26 April, 2024
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Sulla scia del successo dell’edizione 2016, ed in attesa della nuova edizione prevista per il 2018, Carbonia Film Festival, dal 12 al 15 ottobre, 2017 a Cagliari e Carbonia, proporrà “How to Film the World”, una quattro giorni di eventi, proiezioni, incontri e Masterclass per riflettere sul cinema e sulla sua capacità di raccontare la realtà.

Diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via, Carbonia Film Festival con “How to Film the World” intende sviluppare la progettualità di un festival che si concentra sulla contemporaneità, tanto nella scelta delle tematiche legate al lavoro e alle migrazioni, quanto nell’attenzione alle nuove forme del cinema di finzione e documentaristico. Una quattro giorni che porterà nel Sulcis, presso la Fabbrica del Cinema, alcuni fra i registi internazionali più significativi del cinema contemporaneo per proiezioni e iniziative aperte al pubblico.

Nell’ambito di questa nuova iniziativa, il Carbonia Film Festival lancia il bando Programma Cinema Giovani 2017 per giovani studenti e studiosi di cinema, critici, operatori culturali e filmmakers che saranno invitati a prendere parte alle attività di “How to Film the World”. Le iscrizioni al bando sono aperte fino al 18 giugno 2017 (per info e bando: www.carboniafilmfestival.org).

Nei giorni di “How to Film the World” avranno luogo una serie di incontri di approfondimento appositamente realizzati per il gruppo di giovani provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso il bando. Sede delle attività sarà la Fabbrica del Cinema, progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal Centro Servizi Culturali di Carbonia, che mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione.

«Tra gli aspetti che caratterizzano il progetto “Fabbrica del Cinema”, oltre alla raccolta e valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo del territorio – commenta Paolo Serra, direttore dell’Umanitaria di Carbonia – ed alla produzione di nuova memoria storica, quello della formazione rappresenta la compiutezza stessa del progetto. La storia della Società Umanitaria nazionale, regionale e del CSC di Carbonia, ci rivela che la formazione professionale, degli adulti prima, dei giovani delle scuole poi, è da sempre al centro delle attività storicamente realizzate. Ecco perché promuoviamo l’incontro tra gli studenti universitari, giovani filmaker, critici e operatori culturali e alcuni importanti professionisti del mondo del cinema presenti a Carbonia: per avviarci a ripercorrere una strada che punti ad offrire aggiornamento professionale e formazione diretta, ma anche coinvolgimento del territorio e promozione culturale. Un percorso già avviato lo scorso anno, anche grazie alla fondamentale collaborazione con la Cineteca Sarda, e che proseguirà in questo 2017 e che mira a diventare un progetto permanente dedicato all’educazione alla cultura cinematografica.»

A partire dall’episodio “Carbonia, una storia moderna” tratto dal film “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, i partecipanti saranno invitati a realizzare un elaborato che potrà avere la forma del saggio scritto, del video saggio e del contributo video originale.

Sulla base degli elaborati ricevuti, venti fra i candidati saranno selezionati dalla direzione del festival e avranno la possibilità di essere ospiti della manifestazione, partecipando gratuitamente con un ruolo da protagonisti a tutte le attività che si svolgeranno nel Sulcis dal 12 al 15 ottobre 2017.

Il programma completo ed i nomi degli ospiti saranno comunicati nel mese di ottobre con alcune anticipazioni previste nel periodo estivo.

Nato nel 1999, come Mediterraneo Film Festival, nel 2016 cambia nome e diventa Carbonia Film Festival. Il Festival si svolge ogni due anni nell’omonima città del sud ovest della Sardegna ed è aperto a tutte le opere di fiction e documentario, presentando il meglio della produzione internazionale legata ai temi del lavoro e della migrazione. Fra i vincitori dell’edizione 2016: “El futuro perfecto” di Nele Wohlatz, “Il respire encore” di Anca Hirte, “Cameraperson” di Kirsten Johnson, “La Fille du patron” di Olivier Loustau.

