24 April, 2024
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La Asl 7 ha lanciato oggi la campagna anti-influenzale 2015-2016.

Inizia il prossimo 9 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale della ASL di Carbonia Iglesias. L’influenza ogni anno colpisce un rilevante numero di persone, l’anno scorso la Sardegna è stata una delle regioni più colpite registrando circa 390.000 casi, soprattutto in bambini (tra 0 e 4 anni l’incidenza è pari a 13,45 casi per mille assistiti, tra 5 e 14 anni a 11,08, tra 15 e 64 a 5,99 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,82 casi per mille assistiti). Si manifesta come un’infezione respiratoria acuta (con malessere generale, febbre oltre i 38°, mal di gola, tosse, abbondanti secrezioni nasali) e può avere conseguenze anche gravi nei soggetti a rischio di complicazioni (soprattutto anziani e malati cronici). Essendo una malattia stagionale può provocare, al momento del picco epidemico, l’intasamento dei servizi sanitari (visite mediche, accessi al pronto soccorso e ricoveri in ospedale) e determinare un alto numero di assenze lavorative e scolastiche. Per questo è importante prevenire le conseguenze più gravi dell’influenza, innanzitutto attraverso la vaccinazione. La vaccinazione antinfluenzale prevede la somministrazione del vaccino (una o due dosi a seconda dei casi) nel periodo novembre-dicembre in modo che la protezione si sviluppi in tempo per il periodo di massima incidenza.

Chi deve vaccinarsi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:

1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni

2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza

3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

6. Medici e personale sanitario di assistenza

7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori

9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Quando e dove vaccinarsi

La vaccinazione è disponibile presso i servizi vaccinali aziendali previa prenotazione negli ambulatori e agli orari indicati di seguito. È inoltre possibile effettuare la vaccinazione presso i Medici di Medicina Generale aderenti alla campagna.

È importante proteggersi contro l’influenza e prendere per tempo tutte le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione, il ministero della Salute raccomanda le classiche misure utili a ridurre la trasmissione del virus dell’influenza: lavarsi le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, restare a casa in caso di sintomatologia influenzale, e utilizzare le mascherine in ambienti sanitari, come gli ospedali. Inoltre: non fumare, rimanere in casa nei primi giorni di malattia fino alla scomparsa dei sintomi, evitare il super lavoro e non privarsi del sonno, mangiare in modo sano e regolare (abbondando in frutta e verdura) e praticare attività fisica costante.

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Giuria Concorso Allievi premiati

Quattro primi premi all’unanimità della giuria, un Primo premio con felicitazioni della giuria e tre Menzioni d’onore: è questo il bottino che quattro piccoli arpisti delle suole civiche di musica di Quartu Sant’Elena, Selargius e San Sperate hanno portato a casa nei giorni scorsi, dopo aver partecipato, il 17 e 18 ottobre a Montecarlo, al “Monaco World Harp festival”, manifestazione che ogni anno riunisce nel principato monegasco i maggiori nomi internazionali dell’arpa.

Per la Sardegna c’erano gli allievi di Tiziana Loi, insegnante d’arpa nelle scuole civiche di musica frequentate dai giovani vincitori. Piccoli musicisti che hanno partecipato nella categoria riservata ai  giovanissimi, ottenendo ottimi risultati. Si tratta di: Noemi Casula (11 anni), Simone Margaritella (9 anni), Sofia Casula (8 anni) ed Enrica Furcas  (8 anni).

Il “Monaco World Harp Festival” è ospitato ogni anno nelle splendidi cornici dell’Acadèmie de Musique e dell’Auditorium Ranieri III. I concerti hanno visto esibirsi i più importanti esponenti del panorama arpistico mondiale: Xavier De Maistre (Francia), Catherine Michel (Francia), Sasha Boldachev (Russia) Una Fhlannagain (Irlanda), Gabriella Bosio (Italia). Durante il festival si è svolto il concorso d’arpa “Jeunes Espoirs”, a cui hanno partecipato 76 arpisti da tutta Europa,  suddivisi in varie categorie dai 5 ai 25 anni.

In questa occasione Tiziana Loi ha vestito oltre alla veste dell’insegnante, anche quella di giurata per le categorie superiori (Superior ed Excellence), lavorando accanto a Vassilia Briano (Francia), Nathalie Lebrun (Francia) e Caterina Bergo (Italia), grandi nomi della didattica internazionale.

