26 April, 2024
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«È incomprensibile e inaccettabile che qualcuno, intervenendo sui recenti contagi che si sono verificati nel nostro territorio, continui con insistenza a puntare il dito contro la nostra Isola.»

Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in risposta alle dichiarazioni del collega della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

«Grazie alle misure messe in campo e alla responsabilità dei sardi, siamo riusciti a ridurre a un valore prossimo allo zero la circolazione del virus nella nostra regioneaggiunge l’assessore regionale della Sanità -. I casi accertati nelle ultime settimane sono tutti d’importazione, cioè riconducibili a contagi avvenuti fuori Sardegna o a migranti arrivati sulle nostre coste, nonostante l’allarme lanciato dalla regione affinché fossero impediti gli sbarchi clandestini. L’attività di tracciamento e l’isolamento dei contatti dei casi positivi è sempre stata portata avanti con grande professionalità e scrupolo dai nostri sanitari, per garantire la sicurezza dei cittadini.»

«Indicare la Sardegna come un pericolo per le altre regioni, al punto di invocare i test per chi parte dall’Isola, non solo non rispecchia la reale situazione epidemiologica del nostro territorio, ma è profondamente ingiusto nei confronti di una terra che ha combattuto il virus con forza, anche a costo di grandi sacrifici. Spero che certe affermazioni non vengano esternate per spostare l’attenzione da mancanze avvenute altroveconclude Mario Nieddu -. Non accettiamo di essere bollati come untori e di doverne pagare ingiustamente il prezzo anche a livello di immagine.»

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Il 22 maggio 2018 è stata approvata dalla Giunta regionale del Lazio una proposta di legge con l’obiettivo di garantire il ricambio generazionale del personale impiegato nella Sanità. Il provvedimento è stato presentato dal presidente, Nicola Zingaretti e dall’assessore della Sanità, Alessio D’Amato. La normativa prevede l’espletamento dei concorsi pubblici e la formazione di graduatorie a cui attingere per un periodo massimo di 36 mesi. Varrà per i concorsi a partire dal 31 gennaio 2018. Entro la fine del 2018 saranno inseriti nei ranghi della sanità, compresa la stabilizzazione dei precari, ben 3.500 persone. E poi si chiuderà la fase del commissariamento. Dal 2018 al 2022 saranno reclutati con concorsi pubblici 5.000 unità, circa mille ogni anno, per nuove assunzioni e … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_5000_lazio.html .