio del mese, quando i turisti lasciano pian piano il suggestivo borgo nell’isola di San Pietro.

Organizzato dall’associazione Bötti du Shcöggiu, dietro la direzione artistica della regista, attrice e sceneggiatrice Susanna Mannelli, il festival giunge alla terza edizione e si svolgerà anche stavolta nel Parco del Canale del Generale, lo splendido parco urbano immerso nel verde in cui ancora sono visibili i resti dell’antico passaggio punico. Tra i protagonisti di questa edizione spiccano alcuni tra i grandi nomi del teatro e del panorama circense come Giacomo Costantini, tra i pionieri del nuovo circo in Italia, l’attore e scrittore Giuseppe Cederna, e ancora Clio Gaudenzi, attrice che ha lavorato, tra gli altri, per Emma Dante, l’attrice e autrice Isabella Carloni, sino alla pluripremiata Compañía de Circo “eia”, a Bluem, il progetto della musicista sarda Chiara Floris, e ai Mefisto Brass, street band milanese che porta avanti un lavoro di ricerca sulla musica contemporanea.

«Quella di quest’anno è un’edizione speciale del festival perché coincide con il trentesimo anniversario della nostra associazionespiega Susanna Mannelli -. Diventiamo più vecchi, ma siamo sempre giovani perché al nostro interno c’è un continuo rinnovarsi grazie al contributo delle nuove generazioni. Il Marballu’s è un regalo che facciamo anche a noi, quest’anno ancora di più.»

Quest’anno il Marballu’s Festival ha scelto come partner ufficiale Campidarte, un agriturismo culturale sviluppato all’interno dell’azienda avicola C.I.O. nelle campagne di Ussana, che per le serate del 29, 30 e 31 agosto proporprà un menù (anche in versione vegetariana) con una selezione di piatti tipici dell’agriturismo, caratterizzati da produzioni ed erbe spontanee del territorio.

Il festival è realizzato con il sostegno di: Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione di Sardegna, Comune di Carloforte, Teatro del Sottosuolo, Tersicorea.

L’ingresso ai diversi appuntamenti è libero e gratuito, tranne che per gli spettacoli della sezione “Visioni” per i quali il costo del biglietto è di 10 euro. Per i Prodromi del Festival (27 e 29 agosto) occorre invece prenotare.

Per informazioni e biglietti ci si può rivolgere all’Infobotti di piazza vittorio Emanuele (vicino alla statua), consultare il sito bottidushcoggiu.com o collegarsi le pagine di Instagram e Facebook.

 

Trenta candeline per Bötti du Shcöggiu, l’associazione che tra teatro, circo, cinema e musica ha portato a Carloforte, nell’isola di San Pietro, nuovi venti di cultura proponendo negli anni artisti del calibro di Ralph Towner, Gavino Murgia, Gianluca Petrella, Antonello Salis, Daniela Pes, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Frey Faust, Circus Klezmer.

Per festeggiare l’anniversario è stata costruita una proposta estiva straordinaria. Dopo Le isole si accendono, una giornata dedicata alla poesia organizzata il 21 giugno in occasione del solstizio d’estate, ora è la volta della musica con Sun d’aixia in ti canti, cinque appuntamenti da non perdere dal 14 luglio al 3 agosto nello spettacolare scenario naturale della spiaggia di Lucaise, dove a dominare sono acque cristalline e scogli che scendono a picco sul mare.

Diretta dall’attrice, regista e drammaturga Susanna Mannelli, la rassegna il cui nome è traducibile come “suoni d’aria negli angoli” si svolgerà nella residenza A Cova, dove ciascun concerto prenderà il via alle 19,30 così da regalare al pubblico un’esperienza in cui la musica abbraccia i colori del tramonto.

«Abbiamo iniziato a portare la musica nei “carruggi” gli stretti vicoli tipici del centro storico di Carloforte – racconta Susanna Mannelli -. Da qualche tempo abbiamo lasciato il paese e ci siamo spostati nei luoghi naturali dell’isola ed uno in particolare ha incontrato il nostro interesse per la sua bellezza: “A Cova” in località Lucaise. Il nostro lavoro è molto semplice, perché gran parte la fa lo scenario naturale, consiste nel montare un piccolo palco e nel posizionare le sedie e scegliamo l’orario in modo tale che il concerto inizi con la luce naturale e finisca al tramonto.»

Domenica 14 luglio l’inaugurazione dell’edizione 2024 della rassegna è affidata a Maristella Patuzzi, talentuosa violinista di Lugano, vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali e chiamata a esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto al mondo. A Carloforte l’artista proporrà un concerto in cui eseguirà Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, l’opera più conosciuta del compositore e violinista veneziano.

