26 April, 2024
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La sala convegni S’Olivariu di via Don Minzoni, a Gonnesa, ospita questa sera, dalle 17.30, il convegno “Infrastrutture – Vincoli ambientali e progetti turistici sul Golfo del Leone”, organizzato dai Riformatori Sardi nell’ambito di una programmazione per uno sviluppo turistico che valorizzi le bellezze del Golfo del Leone e dia nuovo impulso economico a tutto il territorio.

Aprirà i lavori, alle 17.30, Francesco Loi, coordinatore provinciale dei Riformatori Sardi, con un intervento sui progetti di sviluppo turistico sul territorio e sul Golfo del Leone; alle 18.00 Gaetano Cipolla, docente ed agronomo, parlerà di “attuali vincoli ambientali per andare oltre”; alle 18.30 Giuseppe Meletti, componente del coordinamento provinciale dei Riformatori Sardi, parlerà delle proposte di sviluppo turistico del Golfo del Leone, da Gonnesa Funtanamare a Buggerru Galleria Henry, in cabinovia. Seguiranno gli interventi del pubblico presente in sala.

Concluderà i lavori, alle 19.30, Franco Meloni, ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, presidente del Centro Studi dei Riformatori Sardi.

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La sala eventi di via Roma 48, a Carbonia, ospiterà lunedì 26 novembre, a partire dalle 17.00, il convegno “Edilizia e Infrastrutture”, organizzato dal coordinamento dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente.

I lavori verranno introdotti da Roberto Gibillini, coordinatore del circolo di Carbonia; Francesco Loi, coordinatore del Sulcis Iglesiente; Peppino La Rosa, coordinatore del gruppo di lavoro “proposte per lo sviluppo”.

Sono sei le relazioni previste, della durata di circa dieci minuti ciascuna:

  • Norme per la semplificazione nel settore dell’edilizia: Alfredo Mussetti, imprenditore;
  • Il Parco Geominerario: un vincolo senza discrimine: Maurizio Portas, tecnico;
  • Il patrimonio di AREA: come valorizzarlo e usarlo nel modo appropriato: Flavio Pala, tecnico;
  • Proposte di Caterno Cesare Bettini sul golfo di Palmas, la porta del Sulcis: Giampaolo Cirronis, giornalista;
  • Oltre i vincoli: senza infrastrutture non c’è futuro: Gaetano Cipolla: tecnico;
  • Volare sul golfo del Leone: Giuseppe Meletti: tecnico.

Seguirà un dibattito con proposte e idee ed interlocuzione con e tra i relatori.

Il Comitato Bacu Abis per la ricostruzione delle palazzine di viale della Libertà, ha inviato una lettera aperta con richiesta di incontro, all’assessore regionale dei Lavori pubblici e, per conoscenza, ad Abbanoa, Area e sindaco di Carbonia, per sollecitare il rifacimento della rete delle acque nere e meteoriche di via Cogne e viale Delle Libertà, e la sottoscrizione della convenzione e della definizione delle attività di competenza.

Nella lettera si sottolinea di non comprendere la totale assenza di risposte da parte di Abbanoa per il rifacimento della rete fognaria di viale delle Libertà, nonostante Area abbia provveduto ad assumere l’impegno di spesa a favore di Abbanoa, per un importo di 467.000 euro.

Nella lettera si ricorda che “in 10 anni di attesa, molte persone non sono potute rientrare nelle loro abitazioni perché nel frattempo decedute, mentre continua l’assenza di dialogo da parte di Abbanoa verso le richieste di Area. Forse i responsabili precedenti e attuali di questo grave ritardo che quasi certamente vivono in comode case, non hanno valutato abbastanza il danno materiale ed economico che stanno causando mettendo a rischio anche l’incolumità delle persone che transitano in quella zona”.

Il presidente del Comitato, Giuseppe Meletti, conclude la richiesta di incontro, sottolineando che il Comitato si riserva “di monitorare l’attuazione dell’intervento e di rivalersi eventualmente su chi sta determinando i ritardi”.

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Sei ex consiglieri comunali sono coinvolti nell’indagine su irregolarità nella sottoscrizione delle liste alle Amministrative di Carbonia dello scorso 5 giugno. Le indagini coinvolgono anche disoccupati, casalinghe e pensionati, in totale 22 persone e dieci liste.

Le indagini – come riporta una nota diramata ieri dal maggiore Giuseppe Licari, comandante della compagnia dei carabinieri di Carbonia –, sono scaturite da una segnalazione inviata direttamente all’autorità giudiziaria da parte della prima sottocommissione elettorale, che aveva notato delle irregolarità formali nelle liste presentate. Nello specifico, alcuni nominatìvi risultavano ripetuti in più elenchi di sottoscrittori di liste elettorali. I militari, dopo aver sentito numerosissime persone per l’accertamento dei fatti, hanno indagato in stato di libertà 22 persone per i seguenti reati.

