26 April, 2024
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Venerdì 15 dicembre, a partire dalle 17.30, il centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, ospiterà un incontro organizzato dal Partito democratico per la presentazione del rendiconto di una legislatura. Parteciperanno i parlamentari Emanuele Cani e Francesco Sanna. L’incontro prevede interventi dei cittadini e rappresentanti del mondo del lavoro, dell’associazionismo, imprese e cultura. Modererà i lavori Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias.

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Nel corso dell’assemblea provinciale del Partito democratico di Carbonia Iglesias, svoltasi lunedì 6 novembre nella sala conferenze del Lù Hotel di Carbonia, come già annunciato ieri, è stato eletto Daniele Reginali, candidato unitario, segretario provinciale del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, confermato nell’incarico. Nel corso dell’assemblea è stata eletta anche la nuova presidente Rita Vincis e si è insediata anche l’assemblea ed è stata eletta la Direzione provinciale. 

Questi i dirigenti territoriali:

Segretario provinciale Daniele Reginali

Presidente assemblea provinciale: Rita Vincis

Segretari:

Unione Comunale Carbonia: Fabio Desogus

Circolo Carbonia: Alberto Straullu

Circolo Bacu Abis: Alessio Tidu

Circolo Cortoghiana: Cinzia Firinu

Iglesias Unione comunale: Ubaldo Scanu

Circolo Bindua Nebida: Franca Cadeddu

Circolo Iglesias centro: Federico Sias

Sant’Antioco: Monica Fois

Gonnesa: Loris Cocco

Carloforte: Pierangelo Rombi

Domusnovas: Daniele Luxi

Villamassargia: Nicola Bianchini

Fluminimaggiore: Francesco Carta

Buggerru: Nuccio Pisu

Sant’Anna Arresi: Luigi Farci

Masainas: Andrea Ibba.

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L’assemblea provinciale del Partito Democratico ha confermato Daniele Reginali nella carica di segretario della federazione del Sulcis Iglesiente. «Si è chiusa una fase congressuale che ha impegnato tutta la nostra classe dirigente – ha detto Daniele Reginali -. Il momento storico non è facile, ma è un gradito riconoscimento oltre che una grande responsabilità. Indipendentemente dallo schieramento, dedicare il proprio tempo alla politica è bello, è molto impegnativo e dispendioso, richiede dei principi morali e un’attenzione particolare alle persone che dalla politica si aspettano di più, che soffrono la crisi, che guardano a noi a volte con rabbia, ma con la speranza che una società migliore sia possibile. Continuerò – ha concluso Daniele Reginali -, salvaguardando i miei valori e nel rispetto delle idee altrui, a sforzarmi affinché il Pd, nel territorio, sia protagonista, insieme alle altre forze politiche, del riscatto del Sulcis Iglesiente».

L’assemblea provinciale ha eletto inoltre Rita Vincis alla carica di presidente.

 

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Proseguono gli incontri della fase congressuale del Partito democratico per il rinnovo degli organismi dirigenti. A Sant’Antioco la nuova segretaria del circolo è Monica Fois, 48 anni, imprenditrice, già consigliere ed assessore nella Giunta del compianto Eusebio Baghino, nella consiliatura dal 2002 al 2007. L’elezione è avvenuta alla presenza dell’ex presidente della Regione Antonello Cabras, oggi presidente della Fondazione di Sardegna.

Ad Iglesias e Carbonia i segretari cittadini sono Ubaldo Scanu (confermato) e Fabio Desogus (nuovo). Nelle riunioni di circolo sono stati eletti inoltre i componenti dell’assemblea provinciale che proclameranno nelle prossime settimane il candidato unico alla segreteria provinciale, l’uscente Daniele Reginali.

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Nel Sulcis Iglesiente è iniziata la fase congressuale che porterà al rinnovo degli organismi dirigenti del Partito Democratico. Sono stati eletti i seguenti segretari di circolo, il quadro verrà completato la settimana prossima con gli altri comuni.

