21 December, 2025
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La responsabile regionale dell’associazione ASAMSI Onlus, Alessandra Collu, e il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha chiesto una proroga di almeno una settimana per la predisposizione e deposito della documentazione relativa al programma “Ritornare a Casa”, per la quale il termine ultimo è fissato al 5 giugno 2016 (domenica), soprattutto in virtù del fatto che gli uffici saranno chiusi da oggi a lunedì e che, pertanto, non sarà possibile, per gli utenti chiedere informazioni e chiarimenti in merito alle domande, anche in considerazione del fatto che gli utenti hanno riscontrato non poche difficoltà per la predisposizione della certificazione Isee (socio-sanitario),

Centro direzionale Iglesias

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A Iglesias, non si ferma la mobilitazione del Comitato per la salute in aperta contestazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera deliberato dalla Giunta regionale e in corso di attuazione da parte della direzione della Asl 7 di Carbonia. Per domani mattina è stata organizzata l’ennesima manifestazione di protesta che si concluderà davanti al CTO ma oggi, intanto, il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha diffuso una nuova nota molto critica, nella quale evidenzia i numeri che – a suo parere – sancirebbero la fine della qualità del servizio sanitario nel Sulcis Iglesiente.

«Le premesse – scrive Valentina Pistis – sono le delibere della Giunta regionale, la n. 38 del 28.07.2015 e la numero 6/15 del 2.2.2016 che certificano la fine della qualità della sanità iglesiente. L’ultima delibera spazza ogni dubbio: definisce il  Sirai stabilimento di I livello ed il CTO stabilimento con funzioni di base e di completamento DEA, riabilitative e opedale di comunità, mentre il Santa Barbara Stabilimento con ruolo da ridefinire. Tale riorganizzazione, in tutti i casi, necessita di un ulteriore passaggio, quello consiliare (Consiglio regionale). La procedura, dunque, non si è conclusa.»

«Non si comprende, pertanto, sulla base di quale disposizione – aggiunge Valentina Pistis – il commissario della ASL 7 ha deciso di chiudere il Santa Barbara e riorganizzare i reparti e i servizi. Certamente tale direttiva non è pervenuta dalla Regione considerata la lettera dell’assessorato regionale della Sanità che certifica l’errata condotta del Commissario. Allora si tratta di capire quali sono gli effetti delle azioni del Commissario. Si tratta di comprendere quali vantaggi o svantaggi hanno prodotto i trasferimenti, le chiusure ed il ridimensionamento dei Servizi.»

«Nell’anno 2014 – sottolinea ancora Valentina Pistis – il Valore complessivo della produzione della ASL 7 ammontava ad € 36.569.438,70, nell’anno 2015 ammontava ad € 34.151.534,80 (con una perdita secca di oltre due milioni di euro), nel 2016 avendo come dati quelli relativi al primo trimestre (negativi rispetto al primo trimestre 2014 e 2015), ipotizzando una proiezione (ottimistica) si arriva ad € 31.105.852,60. Dunque, si perdono € 5.463.586,14. E’ chiaro che la flessione nel 2015 e quella più consistente del 2016 andrà ad incrementare la mobilità passiva che nel 2014 ammontava ad € 38.449.480,23, a fronte di una mobilità attiva di soli € 7.142.453,52. Senza dimenticare che ad oggi vi sono circa 100 parti in meno rispetto all’anno scorso e che i tempi di attesa medi per la specialistica ambulatoriale si sono enormemente dilatati. Per mero esempio, per una visita cardiologia al Sirai i tempi medi di attesa medi sono di circa 292 giorni a fronte dei tempi standard di 30 giorni.»

«Insomma un quadro che denota l’impoverimento della sanità iglesiente e sulcitana. Per queste ragioni – conclude il capogruppo di Cas@ Iglesias – chiediamo un intervento immediato del presidente della Giunta regionale e le dimissioni del Commissario.»

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Quali sono le cause dei ritardi cronici nelle liquidazioni relative alla legge 162 nel comune di Iglesias? A chiederlo, con un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai, e al sindaco, Emilio Gariazzo, è Valentina Pistis, presidente del gruppo Cas@ Iglesias.

«Da oramai diversi mesi si riscontrano ritardi cronici nelle liquidazioni relative alla l. n. 162 – sottolinea Valentina Pistis – e in alcuni casi sono state riscontrate delle incongruenze nell’erogazione dei fondi; ad alcuni utenti – aggiunge Valentina Pistis -, le somme di novembre e dicembre 2015 sono state liquidate in più tranche, ad altri sono stati erogati entrambi i mesi a febbraio 2016 ed infine, ad altri ancora è stata erogata la mensilità di novembre 2015 con puntualità e quella di dicembre 2015 a febbraio 2016; i fondi delle 162 vengono erogati sia agli utenti privati che alle cooperative sociali.»