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«Invito la comunità internazionale a un atto di solidarietà, per trovare al più presto una soluzione alle problematiche della malnutrizione che da anni affliggono milioni di persone al mondo. In tal senso, Expo Milano 2015 ha rappresentato un vero e proprio baluardo per la lotta ad una terribile ingiustizia.»

Con queste parole Vicente Ehate Tomi, Primo ministro della Repubblica della Guinea Equatoriale, ha sottolineato l’importanza dell’Esposizione Universale e ha dato il via alle celebrazioni del National Day del Paese dell’Africa centrale.

Alla presenza di Pedro Ela Nguema, ministro degli Affari Esteri, Salomon Nfa Ndong, ministro dell’Agricoltura e delle Risorse Forestali, José Antonio Esono Abeso, ministro della Cultura e del Turismo, Cecilia Obono Ndong, ambasciatore della Guinea Equatoriale in Italia, Il Primo ministro ha voluto inoltre ricordare il programma “Guinea Equatoriale 2020”, proposto dal governo africano per «sviluppare in un programma quinquennale ambizioso un equilibrio tra politiche economiche ed il rispetto per l’ecosistema e lo sviluppo sostenibile».

A fare gli onori di casa, il vice ministro delle Politiche agricole e forestali, Andrea Olivero, che ha sottolineato “l’importanza simbolica di questa giornata che segna la conclusione delle celebrazioni delle giornate nazionali a Expo Milano 2015”.

Il vice ministro ha anche richiamato l’attenzione «sull’impegno profuso da parte del governo della Guinea Equatoriale nei confronti delle tematiche promosse da questa manifestazione. Il mio popolo è stato capace di promuovere, con il proprio Padiglione, le potenzialità e ricchezze del paese, guadagnando un ruolo centrale all’interno del dibattito ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’».

Le celebrazioni del National Day della Guinea Equatoriale sono proseguite con balli e danze folcloristiche sul palco dell’Open Plaza ed una parata lungo il Decumano. Successivamente, appuntamento al Cluster Frutta e Legumi, dove sono state offerte ai visitatori degustazioni di prodotti tradizionali.

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Cervo_Hotel_Costa_Smeralda_Resort

Il bilancio della stagione estiva al 30 settembre registra un aumento delle presenze del 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2014: ritornano gli italiani, crescono i mercati del Nord e Sud America.

La stagione estiva degli hotel che la Starwood Costa Smeralda gestisce per conto del Qatar registra un bilancio ampiamente positivo. Negli alberghi Cala di Volpe, Cervo, Pitrizza e Romazzino al 30 settembre si sono registrate complessivamente 56 mila presenze contro le 45.400 del 2014, con 10.600 presenze in più rispetto allo scorso anno. Si tratta di una variazione estremamente positiva, pari al 23,4 per cento di aumento sullo stesso periodo del 2014. Un dato confermato anche dal sensibile aumento delle camere occupate che passano dalle 24.500 del settembre 2014 alle 30.000 del 30 settembre di quest’anno. Alla chiusura annuale si prevede un aumento di circa il 13 per cento delle camere occupate e 18,5 per cento delle presenze.

«Siamo estremamente soddisfatti per i risultati conseguiti quest’anno e, allo stesso tempo, molto positivi per il 2016 in arrivo – dichiara Franco Mulas, Area manager della Starwood Costa Smeralda – la nostra squadra, composta per il 92 per cento da sardi, sta facendo la differenza e i risultati parlano chiaro.»

Le assunzioni dei dipendenti nelle strutture che la Starwood gestisce per conto della proprietà del Qatar sono cresciute del 6 per cento. Un dato che implica una importante ricaduta su tutto il tessuto sociale ed economico della Sardegna.

Un dato particolarmente significativo è quello relativo all’Hotel Cervo, che ha avuto una media di camere occupate anche nel mese di ottobre del 40 per cento con 1.450 presenze complessive.

La stagione 2015 ha evidenziato un’importante presenza dei turisti italiani: il mercato turistico nazionale è tornato a crescere, mentre si è consolidato quello europeo. Un discorso a parte va fatto per il mercato russo, che ha visto una decrescita delle presenze causata dal contesto geopolitico e dalle situazioni di tensione derivanti dal conflitto con l’Ucraina. Crescono, invece, i turisti provenienti dal Nord e dal Sud America e il numero di presenze dai mercati emergenti asiatici, in particolare India e Cina. Una crescita non casuale ma dettata dalle azioni di marketing effettuate dalla Starwood nei due Paesi più popolosi del Continente asiatico.