Sant’Anna Arresi: Luigi Farci
Villamassargia: Nicola Bianchini
Carloforte: Pierangelo Rombi
Domusnovas: Daniele Lusci
Carbonia: Alberto Straullu
Cortoghiana: Cinzia Firinu
Fluminimaggiore-Buggerru: Francesco Carta
Iglesias: Federico Sias
Bacu Abis: Alessio Tidu
Bindua: Franca Cadeddu
Gonnesa: Loris Cocco

Ad Iglesias e Carbonia, nei prossimi giorni, verranno proclamati i candidati unici alla carica di segretario cittadino: Ubaldo Scanu e Fabio Desogus.

Nelle riunioni di circolo, infine, sono stati eletti i componenti dell’assemblea provinciale che proclameranno nelle prossime settimane il candidato unico alla segreteria provinciale: Daniele Reginali.

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Sale lo scontro tra PD e Art. 1 – MDP dopo il rinvio dal Senato alla Camera della Legge europea per i riflessi sulle norme per l’energia.

«Tutti sapevamo che cambiare una virgola della Legge Europea al Senato avrebbe comportato un nuovo esame della Camera e mettere a rischio l’attuazione tempestiva delle norme sull’energia, che riguardano migliaia di imprese e di conseguenza centinaia di migliaia di lavoratori – ha scritto nella sua pagina facebook il deputato del Pd Francesco Sanna -. Lo abbiamo spiegato a tutti, ed in tutte le lingue. In Sardegna, a queste norme è legata la soluzione della vertenza ALCOA e l’esistenza dell’industria dei metalli non ferrosi. Dice per migliorare l’etichettatura dei formaggi ma in realtà per “vendicare” la fiducia alla Camera sulla legge elettorale, MDP ha votato con le destre e M5S.»

«Il testo è modificato, dovrà tornare alla Camera con grandi problemi per il calendario dei lavori già programmato. Negli ultimi minuti sembra si stiano addirittura astenendosi nei voti sulla legge, ed al Senato l’astensione vale contro. In politica – ha concluso Francesco Sanna – c’è chi fa e, purtroppo, c’è chi disfa per vuoti simbolismi. Senza curarsi delle conseguenze per il mondo del lavoro, che dice di voler tutelare.»

Duro anche l’intervento del deputato Emanuele Cani (Pd).

«Mdp vota al Senato con la destra e i cinquestelle contro la Legge Europea. I due emendamenti approvati al senato sulla legge europea riguardano l’articolo 12 sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari e l’articolo 16 sulle autorità di bacino. Questo fatto è stato contrastato dal Partito Democratico che intendeva approvare rapidamente la legge già votata alla camera, senza ulteriori ritardi. Ora, la Legge europea dovrà ritornare alla Camera – ha aggiunto Emanuele Cani – inserendosi in un calendario che vede la chiusura della legge elettorale e l’avvio della legge di bilancio. Per il Sulcis è un duro colpo e non possiamo non manifestare le forti preoccupazioni per sulla possibilità che venga approvata entro la legislatura una legge che contiene norme che contribuiscono in maniera determinante ad un possibile esito positivo della vicenda Alcoa.»
«Purtroppo,ciò che sembrava risolto non lo è, bisognerà lavorare nei prossimi giorni per portare a casa il provvedimento per scongiurare il peggio. La situazione è preoccupante e non si può perdere altro tempo. Entro breve tempo, alla luce delle ultime affermazioni e degli atti conosciuti – ha concluso Emanuele Cani -, deve essere chiusa positivamente.»

Al coro delle critiche verso il voto dei senatori di Mdp, si è aggiunto anche il segretario del Pd di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«Non possiamo che manifestare forte preoccupazione per il futuro delle vertenze del Sulcis Iglesiente, e in particolare per quella che riguarda l’Alcoa, dopo gli esiti dell’esame della legge europea al Senato. Il voto di Mdp e altre formazioni a proposito dei due emendamenti che vanno a mutare il senso del provvedimento hanno l’effetto di rinviare l’esame alla Camera. Questo non potrà che comportare un’ulteriore perdita di tempo. Ciò che nel Sulcis Iglesiente non possiamo permetterci in alcun modo. Per questo motivo – ha concluso Daniele Reginali – contestiamo questo comportamento e rimarchiamo il sostegno alla mobilitazione dei lavoratori in lotta.»

In serata è arrivata la replica di un rappresentante di Art. 1 – Mdp, Luca Pizzuto, consigliere regionale del Gruppo Articolo 1 – Sdp  e coordinatore regionale Articolo 1 – Mdp – Sardegna.