«Quali sono le regole e con quali modalità vengono suddivisi i fondi tra gli utenti e secondo quale procedura vengono fatte le verifiche della documentazione prodotta dagli utenti comprovante l’attività erogata dai professionisti per la cura degli stessi – chiede Valentina Pistis al presidente dell’assemblea civica Mauro Usai e al sindaco Emilio Gariazzo -. Qual è, inoltre, la somma erogata dalla Regione per l’anno 2015 e quanto è stato erogato dall’amministrazione comunale agli utenti e se ad oggi vi sono dei residui.»

Valentina Pistis, infine, chiede di conoscere «il motivo per il quale in alcuni casi l’erogazione sia stata effettuata in maniera dilazionata».

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis, ha presentato un’interpellanza sulla situazione del patrimonio immobiliare comunale.

«Premesso che il comune di Iglesias ha un importante e rilevante patrimonio immobiliare, anche di altissimo pregio e che ad oggi la gestione di detto patrimonio immobiliare è assolutamente inadeguata – scrive Valentina Pistis nell’interpellanza – e considerato che un immobile se rimane inutilizzato non solo non produce alcun reddito ma col tempo necessita di manutenzione e di conseguenza, consuma risorse, drenando fondi dal bilancio comunale, chiedo al sindaco, Emilio Gariazzo, se l’Amministrazione non ritenga opportuno procedere ad un censimento dettagliato ed aggiornato degli immobili di proprietà comunale; se l’Amministrazione non ritenga opportuno rilevare, in particolare, quelli che risultano inutilizzati o sotto-utilizzati; e, infine, se l’Amministrazione non ritenga opportuno informare il consiglio comunale sugli immobili concessi alle associazioni (che operano nel sociale, sanitario, culturale, sportivo e tempo libero) e/o a qualsiasi altra persona giuridica, con quali modalità e/o criteri e a quali condizioni.»

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Il capogruppo di Cas@ Iglesias in Consiglio comunale, Valentina Pistis, ha presentato una mozione sulla Sanità. Dopo aver premesso che «vi sono numerosi aspetti insoluti e impegni non rispettati, tra i quali: la mancata definizione delle linee di attività chirurgiche tra i due presidi CTO/Santa Barbara e il Sirai; la mancata attivazione delle Case della Salute e degli ambulatori infermieristici al loro interno; l’inutile trasferimento di tutto il personali amministrativo di Iglesias per effettuare le stesse attività e senza introduzione di modulistica in line per poter sopperire; spazi inadeguati per chirurgia e ortopedia e per chirurgia pediatrica e pediatria al CTO con evidente confusione di ruoli tra i diversi dirigenti delle unità operative; il ritardo nel trasferimento della Ginecologia e Ostetricia a Iglesias nonostante i locali siano stati completati;

propone che per rimediare a tali evidenti e gravi disservizi e, al contempo, sia necessario chiedere che il CTO sia classificato di primo livello; vi sia una riorganizzazione del personale nonché valorizzare e completare il programma di informatizzazione; vi sia una reale integrazione territorio/ospedale; sia rese trasparenti le forme di utilizzo delle risorse pubbliche, nonché dei pagamenti effettuati e, infine, si proceda all’alienazione del patrimonio inutilizzato.

Il capogruppo consiliare di Cas@ Iglesias chiede altresì alla Regione Sardegna gli Studi epidemiologici per individuare i fattori causali di malattia, al fine di programmare in modo serio e scientifico il servizio sanitario.

Se venisse approvata dal Consiglio comunale, la mozione impegnerebbe la Giunta Gariazzo a chiedere alla Giunta regionale «la classificazione di ospedale di primo livello per il CTO di Iglesias, la garanzia del diritto alla salute per i cittadini di Iglesias e del Sulcis Iglesiente previsto dall’articolo 32 della Costituzione ne quanto richiesto».

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Valentina Pistis copiaGiorgio Carta 4 copiaAlberto Cacciarru 1

Venerdì scorso il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato la proposta di mozione sull’istituzione del baratto amministrativo, presentata dai consiglieri Valentina Pistis, Giorgio Carta (Cas@ Iglesias) e Alberto Cacciarru (PDCI).

