26 April, 2024
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Nei giorni scorsi, gli uomini delle stazioni forestali di San Nicolò Gerrei, Isili, Escalaplano e Barumini e del Nucleo Investigativo di Cagliari hanno proceduto su delega della Procura della Repubblica a effettuare una serie di perquisizioni a carico di pregiudicati nei cmuni di Ballao e Silius.

Le perquisizioni su delega dei P.M. dr. Daniele Caria e dr. Nicola Giua Marassi, sono state effettuate nei territori di Ballao Silius e hanno consentito il recupero di legna rubata, nonché di attrezzi da caccia non consentiti, nello specifico reti da uccellagione e tagliole per la cattura di lepri e conigli.

L’attività investigativa ha condotto alla denuncia a piede libero di M.S. di Silius e di M.C. di Ballao: entrambi dovranno rispondere del reato di furto aggravato in danno dei comuni di Silius e Ballao.

Le attività si inquadrano in una capillare attività di contrasto ai furti e danneggiamenti in danno dei patrimoni boschivi e naturalistici degli Enti pubblici, settori nei quali le donne e gli uomini del Corpo Forestale oppongono un severo contrasto alla razzia del patrimonio boschivo, che in maniera silente causa danni ingentissimi al patrimonio ambientale e alle casse dei Comuni. Per contro, gli Enti proprietari sono impegnati a promuovere una gestione ecosostenibile del patrimonio forestale, col supporto tecnico dello stesso Corpo.

Nel medesimo contesto territoriale e precisamente nell’ambito del comune di Orroli, gli uomini delle Stazioni forestali di Escalaplano, Isili e San Nicolò Gerrei hanno recentemente eseguito su delega del PM dr. Alessandro Pili un’altra serie di perquisizioni che hanno consentito il recupero di armi clandestine e la denuncia a piede libero di PG, un sessantottenne di Orroli. Anche in questo campo il CFVA sta profondendo particolare impegno nel contrasto di un fenomeno, quello del traffico di armi clandestine spesso utilizzate in attività di bracconaggio ma anche in ulteriori attività criminose.

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Stamane gli uomini delle Stazioni Forestali di Escalaplano e San Nicolò Gerrei, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, hanno applicato una misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di P.F., di anni 40, di Escalaplano, per il delitto di incendio boschivo.
I fatti:
Nell’estate 2019 una lunga serie di tentativi di incendi boschivi dolosi hanno interessato il territorio comunale di Escalaplano e Ballao; incendi in rapida espansione non andati a buon fine per cause indipendenti dalla volontà dall’autore o degli inneschi, in quanto il più delle volte spenti per la meritevole e tempestiva opera delle squadre dell’apparato di lotta, nonché da lodevoli persone di passaggio.

Dopo accurate indagini gli investigatori del Corpo forestale sono riusciti a raccogliere elementi, tali da provare la responsabilità dell’autore dei numerosi tentativi di incendio. Il 40enne, incensurato e definito insospettabile, ha più volte messo a repentaglio il patrimonio boschivo e la sicurezza del territorio di Escalaplano e Ballao.
L’indagine:
L’uomo, nella serata del 13 luglio, si era recato presso la Stazione Forestale di Escalaplano, denunciando un episodio avvenuto nel pomeriggio. A suo dire, si era fermato lungo strada per chiedere soccorsi a causa di un principio di incendio e, nel frattempo, sarebbero sopraggiunti due uomini sconosciuti che lo avrebbero accusato di essere lui l’autore dell’innesco, lo avrebbero costretto a spegnere le fiamme e lo avrebbero persino percosso, lasciandolo lì, dopo avergli portato via, anche il telefonino.
L’episodio, apparso subito inverosimile agli inquirenti, ha portato i Forestali delle stazioni di Escalaplano e di San Nicolò Gerrei nella giusta direzione, contestando inoltre all’uomo anche l’accusa del reato di calunnia nei confronti dei due testimoni che lo avevano sorpreso proprio mentre appiccava un ennesimo incendio.
Il cerchio si è chiuso intorno all’indagato grazie all’acquisizione di concordanti informazioni testimoniali e perquisizioni, nel corso delle quali è stato rinvenuto il materiale funzionale al confezionamento delle esche a tempo.
Nel corso della perquisizione, il P.F. ha ammesso le proprie responsabilità circa l’innesco di diversi incendi tra l’estate del 2018 e quella del 2019 mediante l’utilizzo di svariati ordigni incendiari, attribuendo le proprie condotte all’assunzione di alcoolici e psicofarmaci. In particolare ha accompagnato gli inquirenti in uno dei luoghi di accensione degli incendi, facendo rinvenire l’esca utilizzata parzialmente combusta.
I gravi indizi di colpevolezza a carico di P.F., sono stati ulteriormente confermati dalle prove acquisite mediante intercettazioni.
Le indagini sono state coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari dott. Nicola Giua Marassi mentre l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari è firmata dal G.I.P. Maria Alessandra Tedde.
L’attività investigativa contro i delitti di incendio del Corpo Forestale, attivata sistematicamente nel 1994, costituisce, insieme allo spegnimento e alle altre attività preventive, uno dei cardini per il contrasto alla piaga endemica degli incendi in Sardegna.