«Mettiamo in ordine i fatti – ha scritto in una nota Luca Pizzuto -. Per prima cosa gli esponenti politici che oggi fanno riferimento ad Articolo uno e che sino a qualche tempo fa facevano riferimento ad altri partiti non più esistenti, sono sempre stati al fianco, e in prima linea, con gli operai per la ripresa dello stabilimento dell’alluminio. Credo sia indiscusso il mio impegno, quello dei rappresentanti regionali e locali e quello dei parlamentari a livello nazionale in questa vertenza, che hanno aiutato in ogni modo possibile i lavoratori e le organizzazioni dei lavoratori in questi anni. Tant’è che nel primo passaggio della Legge europea alla camera MDP ha sostenuto e votato il provvedimento. Nel secondo passaggio, al Senato, MDP ha votato a favore di tutti gli articoli della Legge, inclusi quelli che riguardavano la vertenza ALCOA. Nel voto finale il gruppo al Senato si è astenuto, perché in maniera del tutto irrazionale il Governo ha posto la fiducia. Nel momento in cui si pone il voto di fiducia, per chi è all’opposizione è naturale non votare la stessa.»

«Il pensiero di chi scrive è che si sia fatta una scelta sbagliata nel cadere in questo tranello, decidendo di astenersi: ritengo un errore questa scelta e per queste ragioni ho scritto una lettera di contrarietà ai capigruppo della Camera e del Senato, chiedendo di agevolare il più possibile la chiusura dell’Iter legislativo alla Camera – ha aggiunto Luca Pizzuto -. Ho espresso dissenso sulla scelta fatta, ma sono squallide le accuse e le mistificazioni di queste ore nei nostri confronti:

1. il rallentamento dovuto all’emendamento “caseario” è avvenuto perché la maggioranza ha sostenuto questa modifica e non può essere attribuito a un gruppo che al Senato conta un numero ridotto di rappresentanti;

2. una maggioranza in grado di governare se stessa non ha bisogno di richiedere la fiducia per ogni tipo di provvedimento. Una maggioranza in grado di governare in modo condiviso non mette la fiducia ma anzi cerca di creare condivisione con tutte le forze politiche su provvedimenti così importanti;

3. è vile chi ci accusa di non essere dalla parte del lavoro e dei lavoratori dopo che per anni insieme a loro abbiamo sostenuto le battaglie per la ripresa del polo industriale di Portovesme.»

«Per quel che mi riguarda sono, e sarò sempre, dalla parte dei lavoratori e non permetterò a nessuno di dire il contrario. Anni di impegno e di lotta non possono essere mistificati da una scelta, seppur discutibile – ha concluso Luca Pizzuto -. Ritengo che il riavvio di questo stabilimento sia frutto di un lavoro collettivo fatto da esponenti regionali e nazionali che insieme ai lavoratori hanno portato avanti questa lotta.»

 

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E’ durissima la presa di posizione di Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, sulla sanità del Sulcis Iglesiente (lo stesso partito del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, “padri” della riforma della rete ospedaliera approvata dall’Esecutivo e prossimo all’approdo in Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

«La situazione dei servizi sanitari nel nostro territorio è preoccupante, quanto registriamo nel Sulcis Iglesiente è al limite del dramma – attacca Daniele Reginali -. La cosiddetta riforma rischia di avere solo un effetto: creare il caos, tagliare i servizi e favorire la mobilità passiva verso altri territori. Negli ultimi quattro anni si è registrato un progressivo peggioramento dei servizi, dell’assistenza e del supporto ai cittadini. Mai, prima d’ora, si erano registrate situazioni come quelle che quotidianamente viviamo o vengono denunciate. Non si può parlare di risultati eccellenti e di riforma all’avanguardia. Basti pensare alla sala d’attesa di un pronto soccorso (Iglesias o Carbonia), file al Cup oppure fare i conti con un servizio che di punto in bianco è stato soppresso per mancanza di medici.»

