15 May, 2024
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E’ stata inaugurata con un ottimo riscontro di pubblico, nei locali di via Crispi 5, a Iglesias, “Antologica d’arte”, la prima mostra postuma del professor Vittorio Laudadio. A fare gli onori di casa, il figlio Alberto che, nella sala attigua adibita all’inaugurazione dell’evento, ne ha ricordato lo stile originale, l’espressività e la grande passione per la pittura sviscerata proprio in quelle opere per le quali l’artista è stato premiato anche oltre i confini nazionali.
«Sono certo che mio padre sarebbe stato felice di vedere i tanti volti che ora ho davanti, persone che lo hanno apprezzato non solo sotto il profilo professionale, ma anche umano», ha sottolineato Alberto Laudadio.
Dall’esposizione di parte della collezione privata di Vittorio Laudadio, composta dalle xilografie di Patrizia Meloni, Gianni Desogus noto Xiandes, Carlo Murroni e Mansueto Giuliani, il pubblico si è spostato nei locali allestiti per ammirare una cinquantina di opere, quelle ritenute le più significative nel ripercorrere la storia e l’evoluzione dell’artista: dalla prima, intitolata “la Scogliera” del 1964, all’ultima realizzata nel 2015 con la suggestiva “Vista di paese”, passando per la pluripremiata “Frammenti di tempo alla deriva”.
Per oltre mezzo secolo Vittorio Laudadio ha continuato un raffinata ricerca utilizzando variegate modalità espressive, attraverso tinte decise e prevalentemente sui toni dell’azzurro che hanno dato corpo a figure animate da una volumetria che lo spettatore ha la sensazione di toccare.
L’originalità stilistica apprezzata dalla critica deriva da una personalissima tecnica mista di cui l’artista si è avvalso tra pastelli, pennarelli e acrilici stesi su carta pecora, fino ad approdare all’aerografo. La lunga esperienza dell’insegnamento non ha fatto altro che impreziosire una carriera che nel tempo ha portato il professor Vittorio Laudadio ad affermarsi non solo ad Iglesias, ma anche nelle più note gallerie d’arte italiane e nel mondo con riconoscimenti che hanno girato mezzo emisfero: da Basilea a Hong Kong, da Istanbul a Città del Messico, solo per citarne alcuni.
Proprio per continuare nell’opera di divulgazione e conoscenza della storia dell’artista campano naturalizzato iglesiente, il figlio Alberto ha intrapreso un percorso che lo porterà alla digitalizzazione e alla catalogazione di ogni tela da cui nascerà un’opera monografica.
L’esposizione che omaggia e ricorda Vittorio Laudadio a tre anni dalla sua scomparsa, sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 20.00 fino a domenica prossima 9 luglio.

Si è tenuta ieri pomeriggio presso l’Infopoint di piazza Pichi, a Iglesias, la presentazione della mostra “Antologica d’arte” del prof. Vittorio Laudadio, la cui inaugurazione avverrà domani, domenica 2 luglio, alle ore 17.00, in via Crispi 5, location che ospiterà l’esposizione fino al prossimo 9 luglio.
«È la prima mostra postuma di mio padre a tre anni dalla scomparsa», ha spiegato Alberto, figlio dell’artista e curatore dell’evento che, come ha raccontato, replicherà anche ad Avellino, città nella quale Vittorio Laudadio visse fino agli anni Sessanta, prima del trasferimento nella cittadina mineraria, in cui trovò terreno fertile per coltivare il suo talento e la sua passione artistica sulle orme di Gianni Desogus e altri noti maestri xilografi che Iglesias vanta. Come ricordato nel corso della conferenza stampa, l’eclettismo di Vittorio Laudadio, infatti, si è manifestato non solo sulla tela, ma nel campo della grafica e della incisione.
«È un piacere promuovere questa mostra cheha detto il sindaco di Iglesias, Mauro Usaisi inserisce nel ricco cartellone degli eventi estivi, grazie a collaborazioni proficue che a vario titolo sono parte integrante di un progetto collettivo volto alla valorizzazione della città. Le opere del prof. Vittorio Laudadio rappresentano un pezzo importante della nostra identità.»
Diversamente dalla ‘Retrospettiva’, esposizione realizzata nel 2017, l’Antologica riunisce le opere più rappresentative della carriera dell’artista che è stato premiato in rassegne nazionali e internazionali, portando Iglesias nel mondo. La mostra si snoderà, infatti, su un percorso cronologico composto da una cinquantina di tele che ripercorrono l’evoluzione artistica di Vittorio Laudadio il quale, per oltre mezzo secolo, non si è mai separato dal pennello.
Oltre alla collaborazione con il comune di Iglesias, la mostra si avvale del supporto del Consorzio turistico per l’iglesiente il cui presidente, Attilio Casti, presente all’incontro, ha manifestato entusiasmo nella promozione di un evento «che deve andare nella direzione di sensibilizzare la conoscenza degli artisti locali». A questo proposito, si è fatta spazio l’idea di allestire in futuro una Pinacoteca proprio per dare collocazione permanente ad opere che meritano di essere valorizzate e ammirate da residenti e turisti.
Al termine dell’inaugurazione della mostra, il cui ingresso è libero, è previsto un buffet. Le opere del prof. Vittorio Laudadio saranno esposte fino al 9 luglio e sarà possibile accedere ai locali della sala convento di via Crispi, dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

