26 April, 2024
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Una giornata di studi, ma anche concerti, per ripercorrere la vita e le opere di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che ebbe un ruolo di spicco nel panorama culturale londinese del Settecento, ma che la storia ha invece dimenticato.

L’iniziativa è dell’associazione Echi lontani che, insieme al Conservatorio di Cagliari, domani, sabato 3 dicembre alle 9.30 nell’aula magna dell’istituzione musicale organizza “Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700”. La giornata è l’occasione per rimettere insieme, almeno per quanto permettano le ricerche sinora svolte, il ricco puzzle della vita di Agus, musicista che con le sue composizioni contribuì al passaggio dal severo linguaggio del “ Barocco musicale” verso il più moderno “Stile galante”.

La giornata è il punto di partenza di  un progetto triennale volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus che, sebbene non abbia la stessa grandezza di Bach o Mozart, ha lasciato un’eredità importante. Dal raffronto tra la sua produzione e quella di Luigi Boccherini, considerato l’alfiere della musica strumentale italiana della seconda metà del XVIII secolo, e arrivato storicamente più tardi, emerge infatti che per circa duecento anni sia stata attribuita a quest’ultimo una raccolta di brani composti invece dal musicista cagliaritano.

L’appuntamento di domani si apre con i saluti di Gianluca Floris ed Elisabetta Porrà, rispettivamente presidente e direttrice del Conservatorio di Cagliari, quelli dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del responsabile comunicazione della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, del direttore del dipartimento di Musica antica del conservatorio “J. J. Fux” di Graz (Austria), Dario Luisi.

Subito dopo si entra nel vivo con l’intervento di diversi studiosi: Myriam Quaquero, parlerà della “Musica nel Settecento in Sardegna, Giuseppe Agus”; Enrico Di Felice interverrà su “Un tesoro nascosto in una scoperta inaspettata”; Enrico Fanni parlerà di “Giuseppe Agus padre e figlio, una ricerca genealogica”; mentre Roberto Milleddu illustrerà “I due Agus quindici anni dopo. Un tentativo di rilettura della vita e delle opere di Giuseppe e Joseph Francis Agus”.

La giornata proseguirà alle 20.00 nel Palazzo Regio con un concerto dal titolo “Agus e Händel”: protagonista sarà il Bizzarria Ensemble, composto da Attilio Motzo (violino barocco), Sara Meloni (violino barocco, viola), Fabrizio Meloni (violoncello barocco), Fabrizio Marchionni (clavicembalo). Un altro concerto, dal titolo “Agus e J. C. Bach-Confronti” sarà proposto sabato 10 dicembre alla stessa ora, sempre nel Palazzo Regio:  protagonista sarà, ancora una volta, il Bizzarria Ensemble.

Nato a Cagliari nel 1722 (fu battezzato nella chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere Marina), dopo aver studiato in uno dei conservatori di Napoli, nel 1742 Giuseppe Agus divenne primo violino nella Cappella civica del capoluogo sardo. Successivamente si trasferì a Londra, dove con ogni probabilità fu uno dei componenti dell’Orchestra di Georg Friedrich Händel. Nella capitale britannica Agus strinse relazioni con i più importanti musicisti del  momento, diventando egli stesso una personalità conosciutissima. Fu stretto amico, tra gli altri, di Johan Christian Bach, figlio di Johan Sebastian, e insieme a lui divenne maestro di Elisabeth Billington, pianista precocissima poi ricordata come il più grande soprano che l’Inghilterra abbia mai avuto.

Nel 1991, a scoprire in modo casuale dell’esistenza di Giuseppe Agus, è stato il musicista Enrico Di Felice: mentre preparava un concerto per il 250° anniversario della nascita di Luigi Boccherini si è imbattuto in questo nome e nell’analizzare il corpus delle opere di Boccherini, notò che i Duetti op. 37 per due violini, erano stati restituiti (grazie agli ultimi studi di Yves Gérard e Aldo Pais, che hanno curato l’edizione moderna dello stesso Boccherini) alla legittima paternità di un compositore di nome Giuseppe Agus.

attilio-motzo  fabrizio-marchionni fabrizio-meloni

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Sabato, a Cagliari, si terrà una giornata di studi, ma anche concerti, per ripercorrere la vita e le opere di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che ebbe un ruolo di spicco nel panorama culturale londinese del Settecento, ma che la storia ha invece dimenticato.