«Per privati cittadini e le imprese le tasse sono diventate un incubo che toglie serenità sia alla vita quotidiana e allo svolgimento dell’attività imprenditoriale – spiegano Valentina Pistis, Giorgio Carta e Alberto Cacciarru -. Le tasse vanno necessariamente pagate, ma nella situazione di gravissima crisi che stiamo attraversando diventa sempre più difficile. Riteniamo che il Baratto Amministrativo, previsto dalla legge n° 164 del 2014, art. 24 (misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio), sia un’ottima alternativa per quei cittadini che, trovandosi in particolari condizioni di disagio, risultino impossibilitati a pagare le tasse.»

«La possibilità per i cittadini di estinguere i propri debiti con l’Amministrazione comunale svolgendo lavori di pubblica utilità, porterebbe anche innegabili vantaggi al Comune che, dal proprio canto si trova costretto a fare i conti con scarse risorse economiche e croniche carenze di personale, e che incontra difficoltà nel realizzare anche le ordinarie attività di pulizia e manutenzione. Stiamo parlando di cittadini che, per la riduzione o esenzione dei tributi locali, si adoperano in interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade, decoro urbano, recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzabili.

Una soluzione, quindi, vantaggiosa per tutti che potrebbe consentire di risolvere numerose criticità a vantaggio della comunità locale e che rappresenterebbe anche un’opportunità per riscoprire un senso civico dimenticato e per migliorare la qualità della vita di tutti perché la nostra città sarebbe più pulita e curata.

Insomma, il baratto amministrativo concilia l’obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare, quale ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati.

Attivando questo istituto ed armonizzandolo con la rateizzazione delle imposte di fatto viene a crearsi un circuito virtuoso dignitoso e utile.

Uno strumento che dia la possibilità di sentirsi parte integrante del tessuto sociale – concludono Valentina Pistis, Giorgio Carta e Alberto Cacciarru – piuttosto che continuare a foraggiare politiche assistenzialistiche che di fatto mortificano de donne e gli uomini in condizioni di svantaggio sociale.»

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Seconda giornata della mobilitazione generale popolare, ieri mattina, a Carbonia e Iglesias. A Carbonia i manifestanti, lavoratori, disoccupati, artigiani, commercianti e studenti, hanno occupato il Municipio e la Torre Civica; a Iglesias hanno occupato la sede del Comune.

A Carbonia, al termine di un breve corteo, i manifestanti, hanno chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco, Giuseppe Casti, svoltosi in un clima carico di tensione, per le rimostranze verso il sindaco e in generale le Istituzioni.

Al termine, è stato deciso di convocare per mercoledì 10 febbraio alle ore 16.00, presso l’Aula consiliare del comune di Carbonia di piazza Roma, un incontro con i rappresentanti della mobilitazione, al fine di condividere azioni e  strumenti per la ripresa economica del territorio.

A Iglesias, il sindaco Emilio Gariazzo ha ricevuto i rappresentanti del Comitato promotore della mobilitazione e nel corso dell’incontro è stata condivisa la necessità, come già valutato con il sindaco di Carbonia, di favorire un serrato confronto istituzionale e con le parti sociali del territorio, al fine di comporre un tavolo di confronto che possa facilitare tutti gli interventi, sia quelli già in atto sia quelli da programmare, secondo una strategia di sviluppo sostenibile complessivo.

I consiglieri di minoranza Valentina Pistis, Gianmarco Eltrudis e Andrea Pilurzu hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale sui temi della mobilitazione generale popolare iniziata ieri e proseguita oggi.

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Riunione Iglesias 1

«La nuova rete ospedaliera voluta dalla Giunta regionale ed il piano del commissario della Asl 7, cancella la sanità di Iglesias e Carbonia, un colpo di spugna sulla salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente.» E’ questo ciò che hanno affermato le associazioni, i sindacalisti, i consiglieri comunali ed i cittadini che ieri mattina si sono ritrovati nel palazzo comunale di Iglesias, nella sala Remo Branca, per approfondire il tema dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente.

Sono intervenuti: Manolo Mareddu che ha coordinato i lavori, Paride Reale, Alberto Cacciarru, Giorgio Madeddu, rappresentanti della Uil e della Cgil, Giancarlo Sias, Valentina Pistis, cittadini, ed ha chiuso i lavori Efisio Aresti.

Ancora una volta è stato ricordato che «la ripartizione dei posti letto per area omogenea o Asl, viene rivista con chiaro vantaggio del territorio di Olbia e con chiaro danno per il Sulcis Iglesiente che sugli acuti perde ben 59 posti letto recuperandone solo 33 di post-acuti con un saldo negativo, in ogni caso, di 26 posti letto e con una “alta specialità” storica completamente cancellata, la Chirurgia Pediatrica, i cui posti letto sono stati ceduti completamente all’ospedale privato di Olbia; senza dimenticare che risultano cancellati anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014 che richiedono non meno di 6 posti letto)».