E conosciuto in tutto il mondo è anche l’ospite della serata di giovedì 18 luglio: Paolo Angeli, uno tra i più importanti nomi del panorama musicale, considerato tra i maggiori innovatori della scena internazionale. Con la chitarra a 25 corde da lui ideata (uno strumento ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile) il musicista nato a Palau si esibirà in un concerto che vuole essere la summa della sua lunga carriera, cominciata nel 1995.

Domenica 21 luglio si prosegue con la voce magnetica e misteriosa Dalila Kayros, cantante, ricercatrice vocale e compositrice, la cui opera spazia tra spirito, territori reali e immaginari. Sarà sul palco insieme al compositore elettronico Danilo Casti con cui proporrà i brani del loro ultimo album Animami. Pubblicato nel 2022 per Subsound Record il disco è elettronica spinta, accompagnata da un tribalismo vocale che pone il lavoro in un ipotetico equilibrio tra il reale e il visionario.

Quattro è l’ultima fatica del Nanni Gaias duo (Nanni Gaias, batteria ed effetti, Giuseppe Spanu, chitarra elettrica) che sarà presentato domenica 28 luglio: un viaggio interiore che prende forma nello sviluppo delle 12 tracce, scandite in interludi che seguono, nei nomi, il processo alchemico.

Il sipario su questa edizione di Sun d’aixia in ti canti si chiude sabato 3 agosto sulle note del pianoforte suonato da un talento dello strumento: Maria Josè Palla, vincitrice di diversi premi nazionali e internazionali. L’artista si esibirà in un concerto costruito sulle note di F. Schubert, C. Debussy, M. Ravel e altri.

 

Domani, sabato 2 settembre, calerà il sipario sul Marballu’s festival la rassegna tra arti circensi, teatro, danza e musica organizzata a Carloforte dall’associazione Bötti du Shcöggiu, dietro la direzione artistica Susanna Mannelli.

La serata si aprirà come sempre nel segno del teatro: alle 19.00, nel parco urbano del Canale generale, per la sezione “Visioni” andrà in scena “Miti d’acqua” della compagnia O’ Thiasos – Teatro natura. Lo spettacolo, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, risveglia alcuni dei più appassionanti e misteriosi miti del poema e rivive l’esperienza trentennale di un teatro a contatto con i boschi, i ruscelli, i campi aperti. Scritto e narrato da Sista Bramini insieme a Camilla dell’Angola, autrice e interprete della musica per viola.

Alle 21,30 si proseguirà con la compagnia di circo contemporaneo italo-guatemalteca Kaos che presenterà il pluripremiato “Time to loop”, in cui movimento, eleganza e acrobazie in bicicletta si compongono in un ingranaggio perfetto per fare emozionare il pubblico. Alle 22,15 arriverà un altro ospite di punta dell’edizione targata 2023 del Marballu’s festival: la storica compagnia di circo contemporaneo El grito, porterà a Carloforte “Senza fiato”, spettacolo work in progress scritto apposta per questa occasione in cui il Giacomo Costantini, cofondatore della compagnia, perfomer, regista e artista multidisciplinare considerato tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, condivide delle riflessioni circensi accompagnate da virtuosismi, danze, musiche ed atti poetici tratti dai suoi spettacoli. La chiusura di serata è affidata alla musica dal vivo: alle 23.00 saliranno sul palco i Veeble, band capace di spaziare tra diversi generi ed esplosiva come poche.

Come di consueto, impreziosiscono la rassegna gli aperitivi in musica della Marballu’s street band che alle 12.30 e alle 19.00 porterà in giro per il centro tabarkino la freschezza delle melodie balcaniche.

Domenica 3 settembre il Marballu’s festival saluterà il suo pubblico con una grande festa finale: in programma c’è un dj set a cura di Mondocane.

Durante il festival è possibile gustare i piatti della trazione sarda grazie a Transumanza, viaggio di gusto nel cuore della Sardegna, un vero e proprio “agriturismo in città” nato da un’idea di tre ragazzi dell’azienda biologica Cuscusa (lo chef Matteo, insieme al fratello Nicola e al cugino Stefano) in collaborazione con il progetto Ortoforte.

 

Cinque giornate tra musica, teatro, arti circensi, danza e riscoperta dei piatti della tradizione per ricreare nuovi legami in questo ultimo scorcio d’estate. Da domani mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre Carloforte ospita il Marballu’s festival, un’iniziativa dell’associazione culturale Bötti du Shcöggiu, con la direzione artistica dell’attrice, drammaturga e regista Susanna Mannelli.