Verrà presentata venerdì pomeriggio, alle 17.00, presso l’Info Point di piazza Pichi, a Iglesias, ‘Antologica d’arte’, la prima mostra postuma dell’artista Vittorio Laudadio, scomparso tre anni fa, sarà presentata alla stampa e alla cittadinanza domani, venerdì 30 giugno, alle ore 17.00, nei locali di piazza Pichi 2, a Iglesias, presso l’Info point.
I dettagli dell’evento, che avrà luogo nella cittadina mineraria dal 2 al 9 luglio, saranno illustrati dal figlio dell’artista, Alberto, che, oltre a gestire l’eredità artistica del padre, curerà l’allestimento con le opere più rappresentative.
La mostra, la cui inaugurazione è prevista domenica prossima 2 luglio, alle ore 17.00, nella sala convento di via Crispi 5, è stata organizzata in collaborazione con il Consorzio turistico per l’Iglesiente e il comune di Iglesias.
Alla conferenza stampa saranno presenti, oltre al curatore della mostra Alberto Laudadio, il sindaco di Iglesias Mauro Usai, alcuni componenti della Giunta e del Consiglio comunale e Attilio Casti, presidente del Consorzio turistico per l’iglesiente.

Sarà inaugurata domenica 2 luglio, alle ore 17.00, la mostra antologica per ripercorrere oltre mezzo secolo dell’esperienza artistica del prof. Vittorio Laudadio, indimenticato pittore e incisore scomparso nel 2020.
L’esposizione è visitabile fino al 9 luglio, in via Crispi 5, a Iglesias, città che Vittorio Laudadio ha portato con sé nel mondo e nella quale approdò negli anni Sessanta come insegnante, ruolo che gli permise di avvicinare intere generazioni di giovani all’educazione visiva e al linguaggio artistico, trasmettendo tanta passione e cultura per quella che è la complessa grammatica delle immagini.
La prima mostra postuma dell’artista campano, vissuto ad Avellino e naturalizzato iglesiente, prevede le opere più rappresentative per comprenderne a pieno l’evoluzione artistica, dagli esordi alle ultime realizzazioni, oltre alla esposizione di opere della sua collezione privata. L’organizzazione è curata dal figlio Alberto e l’allestimento è in collaborazione con il Consorzio turistico per l’Iglesiente e il comune di Iglesias.
Apprezzatissimo rappresentante del panorama artistico contemporaneo, Vittorio Laudadio ha collaborato con diverse associazioni locali e ha oltrepassato i confini nazionali, vincendo numerosi premi e aggiudicandosi importanti riconoscimenti.
«L’esposizione dal 2 al 9 luglio ha sottolineato il curatore della mostra, Alberto Laudadionon è solo un modo per rendere omaggio a mio padre e ricordarlo a tre anni dalla sua scomparsa, ma è un’occasione per fare un viaggio a tutto tondo sulla carriera di un artista che si è cimentato con l’innovazione iniziando dagli oli su tela per arrivare alle tempere e agli acrilici, sperimentando poi tecniche miste su carte, pergamene, pastelli, pennarelli e chine fino all’aerografo, strumento che ha caratterizzato gran parte della sua arte.»