15 persone, tra operai, disoccupati, casalinghe e pensionati, tutti residenti a Carbonia, i quali hanno sottoscritto due liste elettorali: responsabili del reato di cui all’art. 93 co. 2° legge 570 del 16.05.1970 (Testo unico delle leggi per la composizione e l’elezione degli organi delle Amministrazioni comunali):

1 persona, per aver falsificato la firma del padre, apponendola in una lista per la presentazione dei candidati: responsabile del reato di cui all’art. 482 C.P. (falso materiale commesso dal privato);

6 ex consiglieri comunali della precedente consiliatura (l’ex presidente del Consiglio comunale Ignazio Cuccu, Maria Luisa Poggi, Cinzia Grussu e Roberto Cotza, eletti nel 2011 nella lista del Partito Democratico; Mario Porcu (ex Pdl) e Giuseppe Meletti (eletto nella lista “Riformare Carbonia”): responsabili del reato di cui all’art. 479 C.P. (falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici), che hanno autenticato le firme ai sensi dell’art. 21 co. 2° del D.P.R. nr. 445 del 28.12.2000, in diversi elenchi dove le persone sentite a sommarie informazioni testimoniali da parte dei carabinieri hanno disconosciuto la loro firma perché palesemente false e, pertanto, si sono resi responsabili del reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Le indagini – si legge ancora nella nota del maggiore Licari – sono scaturite dalle anomalie e irregolarità riscontrate dalla commissione elettorale, che ha vagliato la documentazione presentate dalle liste per l’ammissione delle candidature all’elezione alla carica di sindaco e di consigliere comunale nella tornata elettorale del 5 giugno 2016 per il comune di Carbonia. Gli accertamento effettuati hanno permesso di acclarare che nelle liste elettorali vi erano diverse firme false e le firme di diverse persone riportate su più liste, il tutto avvallato dai presentatori della lista, tutti consiglieri comunali allora in carica. Le liste coinvolte risultano essere 10. A tutti gli indagati è stato redatto verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore ai sensi degli artt. 161 e 162 del C.P.P.. e notificate l’informazione di garanzia e l’informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa, ai sensi degli artt. 369 e 369 bis C.P.P.

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Giovedì 24 settembre il Consiglio comunale di Carbonia si occuperà della chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. E’ stato convocato dal presidente dell’Assemblea, Ignazio Cuccu, in seduta straordinaria, nella sala polifunzionale di Piazza Roma.

Due settimane fa la convocazione del Consiglio comunale era stata chiesta da 12 consiglieri di minoranza: Arturo Troilo, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Mario Porcu, Annalisa Usala, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Antonello Mereu, Antonio Carta, Michele Stivaletta e Gianluca Arru, che hanno definito la chiusura dell’Ufficio «illogica e deleteria nei riguardi della frazione di Carbonia sia per posizione geografica dello stesso, sia per l’enorme bacino di utenza, sia perché non concertata», considerano «infruttuose e fallimentari le poche iniziative avviate nel corso di questi mesi» e visto «l’enorme danno arrecato alla comunità e ritenendo necessario che il Sindaco riferisca in aula circa le azioni intraprese», ed hanno chiesto «l’immediata convocazione di un Consiglio comunale per la chiusura dell’ufficio postale», proponendo, per opportunità, che tale assemblea si svolgesse presso i locali dell’ex circoscrizione di Cortoghiana.

Il Consiglio comunale, viceversa, affronterà il problema nella sala polifunzionale di Piazza Roma.

L’ufficio postale di Cortoghiana è stato chiuso da Poste Italiane il 7 settembre scorso, nell’ambito di un programma di ristrutturazione delle sedi e dei servizi, nonostante la fortissima opposizione della comunità locale, dell’Amministrazione e del Consiglio comunale di Carbonia.

Poste Cortoghiana 1Poste Cortoghiana AManifestazione Cotoghiana contro la chiusura delle Poste 2

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12 consiglieri di opposizione (Arturo Troilo, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Mario Porcu, Annalisa Usala, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Antonello Mereu, Antonio Carta, Michele Stivaletta, Gianluca Arru) hanno chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Carbonia per affrontare l’emergenza dell’ufficio postale di Cortoghiana, chiuso da ieri.