Attori, musicisti, danzatori e acrobati da tutto il mondo saranno di stanza nel suggestivo borgo dell’isola di San Pietro dove, a ospitare gli appuntamenti sarà il parco del Canale generale, lo splendido parco urbano immerso nel verde in cui ancora sono visibili i resti dell’antico passaggio romano.

«Dopo l’edizione zero partiamo con la seconda edizione del Festival Marballu’sspiega Susanna Mannelli -. Si tratta di un’iniziativa che abbraccia tutte le arti dal vivo e di cui Carloforte sentiva la mancanza. Il suo carattere è quasi intimistico perché arriva alla fine dell’estate, quando rimangono solo i turisti più affezionati e la gente del posto si distende: il momento giusto per ricreare relazioni.»

Tra gli ospiti sono attesi le compagnie O’ Thiasos – Teatro Natura, con il suo teatro contemplativo, El Grito, nata a Bruxelles e guidata da un pioniere come Giacomo Costantini. Sono in arrivo anche la cantante Daniela Pes, vincitrice con il suo primo album di numerosi riconoscimenti, e i Veeble, band romana della scena indipendente dalla forte impronta contemporanea.

Ad aprire ogni giornata, ma anche ad accompagnare verso gli spettacoli serali, saranno le note della Marballu’s street band, un quartetto di virtuosi provenienti dalla Toscana nato apposta per questo festival. Ogni giorno, alle 12,30 e alle 19.00 in diversi punti del centro, la band accompagnerà il pubblico in un viaggio nei Balcani, portando l’allegria delle sonorità dei suoi popoli.

 

Sabato 29  luglio cala il sipario su Sun d’aixia in ti canti, la mini rassegna dedicata alla grande musica nazionale e internazionale organizzata a Carloforte dall’associazione Bötti du shcöggiu, con la direzione artistica di Susanna Mannelli.

Alle 19,15 nello splendido scenario tra cielo e mare della Residenza A Cova, nella località Lucaise, sale sul palco il duo Kari-Oka, composto dalla cantante sassarese Margherita Lavosi e dal chitarrista siciliano Cristian Ferlito.

Sarà un concerto al tramonto sulle note della musica popolare brasiliana che la formazione proporrà attraverso proprie reinterpretazioni e rielaborazioni, richiamando di continuo il Brasile, un paese che continua ad affascinare e a suscitare curiosità in tutto il mondo, ma al quale si guarda ancora con comuni stereotipi, tralasciandone spesso la vera bellezza, cultura e grandezza.

La voce come guida e sette corde come mezzo, uniti ai deliziosi tocchi delle percussioni e talvolta anche al corpo stesso usato come strumento, creano atmosfere che avvolgono e danno la sensazione di essere lì…proprio in quelle storie cantate.

Evitando i cliché, il duo traccia le coordinate di un “Brasile personale” dove i due artisti hanno viaggiato e vissuto; allo stesso tempo offre un’esperienza musicale capace di trasformare il nostro sguardo: la destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere…e ascoltare!

 

Dopo il successo del primo appuntamento, con protagonista l’artista gallurese Daniela Pes, proseguono a Carloforte i concerti al tramonto di Sun d’aixia in ti canti, rassegna musicale organizzata da Bötti du shcöggiu e dedicata quest’anno alla creatività femminile.

Domani, martedì 25 luglio alle 19,15, ancora nello splendido scenario tra mare e terra della Residenza A Cova, nella località Lucaise, arriva Ô Trio, formazione francese composta da Livia Phoebe (arpa e voce), Sylvain Rabourdin (violino) e Wadie Naim (percussioni orientali). Il concerto proporrà una riflessione sull’identità e lo sradicamento dei popoli.

La musica tradizionale riflette l’appartenenza a una comunità, ne sottolinea caratteristiche, sentimenti, percorsi, migrazioni e conquiste. Ô Trio interpreta con personalità melodie provenienti da altrove, ma che suonano curiosamente familiari alle nostre orecchie.

In un perfetto incontro tra i loro sentimenti e i loro strumenti, i musicisti di Ô Trio fanno emergere tutta la bellezza delle melodie yiddish, gitane, celtiche e latine.

Un viaggio da est a ovest che conduce nella nostalgia e nel sogno di terre lontane, di tempi di festa.

Sun d’aixia in ti canti è realizzata con la direzione artistica di Susanna Mannelli e rientra nel più ampio cartellone L’estate dei Botti organizzato da Bötti du shcöggiu e partito il 21 giugno.