«E’ lo sfascio come denunciano i pazienti – aggiunge Daniele Reginali -. Definizione che non si può non condividere perché la situazione è preoccupante. Naturalmente la denuncia non può bastare. Chi ha portato avanti questa politica che avvantaggia i grandi centri a discapito delle periferie e in nome di conti da risanare in maniera quasi ragionieristica, deve prendere atto che è necessaria un’inversione netta, che tenga conto delle esigenze dei territori, degli investimenti fatti sulle attuali strutture che rischiano di essere depotenziate, e delle professionalità che operano. E’ indispensabile che l’assessore regionale e la giunta facciano una seria riflessione. Dovere della politica è quello di risolvere i problemi dei cittadini, non crearne altri. Cosa che, invece – conclude Daniele Reginali -, sta accadendo in questi anni.»

 

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«Esprimiamo forte preoccupazione per la vertenza che interessa il futuro della Portovesme srl e dei suoi lavoratori. Il diniego manifestato dalla Regione non può che aggravare una situazione abbastanza delicata e che vede gli impianti fermi dal 1 agosto. Per questo motivo sollecitiamo un intervento immediato dei rappresentanti delle istituzioni affinché si trovi una soluzione in tempi rapidi per evitare la fermata e la conseguente cassa integrazione dei lavoratori.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias.

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«Non si può non prendere atto con sconcerto e sconforto dell’ennesimo stop imposto, questa volta dalla Provincia Sud Sardegna, all’iter per l’approvazione dell’autorizzazione transitoria a termini di legge all’ampliamento d’uso della discarica di Genna Luas, in attesa dell’esito dell’iter autorizzativo alla nuova discarica per il conferimento degli scarti del processo produttivo della Portovesme srl.»

Cesare Moriconi, consigliere regionale del Partito democratico, primo firmatario della mozione approvata il mese scorso dal Consiglio regionale, interviene sulla nuova manifestazione di protesta dei lavoratori della Portovesme srl, per i tempi lunghi delle procedure autorizzative per la realizzazione della nuova discarica e, nell’immediato, per l’ampliamento di quella giù attiva.

«Tale autorizzazione transitoria avrebbe assicurato nel contingente la continuità produttiva ad una delle ultime realtà industriali sopravvissuta alla grave crisi economica che ha stravolto l’intero sistema produttivo e sociale dell’Intera Isola. Un’Azienda che oggi vanta circa 1300 dipendenti, tra diretti e indotto, con un fatturato annuo di 500 milioni di euro e una ricaduta sul territorio del Sulcis, la provincia più povera d’Italia, di grande rilevanza socioeconomica ai fini della sopravvivenza – aggiunge Cesare Moriconi -. Oggi si viene a sapere che gli uffici preposti della provincia Sud Sardegna sollevano dubbi, postumi, sulla procedura che riguardava un iter amministrativo senza impatto ambientale, ipotizzando un diverso iter che prevede invece un nulla osta ambientale.»

«Dubbi leciti e legittimi – sottolinea ancora Cesare Moriconi -. Ma altrettanti dubbi solleva il fatto che, dopo tantissimo tempo perso in lungaggini burocratiche e dopo una mozione sull’argomento, con primo firmatario il sottoscritto, da cui è scaturito un ordine del giorno approvato da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale che impegnava la Giunta regionale ad adottare ogni possibile ed urgente iniziativa per ridurre al massimo i tempi delle procedure burocratiche, oggi dopo un altro mese trascorso inutilmente si debba prendere atto dell’ennesimo intoppo burocratico.»

«L’azione di occupazione effettuata dalla maestranze della Portovesme srl che, a causa di questo ennesimo ritardo vedono dietro l’angolo lo spettro della disoccupazione, non può limitarsi da parte della politica ad una sterile ostentazione di solidarietà. E’ necessario un’azione corale che veda tutte le forze politiche che hanno approvato l’ordine del giorno richiedere alla Giunta regionale con la massima fermezza e la necessaria determinazione – conclude Cesare Moriconi – il rispetto degli impegni assunti considerando l’emergenza in atto.»

Il segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, in una breve nota manifesta «sostegno e vicinanza ai lavoratori della Portovesme srl in lotta per la difesa dello stabilimento. Quanto appreso oggi dai sindacati è un fatto importante cui deve essere trovata una soluzione. E’ necessario che si trovi immediatamente una soluzione al problema – conclude Daniele Reginali – per evitare che la fabbrica del Sulcis possa subire una eventuale fermata».