Il lavoro della Starwood Costa Smeralda rappresenta una chiave fondamentale per la promozione internazionale della Sardegna. Emanuele Massolini, Business development Starwood Costa Smeralda, commenta: «La nostra strategia ci permette di far conoscere la Sardegna nel mondo sfruttando le bellezze del territorio e il valore della qualità della vita nell’isola».

L’innovazione in Starwood. Gli alberghi che la Starwood gestisce per conto della proprietà del Qatar hanno sviluppato nel 2015 anche progetti innovativi. «Tra i più importanti che abbiamo concretizzato quest’anno c’è sicuramente la Smeralda Card – spiega Piera Seddaiu, direttore Operational Innovation Starwood Costa Smeralda – una carta di servizi che ci ha consentito di fidelizzare i clienti e rendere disponibili gli stessi servizi a tutto il territorio». Starwood Costa Smeralda ha poi portato a termine altri progetti, dal riciclo dei tappi di plastica e sughero alla possibilità per i clienti degli alberghi di leggere tutti i giornali on line in lingua originale. Va sottolineato, infine, il servizio di chat disponibile negli hotel con il quale i clienti possono comunicare con il personale in qualsiasi momento e direttamente attraverso la chat dei propri smartphone.

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Progetto parco eolico 1

La Regione Sardegna – Servizio delle Valutazioni Ambientali si è nuovamente espressa con parere negativo in merito alla proposta dell’installazione di aerogeneratori in località “Su Campu sa Domu”, che si trova in prossimità dell’area archeologica di Monte Sirai. Ne dà comunicazione il comune di Carbonia.

Dopo la precedente bocciatura da parte del SAVI (Regione), avvenuta alcuni mesi fa, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) aveva riaperto la procedura e, infine, accolto il ricorso dell’azienda che avrebbe voluto installare le pale eoliche. La Regione si è però nuovamente opposta a tale decisione, dando alla ditta proponente 10 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni.

Il comune di Carbonia ha accolto positivamente la decisione della Regione, confermando la sua netta contrarietà all’installazione di pale eoliche nelle zone in prossimità delle aree archeologiche.

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La protesta dei familiari dei pazienti affetti da Sla o da malattie neurodegenerative, aderenti all’associazione “Le Rondini” di Carbonia, è arrivata stamane nella commissione Sanità che, dopo aver ascoltato in due distinte audizioni i rappresentanti dell’organizzazione e il commissario della Asl 7, Antonio Onnis, ha preannunciato con il suo presidente, Mondo Perra (Cristiano popolari socialisti) un supplemento di istruttoria sulla vicenda, nonché l’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, per tentare di ricomporre lo scontro in atto tra i familiari dei circa 40 pazienti e il commissario Asl sulla gestione dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) di III livello.

Il dottor Onnis nel corso del suo intervento ha ripercorso le vicende che nell’ultimo decennio hanno caratterizzato la gestione dell’assistenza domiciliare nel Sulcis e non ha mancato di sottolineare problematiche e criticità tali – a suo giudizio – da rendere necessaria una più efficace riorganizzazione del settore dell’assistenza domiciliare.

Il commissario, in particolare, ha definito “anomala” la situazione che vede i servizi dell’Adi svolti su base di disponibilità volontaria da personale medico e infermieristico dei reparti della Rianimazione e Anestesia degli ospedali di Carbonia e Iglesias, ricordando come una segnalazione anonima abbia poi portato all’apertura di un’inchiesta interna all’Asl, le cui conclusioni hanno condotto a provvedimenti sanzionatori e disciplinari a carico dei numerosi dipendenti coinvolti, per accertate irregolarità amministrative alcune delle quali riguardavano le dichiarazioni di presenza al lavoro. «Il vecchio sistema con cui venivano gestiti i servizi Adi – ha spiegato Antonio Onnis – presentava inoltre una palese illegittimità in ordine all’orario di lavoro, poiché molti degli operatori risultavano impegnati per più di 60 ore settimanali contro le 48 ore settimanali che rappresenta il termine massimo d’impiego consentito». Il commissario ha quindi affermato che il costo dell’Adi nel 2014 ha pesato circa 700 milioni sul bilancio della Asl 7, con 420mila euro di prestazioni infermieristiche aggiuntive e 58mila euro di rimborsi benzina. «Con le risorse sborsate per i servizi aggiuntivi – ha aggiunto Antonio Onnis – avremmo potuto coprire il costo di dodici nuovi infermieri».