L’iniziativa è dell’associazione Echi lontani che, insieme al Conservatorio di Cagliari, sabato 3 dicembre, alle 9.30, nell’aula magna dell’istituzione musicale  organizza “Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700”. La giornata è l’occasione per rimettere insieme, almeno per quanto permettano le ricerche sinora svolte, il ricco puzzle della vita di Agus, musicista che con le sue composizioni contribuì al passaggio dal severo linguaggio del “Barocco musicale” verso il più moderno “Stile galante”.

La giornata è il punto di partenza di  un progetto triennale volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus che, sebbene non abbia la stessa grandezza di Bach o Mozart, ha lasciato un’eredità importante. Dal raffronto tra la sua produzione e quella di Luigi Boccherini, considerato l’alfiere della musica strumentale italiana della seconda metà del XVIII secolo, e arrivato storicamente più tardi emerge, infatti, che per circa duecento anni sia stata attribuita a quest’ultimo una raccolta di brani composti invece dal musicista cagliaritano.

L’appuntamento di sabato si apre con i saluti di Gianluca Floris ed Elisabetta Porrà, rispettivamente presidente e direttrice del Conservatorio di Cagliari, quelli dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del responsabile comunicazione della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, del direttore del dipartimento di Musica antica del conservatorio “J. J. Fux” di Graz (Austria), Dario Luisi.

Subito dopo si entra nel vivo con l’intervento di diversi studiosi: Myriam Quaquero, parlerà della “Musica nel Settecento in Sardegna, Giuseppe Agus”; Enrico Di Felice interverrà su “Un tesoro nascosto in una scoperta inaspettata”; Enrico Fanni parlerà di “Giuseppe Agus padre e figlio, una ricerca genealogica”; mentre Roberto Milleddu illustrerà “I due Agus quindici anni dopo. Un tentativo di rilettura della vita e delle opere di Giuseppe e Joseph Francis Agus”.

La giornata proseguirà alle 20.00, nel Palazzo Regio, con un concerto dal titolo “Agus e Händel”: protagonista sarà il Bizzarria Ensemble, composto da Attilio Motzo (violino barocco), Sara Meloni (violino barocco, viola), Fabrizio Meloni (violoncello barocco), Fabrizio Marchionni (clavicembalo). Un altro concerto, dal titolo “Agus e J. C. Bach-Confronti” sarà proposto sabato 10 dicembre alla stessa ora, sempre nel Palazzo Regio: protagonista sarà, ancora una volta, il Bizzarria Ensemble.

Nato a Cagliari nel 1722 (fu battezzato nella chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere Marina), dopo aver studiato in uno dei conservatori di Napoli , nel 1742 Giuseppe Agus divenne primo violino nella Cappella civica del capoluogo sardo. Successivamente si trasferì a Londra, dove con ogni probabilità fu uno dei componenti dell’Orchestra di Georg Friedrich Händel. Nella capitale britannica Agus strinse relazioni con i più importanti musicisti del  momento, diventando egli stesso una personalità conosciutissima. Fu stretto amico, tra gli altri, di Johan Christian Bach, figlio di Johan Sebastian, e insieme a lui divenne maestro di Elisabeth Billington, pianista precocissima poi ricordata come il più grande soprano che l’Inghilterra abbia mai avuto.

Nel 1991, a scoprire in modo casuale dell’esistenza di Giuseppe Agus, è stato il musicista Enrico Di Felice: mentre preparava un concerto per il 250° anniversario della nascita di Luigi Boccherini si è imbattuto in questo nome e nell’analizzare il corpus delle opere di Boccherini, notò che i duetti op. 37 per due violini, erano stati restituiti (grazie agli ultimi studi di Yves Gérard e Aldo Pais, che hanno curato l’edizione moderna dello stesso Boccherini) alla legittima paternità di un compositore di nome Giuseppe Agus.

“Giuseppe Agus, un violinista cagliaritano nella Londra del ‘700” è realizzato in partenariato con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, e con il contributo della Fondazione di Sardegna, degli Assessorati alla Cultura e Spettacolo della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari. Echi lontani fa parte del REMA, il network europeo dei Festival di Musica Antica.