I consiglieri definiscono tale iniziativa di chiusura dell’Ufficio «illogica e deleteria nei riguardi della frazione di Carbonia sia per posizione geografica dello stesso, sia per l’enorme bacino di utenza, sia perché non concertata», considerano «infruttuose e fallimentari le poche iniziative avviate nel corso di questi mesi» e visto «l’enorme danno arrecato alla comunità e ritenendo necessario che il Sindaco riferisca in aula circa le azioni intraprese», chiedono «l’immediata convocazione di un Consiglio comunale per la chiusura dell’ufficio postale» e ritengono opportuno che tale assemblea si svolga presso i locali dell’ex circoscrizione di Cortoghiana.

 Poste Cortoghiana 1

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Dopo le iniziative assunte dall’Amministrazione comunale di Carbonia, anche 11 consiglieri scendono in campo a difesa degli uffici postali di Cortoghiana, per i quali Poste Italiane hanno deciso la chiusura definitiva per il 7 settembre.

La mozione, sottoscritta dai consiglieri Arturo Troilo, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Mario Porcu, Annalisa Usala, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Francesco Fele, Antonio Carta e Massimo Usai, sottolinea che la decisione di chiusura dell’ufficio è illogica e deleteria, sia per posizione geografica dello stesso, sia per l’enorme bacino di utenza, sia perché non concertata come richiesto nei mesi precedenti e provoca un danno alla collettività, poiché incide nell’offerta dei servizi in un territorio martoriato dalla crisi economica e sociale.

Nel testo viene inoltre rimarcato che durante le assemblee svoltesi nei giorni scorsi «sono stati date ai cittadini alcune risposte di immediati “interventi“ attraverso i riferimenti istituzionali, ma che nella pratica sono già stati superati poiché a livello regionale il Governatore è già stato sollecitato per un pronto intervento da parte dei alcune forze politiche e anche a livello parlamentare si è investito il Governo e il competente ministero dello Sviluppo economico da parte di diversi parlamentari».

La mozione prevede che il Consiglio comunale dia mandato al sindaco affinché «di concerto con tutte le forze politiche, sociali e tutti i cittadini, avvii nuove iniziative per scongiurare l’imminente chiusura delle Poste a Cortoghiana».

Poste Cortoghiana 1

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Dieci consiglieri comunali hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, sul posizionamento ai piedi della torre civica di un leone di trachite dello scultore Luigi Angius.

Traendo spunto dall’iniziativa dei Lions International Club di Carbonia che prevede il posizionamento di una scultura di un leone in trachite ai piedi della torre civica (ex Littoria) e preso atto che la scultura verrebbe regalata alla città di Carbonia dallo scultore Luigi Angius e dal Club Lions e che il leone in trachite andrebbe a riempire quel vuoto nell’apposito sito ai piedi della torre civica, creatosi con il trafugamento (durante il periodo della seconda guerra mondiale) del celebre leone in bronzo; ritenendo inoltre che tale iniziativa andrebbe nella direzione di un recupero della memoria storica e/o architettonica della città e non della rievocazione del periodo storico del fascismo che tutti ovviamente condannano e ritenendo la proposta valida e utile per la città di Carbonia, la mozione presentata dai consiglieri Mario Porcu, Annalisa Usala, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Arturo Troilo, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Francesco Fele e Antonio Carta, se verrà approvata, darà mandato al sindaco affinché avvii l’iter per posizionare la scultura del leone in trachite dello scultore Luigi Angius ai piedi della torre civica.

Torre Civica illuminata di blu 1 copia

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

Il coordinamento cittadino di Carbonia dei #Riformatori sardi, presieduto dal nuovo coordinatore cittadino Mario Di Biase, ha diffuso una nota di dura critica all’operato della Giunta Casti e della maggioranza che la sostiene, al termine di una riunione che ha visto la partecipazione dei consiglieri comunali Roberto Gibillini e Giuseppe Meletti.

«Constatate la litigiosità e le divisioni della maggioranza, che appare unita, viceversa, quando si tratta di perpetuare se stessa – scrive Mario Di Biase -, ci preme evidenziare alcuni punti che hanno suscitato, e continuano a suscitare forti perplessità non solo nel nostro coordinamento ma anche, e soprattutto, tra i cittadini:

1) E’ manifesta la forte chiusura verso le istanze dell’opposizione come è accaduto, per esempio, con la bocciatura di diversi emendamenti al bilancio;

2) Si è riscontrata una scarsa volontà di ritoccare o rivedere il sistema dei costi, con una visione di ampio respiro che interessi le voci di spesa, dalle più piccole alle più significative;

3) Si denota il persistere dello stato di abbandono delle frazioni, che appaiono ridotte a dormitori, con pochi lavori iniziati e mai ultimati e di cui non si avverte la certezza di fine lavori.

4) Appare insufficiente il ruolo di guida dell’Amministrazione nella politica di marketing e promozione turistica della città;

5) Si rileva, infine, la mancanza di una strategia complessiva per il resto della consiliatura, con azioni ed idee che vadano al di là della gestione dell’ordinario.»