«Non vogliamo più avvallare una gestione privatistica del servizio», ha insistito Onnis in riferimento alle motivazioni della recente protesta dei familiari dei pazienti che hanno impedito l’accesso ai nuovi operatori dell’assistenza domiciliare per chiedere che l’Adi della Asl di Carbonia, per i pazienti affetti da Sla o da malattie neurodegenerative, resti strettamente correlata con il reparto della Rianimazione. «Attualmente – ha spiegato il commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale – è in vigore un sistema di gestione “misto” dell’assistenza domiciliare ma a partire dal 1° novembre sarà pienamente operativo il piano di trasformazione che si basa sulla costituzione di un apposito servizio (quindi non più collegato alla Rianimazione) con personale medico e infermieristico proprio e con la riqualificazione del ruolo del medico di Medicina generale.»

Antonio Onnis ha anche dichiarato che nessuno degli operatori in servizio con il vecchio sistema di gestione dell’Adi ha offerto disponibilità a lavorare nella nuova organizzazione e che quindi «l’azienda procederà anche d’ufficio per l’attribuzione del personale necessario».

Rispondendo alle domande formulate, in particolare, dai consiglieri di Forza Italia, Ignazio Locci e Alberto Randazzo e dal consigliere di Sel, Luca Pizzuto, sulla possibilità di una soluzione di mediazione, il commissario Onnis ha dichiarato: «Il ritorno al vecchio sistema di gestione dell’Adi è una soluzione impraticabile e, pertanto, non intravedo spazi di mediazione, anche perché la grande parte dei 1.500 dipendenti dell’azienda sanitaria n. 7 ci invita a procedere con la nuova organizzazione che è più efficace ed elimina le logiche del privilegio».

La delegazione dell’associazione “le Rondini”, guidata dal presidente Emilio Sanzio Bertolazzo e dalla vice presidente, Franca Boi, ha ribadito di «avere a cuore soltanto l’interesse a garantire un’assistenza adeguata per i propri familiari in regime di Adi e di non voler entrare nel merito delle questioni di pertinenza della Asl 7 né tantomeno sulle problematiche interne alla stessa». «Il progetto che sta portando avanti il commissario non è in linea con quello che vogliono le famiglie – ha sottolineato Bertolazzo – e noi vorremmo continuare ad avere un filo diretto con la Rianimazione nel momento dell’urgenza». Un’ulteriore richiesta riguarda «il bisogno di personale qualificato che segua gli assistiti e che sia disposto a intervenire tempestivamente».

«I vertici della Asl – ha dichiarato Franca Boi – sembrano poi non tenere conto delle implicazioni di carattere psicologico che sui nostri malati ha il cambio degli infermieri e dei medici che si recano al nostro domicilio.»

L’associazione ha quindi reiterato la richiesta che l’assistenza dei 40 affetti da Sla o da malattie neurodegenerative nella Asl di Carbonia  sia distaccata da quella delle cosiddette “cure palliative” e dunque dalla nuova gestione dei servizi proposta dal commissario Onnis.

La delegazione ha quindi rivolto scuse personali ai medici e agli infermieri ai quali, per protesta, non è stato consentito l’accesso nelle abitazioni dei malati ma ha riconfermato il proseguo dello sciopero contro la nuova Adi della Asl di Carbonia, invitando quindi la commissione Sanità a farsi promotrice di tutte le iniziative necessarie per garantire un’adeguata e sicura assistenza domiciliare ai pazienti affetti da Sla e malattie neurodegenerative.

Il presidente della commissione. Mondo Perra, accogliendo anche le richieste in tal senso formulate dai consiglieri Locci (Fi) e Pizzuto (Sel) e rimarcando la necessità di ricercare una soluzione al problema che da tempo vede contrapposta l’associazione dei familiari con i vertici dell’Asl 7 ha quindi preannunciato la convocazione in audizione dell’assessore Luigi Arru nonché un supplemento di istruttoria della questione dell’Adi a Carbonia.