Lo scenario prospettato dalla DGR 38/12, unitamente alle scelte del commissario della Asl 7 – è stato sottolineato nei vari interventi – «di fatto hanno avuto come effetto aumentare la mobilità passiva verso le strutture pubbliche e private del Cagliaritano che inevitabilmente porteranno lo stesso Sirai ad un ruolo di ospedale periferico di basso livello. In settimana il Comitato incontrerà gli altri spontaneamente costituiti in tutta l’Isola».

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A Iglesias si acuisce lo scontro tra il gruppo Cas@ Iglesias e la maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Gariazzo. Dopo l’ultima riunione del Consiglio comunale, il capogruppo Valentina Pistis ha presentato un esposto al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta.

«Siamo al cospetto di un presidente del Consiglio comunale e di una Giunta antidemocratici – scrive Valentina Pistis -. Con il loro comportamento, fuori dalle righe e la norma, tentano di mettermi il bavaglio. Durante i lavori del consiglio comunale del 16 settembre mi hanno impedito di intervenire sull’ordine dei lavori. Nonostante il segretario comunale lo avesse invitato a tutelare i diritti e le prerogative dei consiglieri, il Presidente, con un atto di arroganza mi ha impedito di intervenire. Anche per questo motivo – aggiunge Valentina Pistis –, ho deciso di rivolgermi al Prefetto di Cagliari, al quale chiederò un incontro.»

Valentina Pistis ha denunciato al prefetto «la violazione del diritto delle minoranze da parte del presidente del Consiglio comunale di Iglesias, il quale, durante la seduta dell’ultimo Consiglio, datato 16.09.2015, mi ha impedito di intervenire sull’ordine dei lavori così come previsto dal regolamento. Ciò, nonostante il segretario comunale avesse invitato il Presidente a tutelare i diritti e le prerogative dei consiglieri. Tale comportamento ostruzionistico, anche da parte di taluni uffici, si ripete da molti mesi. Pertanto – sottolinea ancora il capogruppo di Cas@ Iglesias.-, considerato che il presidente del Consiglio comunale è titolare di un munus pubblico, ossia di un ufficio cui sono ascritti poteri funzionalizzati, che, proprio in quanto tali, devono essere utilizzati non per conseguire fini propri, ma garantire diritti e prerogative di terzi, la cui violazione costituisce indice rivelatore di comportamento censurabile, con la presente Le chiedo di prendere ogni opportuna determinazione. Le chiedo, altresì – conclude Valentina Pistis -, un’audizione al fine di consegnarLe la registrazione e la documentazione».

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Il gruppo consiliare Cas@ Iglesias e i Riformatori Sardi hanno deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, sulla ristrutturazione dell’ospedale CTO e dell’Ospedale Santa Barbara di Iglesias.

«La ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie – sostengono Valentina Pistis e Roberto Frongia, rispettivamente capogruppo di Cas@ Iglesias rappresentante dei Riformatori  – rappresentano un tassello rilevante e decisivo nell’ambito della tutela della salute. I Presidi Iglesienti hanno avuto negli anni importanti finanziamenti. La lentezza amministrativa ha fatto slittare nel tempo l’utilizzazione di buona parte delle risorse stanziate. Nonostante detti ritardi è stata realizzata e praticamente completata un’imponente ristrutturazione del CTO di Iglesias. Le decisioni del Commissario della ASL 7 con le quali sostanzialmente chiude i citati Presidi – e riorganizza i servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente – aggiungono Pistis e Frongia – rappresentano uno spreco di denaro pubblico. Ormai ad Iglesias e nell’Iglesiente la qualità dei servizi e delle risorse destinate alla sanità non raggiungono il livello minimo statuito dall’art. 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione. Per queste ragioni – concludono il capogruppo di Cas@ Iglesias e il rappresentante dei Riformatori – chiediamo alla Corte dei Conti un’indagine avente ad oggetto la gestione delle risorse pubbliche destinate all’edilizia e all’ammodernamento tecnologico della sanità pubblica ed in particolare le risorse dedicate alla ristrutturazione dell’ospedale CTO e dell’Ospedale Santa Barbara di Iglesias, verificando il quadro normativo dei finanziamenti, gli obiettivi degli investimenti realizzati e la congruità delle delibere e/o decisioni del Commissario della ASL 7 di Carbonia.»

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