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Conservatorio

Da domani, mercoledì 24 agosto, sino a giovedì 1° settembre per il XVI anno consecutivo Cagliari ospita l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, 10 giorni che vedranno in città per i corsi di alto perfezionamento musicale oltre 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il mondo.

Per l’occasione, arriveranno in città, in qualità di docenti, stelle di primo piano della musica classica internazionale che nelle sere del 30 e 31 agosto, nel Teatro Lirico, si esibiranno per il pubblico che affollerà Cagliari in quest’ultimo scorcio d’estate.

I dettagli dell’edizione 2016 dell’Accademia, che dal 2008 l’Unesco ha voluto tra i suoi prestigiosi partner, saranno illustrati mercoledì 24 agosto, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino, nella conferenza stampa che precederà la cerimonia d’apertura della nuova edizione.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, rispettivamente direttrice e presidente del Conservatorio, il direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia, il presidente dell’Accademia, Gian Luca Marcia, l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino.

Saranno inoltre presenti gli allievi e i docenti protagonisti della nuova edizione dell’iniziativa.

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

I particolari della rassegna, organizzata dal comitato Seui musica, con la direzione artistica affidata a tre studenti del Conservatorio di Cagliari, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, martedì 12 luglio, alle 11.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, rispettivamente direttrice e presidente del Conservatorio, i rappresentanti del comitato organizzatore Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia, la deputata Romina Mura, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e quello di Seui, Marcello Cannas.

Conservatorio di Cagliari 35 copia

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

I particolari della rassegna, organizzata dal comitato Seui musica, con la direzione artistica affidata a tre studenti del Conservatorio di Cagliari, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 12 luglio, alle 11.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, rispettivamente direttrice e presidente del Conservatorio, i rappresentanti del comitato organizzatore Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia, la deputata Romina Mura, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e quello di Seui, Marcello Cannas.

Conservatorio di Cagliari

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 Firma accordo Foto accordo 2

Gli studenti del Conservatorio di musica di Cagliari e quelli della Facoltà di Musica dell’Università “Novia”, a Vaasa, in Finlandia, potranno accedere a un percorso di studi integrato, frequentando le lezioni in entrambe le organizzazioni.

L’importante risultato (l’istituzione musicale cagliaritana è la prima in Italia) è stato raggiunto questa mattina grazie alla firma tra la direttrice del Conservatorio cagliaritano, Elisabetta Porrà, il presidente dell’Università “Novia”, Örjan Andersson, e il preside della facoltà di Arti di Vaasa, di un protocollo d’intesa che avrà efficacia già a partire dal prossimo anno accademico.

Il percorso integrato darà la possibilità ai giovani studenti di tutti gli strumenti e a quelli di composizione dell’istituzione musicale cagliaritana di studiare nel paese nord europeo per due semestri (quindi un intero anno accademico)ottenendo alla fine del percorso un double degree, cioè due distinte lauree rilasciate in contemporanea dall’Università di Vaasa e dal Conservatorio di Cagliari.

Per ogni singolo allievo sarà studiato un progetto ad hoc, vale a dire un piano di studiespresso dal learning agreement, un documento fondamentale, previsto dal programma Erasmus+, in cui sono indicate le attività accademiche che si prevede si svolgere all’estero e quelle corrispondenti che saranno riconosciute al rientro. In questo modo il double degree rispetta anche i dettami della cosiddetta convenzione di Bologna, il documento in cui l’Unione europea fissa l’unificazione dei sistemi universitari.

Per sostenere le spese, agli studenti sarà garantita una borsa di studio Erasmus+, che potrà essere integrata con sovvenzioni delle enti ospitanti.

Grazie all’accordo firmato oggi, i giovani avranno la possibilità di far esperienza delle eccellenze delle rispettive istituzioni formative. Eccellenze che in una materia come, ad esempio, Composizione, in Finlandia si trovano nella sua avanguardia in fatto di dotazione di attrezzature tecnologiche di registrazione e di composizione pop, mentre nel Conservatorio di Cagliari si ritrovano nella solidità della scuola italiana di composizione. Questa complementarietà delle due istituzioni potrà applicarsi a tutti gli strumenti e  corsi principali presenti in entrambe le istituzioni. Grazie all’esperienza all’estero, inoltre, gli studenti avranno l’opportunità di perfezionare la loro conoscenza della lingua inglese (in questo contesto sarà la lingua di riferimento) e di fare una importante esperienza di vita.