Dal 1999 ad oggi il Carbonia Film Festival ha ospitato: tra i registi Olivier Loustau, Nele Wohlatz, Michele Vannucci, Ali Hammoud, Valia Santella, Irene Dionisio, Davide Ferrario, Alina Marazzi, Cecilia Mangini, Salvatore Mereu, Leila Kilani, Bonifacio Angius, Felice Farina, Marina Spada; Gli attori Alessandro Borghi, Vinicio Marchioni, Milena Mancini, Valentina Carnelutti, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Ivano Marescotti, Francesco Pannofino, Libero De Rienzo; i musicisti Massimo Zamboni, Danno (Colle der formento), Lilies on Mars, Baba Sissoko, Calibro 35, Nada, Pierpaolo Capovilla.

Carbonia Film Festival presenta “How To Film The World” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia – Fabbrica del Cinema e dalla Cineteca Sarda – Centro Servizi Culturali di Cagliari, insieme al Comune di Carbonia e alla Regione Autonoma della Sardegna -Assessorato ai Beni Culturali, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Società Cooperativa Euralcoop, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Carbonia Film Festival presenta “How to Film the World”, diretto dal critico cinematografico Francesco Giai Via.

Grande successo, a Carbonia, per la VII edizione del Mediterraneo Film Festival, organizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias e dalla Cineteca Sarda della Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Regione Sardegna, sotto la direzione artistica di Stefano Obino.

Sono stati più di 1.800 gli spettatori intervenuti nelle 6 serate (dal mercoledì 8 a domenica 12 ottobre con l’anteprima del 4 ottobre) al Teatro centrale, a cui si sommano i circa 500 ragazzi delle scuole cittadine che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE. Questi numeri testimoniano il gradimento che il Festival ha registrato tra i tanti cittadini di Carbonia e del territorio.

Il cartellone, che ha offerto agli spettatori la possibilità di osservare, da diversi punti di vista, tematiche di grande attualità come la migrazione, il lavoro e le lotte sociali, ha portato a Carbonia, tra gli altri: l’attrice Claudia Gerini e la regista Marina Spada per il film “Il mio Domani”; l’attore Libero De Rienzo, protagonista di “Smetto quando voglio”; il regista Antonio Augugliaro e Alaa Bjermi e Mc Manar protagonisti del film evento “Io sto con la sposa”; l’attore Francesco Pannofino e il regista Felice Farina con il film “Patria”; il regista Bonifacio Angius e gli attori Stefano Deffenu e Noemi Medas per il film “Perfidia”, il montatore del grande François Truffaut, Yann Dedet; i registi iraniani Arash e Arman Riahi con il film documentario Everyday Rebellion; Ivano Marescotti e Angelo Pasquini, componenti della giuria tecnica del concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE e la Band musicale “Calibro 35” per il concerto di fine Festival.

Sono stati molto apprezzati anche i documentari e le fiction in concorso, in particolare: “Destination de Dieu” di Andrea Gadaletta Caldarola (premiato dalla giuria tecnica per la sezione documentari e dalla giuria dei circoli del cinema); “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre e “Beep” di Antonello Murgia (premiati a pari merito dalla giuria tecnica per la sezione fiction); “Va Pensiero. Storie Ambulanti” di Dagmawi Yimer (premiato dalla giuria dei ragazzi).

Durante la settima edizione del Festival sono state consegnate dal Comune di Carbonia, alla Società Umanitaria, le chiavi della palazzina dell’ex Direzione mineraria della Grande Miniera di Serbariu, avviando così il progetto “ExDi Memorie in movimento – La Fabbrica del Cinema”. Il nuovo progetto permetterà di rendere visitabile la sede dell’ex Direzione Mineraria, che diventerà “museo di sé stessa” e diventerà luogo legato alle arti audiovisive e cinematografiche, anche con la creazione di veri e propri percorsi multimediali interni alla struttura e di uno spazio culturale, artistico, scientifico e didattico di grande rilievo socio-culturale e turistico.