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Il Centro regionale di Programmazione, con riferimento al bando “Misure di sostegno all’attività di impresa” nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati della Sardegna, ha approvato le integrazioni alle disposizioni per la rendicontazione della spesa.
L’Assessorato, inoltre, ha approvato la modulistica, appositamente integrata, per la rendicontazione intermedia e finale della spesa e l’eventuale richiesta di anticipazione.

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione di contributi a favore delle radio locali che promuovono la lingua e la cultura sarda.
L’avviso è rivolto alle emittenti radiofoniche che producano o trasmettano notiziari in sardo, approfondimenti e programmi di promozione e valorizzazione della lingua e cultura sarda, costituite in qualsiasi forma giuridica, con sede in Sardegna e che realizzino nell’isola almeno il 90 per cento del fatturato.
Per poter accedere ai contributi le emittenti radiofoniche devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC);
– essere costituite da almeno trentasei mesi;
– presentare il rendiconto e il bilancio aziendale relativo all’anno precedente a quello per il quale si chiede il contributo;
– possesso di una stabile struttura redazionale con almeno due dipendenti e un direttore giornalista iscritto all’albo;
– essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
– essere gestore di rete (titolare del diritto di installazione di rete o detentore degli impianti di diffusione) e produttore di contenuti o essere un produttore di contenuti che si avvale di terzi per trasmettere;
– aver adempiuto agli obblighi informativi nell’ambito della informativa economica di sistema (IES).
Le domande di contributo e la relativa documentazione, predisposta utilizzando i moduli appositamente predisposti, dovranno pervenire entro il 18 novembre 2015 tramite una delle seguenti modalità:
– via pec all’indirizzo pi.dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it. In tal caso, la domanda e i documenti dovranno essere spediti in formato pdf. ed essere corredati da una copia del documento di identità del sottoscrittore;
– raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Servizio Lingua e Cultura sarda, Editoria e Informazione – Viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari;
– consegna a mano entro le ore 17.00 presso l’Ufficio protocollo dell’Assessorato della pubblica istruzione, Viale Trieste n. 186 – Cagliari.

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Assessorato regionale del Lavoro 6

L’assessorato regionale del Lavoro ha approvato la versione preliminare del Repertorio regionale dei profili di qualificazione (RRPQ), che sarà consultabile sul portale SIL – Sardegna Lavoro per 30 giorni.
Scaduto questo termine, l’Assessorato pubblicherà la versione definitiva del Repertorio. Quest’ultimo sarà utilizzato nell’immediato per i progetti formativi che saranno approvati e finanziati dall’Amministrazione regionale e, a partire dal 1° gennaio 2016, anche per i progetti relativi ai corsi autofinanziati.
In questa fase di transizione il documento di riferimento sarà il Repertorio regionale delle figure professionali per i progetti formativi già approvati dalla Regione, compresi quelli relativi ai corsi autofinanziati, e per i progetti formativi relativi ai corsi autofinanziati che saranno presentati all’Amministrazione regionale entro il 31 dicembre 2015.

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Claudia Firino 5

«E’ stato convocato per lunedì mattina, il tavolo tecnico con l’Aes e l’Alsi per discutere e condividere ogni singola decisione sull’organizzazione della XV Mostra del libro in Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore della Cultura Claudia Firino, che ha inoltre ricordato come qualche giorno fa, dopo l’incontro con i sindaci di diversi territori dell’isola, avesse confermato “il ruolo storico e di guida del comune di Macomer”, nonostante quest’anno la manifestazione fosse stata pensata in maniera “diffusa nel territorio e con il coinvolgimento di altri centri, come Cagliari, Alghero e Carbonia”.

«Abbiamo coinvolto tutti i soggetti interessati – ha aggiunto Claudia Firino – come i sindaci, gli editori e i librai. Il nostro obiettivo resta quello di dare ancora più risalto alla mostra coinvolgendo i lettori di tutto il territorio regionale. Vogliamo inoltre rafforzare la promozione del libro sardo, rendendo ancora più stretto il rapporto tra scuole e biblioteche. Una manifestazione culturale diffusa, e che coinvolga anche altre comunità, non può che essere il miglior modo per fare rete e creare sinergie.»