Non è la prima volta che il Conservatorio di Cagliari collabora con la Finlandia: la prima fu nel 2003, quando con altre istituzioni furono avviati contatti per attività di scambio degli studenti.

Per l’ente musicale cagliaritano l’accordo appena firmato segna un altro importante passo avanti nel suo processo di internazionalizzazione. Un processo auspicato dalle linee guida per la modernizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale che pongono l’internazionalizzazione tra le massime priorità.

«Stiamo dando la possibilità agli studenti di ottenere un double degree -dice Elisabetta Porrà -. Un fatto inusuale per i conservatori, anche se abbastanza consueto nelle università. Presto mi attiverò perché anche il ministero dell’Istruzione e della ricerca sappia che stiamo seguendo attivamente le linee guida per la valutazione e modernizzazione delle istituzioni.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Örjan Andersson: «Siamo positivamente impressionati da ciò che abbiamo visto nel Conservatorio di Cagliari. Non vediamo l’ora di accogliere i suoi studenti e di poter mandare da voi i nostri».

 

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Conservatorio di Cagliari 

Importante passo avanti nel processo di internazionalizzazione del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Grazie a un accordo che la direttrice dell’istituzione musicale cagliaritana, Elisabetta Porrà, firmerà nei prossimi giorni con la Facoltà di musica dell’Università “Novia”, di Vaasa (in Finlandia), gli studenti di entrambe le istituzioni potranno seguire un percorso di studi integrato, che prevederà la frequenza in entrambe le organizzazioni.

In questi giorni Örjan Andersson, preside della Facoltà di musica dell’università finlandese, è in città insieme a una delegazione del suo paese per discutere i dettagli della collaborazione.

L’accordo darà agli studenti la possibilità di ottenere il “Double degree”, cioè due distinte lauree rilasciate in contemporanea dall’Università di Vaasa e dal Conservatorio di Cagliari.

Con questa iniziativa, l’ente musicale cagliaritano dà ulteriormente corpo alle linee guida per la modernizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale che pongono l’internazionalizzazione tra le massime priorità.

 

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Dal 10 al 17 giugno il presidente del Conservatorio di Cagliari, Gianluca Floris, sarà ospite in Cina nel quadro di un accordo internazionale di scambio con le università di Haerbin e di Wuxi, favorite dalla Hongyu School di Pechino. L’occasione è nata in seguito al grande interesse mostrato dalle Università della Repubblica Popolare Cinese verso gli insegnamenti di canto lirico, pianoforte e violino dell’Istituzione musicale cagliaritana.

«Il mio intendimento, sin dal mio insediamento, in totale accordo con la direttrice Elisabetta Porrà – dice Gianluca Floris – è sempre stato quello di incrementare l’apertura allo scambio internazionale del nostro Conservatorio favorendo l’esportazione delle competenze tecniche e artistiche della nostra istituzione. Siamo sicuri che il perfezionamento di questo accordo porterà reciproci vantaggi per le istituzioni di entrambi i paesi e che potrà rappresentare un attivo strumento di reciproca conoscenza. Sono sempre stato convinto del fatto che la cultura, e la musica in particolare, rappresenti il primo vero ponte da gettare per costruire cooperazione e collaborazione fra i popoli. I Conservatori sono per natura ambasciatori di conoscenza e di dialogo nel mondo. Ritengo sia un dovere istituzionale primario delle nostre strutture quello di adoperarsi per favorire lo scambio internazionale e interculturale.»

Il viaggio in Cina del presidente del Conservatorio farà tappa nelle città di Pechino, Haerbin e Wuxi e anticiperà la visita istituzionale della direttrice dell’istituzione musicale, Elisabetta Porrà, che avverrà nei prossimi mesi, per stabilire i criteri artistico e didattici del protocollo d’intesa con le università locali.

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Si terrà sabato 12 marzo, alle 11.00, a Cagliari, presso l’Aula Magna del Conservatorio di Musica “G.P. da Palestrina” (Piazza Porrino), la conferenza stampa di presentazione della XXII edizione 2016 di Echi lontani – Musiche d’epoca in luoghi storici.