«La settima edizione del Mediterraneo Film Festival – hanno detto Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli avvenimenti a carattere culturale, che permettono non soltanto di far assistere il pubblico ad eventi di indiscutibile livello, ma anche di conoscere e apprezzare la città di Carbonia. Per questo motivo l’Amministrazione comunale si impegna, già da oggi, a svolgere il proprio ruolo per la prossima edizione. Un particolare ringraziamento al Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias – Società Umanitaria per il grande lavoro svolto, ai ragazzi che hanno investito il loro tempo partecipando al concorso CINEMA/LAVORO/MIGRAZIONE, e a tutti coloro, in particolare i più giovani, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per assicurare la buona riuscita dell’evento.»

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L’artista Elena Ledda scende in campo per le elezioni europee, candidata nella lista “L’altra Europa con Tsipras”. Mercoledì mattina, alle 10.00, sarà presente a Carbonia con l’attore Ivano Marescotti e gli attivisti del comitato cittadino di Sinistra Ecologia Libertà, in Piazza Mercato, per raccogliere le firme necessarie per la presentazione della lista.

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Inizia domani a Carbonia, la tournée nell’Isola de “La fondazione” di Raffaello Baldini, con un istrionico e convincente Ivano Marescotti, protagonista di un avvincente, ironico, tenero e commovente one man show sulle umane debolezze, e l’impossibile desiderio di fermare il tempo e fissare i ricordi (per la regia di Valerio Binasco).

Lo spettacolo (prodotto da ERT/ Emilia Romagna Teatro Fondazione) – sarà in scena alle 21.00 al Teatro Centrale, poi mercoledì 26 marzo sempre alle 21.00 al Teatro Garau di Oristano, giovedì 27 marzo alle 21.00 al Teatro Eliseo di Nuoro e, infine, venerdì 28 marzo alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero.

Iperbole poetica sul consumismo e l’attaccamento alla roba, “La fondazione” di Raffaello Baldini, nel cartellone della Stagione di Prosa 2013-14 del CeDAC nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, racconta la strana storia di un uomo incapace di separarsi da alcunché, tanto da riempire la propria casa di oggetti inutili, muti testimoni del suo passato, e quindi custodi dei suoi ricordi più preziosi. Protagonista sulla scena un eclettico attore di cinema e teatro come Ivano Marescotti, che si trasforma con la regia di Valerio Binasco nell’eccentrico individuo prigioniero di un’ossessione, tanto da rinunciare al presente e al futuro pur di non perdere neppure un frammento del proprio vissuto, che verrebbe gettato via insieme ai rifiuti.

La pièce che trasporta in italiano le suggestioni e la metrica della lingua immaginifica di Baldini dà corpo e voce all’invenzione surreale del poeta romagnolo, in cui l’innocente mania di conservare i biglietti dell’autobus o le note della spesa è spinta all’estremo, diventa vizio e prigione, indizio di un segreto male di vivere, di una paura di confrontarsi con gli altri, e di immergersi e lasciarsi trascinare dal fluire del tempo, per accogliere l’incertezza del divenire. La miriade di foglietti, appunti, oggetti inservibili rappresentano una traccia concreta, tangibile di ciò che è stato ma anche una barriera invisibile e invalicabile e forse una difesa contro il dolore e la perdita, la fine di un amore e l’abbandono della moglie, unica compagna – almeno per una parte del cammino – in quella desolata, ma pure invocata solitudine.

La fondazione” – produzione ERT/ Emilia Romagna Teatro Fondazione – sarà in scena martedì 25 marzo alle 21.00 al Teatro Centrale di Carbonia, poi mercoledì 26 marzo sempre alle 21 al Teatro Garau di Oristano, giovedì 27 marzo alle 21.00 al Teatro Eliseo di Nuoro e infine venerdì 28 marzo alle 21 al Teatro Civico di Alghero.