Alla presentazione di Echi lontani prendono parte Elisabetta Porrà (direttrice conservatorio Pierluigi da Palestrina), Enrica Puggioni (assessore Cultura e spettacolo, Cagliari), Ester Gessa (direttrice Biblioteca universitaria), Graziano Milia (Fondazione Banco di Sardegna), Ferruccio Garau (presidente Echi lontani), Dario Luisi (violinista, direttore artistico Echi Lontani – direttore dipartimento Musica antica conservatorio “J.J. Fux” di Graz, Austria). Attilio Motzo (violinista) e Myriam Quaquero (musicologa) rappresentano il dipartimento di Musica antica del conservatorio di Cagliari.

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Concerti, incontri di riflessione, momenti musicali nei luoghi dell’arte della città. Così il conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi Da Palestrina” fa fronte comune, insieme agli altri conservatori d’Italia, per sensibilizzare sullo stato dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), costituito da conservatori, accademie e istituti superiori di industrie artistiche del Paese, in attesa da 16 anni dell’applicazione della riforma datata 1999.  La mobilitazione comincia oggi con la “Giornata nazionale dell’alta formazione”, e proseguirà sino alla fine di febbraio con una serie di iniziative volte a creare attenzione attorno alla questione.

E’ stata l’assemblea congiunta delle Conferenze nazionali dei presidenti, dei direttori, dei presidenti delle consulte degli studenti dei conservatori statali e non statali, riunita nei giorni scorsi nella sede del Miur a Roma, a decidere di mobilitarsi. Sul tavolo ci sono diverse richieste, alcune delle quali è urgente trovino risposta entro il 2016. Si tratta di un nuovo sistema di reclutamento dei docenti, del passaggio a ordinamento di tutti i corsi di studio (i Bienni specialistici sono ancora sperimentali),  della statalizzazione degli istituti musicali ex-pareggiati (lasciati fuori dalla riforma) e dell’incremento delle risorse.

In Sardegna la situazione appare particolarmente drammatica: voci sempre più insistenti parlano di una volontà di riorganizzare il sistema dell’alta formazione musicale, con ripercussioni sulla distribuzione nel territorio nazionale dei conservatori. In particolare c’è il rischio che, per ridurre i costi del personale, del mantenimento delle strutture e dei docenti,  i trienni siano accorpati in alcuni conservatori d’Italia, con la conseguenza che gli allievi sardi si troverebbero costretti a fare i pendolari. Dati i costi delle trasferte dalla Sardegna, e le altre difficoltà legate alla sua insularità, è facile capire come per gli studenti questo potrebbe fortemente compromettere la possibilità di seguire il percorso di studi scelto. Tutto questo ha portato il Conservatorio di Cagliari, insieme al conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari ad aderire alla “Giornata nazionale dell’alta formazione” e a firmare, all’unanimità con  gli altri conservatori d’Italia (nel territorio nazionale ci sono 54 conservatori di musica statali e 19 non statali), una mozione che chiede maggiore attenzione verso il sistema AFAM, per garantire ai giovani e al Paese la necessaria qualità formativa e per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema.

Le iniziative. Per l’occasione il conservatorio “G. P. Da Palestrina” ha pensato a un fitto cartellone di iniziative organizzate, sino al 28 febbraio, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali, i Musei civici cittadini, l’Università di Cagliari, la Provincia e il Comune di Cagliari.

Si parte nella stessa giornata di oggi con l’evento “L’alta formazione incontra la città”, concerto lirico degli allievi della classe di canto del soprano Elisabetta Scano in programma alle 11 nell’aula magna del Conservatorio. Nel pomeriggio (ore 17.00) ci si sposta negli spazi della Cittadella dei musei per “Musica alla Cittadella dei musei”, un percorso artistico e musicale tra il Museo archeologico, la Pinacoteca e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Cagliari. Domenica 14 febbraio alle 11 l’appuntamento è nel Palazzo Regio, sede della Prefettura, con la rassegna “Concerti a Palazzo”: protagonista sarà il pianista Marco Tiddia, che proporrà un recital costruito sulle note di Bach, Liszt, Chopin, Prokof’ev, Milhaud.

Altri appuntamenti con i “Concerti a Palazzo” sono in programma domenica 24 febbraio, sempre alle 11.00, con il recital del duo di flauto e pianoforte composto da Riccardo Ghiani e Francesca Carta che si misureranno con le composizioni di Mozart, Fauré, Kuhlau, e domenica 28 febbraio, stesso orario, con gli, esibizioni di giovani musicisti che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero grazie ai progetti Erasmus. Si esibiranno il pianista Vincenzo De Martino, appena rientrato da un’esperienza in Lituania, e il soprano polacco, ora in città per perfezionarsi in canto, Anna Maria Alexandrowicz.

Imperdibili sono anche gli altri momenti musicali in cartellone: sabato 27 febbraio doppio appuntamento con il concerto Novecento in musica (ore 17.30 nell’Auditorium del Conservatorio), che proporrà musiche di Kurt Weill, del compositore recentemente scomparso Franco Oppo e il concerto- presentazione, a cura di Fabio Furia, del corso di Bandoneon, unico in Italia, ormai alla sua terza edizione. Alle 19.00 nella Chiesa di San Michele si terrà, invece, un Concerto barocco dell’Ensemble del Dipartimento di musica antica del Conservatorio. Domenica 28 febbraio alle 12.30 nel Palazzo di Città (antica sede del Conservatorio) da non perdere è il concerto “La musica da camera di Mozart”, con gli studenti delle classi di Musica da camera del Conservatorio. Le manifestazioni si chiuderanno simbolicamente domenica 28 febbraio sulla scalinata del Palazzo di città.

Non è tutto: per rafforzare l’appoggio alla causa sposata dal Conservatorio il pubblico è invitato a partecipare numeroso anche alle sessioni di esami finali (eventi solitamente a porte aperte) che si terranno nell’aula magna del Conservatorio il 19 febbraio alle 10 (Arpa), il 22 febbraio alle 13 (Canto), il 23 febbraio alle 11 (Pianoforte), il 26 febbraio alle 10 (Flauto).

«Credo sia giunto il momento di affermare l’importanza culturale dei nostri conservatori – afferma la direttrice del conservatorio “G. P. Da Palestrina”, Elisabetta Porrà. Alla mancata riforma e alla grave disattenzione verso il valore nazionale che rappresentiamo noi rispondiamo sparando i “cannoni” dispensatori di cultura e bellezza e dimostrando di bucare questo silenzio assordante».

«Il mio auspicio è che tutte le istituzioni politiche e amministrative si adoperino per garantire il pieno diritto degli studenti all’alta formazione artistica e musicale dell’Isola, evitando un ulteriore danno alle nuove generazioni nel caso fossero nuovamente costrette a emigrare », dice invece il presidente del Conservatorio, Gianluca Floris.

I numeri e l’attività del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”. Per l’anno accademico 2015/2016 sono circa 900 gli studenti (divisi tra scuola media, liceo, trienni e bienni superiori e corsi preaccademici) iscritti all’istituzione musicale cagliaritana, una delle prime in Italia, sorta negli anni Trenta. Un dato in linea con quello dell’anno accademico precedente e che conferma  l’appeal che il Conservatorio ha tra i giovani.

Un appeal dovuto anche alla ricca offerta formativa, oltre che alla mole di attività di ricerca e produzione che, inversamente a ciò che accade in altri conservatori d’Italia, hanno permesso al “G. P. Da Palestrina” di ottenere per la corrente annualità un incremento dei fondi di 28mila euro.

Sono infatti numerosi gli eventi di carattere didattico e culturale organizzati in città per promuovere la cultura musicale e dare agli allievi del Conservatorio la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico.

Rassegne come Musei in musica, che nella primavera 2015 ha visto la collaborazione tra Conservatorio, Comune e Musei civici, il Premio Abbado, che lo scorso anno per la prima volta ha scelto Cagliari come sede della fase finale, Solstizio d’estate, 12 concerti che l’estate scorsa hanno avuto protagonisti gli alunni dei corsi superiori, hanno attirato l’interesse di un folto pubblico, mostrando la capacità dell’istituzione musicale cagliaritana di rispondere alle richieste di cultura del territorio e di attivare positive sinergie con le istituzioni. In particolare, molto proficua s’è rivelata la collaborazione con il Comune di Cagliari, sia in iniziative quali “Notti colorate”, sia nell’ambito delle attività legate a “Cagliari capitale della cultura 2015” in cui sono state portate avanti rassegne come: , “Festa europea della musica” e altre.

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