Lo spettacolo restituisce con dolceamara ironia la dimensione claustrofobica di un’esistenza “sublimata” nel suo riflesso, frazionata in istanti e in qualche modo idealmente impressa sulle cose: un ritratto crudele, tra follia e disincanto, di un essere fragile, smarrito sui sentieri della memoria, che è in fondo proiezione di un impulso presente in ognuno, quel desiderio di acquisire una sorta di immortalità attraverso le azioni, di rivivere eternamente il brivido di una scoperta, di conservare l’eco delle emozioni.

Quella realtà rarefatta e come “congelata” in una fotografia sottrae spazio e tempo al presente: nello strenuo tentativo di salvaguardare il passato il personaggio si isola in se stesso, diventa pure lui parte di quella sorta di museo, insofferente alle critiche e ai consigli, rinuncia a essere pur di continuare a ricordare.

La battaglia è però già persa in anticipo: non si può fermare il tempo, e neppure l’illusione di scendere a una qualche stazione arresterà la corsa del treno, così come non basta chiudere gli occhi per rendersi invisibili. La vita fuori dalle quattro mura di una stanza continuerà secondo i consueti ritmi; e le regole del mondo e della società finiranno per riconquistare pezzo a pezzo anche quell’ambiente segregato, nell’aperta condanna della stravaganza e dell’assurdo di un comportamento a dir poco inusuale.

Il sogno del personaggio, la sua piccola utopia, resta come scintilla di ribellione alla consuetudine, come istanza originale e surreale: “La fondazione” di Raffaello Baldini propone un viaggio negli intricati labirinti della mente e del cuore, un ragionamento sulla labilità dei sentimenti e la fragilità di tutto ciò che è umano, fin troppo umano.

Il risultato, anche in virtù del talento di Ivano Marescotti, che costruisce un’originale maschera moderna, è uno spettacolo comico, ma solo «perché spesso e fortunatamente riusciamo anche a ridere di noi stessi, perché come diceva Leo Longanesi “i difetti degli altri somigliano troppo ai nostri”».

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È previsto per martedì 25 marzo 2014, alle ore 21.00, presso il Teatro Centrale di Piazza Roma a Carbonia, il quarto appuntamento con “Questa è la nostra stagione”, la stagione di prosa 2013-2014, organizzata dal Cedac, nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

Ad andare in scena, il 25 marzo, sarà la “La fondazione” di Raffaello Baldini,  con Ivano Marescotti, per la regia di Valerio Binasco.

Raffaello Baldini ha consegnato a Ivano Marescotti, prima di morire, il suo ultimo testo, poi pubblicato presso Einaudi, dicendogli: “fanne quello che credi”. Il titolo dato da Baldini stesso è “La fondazione” e parla di un tipo che nella sua vita non riesce a buttare via nulla.  Tiene da conto tutto, perfino le cartine che avvolgono le arance. La moglie lo ha mollato ma lui preferisce vivere tra la sua “roba”. Perché? Perché quella “roba” non rappresenta la sua vita, quella roba “è” la sua vita stessa. E quando quella “spazzatura” verrà buttata, anche lui seguirà la stessa sorte.

La rassegna completa e le schede degli spettacoli sono consultabili nel sito istituzionale www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Teatro – Questa è la nostra stagione – stagione di prosa 2013-2014 Cedac.

Le prossime date della stagione di prosa 2013-2014 sono:

Sabato 5 aprile, Lenòr

Sabato 12 aprile, Io provo a volare

Per informazioni e prenotazioni: Augusto Tolari, telefono 328.1719747.

Per lo spettacolo “La fondazione” la vendita dei biglietti sarà effettuata presso il Teatro Centrale nei giorni lunedì 24 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 12.30 e dalle ore 18.00 alle 19.30 e martedì 25 marzo dalle ore 11.00 alle 12.30 e dalle ore 19.00 alle ore 21.00.